Villa Carlotta: dal giardino botanico alle sale affacciate sul Lago di Como

Villa Carlotta a Tremezzina: la sua storia e tutte le informazioni utili per visitarla ed esplorare i suoi Giardini Botanici affacciati sul Lago di Como.
Villa Carlotta è una delle dimore più belle tra quelle affacciate sul Lago di Como e il suo Giardino Botanico è una vera e propria chicca da non perdere e da scoprire in ogni dettaglio. In questo post vi racconto la loro storia e condivido con voi tutte le informazioni utili per la visita.
La storia di Villa Carlotta
La costruzione di Villa Carlotta risale al 1690, quando il marchese Giorgio II Clerici, all’epoca presidente del Senato di Milano, decise di regalare a se stesso e alla sua famiglia un luogo di rappresentanza e di svago sul Lago di Como. Nata con il nome di Villa Clerici, alla morte del marchese la dimora passò prima nelle mani del nipote Antonio Giorgio Clerici, che la completò, e poi in quelle dell’ultima erede rimasta, Claudia, moglie del Conte Vitaliano Bigli, che fu costretta a venderla per problemi economici nel 1801.
In quell’anno l’edificio fu acquistato da Gian Battista Sommariva, Presidente del Comitato di Governo della Repubblica Cisalpina, amico di Napoleone e noto collezionista d’arte. È con lui che la villa raggiunse il suo massimo splendore, tra nuovi interni, un nuovo giardino all’inglese e opere di alcuni dei principali artisti europei (da Canova a David passando per Hayez) che attirarono anche poeti e letterati come Stendhal e Flaubert. Nel 1826, quando Sommariva morì (ora è sepolto nell’Oratorio di Villa Carlotta), la proprietà divenne prima di suo figlio Luigi e, successivamente, di sua moglie Emilia Seillère.

Dalle mani della nobildonna francese, la villa e le sue collezioni passarono poi in quelle della principessa Marianna di Orange-Nassau, moglie del Principe Alberto di Prussia, che l’acquistò nel 1843 per poi donarla qualche anno dopo alla figlia Carlotta in occasione del suo matrimonio con il gran duca di Sassonia-Meiningen Giorgio II. La donna, però, morì prematuramente nel 1855 e la dimora divenne proprietà del marito tedesco, che la trasformò in un luogo di villeggiatura vendendo gran parte delle collezioni d’arte al suo interno.
Nonostante lo smantellamento delle opere, il gran duca Giorgio II donò alla villa una collezione altrettanto ricca e preziosa: quella del Giardino Botanico. È a lui e al figlio Bernardo III, infatti, che si deve la realizzazione del parco che ancora oggi caratterizza la dimora con le sue oltre 150 varietà di azalee, le camelie, le sequoie secolari e le piante provenienti da ogni parte del mondo.

Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, la famiglia lasciò l’Italia e la villa rimase per anni nelle mani del capo giardiniere; l’uomo se ne prese cura fino al 18 settembre 1916, quando fu affidata al capitano della Guardia di Finanza di Menaggio, Giovanni Baschenis, che ordinò un dettagliato inventario delle proprietà, ufficialmente ancora nelle mani dei Sassonia-Meiningen.
Nel 1919 la villa e il suo giardino furono aperti al pubblico e nel 1927 nacque l’Ente Morale Villa Carlotta, che ancora oggi gestisce l’edificio, il museo e il Giardino Botanico.

Visitare Villa Carlotta
Villa Carlotta, affacciata sul Lago di Como e sulla penisola di Bellagio, sull’altra sponda, è uno degli esempi più belli di dimore storiche della zona e senza dubbio uno dei luoghi da non perdere se vi trovate da queste parti.
L’edificio si compone di tre piani, ma solo due sono visitabili: il pian terreno, adibito a museo, e il secondo con le stanze private, gli arredi e gli oggetti appartenuti alla principessa Carlotta e che oggi non è sempre visitabile a causa delle restrizioni dovute alla pandemia. Alla villa si aggiunge il Giardino Botanico, che prevede una piacevole passeggiata tra alberi secolari, piante insolite e uliveti affacciati sul lago.

Il Museo
Il Museo di Villa Carlotta si suddivide in 10 sale principali. Il percorso inizia dal Salone dei Marmi, che però si può ammirare nella sua interezza a circa metà della visita, e continua con la Sala di Amore e Psiche, dove è esposta una replica dell’opera di Antonio Canova realizzata dal suo allievo Adamo Tadolini.
Seguono la Sala delle Vedute, decorata da Lodovico Pogliaghi, autore del portale centrale del Duomo di Milano; la Sala di Napoleone e quella Sommariva; la Sala Hayez, dove il protagonista è proprio l’Ultimo bacio di Romeo e Giulietta dipinto da Francesco Hayez nel 1823; la stanza di Palamede, che prende il nome dalla scultura canoviana al suo interno; la Sala Gessi; la Sala della Maddalena e la Sala dei Cammei, che conclude la visita.

Al secondo piano, invece, ci sono sette stanze: la Camera di Carlotta, la Sala Rossa (antico salotto della villa), la Sala dell’Arazzo, arredata con una realizzazione fiamminga del Diciottesimo secolo, il Salotto Impero, la Sala da pranzo, lo Studio del Duca e la Camera da letto.

Il Giardino Botanico
La visita al Giardino Botanico, che fa parte del circuito Grandi Giardini Italiani, prevede due opzioni: potete seguire il percorso completo di circa 75-90 minuti o quello breve, di 30-45 minuti; trovate i cartelli informativi e le segnalazioni all’interno del parco o sulla mappa che vi forniranno all’ingresso al momento dell’acquisto dei biglietti. È previsto anche un percorso accessibile per chi è in sedia a rotelle.

Il giardino terrazzato conta 799 specie e varietà di piante diverse e oltre 6000 individui: 1012 alberi, 970 arbusti, 202 rose, 779 piante da serra, 295 camelie, 152 rododendri arborei e 254 arbustivi, 126 siepi, 374 macchie arbustive e ben 51 aiuole fiorite. Numeri da capogiro.
Tra le aree da non perdere ci sono senza dubbio la Valle delle Felci, con la sua atmosfera tropicale, e il Giardino dei bambù, che trasporta con la mente verso Oriente, ma anche l’uliveto e il Giardino all’italiana con i suoi pergolati di agrumi. Trovate tutto nella mappa, compresi gli alberi e le piante di spicco del parco.
Informazioni utili per visitare Villa Carlotta
Villa Carlotta è aperta dal lunedì alla domenica dalle 10.00 alle 19.00, con ultimo ingresso alle 18.00 e chiusura museo alle 18.30; nel periodo invernale, da inizio novembre a metà di giugno, la villa è aperta solo dal giovedì alla domenica. Gli accessi sono regolati dalle normative vigenti.
Per la visita completa vi suggerisco di calcolare almeno due ore e, se avete un po’ di tempo in più, potete valutare anche una gita nella vicina Lenno per scoprire Villa del Balbianello.

I biglietti, che comprendono sia la visita al museo che al giardino, possono essere acquistati in loco o sul sito VillaCarlotta.it, dove potete selezionarli per fascia oraria e usufruire così dell’opzione “fast track” per evitare code all’ingresso. Il costo del biglietto è di 12,00€ a tariffa intera, di 10,00€ per gli over 65 e 6,00€ per i ragazzi dai 6 ai 17 anni; a questi si aggiunge anche la soluzione famiglia, che consente di acquistare un ticket cumulativo per due adulti e due ragazzi sotto i 17 anni a 24,00€ totali.
L’accesso è gratuito per i bambini sotto i 5 anni, i disabili e gli accompagnatori, i residenti di Tremezzina e Griante, i possessori di Abbonamento Musei Lombardia e Voucher Raccolta Punti Bennet. Per altre agevolazioni consultare il sito.

Come raggiungere Villa Carlotta
Villa Carlotta può essere comodamente raggiunta in auto seguendo la statale che porta a Menaggio (ci sono numerosi parcheggi lungo il lago, sia nei pressi della villa che a qualche minuto di camminata) oppure via autobus con i mezzi della linea C10.
In alternativa è possibile arrivare via lago attraverso taxi o soluzioni private oppure con le imbarcazioni del servizio Navigazione Lago di Como, con fermata a Tremezzo o Villa Carlotta.

Dove dormire sul Lago di Como
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Le foto presenti all’interno del post sono state scattate con con una Canon 80D* con obiettivo Canon 24mm*. Trovate tutte le altre sul mio album su Flickr.
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