Il santuario di Ise: tra natura e shintoismo in Giappone

Il santuario di Ise (Ise-jingu) in Giappone: un viaggio per scoprire il santuario shintoista. Tutte le informazioni per la visita a Naiku e Geku.

I santuari shintoisti mi hanno colpita moltissimo durante il mio viaggio in Giappone. Ho adorato il loro essere immersi nel verde, l’atmosfera che si respira tra i loro sentieri e la sensazione di pace. Certo, i turisti ci sono sempre, soprattutto in quello di Ise, così importante e famoso, ma non manca mai il rispetto per il luogo e per la natura che lo circonda. Sovrana.
Quando vi ho raccontato la mia gita ad Arashiyama vi avevo accennato qualcosa sul santuario di Ise. È il più antico e importante di tutto il Giappone e proprio qui, in passato, si trasferivano le figlie non sposate dell’Imperatore, che diventavano sacerdotesse. Vi porto a scoprirlo.

Il santuario di Ise
Ise-jingu è il santuario più venerato del Paese e per questo fu meta di pellegrinaggi per quasi duemila anni. È composto da 125 luoghi di culto di varie dimensioni sparsi per tutta la città, ma i principali sono due: Naiku e Geku.

Gli edifici sono piuttosto semplici e realizzati in legno verde di cipresso (hinoki). Proprio come accade ai santuari di Nara e di tutto il Giappone, quelli principali vengono smantellati e ricostruiti ogni 20 anni, come vuole il culto shintoista. L’ultima volta è stata nel 2013.

Visitandoli si può notare che a lato delle strutture principali ci sono degli ampi spazi vuoti con sassi di diversi colori. È lì che l’edificio verrà ricreato. Sembra essere già tutto pronto.
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Il Santuario Interno: Naiku
Il santuario di Ise-Naiku è dedicato ad Amaterasu-Omikami, dea del Sole e, secondo il culto shintoista, progenitrice dell’Imperatore e dell’intero popolo giapponese. Per accedervi bisogna attraversare il ponte Uji e passare sotto il grande torii fatto di legno di cipresso giapponese.

Naiku, che risale a circa 2000 anni fa, è circondato da un grandissimo parco all’interno del quale scorre anche il fiume Isuzu. Tra i due santuari è il più importante perché sembra custodire lo specchio di bronzo (Yata no Kagami) donato da Amaterasu al primo Imperatore.
Questo è uno dei tre tesori sacri del Giappone insieme alla spada Kusanagi e alla gemma Yasakani no Magatama e rappresentano rispettivamente la saggezza, il valore e la benevolenza.

Il Santuario Esterno: Geku
Il santuario di Ise-Geku invece è dedicato a Toyouke-Omikami, dea della prosperità e della casa. Anche questo è immerso nel verde, come vuole la tradizione shintoista, ed è meta di tantissimi pellegrini. Sembra essere più recente rispetto a Naiku, ma la data di costruzione non è certa.

Non c’è un ordine ben preciso per visitarli, ma si consiglia di iniziare da Geku e di dedicare poi più tempo a Naiku. In entrambi i casi però non bisogna avere fretta. Godetevi la natura e lasciatevi incantare dall’atmosfera che circonda i santuari di Ise.

Visitare il santuario di Ise
La visita completa richiede circa due ore di tempo ed è gratuita. Il santuario di Geku si può raggiungere a piedi dalla stazione dei treni Iseshi in meno di dieci minuti.
L’autobus per raggiungere Naiku si può prendere all’entrata del parco del santuario di Geku e il tragitto dura poco più di dieci minuti. Il costo del biglietto si aggira intorno ai 400¥ (circa 3€).
Ho raggiunto Ise (Iseshi) in treno da Kanazawa, con cambio a Nagoya. Per spostarvi in Giappone forse può esservi utile il mio post dedicato al Japan Rail Pass.

Dove dormire a Ise

Durante il mio viaggio a Ise ho soggiornato all’Hotel Route Inn*. L’albergo è davvero molto carino, con un’ampia sala da pranzo e da colazione, camere pulite e relativamente ampie per gli standard giapponesi.
Il problema è che si trova in una posizione un po’ scomoda se non vi muovete in auto e dovete fare affidamento sui mezzi pubblici. Si trova infatti a circa 20 minuti a piedi dalla stazione ferroviaria più vicina, quella di Miyagawa.
Avete mai visitato il santuario di Ise? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento 🙂

Informazioni
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Claudio Neri
Grazie ! Chiaro. Elegante e utile
Martina Sgorlon
Claudio NeriBuon pomeriggio Claudio, mi fa davvero piacere! Buon viaggio 🙂