Sligo, Irlanda: la storia e cosa vedere nella città di William Butler Yeats

Sligo, Irlanda: la sua storia in pillole e cosa non perdere nella cittadina che ha affascinato il poeta William Butler Yeats.
Prima di partire per il mio viaggio in Irlanda presi una decisione: ci sarebbero state pochissime mete prestabilite, avrei lasciato alla strada, al tempo e ai paesaggi il compito di dirmi dove andare e dove fermarmi. Tutti questi fattori si sono uniti e mi hanno fatto scoprire Sligo, una delle belle sorprese di questo viaggio. Ve la racconto in questo post.
La storia di Sligo in pillole
Centro principale dell’omonima contea e non lontana dal confine con il Donegal, Sligo deve il suo nome al gaelico Sliegeach, che può essere tradotto con “luogo delle conchiglie“, per l’abbondanza di conchiglie ritrovate lungo il fiume Garavogue (un tempo noto anch’esso come Sliegeach) e nel suo territorio.
L’intera contea è abitata fin dalla preistoria, come testimoniano i numerosi ritrovamenti che oggi hanno incoronato Sligo come una delle zone irlandesi più ricche dal punto di vista archeologico: basti pensare al vicino tumulo di Miosgan Maeve o al primo sistema neolitico di fossati e argini scoperto in tutte le isole britanniche e risalente al 4.000 a.C., rinvenuto a Maugheraboy.
Dopo aver svolto un ruolo chiave per lo sviluppo dell’isola in epoca preistorica, Sligo e la sua baia divennero dei punti di riferimento commerciali per i Greci, i Fenici e i Romani, ma con l’arrivo del Medioevo e la nascita del monastero di Drumcliff la situazione cambiò, spostando l’interesse e gli scambi culturali e commerciali poco più a nord.

A modificare nuovamente le sorti della contea fu il cavaliere normanno Maurice FitzGerald, secondo signore di Offaly e gran giustiziere d’Irlanda, che, secondo le testimonianze, fondò la città medievale, un castello e un nuovo porto intorno al 1245. Tuttavia, l’egemonia normanna non era destinata a durare a lungo a Sligo e l’avanzata fu interrotta dalle popolazioni gaeliche guidate da Godfrey O’Donnell, Lord di Tirconnell.
Sono questi avvenimenti ad aver reso Sligo una città più unica che rara dal punto di vista storico, ossia l’unica, in Irlanda, di fondazione normanna a essere stata sotto il controllo quasi continuo dei nativi irlandesi per tutto il Medioevo. A causa della competizione tra le dinastie gaeliche per i preziosi dazi portuali di Sligo — il porto commerciava soprattutto con Galway e Bristol, ma anche con Francia e Spagna —, però, la città fu bruciata, saccheggiata o assediata circa cinquanta volte durante il periodo medievale.

Sligo rimase sotto il controllo gaelico fino alla fine del Sedicesimo secolo, quando a cambiare le sorti dell’isola arrivò Elisabetta I di Inghilterra, che annesse l’area al suo regno. Da allora, la storia della città si sviluppò parallelamente a quella dell’isola: dall’epidemia di colera del 1832 alla Grande Carestia Irlandese (Great Famine) che mise in ginocchio l’Irlanda dal 1847 al 1851 obbligando oltre 30.000 persone a emigrare oltreoceano.
Oltre che dalle due Guerre Mondiali, il Novecento di Sligo fu segnato dalla Guerra d’Indipendenza Irlandese (1919-1921), che portò prima alla nascita dello Stato Libero d’Irlanda e poi a quella della Repubblica d’Irlanda, alla quale appartiene ancora oggi la città.

Cosa vedere a Sligo
Sligo è una cittadina divisa a metà: da una parte il centro storico, con i suoi ponti di pietra che attraversano il fiume Garavogue, dall’altra i palazzi di vetro moderni, che riportano velocemente al presente. Che siate alla ricerca dell’una o dell’altra cosa (o di entrambe), è un luogo che si può scoprire in una giornata, ecco cosa vedere a Sligo.
La statua di William Butler Yeats
Non si può iniziare a scoprire Sligo senza partire da una delle sue personalità più illustri: il premio Nobel William Butler Yeats, appassionato di folklore irlandese e inevitabilmente attirato da questo luogo, da sempre culla dei miti irlandesi e ricco di luoghi storici come il Carrowmore Megalithic Cemetry.
Proprio per questo forte legame, la città gli ha oggi dedicato una statua che lo raffigura in maniera astratta (la trovate in Stephen Street) e sul corpo deformato sono scritti in rilievo alcuni passi delle sue poesie. Inoltre, come prevedibile, passeggiando per Sligo si possono notare molti luoghi che ricordano il poeta, come bar o cafè con il suo nome e lo Yeats Memorial Building, che espone anche alcuni manoscritti originali.
«Il posto che più di ogni altro ha influenzato la mia vita è Sligo»
William Butler Yeats

Il lungofiume: Rockwood Parade
Esplorare Sligo significa anche passeggiare almeno una volta lungo il fiume, seguendo le vie pedonali e la celebre Rockwood Parade, che offre scorci suggestivi su negozi, café e botteghe.
Seguendo il percorso e immettendosi poi in Fish Quay e Lower New Street si raggiunge anche il Famine Memorial, il monumento dedicato alla Grande Carestia Irlandese.

La Sligo Abbey
Nata come monastero domenicano nel 1253 per volere di Maurice FitzGerald, la Sligo Abbey è uno dei monumenti e degli edifici storici più importanti della città, anche se, purtroppo, ciò che è giunto fino a noi è solo un insieme di rovine sopravvissute a incendi e attacchi nemici e restaurate nel Ventesimo secolo dopo anni di incuria.
The Italian Quarter
Se durante il vostro viaggio in Irlanda sentite nostalgia di casa o volete scoprire anche il lato tricolore di Sligo, non potete perdere The Italian Quarter, il quartiere italiano della città, dove si concentrano ristoranti, locali e negozi dai nomi e cognomi mediterranei.

Il Benbulben
Non lontano dalla città di Sligo si innalza il particolarissimo Benbulben: il celebre monte che ricorda una tavola coperta da una tovaglia a pieghe e che nell’antico gaelico era noto come Benn Gulbain.
L’altura è strettamente legata ai miti e alle leggende della contea di Sligo: è stata scenario della morte di Diarmuid Ua Duibhne nella saga di Fionn Mac Cumhail, il mitico cacciatore-guerriero della mitologia irlandese; e luogo d’ispirazione di William Butler Yeats, che decise di voler essere seppellito proprio ai suoi piedi, tanto che oggi riposa a Drumcliff.
Under bare Ben Bulben’s head In Drumcliff churchyard Yeats is laid,
Willia Butler Yeats, “Under Ben Bulben”, Last Poems, 1939
an ancestor was rector there
Long years ago; a church stands near,
By the road and ancient Cross.
No marble, no conventional phrase,
On limestone quarried near the spot
By his command these words are cut:
Cast a cold eye
On life, on death.
Horseman, pass by.
La tomba di Yeats, il Benbulben e Sligo si possono visitare anche grazie ai tour guidati che partono da Dublino, come il tour di tre giorni alla scoperta dell’Irlanda del Nord*, quello di 5 giorni dedicato alla costa settentrionale* o il tour economico di 6 giorni dedicato al meglio d’Irlanda*.

Dove dormire a Sligo
A Sligo ho trascorso solo una notte e ho dormito allo Sligo City Hotel*. L’ambiente è davvero molto carino, con camere accoglienti, curate e pulite.
La struttura è in una posizione ideale, perché si trova appena al di là del fiume nel centro della città. Perfetta per chi vuole scoprire Sligo a piedi. Lungo la strada ci sono anche dei parcheggi per chi arriva in auto.

Conoscevate Sligo? Vi piacerebbe visitarla? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le fotografie inserite all’interno del post sono state scattate con una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
*All’interno di questo post potrebbero essere presenti dei link di affiliazione, contrassegnati da un asterisco. Questo significa che se decidete di effettuare una prenotazione o di fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie ❤