Museo Correr a Venezia: un viaggio dalla storia antica a quella veneziana

Il Museo Correr di Venezia, dal Palazzo Reale alla Sala monumentale della Biblioteca Marciana, passando per il Museo Archeologico Nazionale. Tutte le informazioni per la visita.

Il complesso museale di Museo Correr, nel sestiere San Marco, rappresenta una delle maggiori istituzioni culturali e una delle più importanti e ricche collezioni della città. Sicuramente una delle cose da vedere a Venezia se trascorrete in laguna più di qualche giorno.

Si trova in Piazza San Marco, all’interno delle Procuratie Nuove e dell’Ala Napoleonica, costruita nell’Ottocento. Due strutture che, insieme alle Procuratie Vecchie, abbracciano il salotto di Venezia.
Dando le spalle alla Basilica, i tre edifici sono rispettivamente alla vostra sinistra, di fronte a voi e alla vostra destra. L’ingresso principale del museo si trova nell’Ala Napoleonica ed è lì che dovete dirigervi per dare inizio alla vostra visita.

Museo Correr in pillole
L’intero complesso museale appartiene alla Fondazione Musei Civici di Venezia ed è composto dal vero e proprio Museo Correr, dal Museo Archeologico Nazionale e dalla Sala Monumentale della Biblioteca Nazionale Marciana.
L’intero percorso permette di fare un viaggio tra civiltà e storia dall’Antico Egitto all’Ottocento, passando per la vera protagonista: la Serenissima Repubblica di Venezia. Il tutto avviene in un ambiente incredibilmente elegante nel quale le stesse sale sembrano opere d’arte, dai pavimenti ai soffitti. Vi porto a scoprirlo.

Visitare Museo Correr
Museo Correr prende il posto di uffici e di eleganti appartamenti nei quali, tra i tanti, hanno abitato anche i rappresentati degli Asburgo e dei Savoia, tanto che questa parte di edificio era nota anche come Palazzo Reale.

Il museo nacque dalla donazione di Teodoro Correr, che lasciò il suo tesoro alla città nel 1830. Inizialmente la collezione fu accolta all’interno del Fondaco dei Turchi, non distante dall’abitazione del nobile veneziano, per poi essere spostata nella sede attuale nel 1922.
Una parte, però, quella dedicata alla natura e alla scienza, è esposta ancora oggi all’interno del Museo di Storia Naturale di Venezia. Un’altra tappa che vi suggerisco durante il vostro viaggio in città.
Oggi Museo Correr è il risultato di tante donazioni diverse, sia per epoche che per tipologia di reperti e oggetti esposti, ed è diviso su due piani. Al primo ci sono le Sale dell’Imperatrice Elisabetta, quelle Neoclassiche e le stanze dedicate alla Civiltà Veneziana, al secondo piano, invece, la Quadreria e la piccola Biblioteca.

Le Sale dell’Imperatrice Elisabetta
Dopo aver attraversato la Sala da Ballo, della quale vi parlerò tra un attimo, la visita a Museo Correr inizia da quelle che oggi sono ricordate come le Stanze dell’Imperatrice Elisabetta, gli spazi asburgici.
Furono allestiti e arredati per due visite speciali. Prima quella dell’Imperatore Ferdinando I, negli anni Trenta dell’Ottocento, che all’epoca era sovrano del regno Lombardo-Veneto, poi, circa vent’anni più tardi, quella di Francesco Giuseppe e sua moglie Elisabetta (Sissi). È proprio a lei che oggi sono dedicale le sale, perché le abitò tra l’autunno del 1861 e la primavera del 1962.

Sala dopo sala si possono scoprire le aree destinate alle udienze e alla vita privata e molte di loro sono ancora oggi arredate con mobili originali. In più, ognuna di loro ha una sua personalità, colori e stili propri.
La Sala dei pranzi settimanali, per esempio, è arredata con mobili neoclassici, la Sala del trono Lombardo-Veneto è caratterizzata da una tappezzeria rossa e dorata e mobili in stile Impero, la Sala delle Udienze, invece, è decorata con stucchi bianchi, colori pastello e poltrone settecentesche.

La Stanza da bagno dell’Imperatrice e l’Anticamera degli Appartamenti sono ricche di motivi rinascimentali e neoclassici, mentre lo Studio dell’Imperatore è una di quelle che ha subìto il maggior numero di modifiche nel corso del tempo e oggi è un mix di stili e gusti differenti.
Il Boudoir (la toilette) e la Camera da letto dell’Imperatrice hanno colori tenui, motivi floreali, stucchi e dettagli delicati degni della donna alla quale erano destinate le camere.

L’ultima che si incontra è la Sala Ovale, uno spazio di passaggio che conduce dalle stanze che danno sui Giardini Reali a quelle affacciate su Piazza San Marco. Per i visitatori rappresenta la porta d’accesso al mondo neoclassico dell’arte di Canova.

Sale Neoclassiche
Da amante dell’arte delicata e realistica di Canova, le Sale Neoclassiche sono quelle che ho preferito in assoluto durante la visita. Le opere si possono ammirare da vicino in tutta la loro bellezza e raffinatezza e gli splendidi spazi nelle quali sono ospitate rendono l’esperienza ancora più affascinante.
La prima che si incontra è “Dedalo e Icaro”, realizzata tra il 1777 e il 1779. Un insieme di linee morbide, dettagli ed espressioni che sembrano uscire dal marmo quasi per magia.

Ci sono poi “Orfeo e Euridice” , il modello in gesso del “Paride” e la “Venere Italica”, solo per citarne alcune. In più sono esposti anche bozzetti, disegni e la maschera mortuaria dello stesso Canova: una panoramica della vita dell’uomo e dell’artista.

Tra queste rientra anche il Salone da ballo, la prima stanza che si incontra durante la visita. È caratterizzato da colonne bianche e capitelli corinzi dorati e un affresco dedicato alla Pace, alle Virtù e ai Geni dell’Olimpo. Una delle stanze più belle da ammirare in ogni dettaglio mentre si fantastica un po’ sul suo elegante passato.

Sale dedicate alla Civiltà Veneziana
Le Sale dedicate alla Civiltà Veneziana, il cuore di Museo Correr, sono ricche di oggetti, reperti, mappe e armamenti che ricordano la storia della città dai suoi anni migliori fino alla sua caduta.

Queste stanze, dedicate alla “venezianità” in ogni sua forma e ospitate nelle Procuratie Nuove, raccontano la storia della Serenissima e del suo Arsenale che l’ha resa una delle Repubbliche più importanti d’Europa. Non solo, raccontano anche i suoi Dogi, le sue feste, le arti e i mestieri che animavano le calli e i campi.
Attraversarle significa compiere un vero e proprio viaggio nella storia di Venezia e, soprattutto, nel suo mito e in tutto ciò che ha rappresentato per secoli.
Ci vorrebbero ore per ammirare ogni oggetto e, personalmente, avrei perso altrettanto tempo di fronte a ogni mappa alla ricerca di palazzi e dettagli che esistono ancora oggi e altri che sono scomparsi con il passare degli anni.

La Quadreria
La Quadreria riempie il secondo piano del museo ed è un percorso cronologico che accompagna alla scoperta dell’arte italiana ed europea dal Trecento al Cinquecento. Non solo pittori veneti o veneziani, quindi, ma anche ferraresi, siciliani, fiamminghi o tedeschi.

Qui potrete ammirare da vicino opere di Bellini, Cosmè Tura, Vittore Carpaccio, solo per citarne alcuni, e immergervi nei temi più disparati. Soggetti religiosi, ritratti e scene di vita quotidiana immortalati da colori e pennelli di uomini che hanno fatto la storia dell’arte.

L’ultima sala della Quadreria è la Biblioteca, uno spazio ricoperto interamente d’armadi in radica d’olmo e pieni di volumi antichi di epoche e provenienze differenti.
Al loro interno vengono esplorate diverse discipline, ma i visitatori devono limitarsi a leggere il dorso per scoprirle, perché nessun libro viene esposto singolarmente al pubblico.

Museo Archeologico Nazionale
Al grande complesso di Museo Correr fa parte anche il Museo Archeologico Nazionale, le quali sale si incontrano non appena terminano quelle dedicate alla Civiltà Veneziana.

Il museo, come spesso accade, nacque grazie alle donazioni di importanti famiglie veneziane, prima fra tutte quella dei Grimani, che diede il via alla collezione.
Nel 1523, infatti, il cardinale Domenico Grimani lasciò in eredità alla Repubblica circa duecento sculture antiche, principalmente greche e romane, provenienti dalla sua collezione privata. Inizialmente furono esposte nel palazzo di famiglia in Santa Maria Formosa, nel sestiere Castello, ma poi, nel 1587, il nipote Giovanni Grimani decise di trasferirle nell’antisala della Biblioteca Marciana.

A loro si aggiunsero altre donazioni, come quelle delle famiglie Contarini, Morosini, Zulian e Zanetti e oggi il museo non conta solo figure intere in marmo, ma anche busti, ceramiche, monete e altri oggetti di epoca greca, romana e dell’antico Egitto.

Sala monumentale della Biblioteca Marciana
La Sala Monumentale della Biblioteca Nazionale Marciana è un tutt’uno con il resto del museo e vi si può accedere alla fine del percorso espositivo del Museo Archeologico Nazionale.
Realizzata su progetto di Jacopo Sansovino e decorata dalle mani di pittori del calibro di Tiziano, Veronese e Tintoretto, la sala non contiene più libri, ma è sovrastata da un soffitto che è da solo una vera opera d’arte.
Durante la mia visita era in corso una mostra temporanea che la occupava interamente senza dar la possibilità di ammirarla in tutta la sua bellezza e interezza, ma vi auguro di essere più fortunati.

Visitare il Museo Correr di Venezia
L’ingresso costa 26,00€ a tariffa intera e 14,00€ a tariffa ridotta (per under 14, studenti sotto i 25 anni e over 65). Il biglietto è valido tre mesi e comprende non solo Museo Correr, il Museo Archeologico Nazionale e la Sala Monumentale, ma anche Palazzo Ducale. L’ingresso è gratuito per i possessori di Museum Pass di Venezia.
Per gli orari di apertura aggiornati vi suggerisco di visitare la pagina dedicata sul sito MUVE.

Dove dormire a Venezia
Avendo sempre visitato Venezia in giornata non saprei indicarvi con esattezza un alloggio. Vi lascio però questa mappa* con tutte le offerte e le soluzioni aggiornate, sperando che riusciate a trovare quello che fa per voi.
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Maggiori informazioni sull’edificio saranno presenti in un post dedicato interamente a Piazza San Marco.
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.