Villa Ephrussi de Rothschild: la dimora dai nove giardini in Costa Azzurra

Villa Ephrussi de Rothschild a Saint-Jean-Cap-Ferrat: alla scoperta della dimora dai nove giardini in Costa Azzurra. La sua storia e tutte le informazioni utili per la visita.
Villa Ephrussi de Rothschild è un luogo dove stili, epoche e luoghi si incontrano, una dimora eclettica voluta e fatta costruire all’inizio del Ventesimo secolo da una donna dalle mille passioni: Béatrice de Rothschild. In questo post vi racconto la sua storia e vi porto a scoprire la villa e i suoi nove giardini.
La storia di Villa Ephrussi de Rothschild
Béatrice de Rothschild nacque il 14 settembre 1864. Figlia del barone, banchiere e collezionista francese Alphonse de Rothschild e di Leonora von Rothschild (del ramo londinese della famiglia), nel 1883 Béatrice sposò il banchiere Maurice Ephrussi, con il quale condivideva l’amore per la natura, il collezionismo di oggetti rari, l’arte e l’architettura.
Nel 1904 i due si separarono, pare a causa della dipendenza dal gioco d’azzardo di lui, e l’anno successivo Béatrice decise di unire tutte le sue passioni in un unico luogo, commissionando la costruzione di Villa Ephrussi de Rothschild, oggi uno dei più bei palazzi in stile rinascimentale della Costa Azzurra.

La villa fu costruita tra il 1905 e il 1912 a Saint-Jean-Cap-Ferrat, all’epoca luogo di villeggiatura dell’alta società francese e non solo; il terreno adiacente, per esempio, apparteneva a re Leopoldo II del Belgio.
Alla morte di Béatrice, avvenuta nel 1934, la dimora passò nelle mani della fondazione che portava il suo nome, che decise di trasformarla in un museo, inaugurato il 2 aprile 1938. Chiuso prematuramente a causa dello scoppio della Seconda Guerra Mondiale, l’edificio riaprì le sue porte solo nel 1960.

Un aspetto curioso legato alla villa riguarda uno dei nomi con i quali è conosciuta: Villa Île-de-France. Il soprannome è legato alla particolare forma del giardino, che sembra, dall’alto, ricreare il ponte del piroscafo Île-de-France della Société Générale des Transports Maritimes (SGTM), sul quale Béatrice aveva fatto un viaggio al quale, a quanto pare, era rimasta particolarmente legata.
A completare l’illusione anche il mare, visibile da entrambi i lati della villa, e le divise, caratterizzate da un berretto della marina, dei giardinieri che si occuparono della realizzazione dei giardini.

Visitare Villa Ephrussi de Rothschild
Villa Ephrussi de Rothschild, dal 1996 monumento storico di Francia, è un vero e proprio omaggio al Diciottesimo secolo francese e all’esotismo, nonché alle dimore rinascimentali italiane.
Visitarla significa esplorare le sale che negli anni hanno accolto il meglio della borghesia francese, ma anche passeggiare nei suoi nove giardini affacciati sul mare. È proprio con loro che ho iniziato la mia visita, anche se voi potete scegliere il percorso che preferite.

I nove giardini di Villa Ephrussi de Rothschild
Progettati dagli architetti paesaggisti Achille Duchêne e Harold Peto, i nove giardini di Villa Ephrussi de Rothschild si sviluppano su circa sette ettari di terreno e regalano non solo un viaggio alla scoperta di centinaia di specie botaniche diverse, ma anche un piccolo e affascinante giro del mondo.
Il primo che si incontra è il Jardin de Sèvres, dove oggi si trova la terrazza del ristorante della villa. Da qui si accede poi al Giardino Spagnolo (Jardin Espagnol), ispirato agli spazi verdi andalusi e arricchito con una suggestiva grotta, un pergolato e un piccolo canale, pieno di piante acquatiche, costeggiato da papiri, strelitzie e melograni.

Il terzo, invece, è il Giardino Fiorentino (Jardin Florentin), che, come si può intuire dal nome, si ispira a quelli delle dimore toscane ed è caratterizzato da una scala a ferro di cavallo e da piante come abelie, streptosoleni e lantane, oltre che da una stupenda jacaranda.
Questo spazio verde è affiancato dal Lapidario (Jardin Lapidaire), dove si possono vedere da vicino bassorilievi e doccioni appartenenti a diverse epoche, e dal Giardino Giapponese (Jardin Japonais), un piccolo angolo asiatico arricchito da una cascata, da altissime piante di bambù e da uno stagno popolato da carpe koi.

Il sesto che si incontra è il Giardino Esotico (Jardin Exotique), delimitato da sentieri in pietra che si snodano tra piante grasse e cacti di ogni genere. Il percorso continua poi nel Roseto (Roseraie), all’estremità del giardino, dove da maggio a giugno si possono ammirare centinaia di rose di decine di specie diverse.
Superato il Roseto, si entra nel Giardino Provenzale (Jardin Provençal), il più grande della villa e affacciato sulla costa opposta, dove si incontrano ulivi, piante di lavanda e piante aromatiche e il piccolo Tempio dell’Amore. Questo giardino, così come quello Fiorentino e quello Esotico, fu creato dopo la morte di Béatrice in onore di alcuni dei suoi viaggi.

A concludere il giro all’aperto è il Giardino alla Francese (Jardin à la française), sul quale si affaccia la villa; con il suo specchio d’acqua centrale e le sue fontane, che oggi funzionano a tempo di musica, è uno dei luoghi più suggestivi di tutto il percorso.
Per essere sicuri di vedere tutti i giardini al massimo del loro splendore, i mesi consigliati per la visita sono maggio e luglio, quando tutte le aree sono in fiore. Gli spazi verdi, inoltre, sono esposti quasi tutti a ovest, quindi li vedrete ben illuminati da mezzogiorno in poi; visitando la villa la mattina troverete infatti molte aree in ombra.

L’esterno e l’interno della villa
Anche l’esterno della villa rispecchia il viaggio nel tempo e nello spazio fatto nei giardini. Se la facciata meridionale, che si può ammirare dal Giardino alla Francese, è caratterizzata da simmetrie e materiali che strizzano l’occhio all’Italia — dal marmo rosso di Verona a quello bianco di Carrara, dai disegni fiorentini a quelli veneziani —, quella settentrionale è invece un mix di epoche e luoghi: bassorilievi di origine catalana, un ingresso in stile gotico fiammeggiante, un’ala che trae ispirazione dal Rinascimento italiano.
Lo stesso vale per l’interno della dimora, che accoglie i visitatori con un patio di ispirazione ispano-moresca caratterizzato da opere d’arte medievali e rinascimentali e da balconi da dove, un tempo, si esibivano i musicisti incaricati di intrattenere gli ospiti.
Il Grand Salon, invece, è un omaggio alla Francia del Diciottesimo secolo ed è arredato con mobili provenienti da dimore reali e aristocratiche del Paese — perfetti esempi sono il tavolo da backgammon realizzato per la Reggia di Versailles o il tavolo appartenuto a Maria Antonietta — ai quali si aggiunge un soffitto impreziosito da una tela del Tiepolo. Caratterizzato da un gusto simile è anche il Petit Salon, con poltrone in stile Luigi XV, arazzi e preziosi tessuti.
Se queste prime sale erano dedicate alla vita pubblica, gli appartamenti di Béatrice, ai quali si accede attraverso un boudoir decorato con boiserie in stile pompeiano, erano invece destinati a quella privata. La camera da letto è un mix di stili che spaziano dal veneziano al cinese e lo stesso vale per il guardaroba, dove oggi sono esposti abiti francesi del Diciottesimo secolo e vestiario cinese del Diciannovesimo.

La sala da pranzo e gli spazi attigui, infine, sono oggi dedicati alla collezione di porcellane di Vincennes e Sèvres di Béatrice Ephrussi de Rothschild. Una seconda sala da pranzo oggi è stata trasformata nel ristorante e nella sala da tè aperta ai visitatori.
La visita prosegue poi al primo piano, dove sono presenti sei stanze a tema: la Sala del Direttorio, decorata con i motivi grotteschi tipici del periodo tra il 1795 e il 1799 (detto, appunto, “del Direttorio”); la Camera Blu, destinata agli ospiti; il Salone della Tappezzeria, che prende il nome dai grandi arazzi che ne adornano le pareti (uno addirittura di 20 metri quadri); il Salone delle Porcellane di Meissen, dedicato ai pezzi tedeschi; il Salone delle Scimmie, chiamato così per le particolari decorazioni esotiche; e il Salone Cinese, che ospita al suo interno collezioni provenienti dalla Cina e dalla Thailandia e che chiude questo straordinario viaggio all’interno della dimora.

Informazioni utili per la visita
Villa Ephrussi de Rothschild si trova all’inizio della penisola di Saint-Jean-Cap-Ferrat e si può raggiungere comodamente in auto; sul posto sono infatti presenti dei parcheggi gratuiti. Se viaggiate in alta stagione e trovate posto solo al di fuori dei cancelli della villa, sappiate che esiste anche una piccola navetta gratuita che vi può accompagnare fino all’ingresso principale, anche se sono solo un paio di minuti a piedi.
Se non avete l’auto, la villa è raggiungibile anche in autobus con i mezzi della linea 100, la fermata Point Saint Jean è a circa 15 minuti di camminata dall’ingresso.

La dimora è aperta tutto l’anno dalle 10.00 alle 18.00, anche se a luglio e ad agosto la chiusura è prevista per le 19.00, mentre da novembre a gennaio, durante la settimana, è aperta solo dalle 14.00; l’accesso è previsto solo fino a mezz’ora prima della chiusura, ma vi assicuro che vi serviranno come minimo due ore per visitarla tutta.
In caso di eventi o particolari appuntamenti, gli orari e i giorni di apertura possono variare, quindi vi consiglio di vistare sempre il sito ufficiale prima di organizzare la vostra visita. I cani non sono ammessi.
Il biglietto costa 16,00€ a tariffa intera, 15,00€ per gli over 65, 13,00€ per gli studenti, i possessori di Education Pass e i disoccupati e 11,00€ per i ragazzi tra i 7 e i 25 anni. Per le famiglie composte da 2 adulti e due bambini o ragazzi tra i 7 e i 25 anni esiste un biglietto cumulativo a 45,00€. L’accesso è gratuito per i possessori di ICOM/ICOMOS/SNELAC card, per i giornalisti e i visitatori diversamente abili (e accompagnatori).

Altri luoghi da vedere nei dintorni
Se avete un po’ di tempo in più, vi consiglio di visitare anche la vicina Villa Kérylos, un gioiellino ispirato all’arte e all’architettura dell’antica Grecia e della quale vi ho parlato nel post dedicato, o la caratteristica Villefranche-sur-Mer, a pochi chilometri di distanza.
Se soggiornate a Nizza e siete interessati a un’escursione in zona, vi suggerisco invece di dare un’occhiata anche a questi tour:
- Da Nizza: 1-Day Tour Costa Azzurra, Case straordinarie*
- Tour in bici elettrica di 5 ore della baia di Villefranche*
- Nizza: tour privato serale in barca a energia solare* (che vi permette di vedere le ville dal mare)
Infine, a meno di dieci chilometri da Saint-Jean-Cap-Ferrat c’è la piccola e caratteristica Èze, famosa per il suo Giardino Esotico, considerato uno dei più belli d’Europa; ve ne avevo parlato nel post dedicato. Se volete visitare sia questo giardino che Villa Ephrussi de Rothschild sappiate che è disponibile un biglietto cumulativo a 19,00€ (a 14,50€ per i ragazzi sotto i 17 anni).

Dove dormire
Durante il mio viaggio a in Costa Azzurra non mi sono fermata a dormire in zona Villefranche, ma se state cercando un alloggio vi lascio qui sotto una mappa* con tutte le opzioni e i prezzi aggiornati. Sono sicura riuscirete a trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze.
Booking.comConoscevate Villa Ephrussi de Rothschild? Vi piacerebbe visitarla? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!

Le foto presenti in questo post sono state scattate con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*, per vedere tutte le altre sfogliare il mio album su Flickr.
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