Il Museo di Storia Naturale di Venezia: una visita per tornare bambini

Il Museo di Storia Naturale di Venezia: tutte le informazioni per la visita e la storia del Fondaco Dei Turchi, l’edificio nel quale è ospitato.

Il Museo di Storia Naturale di Venezia è uno di quegli angoli della città che difficilmente si incontrano per caso. L’ingresso è nascosto tra le calli del sestiere Santa Croce e la bellezza dell’edificio nel quale è ospitato la si può vedere solo dall’altro lato del Canal Grande.
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La storia del Fondaco dei Turchi
Il museo si trova all’interno del Fondaco dei Turchi (Fontego dei Turchi), un palazzo eretto per volere della famiglia Pesaro nel Tredicesimo secolo e poi passato in mano degli Este.

Dopo innumerevoli proprietari (tra i quali anche Papa Leone X e il Doge Antonio Priuli), nel 1621 l’edificio fu trasformato in un magazzino destinato ai mercanti provenienti dall’Oriente.
Ci volle poco poi per diventare una vera e propria sede commerciale. Qui, infatti, venditori e antichi imprenditori potevano non solo conservare le proprie merci, ma anche alloggiare durante il loro soggiorno a Venezia. Esattamente quello che accadeva nel Fondaco dei Tedeschi nel sestiere di San Marco, del quale vi ho già parlato.

Quando il commercio con l’Oriente si arrestò, il palazzo diventò prima proprietà privata e poi, nel 1860, del Comune. L’idea era quella di trasformarlo in un museo e inizialmente, dal 1865 al 1923, ospitò la collezione Correr, oggi in Piazza San Marco.
Bisogna aspettare il 1932 per l’inaugurazione ufficiale del Museo di Storia Naturale di Venezia: un luogo affascinante, completamente diverso dalle tappe tradizionali e più famose della città.

Il Museo di Storia Naturale di Venezia
L’attuale Museo di Storia Naturale è il risultato della ristrutturazione e del restyling, che mescolò elementi moderni ad altri antichi, avvenuti nel 2011.
Una volta entrati, la visita inizia da due dei pezzi più importanti della collezione. Il primo è il Sarcosuchus imperator, un coccodrillo gigantesco che raggiungeva le 8 tonnellate ed era lungo quanto un autobus. Il secondo è l’ouranosauro (Ouranosaurus nigeriensis).

Quest’ultimo fu ritrovato in Niger nel 1972 durante la spedizione scientifica Ligabue: una serie di scavi guidati dall’archeologo dal quale prende il nome.
Anche se noi possiamo vedere solo un calco del suo scheletro, questo dinosauro fu il primo della sua specie a essere scoperto e oggi è il vero protagonista del museo oltre che un pezzo di importanza internazionale.

Il percorso espositivo continua tra fossili vegetali e animali, calchi dei primi ominidi, ossa degli esseri viventi che hanno abitato queste zone milioni di anni fa e orme di dinosauro ormai impresse nella roccia per sempre.

Proseguendo si raggiungono le sale dedicate a uomini e donne che hanno donato le proprie collezioni al museo: antropologi, ricercatori, esploratori e appassionati che durante la loro vita hanno raccolto reperti e testimonianze.

Una terza parte del museo è invece dedicata alla flora e alla fauna contemporanee. È possibile scoprire il movimento degli animali sulla terra, nell’acqua e in aria, analizzare attraverso un microscopio le cellule di piante più o meno comuni, vedere da vicino gli abitanti più piccoli del nostro pianeta.

È proprio qui che potete scoprire peculiarità e caratteristiche delle varie specie, spesso andando anche molto nel dettaglio grazie alle collezioni scientifiche esposte all’interno di teche e scaffali.

La visita si conclude tornando al piano terra, quando si incontra l’Acquario delle tegnùe.
Al suo interno ci sono più di 5000 litri d’acqua salata e tantissime specie di animali marini tipiche della Laguna o dell’alto Adriatico. Vi sfido a trovarle tutte tra rocce e sassolini.

Il Museo di Storia Naturale di Venezia non presenta molte aree interattive, ma per dimensioni e collezione è organizzato davvero bene e la visita non risulta mai pesante. Spesso un rischio quando si parla di musei.
È la tappa perfetta da inserire nell’itinerario se volete scoprire un volto diverso della città, soprattutto se non è la vostra prima volta nel capoluogo. È una Venezia insolita per tornare un po’ bambini.
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Visitare il Museo di Storia Naturale di Venezia
Il biglietto costa 8,00€ a tariffa intera e 5,50€ a tariffa ridotta valida per ragazzi dai 6 ai 14 anni, studenti under 25, over 65. In caso di famiglie (due adulti e almeno un ragazzo under 14) è possibile acquistare il biglietto ridotto per tutti i componenti. Per i bambini sotto i 5 anni e portatori di handicap con accompagnatori, possessori di MUVE Friend Card o Museum Pass Venezia l’entrata è gratuita.
Per gli orari aggiornati vi suggerisco di visitare la pagina dedicata sul sito del MUVE.

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Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.