Il sestiere Santa Croce di Venezia: cosa vedere e l’itinerario

Il sestiere Santa Croce di Venezia e Cosa vedere. Un itinerario a piedi per scoprire questa zona meno nota della città tra arte e storia.

Il sestiere Santa Croce di Venezia si attraversa spesso di fretta mentre si cerca di uscire dal labirinto di calli e campi che porta a Piazza San Marco.
Se da una parte si mescola ai vicini sestieri di San Polo e Dorsoduro, dall’altra è bagnato dal famoso Canal Grande. Su di lui si affacciano splendidi palazzi, come il Belloni Battagia o Ca’ Corner della Regina, ed eleganti alberghi veneziani con entrate da favola.
A proposito, vi consiglio di dare un’occhiata ai soggiorni di Weekendesk se siete alla ricerca di un’esperienza romantica, di benessere o enogastronomica (solo per fare qualche esempio) da vivere in città. Sul sito potete trovare molte idee per trascorrere un piacevole fine settimana in laguna. Alcune sono proprio legate agli hotel di questo sestiere.

La storia del sestiere Santa Croce
L’area prende il nome dall’antica chiesa di Santa Croce, che si affacciava sul Canal Grande e pare sia stata fondata addirittura nel Sesto secolo.
Era intitolata a una reliquia conservata tra le sue mura e che, nel 1830, fu trasferita nella chiesa di San Pantalon nel sestiere Dorsoduro: un chiodo della croce di Gesù. Ve ne ho parlato anche nel post dedicato alle leggende del sestiere Santa Croce.

Sia il luogo di culto che il vicino convento, però, furono distrutti nell’Ottocento e oggi al loro posto sorgono i giardini Papadopoli e alcuni edifici più moderni che hanno inglobato nelle loro pareti ciò che rimaneva di quelli religiosi.

Cosa vedere nel sestiere Santa Croce
Anche se è il più piccolo dei sestieri di Venezia, nasconde ugualmente delle chicche e delle collezioni che sono veri e propri tesori e che meritano di essere scoperti. Se arrivate in treno, vi basterà attraversare il Ponte degli Scalzi o il Ponte della Costituzione per farlo.

Ecco quindi cosa vedere nel sestiere Santa Croce di Venezia. Vi porto a fare un viaggio tra le calli di questa zona spesso di passaggio, ma alla quale consiglio di dedicare un po’ di attenzione in più.

La Chiesa del nome di Gesù
La chiesa del nome di Gesù è una delle poche di Venezia che non si possono scoprire per caso. Essendo al limite del sestiere di Santa Croce e lontano dai tradizionali itinerari turistici, infatti, viene spesso ignorata.

L’edificio ottocentesco non è molto grande e sia l’interno che l’esterno sono abbastanza semplici. Sopra l’altare, però, c’è una splendida volta a botte che, secondo me, merita da sola una visita.
Purtroppo non sono riuscita a recuperare gli orari della chiesa, ma io l’ho trovata aperta dopo pranzo. Si trova in Fondamenta Santa Chiara.

La Chiesa di San Simeon Piccolo
La Chiesa di San Simeon Piccolo è la prima che vedete se uscite dalla stazione ferroviaria di Santa Lucia. In realtà, nonostante il nome, questo edificio ha dimensioni maggiori rispetto a quello di San Simeone Grande (conosciuto anche come San Simeon Profeta), perché fu ampliato nel Settecento.

La chiesa, di pianta circolare, colpisce molto più dall’esterno, perché l’interno è abbastanza semplice e sobrio. Nonostante questo, però, merita una visita, perché nasconde un piccolo tesoro: l’antica cripta.

Questo spazio sotterraneo è scarsamente illuminato e per questo vi sarà data una candela prima di entrare. Lì sotto troverete un ambiente molto suggestivo, con muri affrescati con scene che raffigurano la Via Crucis e l’Antico Testamento.
La cosa interessante è che è in parte inesplorato, perché otto delle ventuno cappelle sono murate da secoli. Sicuramente è un’esperienza insolita da fare a Venezia e nel sestiere di Santa Croce, ve la consiglio.
La chiesa dovrebbe essere aperta dalle 9.00 alle 19.30, ma gli orari possono variare. L’ingresso è gratuito, per accedere alla cripta si pagano 2€.

La Chiesa di San Simeone Profeta
La chiesa di San Simeone Profeta (o San Simeone Grande) è un piccolo edificio racchiuso tra case e palazzi e la prima struttura, all’epoca in paglia e legno, risale al 967.
L’edificio in pietra fu costruito nel 1150, ma subì numerosissime modifiche nel corso dei secoli, soprattutto nell’Ottocento, quando fu creata una nuova facciata.

Nonostante le dimensioni, questa chiesa custodisce due quadri importanti: La Presentazione al Tempio di Jacopo Palma il Giovane e L’ultima cena di Tintoretto. Il primo si trova a destra dell’entrata, il secondo a sinistra ed è un vero capolavoro. È sorprendente entrare in una chiesa così piccola, che spesso passa inosservata, e trovare opere di questo calibro.
All’interno non è possibile fare fotografie, ma l’ingresso è gratuito.

Campo di San Giacomo dall’Orio
Questo campo prende il nome dalla chiesa omonima, quella di San Giacomo dall’Orio, fondata nel nono secolo, ma ricostruita nella prima metà del 1200, e per secoli luogo di partenza veneziano del Cammino di Santiago.

Anche se alcune iscrizioni sulla facciata riportavano come data di costruzione il 555, in realtà fu eretta nel 976. L’incongruenza nacque dal fatto che all’epoca era in vigore un calendario speciale nella Repubblica di Venezia (oggi segnalato come “more veneto“). Nonostante questo rimane ugualmente una delle chiese più antiche della città.

L’interno è un mix di stili e periodi e conserva alcuni preziosi dipinti di Jacopo Palma il Giovane, Lorenzo Lotto e Paolo Veronese.
La chiesa, secondo me, è una delle più belle che si possano visitare a Santa Croce e, una volta entrati, vi consiglio di alzare gli occhi prima verso il soffitto in legno, creato come se fosse l’interno di una barca, poi verso la cupola della cappella destra di fianco all’altare: c’è un affresco davvero splendido.
La chiesa è aperta a pagamento dalle 10.30 alle 16.30 e l’ingresso costa 3€ a tariffa intera e 1,50€ a tariffa ridotta. Se riuscite a passare di lì prima delle dieci e mezza potreste trovarla aperta gratuitamente. All’interno non si possono scattare fotografie.

La Chiesa di San Zan Degolà
La chiesa di San Giovanni Battista Decollato è nota con il nome di San Zan Degolà ed è un semplice edificio in mattoni rossi costruito nell’Undicesimo secolo che oggi ospita la sede della comunità cristiana ortossa russa.

Deve il suo nome a una reliquia, ritenuta il dito di San Giovanni Battista, donata alla chiesa da un cavaliere boemo che, di ritorno dalla Terra Santa, fu accolto malato e ricoverato in un’abitazione non distante.
Anche se le decorazioni sulle pareti sono minime, all’interno sono conservati quelli che sono ritenuti tra i più antichi affreschi veneziani e raffigurano San Giovanni, San Pietro, San Tommaso, San Marco e San’Elena.

È una tappa interessante per vedere un luogo di culto un po’ diverso dal solito che è legato anche ad uno dei misteri del sestiere di Santa Croce.
La chiesa è aperta dal lunedì al venerdì dalle 10.00 alle 12.00.

Il Fondaco dei Turchi e il Museo di Storia Naturale
Il Fondaco dei Turchi era uno degli antichi magazzini e alloggi della città, esattamente come il Fondaco dei Tedeschi e il Fondaco del Meglio (“del miglio”), che risale al Tredicesimo secolo e si trova al suo fianco.

L’edificio risale alla prima metà del 1200 e nel corso dei secoli ha cambiato un numero incredibile di proprietari finché, nel Seicento, fu affidato ai mercanti turchi che abitavano o transitavano da Venezia.
Dopo il blocco del commercio con l’Oriente a causa della Guerra di Candia, l’edificio cadde in rovina, ma nel 1860 la città lo acquistò per creare un museo. L’idea, dopo anni di lavori, si concretizzò nel 1932 con l’apertura del Museo di Storia Naturale di Venezia.

Oggi il museo conserva al suo interno alcuni pezzi di importanza nazionale, ma ve ne ho parlato in un altro post, quindi non mi dilungherò troppo qui.
Il museo è aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00, con ultimo ingresso alle 17.00. Il biglietto costa 8€, ma se avete un Museum Pass l’entrata è gratuita.

Il Museo di Palazzo Mocenigo
Palazzo Mocenigo è un edificio rinascimentale nascosto in una calle del sestiere di Santa Croce e fu abitato dalla famiglia che gli dà il nome fino all’inizio del Ventesimo secolo.

Dal 1945, anno nel quale fu lasciato in eredità al comune dall’ultimo discendente dei Mocenigo, ospita all’interno delle sue splendide sale il Museo del Costume e del Tessuto.
Sia per le collezioni che per le stanze nelle quali sono esposte, una visita vi permetterà di vedere da vicino uno spaccato più intimo della vita nelle eleganti dimore veneziane e di seguire un breve percorso dedicato al profumo. Potrete conoscere la sua storia, annusare alcune spezie e aromi e ammirare antichi strumenti.

Il museo è aperto dalle 10.00 alle 17.00 (ultimo ingresso mezz’ora prima, chiude alle 16.00 dal 1 novembre al 31 marzo). Il biglietto d’ingresso costa 5€ a tariffa intera e 3,50€ a tariffa ridotta (2€ in più in caso di esposizioni temporanee). Per i possessori di Museum Pass è gratuito.

La Chiesa di San Stae
La chiesa di San Stae (chiesa di Sant’Eustachio e Compagni Martiri) è uno splendido edificio riedificato all’inizio del Settecento per volere del doge Alvise II Mocenigo, oggi sepolto al suo interno. Colpisce soprattutto per la sua imponente facciata, una delle protagoniste di questa parte del Canal Grande.

All’esterno, ad accogliere fedeli e visitatori, ci sono le statue e i bassorilievi che decorano il timpano e le nicchie e, una volta entrati, il mix di Barocco e Neoclassico continua anche all’interno.
Qui ci sono alcuni tesori come il dipinto del Martirio di San Bartolomeo di Giambattista Tiepolo e quello di San Pietro liberato dal carcere di Sebastiano Ricci, entrambi sulla parete sinistra.
La chiesa è aperta dalle 13.45 alle 16.30 e solo per visite guidate a pagamento. L’ingresso prevedere un biglietto di 3€ a tariffa intera e 1,50€ a tariffa ridotta. Non è possibile fare fotografie.

Ca’ Pesaro
Ca’ Pesaro è uno dei palazzi più imponenti di Santa Croce che si affacciano sul Canal Grande e fu costruito tra il Seicento e il Settecento. Quando la sua ultima proprietaria, la duchessa Felicita Bevilacqua La Masa, morì, il palazzo diventò sede museale.
Oggi al suo interno sono conservate le collezioni della Galleria internazionale d’arte moderna, il Museo d’arte orientale di Venezia e, spesso, mostre temporanee.

La Galleria internazionale d’arte moderna, istituita nel 1902, occupa il primo piano. Al suo interno conserva opere di Klimt, Chagall, Kandinsky, Klee, Matisse e De Chirico, solo per citarne alcuni.
Alcune sale hanno dei soffitti che sono loro stessi delle vere e proprie opere d’arte, fateci caso.

Il Museo d’arte orientale, invece, è composto principalmente dagli oggetti raccolti dal principe Enrico di Borbone e si trova al terzo piano. La collezione è una delle più importanti del periodo Edo giapponese (1603-1868) presenti in Europa e pare che una delle armature dei samurai abbia portato tra le mura del palazzo un fantasma. Ve l’ho raccontato nel post dedicato alle leggende di Santa Croce.

Il museo è visitabile dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00 (ultimo ingresso alle 17.00). Il biglietto costa 14,00€ a tariffa intera e 11,50€ a tariffa ridotta. I possessori del Museum Pass Venezia entrano gratuitamente.

Informazioni utili per visitare il sestiere Santa Croce
Il sestiere si divide in due parti: il Tronchetto, l’isola artificiale polo dei trasporti stradali e marittimi, e la vera e propria zona urbana. Se si considerasse solo quest’ultima, Santa Croce sarebbe il più piccolo della città.
In quest’area ci sono anche la Chiesa di San Nicola da Tolentino, che purtroppo io ho sempre trovato chiusa, e quella di Sant’Andrea della Zirada, aperta solo in occasioni ed eventi speciali. Per questo non le ho inserite nell’itinerario.
Se avete dubbi, domande o suggerimenti,
lasciate un commento!

Media
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
