New York Public Library e Bryant Park: tra storia e curiosità a Manhattan

La New York Public Library: visitare la biblioteca più famosa di New York. Vi racconto la sua storia, alcune curiosità e cosa non perdere (compreso Bryant Park).
New York è una città che è in grado di lasciare a bocca aperta, in silenzio. Ci riesce attraverso i grattacieli da record, come l’Empire State Building, e le sue luci abbaglianti, ma anche grazie a luoghi molto più europei, forse più sobri, ma allo stesso tempo imponenti.
La New York Public Library, inserita anche tra le cose da vedere a New York, è uno di questi: vi porto a scoprirla.
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La storia della New York Public Library
La biblioteca di New York, la cui collezione supera i 15 milioni di volumi, ha più di 80 sedi disseminate per la città, ma l’edificio principale è a Manhattan: lo Stephen A. Schwarzman Building, dedicato al magnate che ha donato centinaia di milioni di dollari per la ristrutturazione nel 2008.
Il palazzo, che al momento della costruzione era la più grande struttura in marmo degli Stati Uniti, è un vero e proprio tempio laico e fu inaugurato nel maggio del 1911 dopo nove anni di lavori e con milioni di libri già posizionati sugli scaffali. Pensate che il primo giorno di apertura accolse oltre 50.000 persone.
«Il 23 maggio 1911 arrivò a New York nientemeno che il presidente degli Stati Uniti per presenziare a un’importante cerimonia. Sul sito del vecchio serbatoio simile a una fortezza, veniva finalmente aperta al pubblico la grande biblioteca sulla Quinta Avenue.
New York*, Edward Rutherfurd. Traduzione di Stefano Viviani.
La collezione, prodotto della fusione delle biblioteche Astor e Lenox, era enorme. Finanziato con i lasciti di Qatts e Tilden, lo splendido nuovo edificio in stile Beaux-Arts, progettato da Carrère e Hastings, si allungava tra due isolati, dalla Quarantesima alla Quarantaduesima. Ci era voluto un tempo infinito per completarlo, ma ne era valsa la pena. La facciata in marmo e l’ampia scalinata, fiancheggiata da due leoni, non avrebbero potuto essere più grandiose, e tuttavia il posto restava comunque accogliente».
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La New York Public Library nacque dall’unione di quelle che un tempo erano le tre biblioteche più importanti della città: Astor Library, Lenox Library e New York Free Circulating Library. Queste tre sono oggi ricordate attraverso alcune incisioni sulla facciata, tutte posizionate tra le varie statue che vogliono essere le personificazioni dei generi letterari ospitati all’interno della biblioteca: libri storici, romanzi, poesia, religione, teatro e filosofia.
Oggi l’ingresso della New York Public Library è sorvegliato giorno e notte da due leoni in marmo: Pazienza (a sinistra guardando l’ingresso) e Fermezza (a destra). I nomi furono suggeriti da Fiorello La Guardia, sindaco di New York, durante la forte depressione del 1929: le due virtù avrebbero aiutato i cittadini a superare la crisi.

Visitare la New York Public Library: le sale da non perdere
La New York Public Library, nel cuore di Midtown Manhattan, non è solo un forziere nel quale trovare libri preziosi, ma anche un luogo affascinante dal punto di vista architettonico. Ecco le sale da non perdere e qualche curiosità per arricchire la vostra visita.
Astor Hall
La prima sala che si incontra entrando nella New York Public Library è la Astor Hall, dove le pareti riportano i nomi di tutti i filantropi e delle famiglie che nel corso del tempo hanno finanziato e sostenuto la biblioteca. Un fatto interessante è che, per volere degli architetti, le scale sono poste sui lati e non di fronte all’ingresso: lo scopo era quello di spingere i visitatori a guardarsi intorno prima di proseguire verso i piani più alti.
Per gli appassionati di serie tv, questa zona della biblioteca compare anche tra le location di Sex and the City, ma sappiate che l’intera New York Public Library è comparsa anche in moltissimi film ambientati a New York, come Ghostbusters.

McGraw Rotunda
Se il piano terra e il primo piano sono usati soprattutto per esposizioni temporanee — su quest’ultimo c’è anche un percorso che racconta la storia della biblioteca e che comprende foto e oggetti d’epoca come la prima chiave dell’edificio—, il secondo piano ospita i veri e propri capolavori architettonici.
Il primo è la McGraw Rotunda, una grande sala centrale decorata con pannelli in legno e splendidi dipinti che rappresentano la storia della parola scritta: dalle tavole di Mosè fino alla linotype di Ottmar Mergenthaler, passando per la stampa di Gutenberg.

Rose Main Reading Room
Sullo stesso piano ci sono anche la Catalog Room e la Salomon Room, ma la stanza che attira il maggior numero di visitatori è senza dubbio la sala lettura: la Rose Main Reading Room, forse la più famosa dell’intera biblioteca. Anche per questo, ora, è riservata alle ricerche e alle letture, quindi non è sempre possibile accedervi.
Il soffitto in legno interamente decorato, i volumi e le ampie vetrate rendono questo luogo uno dei più belli della New York Public Library. La sala, inoltre, è una delle più grandi degli Stati Uniti senza una cupola, senza colonne o senza rinforzi in acciaio a sorreggerla.

Altre sale e curiosità
A lato della sala lettura c’è anche la Brooke Astor Reading Room, dedicata esclusivamente ai ricercatori, che contiene libri rari e antichi manoscritti. Tra questi c’è una Bibbia di Gutenberg del 1455: la prima ad arrivare nel Nuovo Mondo. Il suo valore è stimato a 100 milioni di dollari.
Nella Children’s Room, invece, ospita non solo libri per bambini, ma anche i peluche originali di Winnie The Pooh e dei suoi amici. I pupazzi appartenevano al vero Christoper Robin e hanno ispirato i racconti dello scrittore inglese Alan Alexander Milne, padre del bambino.
Ultima curiosità, ma non meno importante, è che i libri della biblioteca non si trovano solo sugli scaffali o nei magazzini dei seminterrati, ma anche in stanze sotterranee che si estendono sotto il vicino Bryant Park.
Bryant Park
Bryan Park è uno dei più celebri parchi pubblici di New York e si trova proprio a lato della Public Library, tra la Quinta e la Sesta Avenue e tra la 40esima e la 42esima.
La sua storia inizia nel 1823, quando l’allora governatore Thomas Dongan adibì l’area a cimitero per i cittadini più poveri, ruolo che mantenne fino al 1840, quando le salme e le tombe furono trasferite a Wards Island, sull’East River.
Trasformata in un parco noto come “Reservoir Square” nel 1847, l’area si trasformò nuovamente qualche anno dopo in occasione dell’Esposizione Universale del 1851, quando lo spazio verde ospitò il nuovissimo Crystal Palace: un edificio in ferro e vetro realizzato ispirandosi all’omonima costruzione londinese che fu inaugurato nel 1853 dal Presidente Franklin Pierce; sfortunatamente il palazzo fu distrutto da un incendio il 5 ottobre 1858. La stessa sorte era capitata due anni prima al Latting Observatory, una torre in legno alta 96 metri e tra le principali attrazioni dell’Esposizione.
La più alta era il Latting Observatory, una tralicciatura conica di legno e ferro che s’innalzava per oltre trecentocinquanta piedi fino a una piattaforma panoramica sopra la Quarantaduesima Strada. Era possibile salire ai due primi piani della torre sollevati da una magnifica nuova macchina che chiamavano ascensore. […] l’Observatory non era altro che un’esibizione collaterale dell’attrazione principale […] il Crystal Palace.
New York*, Edward Rutherfurd. Traduzione di Stefano Viviani
Due anni prima, quando gli inglesi avevano ospitato la loro Esposizione […] in una gigantesca struttura di vetro e ghisa nel centro di Londra, ben sei milioni di persone si erano recate a visitarla. […] così New York aveva deciso di averne uno proprio. E anche se il Crystal Palace sulla Quarantaduesima non poteva competere con le dimensioni del suo omologo nella capitale dell’Impero britannico, restava comunque un edificio bello e imponente.

Completamente rinnovato tra il 1870 e il 1871, Bryant Park fu poi battezzato con il nome attuale nel 1884 in onore dell’abolizionista William Cullen Bryant, noto per essere stato anche giornalista del New York Evening Post.
Oggi il parco è un vero e proprio punto di riferimento, un luogo dove riposarsi, fermarsi a mangiare qualcosa o giocare con i giochi da tavolo messi a disposizione gratuitamente. In inverno qui viene anche allestita un’ampia pista da pattinaggio.

Come raggiungere la New York Public Library e Bryant Park
L’edificio principale della biblioteca di New York si trova sulla Fifth Avenue, all’altezza della 42esima Strada e non distante dalla stazione di Grand Central Terminal. È aperto dal giovedì al sabato e il lunedì dalle 10.00 alle 18.00, martedì e mercoledì dalle 10.00 alle 20.00 e la domenica dalle 13.00 alle 17.00. L’ingresso è gratuito.
È facilmente raggiungibile in metropolitana: linea viola (7) fermata local 5 Ave, linea arancione (B, D, F, M) fermata express 42 St – Bryant Park, linea gialla (N, Q, R) fermata express Times Square – 42 St, linea verde (4, 5, 6) fermata express Grand Central – 42 St.
Se è la vostra prima volta in città, vi consiglio di leggere il post dedicato a come muoversi a New York, dove troverete tutte le informazioni su metropolitana, taxi e autobus.

Dove dormire a New York
Durante il mio primo viaggio a New York ho soggiornato all’Hotel Mela*, a due passi da Times Square.
Le camere sono pulite e comode, leggermente più spaziose rispetto ad altre di Manhattan. In più l’albergo si trova in una posizione strategica per scoprire l’intera città perché Times Square non è solo centrale, ma è anche servita da molte linee della metropolitana.
Per altri consigli per il vostro viaggio a New York o sulla stipulazione dell’assicurazione viaggio per gli Stati Uniti, vi consiglio di leggere i post dedicati; nel secondo trovate anche uno sconto per voi.
Avete visitato altre biblioteche durante i vostri viaggi? Vi piacerebbe visitare la New York Public Library? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!

Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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ilgustoinviaggio
Martina mi è molto utile questo post! La mia prima volta a NY ho visto di sfuggita la Public Library, tra un mese torno e ci voglio andare nuovamente e scoprirla come si deve!
Martina Sgorlon
ilgustoinviaggioMi fa davvero molto piacere! Non sai che invidia, mi piacerebbe tanto tornare a New York ❤
Goditela anche per me 😉
Sara L'Esploratrice
Mi piace tantissimo visitare librerie e biblioteche. Mi infondono un senso di pace e serenità, non riesco a smettere di guardare quegli scaffali pieni di libri e mi torna una grande voglia di rimettermi a studiare. Recentemente sono stata alla British Library, bellissima. Peccato però che lì la sala principale sia riservata solo a chi è in possesso della tessera della biblioteca :/
Martina Sgorlon
Sara L’EsploratriceCiao Sara 🙂
Lo stesso vale per me, soprattutto se si parla di librerie. Mi piace curiosare soprattutto se sono in un altro stato! 🙂
Io alla British Library non sono mai stata purtroppo 🙁
Alessandra
Meravigliosa questa biblioteca, non vedo l’ora di metterci piede!!! E sentirmi nel mio mondo!!! <3
Martina Sgorlon
AlessandraSono sicura che ti piacerà! Fammi sapere 😉 Un bacione ❤️
I'll be right back
Cioè io quando vedo le foto di posti del genere mi viene proprio la pelle d’oca *_*
Martina Sgorlon
I’ll be right backÈ splendida! Avercela una biblioteca così dietro casa 😉