Viaggio in Giappone: tutto quello che dovete sapere e alcuni consigli pratici

Viaggio in Giappone: quali documenti servono, i periodi migliori, i suggerimenti per rimanere connessi e tutti i consigli utili per organizzare un’esperienza nel Paese del Sol Levante.
Il Giappone è un Paese da visitare almeno una volta nella vita, un luogo dove antichissime tradizioni e le ultime novità si mescolano, dove i grattacieli convivono con i santuari shintoisti immersi nel verde e dove è possibile assaggiare quella che per me è una delle cucine più buone del mondo.
Se state organizzando o volete organizzare un viaggio nel Paese del Sol Levante, in questo post ho raccolto tutto quello che dovete sapere per rendere il vostro sogno realtà.
Consigli pratici per un viaggio in Giappone
Il Giappone è formato da quattro isole principali — Hokkaidō, Honshū, l’isola centrale e più grande che ospita le maggiori città, Shikoku e Kyūshū — e da migliaia di arcipelaghi minori, come quello di Ryūkyū, al quale appartiene anche l’isola di Okinawa. Il Paese adotta, all’interno dei suoi confini, un unico fuso orario: con l’Italia la differenza è di +8 ore quando è in vigore l’ora solare e di +7 quando c’è l’ora legale.
Proprio perché si sta parlando di un Paese intero, è difficile creare una guida valida per ogni zona — il miglior periodo per viaggiare in Hokkaidō non corrisponde a quello per un’esperienza nella subtropicale Okinawa, per esempio —, ma di seguito vi lascio alcuni consigli pratici e alcuni suggerimenti generali per aiutarvi a organizzare il vostro viaggio in Giappone.

Voli e aeroporti
La maggior parte dei viaggiatori che volano verso il Giappone atterrano all’aeroporto di Narita o a quello di Haneda, entrambi vicini a Tokyo, ma se volete iniziare il vostro viaggio da Kyoto o da Osaka potete atterrare all’Aeroporto Internazionale del Kansai. In alternativa ci sono anche aeroporti minori come il Central Japan International Airport, che serve l’area di Nagoya, l’Aomori, che serve il nord del Paese, o quello di Naha, a Okinawa, solo per citarne alcuni.
In ogni caso, ricordate che se durante il vostro viaggio avete intenzione di spostarvi da una regione all’altra, potete anche atterrare e ripartire da due aeroporti diversi; io, per esempio, sono atterrata a Tokyo per poi ripartire dal Kansai.
Viaggiare da soli o in gruppo
Il Giappone è un Paese piuttosto sicuro e dove gran parte delle destinazioni possono essere vissute sia in solitaria che in gruppo. Se non amate viaggiare da soli o non ve la sentite e i vostri amici e conoscenti non riescono a partire con voi, sappiate che non dovete rinunciare all’esperienza, ma potete partecipare a una delle tante vacanze di gruppo che portano ogni anno verso Tokyo, Osaka e le principali località del Paese, come il viaggio in Giappone proposto da WeRoad.
Partecipando a un viaggio di gruppo WeRoad, inoltre, potete partire senza preoccupazioni: dovrete infatti occuparvi solo del volo, perché l’itinerario, gli alloggi, gli eventuali transfer interni e noleggi e le escursioni sono già tutti organizzati e prenotati. Ad accompagnarvi, durante tutta la durata del viaggio, sarà un coordinatore che avrete modo di conoscere virtualmente, così come gli altri partecipanti, prima della partenza.

Quali documenti servono per un viaggio in Giappone
Viaggiare in Giappone, per i cittadini italiani, è piuttosto semplice. Per un soggiorno inferiore ai 90 giorni, infatti, non è necessario richiedere alcun visto e sono sufficienti un passaporto in corso di validità e il biglietto aereo di ritorno. Se si superano i tre mesi di viaggio, invece, è necessario richiedere un visto all’Ambasciata o al Consolato Generale. In ogni caso, prima di partire, vi suggerisco di controllare sempre il sito Viaggiare Sicuri.
Fondamentale è invece l’’assicurazione viaggio, utilissima indipendentemente dalla destinazione, ma soprattutto nel caso di un viaggio impegnativo come quello in Giappone, perché può coprire numerose problematiche: dai problemi di salute — nel Paese del Sol Levante le cure sono a pagamento e le parcelle proibitive — fino allo smarrimento bagagli, passando per l’annullamento del volo o dell’intera esperienza.
Se viaggiate con WeRoad la polizza è già compresa nella quota del viaggio e non dovrete preoccuparvi nemmeno di questo aspetto, ma se viaggiate in autonomia vi consiglio di leggere il post dedicato all’assicurazione viaggio, dove trovate tutte le informazioni utili e una guida per stipularla online.
Come muoversi
Muoversi tra una città e l’altra durante un viaggio in Giappone è molto semplice, complice il capillare ed efficiente servizio ferroviario nazionale, del quale si può usufruire a tariffe agevolate utilizzando il Japan Rail Pass, la tessera della quale vi ho parlato in maniera approfondita nel post dedicato. Lo stesso vale per i mezzi pubblici in città come Tokyo, Osaka e Kyoto, dove sono attive sia le linee della metropolitana che quelle dei bus, e nei paesi più piccoli, dove invece ci sono esclusivamente gli autobus o i tram.
Inoltre, se come me prevedete di spostarvi in treno da Tokyo a Osaka o Kyoto, facendo numerose tappe intermedie e trascorrendo ogni notte in una località diversa, vi segnalo che potete richiedere il servizio di transfer bagagli. In questo modo, il vostro hotel di partenza spedirà le valige alla struttura di arrivo e lungo il percorso potete viaggiare leggeri, solo con uno zaino o con un bagaglio a mano.
Se, invece, volete muovervi in auto e in autonomia, sappiate che la guida è opposta a quella italiana, esattamente come accade nel Regno Unito. In questo caso è necessario avere anche la patente internazionale.

Quando andare in Giappone
Il Giappone è un arcipelago dove il clima varia molto da regione a regione; basti pensare che, come anticipavo, l’isola di Okinawa vanta un clima subtropicale tutto l’anno, mentre la regione settentrionale dell’Hokkaidō è spesso colpita da intense nevicate durante l’inverno.
In ogni caso, le stagioni migliori sono la primavera e l’autunno, quando il clima è più mite e la natura dà il meglio di sé.

In inverno
L’inverno giapponese è piuttosto rigido, soprattutto nelle regioni delle Alpi giapponesi, nel Niseko e nell’Hokkaidō. In più, spesso in molte aree al freddo si unisce l’umidità portata dal mare, che può rendere un viaggio nel Paese del Sol Levante un’esperienza non troppo piacevole.
Chi sceglie questo periodo dell’anno, però, può partecipare alle affollate e coloratissime celebrazioni di Capodanno (Gantan e Oshogatsu); al Seijin-no-Hi, ossia il Giorno della Maggiore Età, che si tiene il secondo lunedì di gennaio per celebrare il raggiungimento dei vent’anni; al Setsubun, celebrato il 3 o 4 febbraio per festeggiare l’ultimo giorno dell’inverno giapponese; e al Hina Matsuri, la “Festa delle Bambole” (3 marzo).
In primavera
La primavera è senza dubbio uno dei periodi migliori per un viaggio in Giappone, perché tra marzo e aprile gran parte dell’arcipelago si tinge di rosa grazie ai ciliegi (sakura) in fiore e in moltissime città si festeggia l’Hanami (la festa dei fiori di ciliegio). I prezzi di hotel e voli in questo periodo sono più alti, ma ne vale la pena.
In questa stagione, il costo degli alloggi può lievitare anche tra il 29 aprile il 5 maggio, quando si celebra una delle feste nazionali: la Settimana d’Oro.

In estate
L’estate giapponese si apre con la stagione delle piogge (Tsuyu) che inizia tra giugno e luglio e si protrae, in alcune aree, fino all’inizio di ottobre e che può portare a tifoni e a giornate particolarmente umide e piovose. In estate, inoltre, molte città raggiungono temperature elevate aggravate dall’afa e dall’umidità (che in molti casi raggiunge l’80%), ecco perché solitamente si sconsiglia un viaggio tra giugno e la prima metà di settembre.
Anche in questa stagione, inoltre, c’è una festa nazionale che può portare a un netto aumento dei prezzi: si tratta dell’O-bon, la “Festa dei Morti” o “Festa delle Lanterne”, celebrata la seconda settimana di agosto.
In autunno
In autunno, il Giappone vanta un clima mite e uno dei più belli spettacoli di foliage a livello globale: il merito è dei numerosi aceri rossi che riempiono parchi e pendii e che in questo periodo dell’anno creano una tavolozza di colori più unica che rara.
Consigliati, quindi, i mesi di ottobre (in particolare nella seconda metà) e, soprattutto di novembre, quando il 15 si celebra anche lo Shichi-go-san, la benedizione dei bambini; sconsigliato, invece, settembre, uno dei mesi più piovosi dell’anno per Tokyo.
Quanto costa un viaggio in Giappone
Il costo di un viaggio in Giappone varia dalla durata, dagli alloggi scelti, dall’utilizzo o meno dei mezzi di trasporto, dal costo dei voli e, ovviamente, dal periodo. È quindi impossibile ipotizzare una cifra. Tenete però conto che il costo della vita e degli alloggi è abbastanza in linea con quello italiano.
In ogni caso, ricordate che su tutte le merci e i servizi viene applicata una tassa (solitamente varia tra il 5% e l’8%): a volte è già conteggiata nel prezzo esposto (in questo caso troverete la dicitura 税込, zeikomi) e a volte viene aggiunta solo nella ricevuta, come vi raccontavo nel post dedicato alle curiosità sul Giappone. Nei locali, al conto viene spesso aggiunto un coperto che varia tra il 10% e il 20% del totale.
Le mance, infine, non sono un’usanza comune, come invece accade per esempio negli Stati Uniti, ma sono sempre ben accette.

Come scegliere l’alloggio (e le esperienze da provare)
In Giappone gli standard per quanto riguarda gli alloggi sono piuttosto elevati ed è possibile trovare sistemazioni di ogni tipo, dalle catene internazionali fino agli alberghi in stile occidentale più economici (bijinesu hoteru), passando per gli ostelli della gioventù.
Chi vuole provare una soluzione fuori dal comune può prenotare in uno dei futuristici e particolarissimi capsule hotel*, gli alberghi a capsule, oppure nei ryokan*, gli alloggi tradizionali dove è possibile dormire sui tatami e dove si può vivere l’esperienza di un pasto tradizionale. Durante il mio viaggio, ho alloggiato in un ryokan a Takayama, ve l’ho raccontato nel post dedicato.

Internet in Giappone
In Giappone è possibile trovare alcune reti gratuite alle quali collegarsi attraverso il Wi-Fi, ma non sono comunissime e spesso richiedono di registrare un account o un contatto. Se volete utilizzare internet liberamente vi consiglio quindi di valutare l’acquisto di una SIM, elettronica o fisica, così da navigare a costi contenuti con un piano dati giapponese. La eSIM è valida da un minimo di 3 a un massimo di 30 giorni, a seconda dell’opzione selezionata (la potete acquistare qui*), mentre la SIM tradizionale è disponibile per 8, 16 o 31 giorni (la trovate qui*).
In alternativa, potete valutare il noleggio di un router portatile, così da avere un vostro Wi-Fi personale al quale collegarvi senza però cambiare SIM. I Wi-Fi mobili possono essere prenotati comodamente online e ritirati in diverse città giapponesi, nei principali aeroporti o direttamente in hotel. Trovate diverse opzioni a questo link*.
E a proposito di cellulari e tecnologia, ricordate che in Giappone vi servirà un adattatore (come quelli che trovate qui*), perché le prese giapponesi sono di tipo A o, in alcuni casi, di tipo B.

Altri suggerimenti per un viaggio in Giappone
Se, oltre ai consigli generici, cercate qualche suggerimento più mirato o qualche idea di viaggio, vi consiglio di dare un’occhiata al post sul mio itinerario di tre settimane in Giappone, nel quale vi racconto nel dettaglio il percorso che mi ha portata da Tokyo a Osaka e Kyoto. Se, invece, siete alla ricerca di cosa mangiare nel Paese del Sol Levante, vi suggerisco di leggere il post dedicato, dove trovate anche alcuni indirizzi da segnare sulla mappa.
Infine, nella pagina del blog dedicata al Giappone, trovate tutti i post relativi alle diverse città, con i consigli su cosa vedere e dove alloggiare. Buon viaggio!

Se avete domande, dubbi o suggerimenti per un viaggio in Giappone, lasciate un commento!

Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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