
Castello Nijō a Kyoto: il palazzo con il pavimento degli usignoli
Il Castello Nijō di Kyoto tra giardini, pareti dorate e il famoso pavimento degli usignoli. Un palazzo quasi unico nel suo genere che è tra i protagonisti della storia del Giappone.

Il Castello Nijō rientra di diritto tra le cose da vedere a Kyoto non solo per le sue splendide sale, ma anche per la sua importanza storica.

La storia del Castello Nijō in pillole
Prima di parlare del Castello Nijō bisogna aprire una piccola parentesi. Dal 1192 al 1868, quando il potere fu restituito all’Imperatore, il Giappone rimase in mano agli shōgun, comandanti dell’esercito simili a dittatori militari. Fu proprio uno di loro a commissionare la struttura.
Tokugawa Ieyasu fu il primo shōgun del periodo Edo, lo stesso legato alle vicende del Castello di Himeji. Nonostante le sue frequenti assenze, però, non abbandonò mai del tutto il palazzo, tanto che lo usò come punto di partenza per una delle sue campagne militari più importanti: quella per la conquista del Castello di Osaka.

L’edificio è importante sia dal punto di vista artistico e architettonico, sia dal punto di vista storico. In alcuni casi, infatti, è stato teatro di avvenimenti importanti legati alla storia dell’intero Paese.
Tra questi c’è senza dubbio l’annuncio della rinuncia al potere del quindicesimo shōgun della famiglia Tokugawa nel 1867, avvenuta proprio in una delle sale del Palazzo Ninomaru-goten.
Dalla sua costruzione ha subìto modifiche minime. Le più consistenti risalgono al 1624, quando alcune aree vennero abbellite in previsione della visita imperiale del 1626. Oggi è uno dei pochi esempi architettonici originali risalenti al primo periodo Edo.

Visitare il Castello Nijō
Il Castello Nijō è un esempio architettonico splendido della Kyoto del passato. Anche le più recenti modifiche si sono amalgamate perfettamente con la struttura originaria e non si può lasciare la città senza averlo visto ed aver calpestato almeno una volta i suoi pavimenti.
Ecco i luoghi da non perdere durante la vostra visita all’interno Castello Nijō di Kyoto.

La porta Kara-mon
L’entrata principale del castello, quella che permette di superare la sua prima cinta muraria, è la Higashi Ote-mon. Questa risale al 1662, ma non è la più bella o importante. La porta più maestosa è, infatti, all’interno delle mura: la Kara-mon.

Si trova all’ingresso del palazzo Ninomar-goten, il cuore del castello, e i suoi quattro pilastri sorreggono una struttura in legno finemente e riccamente decorata.
I due lati sono accomunati da motivi floreali e canne di bambù, ma presentano animali differenti quindi fate attenzione quando la superate. Da un lato sono raffigurate le gru, dall’altro una tigre e un dragone.

Il palazzo Ninomaru-goten
Il Ninomaru-goten è il cuore del castello Nijō. Non è importante solo per il suo ruolo nella storia del Giappone, ma anche perché è l’unico esempio di palazzo fortificato giunto ai giorni nostri.
Come si può vedere, infatti, la sua struttura non è quella tipica dei castelli giapponesi, che si sviluppano verso l’alto, ma segue una diagonale (da sud est a nord ovest) attraverso sei edifici collegati tra loro.

Al suo interno non è possibile fare fotografie, ma vi assicuro che le sale sono incredibilmente affascinanti. Le pareti (più di 3600) sono decorate con foglia oro e disegni di piante e animali, come se fossero finestre aperte su mondi magici e preziosissimi.

Caratteristico del palazzo è anche il suo “pavimento degli usignoli”: grazie ad un ingegnoso sistema di morsetti e chiodi, ogni volta che le travi in legno vengono calpestate producono un suono simile al canto di questo volatile. Un modo più che creativo per segnalare la presenza di visitatori e intrusi.

I giardini Ninomaru
I giardini Ninomaru vennero abbelliti e migliorati in occasione della visita imperiale del 1626. Al centro c’è la loro attrazione principale, l’isolotto Horai-jima, che rappresenta il Paradiso, e al suo fianco le piccole isole della tartaruga e della gru, simboli di longevità.

Questa composizione è tipica dei giardini in stile Shoin-zukuri, tipico anche di altri edifici o templi buddhisti di Kyoto, come il Kinkaku-ji e il Ginkaku-ji, il Padiglione d’Oro e quello d’Argento.

Il palazzo Honmaru-Goten
Dopo aver superato i giardini si giunge al Honmaru-goten. Questo edificio fu spostato qui nel 1893 e prima di arrivare nella posizione attuale si chiamava Palazzo Katsura-no-miya e faceva parte del Palazzo Imperiale di Kyoto.

Ha una struttura molto più semplice del precedente e per decenni ha ospitato le persone che lavoravano all’interno del Ninomaru-goten. È protetto da una seconda cinta muraria in pietra e si trova su un’isola di forma quadrata circondata dal fossato interno, il che, in qualche modo, lo rende un piccolo castello nel castello.

I giardini Seiryu-en
Superate le mura, dall’altro lato del fossato, si trovano i giardini Seiryu-en, realizzati nel 1965. Sono il risultato di un mix perfetto tra le aree verdi orientali, con le case da tè e prugni e ciliegi che in primavera si tingono di rosa, e quelle occidentali, con prati spaziosi e panchine.

Le informazioni utili per la visita
Il Castello Nijō è aperto tutti i giorni dalle 8.45 alle 17.00 (ultimo ingresso alle 16.00), ma è chiuso il martedì a gennaio, luglio, agosto e dicembre. Chiuso anche dal 26 dicembre al 4 gennaio. Per la visita si consiglia di considerare almeno un’ora e mezza.
Il biglietto di ingresso costa ¥600 (circa 4,50€) a tariffa intera, bambini e ragazzi fino ai 18 anni pagano ¥350 (circa 2,50€), mentre è gratuito sotto i 6 anni.
Come arrivare al Castello Nijō
Io l’ho raggiunto a piedi dalla stazione di Kyoto (sono poco più di 4 chilometri, circa 50 minuti), perché ho fatto delle tappe intermedie.
In alternativa in stazione si può prendere uno degli autobus cittadini della linea 9, 50 o 101 e raggiungere il Castello Nijō in circa 25 minuti con ¥230.
Leggi anche: Curiosità sul Giappone: le cose da sapere prima di partire

Vi piacerebbe visitare il Castello Nijō? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento 🙂

Informazioni
Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Durante il mio viaggio in questa zona del Giappone io ho soggiornato a Osaka e quindi non vi saprei consigliare un alloggio nell’area di Kyoto. In ogni caso sono certa che cercando su Booking troverete sicuramente la soluzione che fa per voi. Vi lascio un box di ricerca qui sotto.
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