Villa Romana del Casale a Piazza Armerina: la sua storia e le informazioni per la visita

La Villa Romana del Casale a Piazza Armerina, in provincia di Enna. Un viaggio nel passato della Sicilia romana, tra storia, stanze e mosaici conservati in maniera straordinaria.
Ho visitato la Villa Romana del Casale, a Piazza Armerina, poco dopo aver salutato la Valle dei Templi. Dalla Sicilia greca a quella romana, dalla provincia di Agrigento a quella di Enna. In questo post vi racconto la sua storia e vi porto a scoprirla.
La Villa Romana del Casale: la sua storia
La Villa Romana del Casale di Piazza Armerina non è solo un’antica dimora, ma anche e soprattutto un’importantissima testimonianza di un passato ormai molto lontano ed è conservata straordinariamente, tanto che per un attimo mi è sembrato di essere di nuovo a Pompei; non per niente è stata inserita tra i Patrimoni dell’Umanità dall’UNESCO italiani nel 1997.
L’edificio venne scoperto nel 1950 dall’archeologo Gino Vinicio Gentili e pare sia stato costruito nel quarto secolo. Il suo committente non è chiaro, ma, a giudicare delle dimensioni della villa e dai mosaici che la decorano, molto probabilmente apparteneva all’aristocrazia romana; magari era un console, un politico o, addirittura, il governatore della Sicilia.

Visitare la Villa Romana del Casale
La Villa è una delle più belle testimonianze del passato che la Sicilia conserva nel suo entroterra. Un luogo che riporta immediatamente indietro nel tempo e che colpisce per il suo stato di conservazione e per tutte le decorazioni che la arricchiscono. Sembra quasi che in questo luogo il tempo si sia fermato improvvisamente. Ecco cosa non perdere al suo interno.

Le terme
Il primo luogo che si incontra durante la visita sono le terme. Si possono vedere l’antico frigidarium, dove ci si rinfrescava con l’acqua fredda, e il tepidarium, con il suo pavimento decorato con un mosaico che raffigura i giochi allo stadio e che potete vedere nella foto che apre questo articolo.

Il peristilio quadrangolare
Una volta entrati nel cuore della Villa, si può percorrere il peristilio quadrangolare, uno spazio porticato dal quale si accede alla maggior parte delle stanze. Oggi l’intero percorso è sopraelevato e permette di ammirare da una posizione privilegiata tutti i mosaici.

Il corridoio della grande caccia
Sono proprio loro i protagonisti della Villa, primo fra tutti quello del corridoio della “grande caccia”. Questo spazio, lungo più di 65 metri e largo 5, è interamente decorato con tante piccole tessere di diversi colori affiancate le une alle altre per raffigurare la cattura di decine di animali selvatici, molti dei quali esotici, per i giochi negli anfiteatri.
In alcune aree il suolo ha ceduto, ma il corridoio e la sua arte si sono conservati magnificamente considerata la loro età e viene spontaneo fermarsi ad ogni passo per ammirarne i dettagli. Da una parte ci sono le catture in Africa, dall’altra in Asia e le due metà sembrano essere state realizzate da mani e scuole differenti.

Le stanze della villa
Come dicevo, lungo il peristilio quadrangolare si aprono tantissime stanze e ognuna è decorata con mosaici. Alcuni raffigurano storie legate alla mitologia, come quella di Polifemo e Ulisse, altri la natura o forme geometriche, altri ancora scene di vita quotidiana o attività sportive.
È anche grazie a queste opere che gli archeologi sono riusciti a identificare le varie stanze e a scoprire a cosa erano destinate. Quelle con scene d’amore o accoppiamento, per esempio, erano sicuramente gli appartamenti privati, molto probabilmente le camere da letto.

Il peristilio ovoidale
Un’altra area che colpisce per i suoi mosaici è quella del peristilio ovoidale. Era dedicato probabilmente ai banchetti con ospiti illustri (o a grandi festeggiamenti) e i suoi pavimenti sono decorati con eroti (putti) pescatori e vendemmianti.

La basilica
Uno degli spazi che, invece, conquista i visitatori soprattutto grazie alla sua struttura è la basilica, alla quale si accedeva direttamente dal corridoio della “grande caccia” e che veniva usata come sala da ricevimento. Oggi la si raggiunge attraverso un percorso esterno laterale.
Grazie alle strutture ricostruite in legno, se ne può percepire ancora l’importanza e la solennità, nonostante i preziosi marmi policromi del pavimento siano estremamente rovinati e quelli delle pareti quasi del tutto scomparsi.

Informazioni utili per visitare la Villa Romana del Casale
Il sito archeologico è aperto tutti i giorni. Nei giorni con ora legale (marzo-ottobre) è possibile accedere dalle 9.00 alle 18.00 (uscita alle 19.00), nei giorni con ora solare (ottobre-marzo) dalle 9.00 alle 16.00 (uscita alle 17.00). In luglio e in agosto è aperto fino alle 23.00 (uscita alle 23.30).
Il biglietto costa 10€ a tariffa intera e 5€ a tariffa ridotta (under 25). L’ingresso è gratuito per i minorenni, le donne in occasione dell’8 marzo e per tutti la prima domenica del mese.
Io ho visitato la villa in autonomia, ma sappiate che se volete ci sono anche dei tour guidati che con pochi euro in più vi permetteranno di avere una panoramica più completa del luogo. Ne trovate uno a questo link*, per esempio, dove potete prenotare una visita in italiano di 1 ora e mezza, con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima. Se, invece, state valutando un giro completo di tutta Piazza Armerina, trovate un tour di un un giorno a questo link*, sempre con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima.

Dove dormire a Piazza Armerina
Io ho visitato in giornata e quindi non ho avuto bisogno di cercare alloggio in città, ma se siete alla ricerca di idee forse vi può essere utile la mappa* qui sotto, con tutte le offerte disponibili.
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Siete mai stati a Piazza Armerina? Avete mai visitato la Villa Romana del Casale? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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Dany M
La Sicilia è stupenda, però ho visitato solo la parte sud orientale, da Messina a Siracusa!
Martina Sgorlon
Dany MCiao! Concordo con te, Siracusa mi è piaciuta moltissimo, di Messina invece ho visto solo i dintorni e non il capoluogo, ma spero di rimediare in futuro e auguro a te di riuscire a visitare presto anche il resto dell’isola 🙂
Pier
Dei mosaici di Piazza Armerina ho sempre sentito parlare, adoro la Sicilia, ci vado spesso eppure – chissà perché – è ancora uno di quei luoghi che non ho ancora mai visto. Bel post e bellissime foto.
Martina Sgorlon
PierCiao! Ti auguro di visitare presto questa villa, è davvero splendida e a me è piaciuta molto! Grazie mille, felice che il post ti sia piaciuto 🙂