Villa del Balbianello: sul Lago di Como tra storia, esplorazioni e cinema

Villa del Balbianello: alla scoperta dello scrigno di Tremezzina, sul lago di Como. La sua storia, i film che vi hanno girato e tutte le informazioni utili per la visita.
Villa del Balbianello è una delle dimore più belle del Lago di Como, uno scrigno settecentesco che al suo interno conserva racconti di grandi esplorazioni, opere d’arte e una ricchissima biblioteca. In questo post vi porto a scoprire la sua storia, vi svelo i film che l’hanno usata come location e condivido con voi tutte le informazioni utili per la visita.
La storia di Villa del Balbianello
Affacciata sul Lago di Como e sorta sulla punta della piccola penisola di Lavedo, in località Lenno, Villa del Balbianello fu costruita nel 1787 su un preesistente monastero francescano per volere del cardinale Angelo Maria Durini. Il nome è un diminutivo della vicina e più antica Villa del Balbiano, sorta in località Osuccio nel Sedicesimo secolo e donata al religioso, insieme al terreno di Lavedo, dalla nobile famiglia locale dei Giovio.
Letterato e mecenate, il cardinale Durini — al quale si deve anche il nome con cui è ancora oggi conosciuto il golfo di Lenno, ossia “Golfo di Venere” — sfruttò spesso la dimora come luogo di svago e raduni intellettuali accogliendo tra le sue sale artisti e poeti come Giuseppe Parini, ma riuscì a viverla solo per dieci anni, perché morì nel 1797.

Con la sua morte, la proprietà passò prima nelle mani di Giuseppe Sepolina e poi in quelle del patriota milanese Luigi Porro Lambertenghi, nipote di Durini, che si occupò in particolare del restauro della piccola chiesa di San Giovanni e di ciò che rimaneva dell’ex-monastero e che portò qui anche Silvio Pellico, scelto come precettore dei suoi figli. A lui succedette Giuseppe Arconati Visconti, che acquistò la villa per trasformarla in una dimora estiva dove accogliere ospiti del calibro di Alessandro Manzoni.
Il declino dei Visconti, purtroppo, portò però al declino della villa, che rimase abbandonata per oltre trent’anni finché, nel primo Novecento, l’ufficiale statunitense Butler Ames non decise di acquistarla dopo essersene innamorato durante un viaggio nel Nord Italia; a lui si deve un completo rinnovamento del parco.

Villa del Balbianello trovò infine un nuovo proprietario nel 1974, vent’anni dopo la morte di Ames, quando fu acquistata dall’esploratore italiano Guido Monzino, erede della famiglia fondatrice della catena di supermercati Standa, che la arricchì con una preziosissima collezione di cimeli raccolti nei suoi numerosi viaggi.
Morto senza eredi nel 1988 e sepolto in un mausoleo nel parco della villa, Monzino lasciò la proprietà al Fondo Ambiente Italiano (FAI), che ancora oggi la gestisce e se ne prende cura.

I film girati a Villa del Balbianello
Grazie ai suoi scorci affascinanti, alla sua eleganza e alla posizione privilegiata, Villa del Balbianello è comparsa più di una volta sul grande schermo, scelta da registi di fama internazionale come location di celebri film.
Tra questi c’è per esempio Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni di George Lucas (2002), dove la villa si trasforma magicamente in una dimora sul pianeta Naboo e fa da sfondo alla conversazione tra la bella Padmé Amidala (interpretata da Natalie Portman) e Anakin Skywalker (interpretato invece da Hayden Christensen); ve ne parlavo anche nel post dedicato a luoghi di Star Wars. A questo si aggiungono Un mese al lago di John Irvin (1995) e uno dei capitoli della saga di 007, Casino Royale (2006), diretto da Martin Campbell.

Visitare Villa del Balbianello
Se volete scoprire Villa del Balbianello avete due opzioni: potete scegliere di visitare in modo autonomo il solo parco, oppure potete esplorare anche gli interni della villa accompagnati da una guida; la visita all’interno dura circa 45 minuti, nel parco, invece, potete rimanere quanto tempo desiderate. Io vi consiglio il percorso completo, che parte dall’affascinante Loggia settecentesca, così da scoprire più nel dettaglio la storia della dimora e tutte le sue sfumature.

La visita all’interno, infatti, vi permetterà l’accesso alla biblioteca e alla preziosa collezione di cimeli di viaggio di Monzino, tra statuette, mappe e oggetti provenienti da ogni parte del mondo molti dei quali ospitati nel Museo delle Spedizioni all’ultimo piano, ma anche alle camere da letto, alla sala da pranzo e alle sale di ricevimento.
Durante il percorso, inoltre, le guide vi racconteranno anche la storia del parco e dell’affascinante albero che impreziosisce il giardino: un grande Leccio che ogni anno viene potato “a ombrello”, una procedura che fino a qualche decennio fa veniva realizzata con imbracature e funi per l’alpinismo.

Informazioni utili per la visita
Villa del Balbianello si trova in via Guido Monzino 1 a Tremezzina — comune che ospita anche la meravigliosa Villa Carlotta — e, più precisamente, in località Lenno, un piccolo centro abitato di origine romana sulla sponda occidentale del Lago di Como.
La villa è raggiungibile a piedi dal centro di Lenno in circa 25 minuti (il primo pezzo del percorso è lungo il lago, il secondo è in salita tra gli alberi della penisola) oppure in barca grazie ai servizi di taxiboat a pagamento che partono dal Lido di Lenno; non è possibile raggiungere la villa in auto o moto.
La villa è aperta tutti i giorni (tranne i lunedì e i mercoledì feriali) dalle 10.00 alle 18.00, con ultimo ingresso per visitare il parco alle 17.15 e ultima visita guidata degli interni alle 16.30. I cani sono ammessi nei giardini, purché al guinzaglio, gli interni, invece, sono accessibili solo da cani guida o da animali di piccola taglia da tenere in braccio o nell’apposito trasportino per tutta la durata della visita.

Biglietti
Per visitare Villa del Balbianello esistono diverse soluzioni di biglietto, anche se i prezzi possono variare in caso di particolari eventi o esposizioni.
Categoria | Prezzo solo parco | Prezzo parco+villa |
---|---|---|
Iscritti FAI | Gratuito | 4,00€ |
Intero | 11,00€ | 22,00€ |
Ridotto (6-18 anni) | 6,00€ | 12,00€ |
Studenti fino ai 25 anni | 9,00€ | 16,00€ |
Residenti comune di Tremezzina, bambini sotto i 5 anni e persone con disabilità e accompagnatore | Gratuito | Gratuito |
Soci National Trust, Soci Mécènes e Soci Bienfaiteurs Amis du Louvre | 9,00€ | 16,00€ |
Se decidete di prenotare online sul sito del FAI, sappiate che potete prenotare solo lo slot orario e solo una volta arrivati in biglietteria il personale vi indicherà l’orario esatto e vi inserirà nel primo tour disponibile; per le ultime fasce orarie è consigliato di arrivare entro le ore 16.00.
A causa dell’emergenza sanitaria, inoltre, i posti disponibili sono stati ridotti e la visita guidata degli interni non può essere sempre garantita. Eventualmente, se non trovate posto nei tour in italiano ma capite l’inglese, potete chiedere anche la disponibilità per i tour in lingua.

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Le foto presenti all’interno del post sono state scattate con con una Canon 80D* con obiettivo Canon 24mm*. Trovate tutte le altre sul mio album su Flickr.
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