Piazza San Marco a Venezia: cosa vedere e i luoghi da vivere nel “Salotto d’Europa”
Piazza San Marco a Venezia: alla scoperta del “Salotto d’Europa” nel cuore della città. Cosa non perdere e tutte le informazioni utili.
Piazza San Marco, a Venezia, non è solo l’unica “piazza” della città, ma è anche una delle più importanti piazze monumentali del mondo.
Nota anche come “il salotto d’Europa”, la piazza è uno dei simboli di Venezia e il luogo in cima alla lista delle cose da vedere nella città lagunare, complici gli eleganti palazzi che la circondano e la sua celebre basilica. Vi porto a scoprirla.
La storia di Piazza San Marco
La storia di Piazza San Marco inizia ben prima della costruzione di Palazzo Ducale (cominciata nell’812) o della Basilica e inizialmente questo spazio ospitava orti, canali e, grazie alla sua posizione strategica affacciata sul Bacino di San Marco, anche aree dedicate al carico e allo scarico delle merci che arrivavano dalle isole o dai territori veneziani sulla terraferma.
L’intera zona iniziò a trasformarsi nell’826, quando il corpo di San Marco arrivò in laguna e si posero le basi per la costruzione della Basilica che lo avrebbe ospitato. Allora, l’attuale piazza era ancora limitata dal rio Batario, interrato nel 1156, e caratterizzata dalla chiesa di San Geminiano, spostata nel 1172 e distrutta definitivamente nel 1807 per volere di Napoleone per costruire l’Ala Napoleonica dell’attuale Museo Correr.

Mentre la Basilica e Palazzo Ducale continuavano a subire modifiche e gli orti venivano pian piano smantellati, sull’altro lato della Piazza, tra il 1495 e il 1517, furono costruite le Procuratie Vecchie e la Torre dell’Orologio, due strutture che ancora oggi delimitano “il salotto veneziano”.
Figura principale del rinnovo della piazza fu Jacopo Sansovino, architetto che realizzò anche la Loggetta del Campanile e la Biblioteca Marciana. Tra il 1582 e il 1640, infine, l’ospizio Orseolo, unico sopravvissuto della struttura originaria della zona, lasciò il posto alle Procuratie Nuove.

Piazza San Marco oggi non è molto diversa da come appariva nel 1700, unico intervento la ricostruzione del campanile e della Loggetta, crollati il 14 luglio 1902.
Oltre agli edifici principali, la piazza nasconde anche alcuni dettagli e curiosità che la arricchiscono ulteriormente, come la Pietra del Bando o i Pilastri Acritani, ve ne ho parlato nel post dedicato alle curiosità del sestiere San Marco.

Cosa vedere in Piazza San Marco
Piazza San Marco, insieme alle vicine Piazzetta dei Leoni e Piazzetta San Marco, è il cuore di Venezia e, come dicevo, ospita alcuni degli edifici più importanti della città, come la Basilica, il Campanile, Palazzo Ducale o le Procuratie, nonché alcuni dei café più eleganti della laguna.
Di seguito vi lascio i luoghi da non perdere e da scoprire: ecco cosa vedere in Piazza San Marco a Venezia.

Torre dell’Orologio
La Torre dell’Orologio è per molti l’ingresso a Piazza San Marco, perché proprio ai suoi piedi si apre l’arco che la collega alle strette calli delle Mercerie che la circondano.
Costruita tra il 1496 e il 1499, la struttura rinascimentale è caratterizzata dal grande orologio che le dà il nome e che, decorato in smalto oro e blu, segna non solo l’ora, ma anche il giorno, le fasi lunari e i segni dello zodiaco. Sulla cima i due Mori, le due statue bronzee che rappresentano due pastori che allo scoccare di ogni ora battono con una mazza sulla campana (fusa nel 1497). Uno di loro, soprannominato “il Vecchio” per la sua barba, si attiva due minuti prima dell’ora esatta per indicare il tempo passato, “il Giovane”, invece, suona due minuti dopo, per indicare il futuro.

L’orologio è arricchito anche con un meccanismo a carillon che si attiva il giorno dell’Epifania (6 gennaio) e dell’Ascensione (40 giorni dopo la Pasqua). Per l’occasione, allo scoccare di ogni ora, il pannello delle ore si apre e fa uscire le statue in legno della Natività e dei Re Magi che, seguendo i binari, entrano poi dal pannello dei minuti.

È possibile entrare nella Torre dell’Orologio, per vedere i meccanismi, solo previa prenotazione e accompagnati da una guida esperta. Le visite sono previste ogni giorno dalle 12.00 alle 16.00 e l’accesso ai bambini è consentito solo sopra i 6 anni.
Il costo è di 12,00€ a tariffa intera e 7,00€ a tariffa ridotta valida per under 14, studenti sotto i 25 anni, cittadini over 65, residenti e nati nel Comune di Venezia. Maggiori informazioni e prenotazioni sul sito Torreorologio.visitmuve.it, mentre i biglietti possono essere acquistati, comodamente da casa, a questo link*.

Basilica di San Marco
La Basilica di San Marco, che dà il nome all’intera piazza, è senza dubbio la protagonista di questa zona di Venezia, nonché uno dei simboli della città. La sua costruzione iniziò nell’828 per volere del Doge Giustiniano Partecipazio, ma nel corso dei secoli la chiesa subì innumerevoli modifiche e restauri.
Si tratta di una vera e propria opera d’arte: da una parte i marmi policromi, dall’altra i mosaici dorati che raffigurano vicende tratte dalla Bibbia o che raccontano la storia del corpo di San Marco e del suo viaggio da Alessandria d’Egitto a Venezia. Al suo interno, inoltre, sono ospitati il Museo e il Tesoro di San Marco e la Pala d’Oro, tra i tesori più preziosi della laguna.
Per tutte le informazioni per la visita e per la sua storia vi consiglio di leggere il post dedicato (trovate il link poco sopra), se, invece, volete scoprire altri dettagli, potete leggere il post sulle curiosità sulla Basilica di San Marco. Tutti i biglietti e i ticket combinati per visitare la Basilica di San Marco sono disponibili a questo link*.

Piazzetta dei Leoncini
Piazzetta dei Leoncini rischia di passare inosservata o di sembrare un tutt’uno con Piazza San Marco, in realtà, però, ha un’identità e un nome tutti suoi.
Si trova a lato della Basilica, a due passi dalla Torre dell’Orologio, e si chiama così per le statue dei due leoni in marmo rosso di Cottanello (località in provincia di Rieti) realizzati nel Settecento.
Alle loro spalle ci sono l’unico pozzo di Piazza San Marco e il Palazzo Patriarcale, l’edificio che ospita la curia del Patriarcato di Venezia. Quest’ultimo inizialmente era collegato a Palazzo Ducale e agli appartamenti del Doge, ma all’inizio dell’Ottocento divenne un edifico a sé stante.

Campanile di San Marco
Non serve arrivare nel cuore di Venezia per intravedere il Campanile di San Marco o el parón de casa (il padrone di casa), come lo chiamano affettuosamente i veneziani. Con i suoi oltre 98 metri, infatti, può essere visto non solo dalle isole o dai piani più alti di molti palazzi della città, come il Fondaco dei Tedeschi, ma, nelle giornate più limpide, addirittura dalla terraferma e dalle Prealpi Venete (ve ne avevo parlato anche nel post dedicato al Monte Grappa).

Nato come torre di avvistamento e colpito e danneggiato da un fulmine ben dieci volte nel corso della sua vita (fu dotato di un parafulmine solo nel 1776), il campanile subì numerose modifiche nel corso dei secoli e l’impostazione che vediamo oggi è il risultato dei lavori svolti nel Cinquecento.
È in quel periodo che furono aggiunti la cella campanaria in marmo, l’attico in mattoni con le sculture dedicate al Leone Marciano e alla Giustizia (che rappresenta la Serenissima), la cuspide in bronzo, la statua dell’Arcangelo Gabriele e la Loggia di Jacopo Sansovino.

Data importante per il Campanile di San Marco è il 14 luglio del 1902, quando alle 9.47 del mattino la struttura crollò a causa della rimozione degli ancoraggi in ferro al suo interno, un intervento fatto in maniera superficiale per la realizzazione di un ascensore.
Fortunatamente non ci furono vittime e i danni si limitarono a un angolo della biblioteca Marciana. La Basilica, infatti, nonostante la vicinanza fu miracolosamente risparmiata, protetta dalla “Pietra del Bando” posizionata proprio di fronte a uno degli angoli, che ha impedito alle macerie di raggiungere la chiesa.
I lavori di ricostruzione furono approvati la stessa sera e la prima pietra fu posta il 25 aprile del 1903 (giorno dedicato a San Marco). In quell’occasione l’allora sindaco Filippo Grimani pronunciò una frase che passò alla storia: «Come era, dove era». Il nuovo campanile fu poi inaugurato il 25 aprile 1912.

Dalla sua nascita, il Campanile di San Marco ha accolto visitatori d’eccezione come Goethe e Galileo Galilei, che qui fece una dimostrazione del cannocchiale nel 1609, e ha ispirato molti edifici in tutto il mondo, dalla Metropolitan Life Insurance Company Tower di Manhattan al campanile di Rovigno, in Croazia.
Oggi è il quarto campanile più alto d’Italia, nonché uno dei più affascinanti punti panoramici di Venezia, ed è il punto di partenza di uno degli eventi più attesi del Carnevale: il Volo dell’Angelo (o della Colombina), ossia la discesa di una persona in carne e ossa dalla cima della torre campanaria fino a Palazzo Ducale.

Il Campanile di San Marco è aperto con orari diversi a seconda del periodo dell’anno (la biglietteria chiude sempre un’ora prima), vi consiglio di visitare il sito Basilicasanmarco.it per avere informazioni aggiornate. Il prezzo è di 10,00€ a tariffa intera e 5€ a tariffa ridotta per bambini dai 6 ai 12 anni, sotto i 6 anni l’entrata è gratuita.
I biglietti sono acquistabili comodamente da casa anche a questo link*.

Palazzo Ducale
Posizionato a lato della Basilica, Palazzo Ducale è il simbolo del potere della Serenissima. La sua costruzione iniziò nell’812, ma da allora, quando era un semplice castello difensivo, l’edificio si è ampliato ed evoluto a tal punto da essere oggi completamente diverso, sia nello stile che nelle dimensioni, dal progetto originale.

Oggi al suo interno si possono scoprire, tra le altre, le antiche sale del potere, l’appartamento del Doge e le prigioni, si possono capire le mille sfumature e dinamiche della Repubblica di Venezia e ammirare opere di artisti del calibro di Tintoretto, Tiziano, Veronese che hanno contribuito alla ricchezza artistica e culturale della laguna.
Per tutte le informazioni per la visita, biglietti, orari e per la storia del palazzo vi suggerisco di leggere il post dedicato. Le diverse combinazioni di biglietti sono disponibili anche a questo link*.

Piazzetta San Marco
Come la Piazzetta dei Leoncini, anche Piazzetta San Marco potrebbe sembrare un tutt’uno con Piazza San Marco, ma in realtà ha un’identità tutta sua. Caratteristica principale è l’apertura verso la laguna, lungo Riva degli Schiavoni e lungo il Molo.
Su di lei si affacciano Palazzo Ducale, la loggia del Campanile e la Biblioteca Marciana ed era qui che in passato venivano inflitte le pene capitali, durante le quali i condannati dovevano puntare lo sguardo verso l’orologio per guardare negli occhi l’ora della loro morte.

Qui, inoltre, si possono vedere anche le due celebri colonne sormontate dal Leone di San Marco una e da San Teodoro l’altra e alle quali è legata una delle storie veneziane che vi ho raccontato nel post dedicato alle leggende del sestiere San Marco.

Il complesso di Museo Correr
Il complesso museale di Museo Correr è una delle maggiori istituzioni culturali di Venezia e accoglie una delle più importanti e ricche collezioni della città.
Diviso tra le Procuratie Nuove (ex Palazzo Reale) e l’Ala Napoleonica ottocentesca, il complesso è composto dal Museo Archeologico Nazionale, dalla Sala Monumentale della Biblioteca Nazionale Marciana e dal Museo Correr vero e proprio, con le sale imperiali, quelle dedicate al passato di Venezia, la quadreria e le sale neoclassiche.

Il biglietto di ingresso è lo stesso valido per Palazzo Ducale. Trovate la sua storia e tutte le informazioni per la visita all’interno del post dedicato.

Biblioteca Marciana
Se la Sala Monumentale della Biblioteca Marciana fa parte del complesso di Museo Correr, le sale di lettura, alle quali si accede da Piazzetta San Marco, non sono aperte per scopi turistici, ma solo per motivi di studio, come una qualsiasi biblioteca; una decisione presa per non disturbare chi vi si reca per ricerche o lavoro.

Nonostante questo, se volete potete dare un’occhiata al volo presentandovi all’ingresso e sbirciando all’interno attraverso il vetro oppure potete registrarvi all’accettazione e poi andare a curiosare tra gli scaffali in silenzio, rispettando chi è lì per studiare, leggere o fare ricerca.

Il Caffè Florian
Locale storico di Venezia, il Caffè Florian si trova sotto le Procuratie Nuove di Piazza San Marco ed è considerato non solo il più antico caffè italiano, ma anche il più antico del mondo ancora in attività, almeno tra quelli che non hanno mai cambiato destinazione.
Inaugurato il 29 dicembre 1720, il locale fu fondato da Floriano Francesconi e all’epoca si chiamava Alla Venezia Trionfante, anche se in città tutti lo conoscevano come “da Floriàn“, dal nome del proprietario. Il café e, in particolare, il suo gestore diventarono presto un’istituzione, tanto che ispirarono Carlo Goldoni durante la stesura della Bottega del caffè; pare infatti che il personaggio di Ridolfo sia stato creato proprio a immagine e somiglianza di Francesconi.

Nel corso degli anni, il Florian accolse clienti illustri sia italiani che stranieri, da Giacomo Casanova a Giuseppe Parini, passando per Silvio Pellico, Ugo Foscolo, Gabriele D’Annunzio, Goethe, Ernest Hemingway, Lord Byron, Rousseau e Charles Dickens.
Per qualche tempo, inoltre, fu sede della Gazzetta Urbana Veneta creata da Gasparo Gozzi, un periodico considerato il primo giornale al mondo dedicato alla cronaca cittadina, mentre durante le insurrezioni del 1848 fu utilizzato come ospedale per i feriti. L’aspetto interessante è che le idee rivoluzionarie pare siano partite proprio da qui, perché all’epoca il locale era un luogo di incontro per i patrioti italiani come Niccolò Tommaseo e Daniele Manin.
I moti del 1848 non furono i soli a nascere al Caffè Florian: qui, infatti, si parlò anche per la prima volta di quella che sarebbe diventata la Biennale di Venezia.

Il Caffè Florian, che cambiò ufficialmente nome nel 1797, quando a gestirlo era il nipote del fondatore Valentino Francesconi, è decorato con arredi e dettagli eleganti e le sue sale, da quella del Senato a quella Cinese, sono tutte studiate nei minimi dettagli. Molte di loro, realizzate a partire dalla seconda metà dell’Ottocento, prendono il nome dai cicli pittorici che ospitano, come la Sala delle Stagioni.

Il Florian è aperto tutti i giorni dalle 9.00 a mezzanotte e prendere un caffè al suo interno è una delle esperienze da vivere almeno una volta nella vita.
I prezzi (all’interno) sono chiaramente elevati rispetto ai bar tradizionali, ma se si considera il valore storico del luogo e la sua posizione sono in linea con la media di Piazza San Marco: 6,50€ per un espresso miscela Caffè Florian, 10,00€ per un cappuccino. All’esterno, dove spesso si è intrattenuti dai musicisti, possono essere più elevati.

Il Negozio Olivetti
Ospitato nelle Procuratie Vecchie e diviso su due piani, il Negozio Olivetti è un capolavoro realizzato dall’architetto Carlo Scarpa su commissione di Adriano Olivetti. Iniziato nel 1957, il negozio doveva diventare non solo uno show-room di riferimento per tutti i nuovi prodotti del marchio, ma anche un luogo di design eclettico ed elegante e così è stato.

Caratterizzato da ampie vetrate e da pavimenti in marmo e in vetro di Murano, il negozio ospita una fontana ornamentale con un ugello che riporta il logo dell’azienda, opere d’arte e alcune macchine contabili meccaniche e macchine da scrivere da collezione, come la Lettera 22, un modello usato anche dal Premio Nobel Günter Grass, da Enzo Biagi o da Indro Montanelli.
Ve ne ho parlato in maniera più approfondita nel post dedicato interamente al Negozio Olivetti.

Riaperto nel 2011 dopo un importante restauro, oggi il Negozio Olivetti appartiene alle Assicurazioni Generali, ma è gestito dal Fondo Ambiente Italiano, che organizza le visite. Tutte le informazioni utili sul sito del FAI.
I biglietti possono essere comodamente acquistati da casa a questo link*.

Informazioni utili per visitare Piazza San Marco
Attualmente sono visitabili anche le Procuratie Vecchie, fino a qualche anno fa chiuse al pubblico; trovate i biglietti qui*.
Molti di questi luoghi, inoltre, sono visitabili con il Piazza San Marco Pass*, che vi garantisce un po’ di risparmio; ve lo raccontavo anche nel post dedicato alle card di Venezia, dove trovate tante altre idee e spunti per il vostro viaggio nella città lagunare.

Dove dormire a Venezia
Avendo sempre visitato Venezia in giornata non saprei indicarvi con esattezza un alloggio. Vi lascio però questa mappa* con tutte le offerte e le soluzioni aggiornate, sperando che riusciate a trovare quello che fa per voi.
Booking.comSiete mai stati in Piazza San Marco a Venezia? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s e una Canon 1100D* e una Canon 80D* con obiettivo Canon 24mm*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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Ester
Ciao Martina, come sempre i tuoi post sono molto esaustivi. Mi piacerebbe ancora una volta tornare a Venezia, anche perché quando sono andata lo scorso anno, ho visto ben poco. Inoltre leggendo il tuo articolo, mi sono resa conto che anche in piazza San Marco non ho visto proprio tutto, come ad esempio la Piazzetta dei Leoncini e il negozio Olivetti, lo userò come pretesto per tornare nelle splendida Serenissima appena sarà possibile.
Martina Sgorlon
EsterCiao Ester! Io per anni mi sono limitata ad ammirare Piazza San Marco nel suo insieme, senza notare veramente tutti i dettagli e gli edifici che la compongono, il Negozio Olivetti in primis! 🙂
Ti auguro di tornare presto a Venezia, un bacio!