Cose da fare a Venezia: scoprire Cannaregio creando il proprio taccuino di viaggio

Cose da fare a Venezia: partecipare a un tour esperienziale. Vi racconto la visita a Cannaregio per realizzare il mio personale taccuino di viaggio insieme ad Artès in occasione di “exploreading a Venezia”.

Venezia è un labirinto. Uno molto conosciuto, certo, con percorsi famosissimi e scorci dei suoi sestieri che fanno il giro del mondo grazie a fotografie e riprese.
Il capoluogo, però, ha tantissime calli alternative, deviazioni che si aprono su campi meno noti, meno affollati e forse per questo più affascinanti.

Cose da fare a Venezia: scoprire Cannaregio con un tour esperienziale
Il sestiere di Cannaregio è un po’ un riassunto dell’intera città. I turisti si lasciano alle spalle la stazione ferroviaria di Santa Lucia, percorrono le arterie principali e poi sbucano a San Marco. O viceversa. Peccato che questa zona sia una delle più grandi di Venezia, insieme a quella del sestiere Castello, e che abbia moltissimo da offrire.
Presto condividerò con voi l’itinerario completo per scoprire questa parte del capoluogo, ma ora voglio suggerirvi un’esperienza da fare per scoprire Cannaregio in modo un po’ insolito insieme ad una veneziana doc.

L’occasione: Exploreading a Venezia
Vi ho già parlato di Exploreading, il gruppo che unisce viaggiatori e amanti della letteratura creato insieme ad Agnese di I’ll B right back nel 2016.
Il 20 ottobre 2018, questo salotto virtuale è uscito per la prima volta dallo schermo ed è approdato nella laguna veneta.

In collaborazione con Artès, una startup specializzata in turismo esperienziale, abbiamo invitato gli Exploreaders a scoprire (e vivere) una Venezia insolita: quella meno affollata di Cannaregio. Non un tour tradizionale, ma attivo, che invitava tutti i partecipanti a creare il proprio taccuino di viaggio mentre Silvia, la nostra guida, ci parlava della sua città.
Anche se Exploreading A Venezia ormai è passato, sappiate che voi potete vivere la stessa esperienza quando volete, perché questo tour di Artès è sempre disponibile per viaggiatori, esploratori e turisti che vogliono mettersi in gioco. Lo trovate sul loro sito.

Venezia insolita: la mia esperienza con Artès alla scoperta di Cannaregio
Silvia è architetto, appassionata di disegno e, in particolare, di carnet de voyage, i taccuini che i viaggiatori riempivano di bozzetti e pensieri durante i loro vagabondaggi. Oggi questa abitudine è stata un po’ abbandonata e lei vuole rispolverarla tra le calli della sua città.

Il punto di incontro è la Chiesa di San Geremia, a due passi della stazione. Lì ci consegna una bustina piena di immagini, di mappe e con un pastello a olio per dare un tocco di colore ai nostri appunti.
Si parte. Prima ci si mescola ai turisti, poi basta una piccola deviazione per scoprire una Venezia nascosta, meno affollata e bellissima.
I taccuini cominciano a riempirsi e gli occhi si spostano alla ricerca di un dettaglio in più, di un qualcosa di nuovo mentre Silvia snocciola curiosità sulla città.

Camminando tra calli semi deserte, si arriva al Ghetto Ebraico. Sembra un mondo a sé ed ha sicuramente bisogno di molto più spazio per essere raccontato e mostrato (per questo in futuro ve ne parlerò meglio). C’è quasi la sensazione di dover entrare in punta di piedi.

Di ponte in ponte, di calle in calle, si arriva in Campo dei Mori, dove le statue degli antichi mercanti, secondo la leggenda pietrificati a causa di un sortilegio, sorvegliano giorno e notte il canale e i palazzi circostanti. Ve ne ho parlato anche nel post dedicato alle leggende di Cannaregio.
Alcuni di noi provano a sfiorare il naso in metallo di uno di loro per cercare un po’ di fortuna. Una credenza veneziana che non tutti i cittadini sembrano apprezzare.

Tra palazzi storici, viste su Murano e canali poco trafficati arriviamo allo squero Arzanà. In questo splendido laboratorio Gianfranco ci racconta la storia delle gondole e delle imbarcazioni veneziane, ci mostra antichi strumenti e decorazioni.

Gli occhi non sanno dove fermarsi, gli oggetti esposti sono tantissimi, prima fra tutte una delle gondole più antiche di Venezia. È un po’ più piccola di quelle usate oggi e ormai non più utilizzabile.
In tutto questo, i taccuini continuano a riempirsi e ognuno porterà a casa con sé ciò che lo ha colpito di più: un dettaglio, una parola, un angolo dello squero.

Dopo averne sentito tanto parlare, finalmente saliamo su una gondola, una di quelle che traghettano le persone dal sestiere di Cannaregio a quello di San Polo, a due passi dal ponte di Rialto.
Queste imbarcazioni sono meno eleganti e meno decorate rispetto a quelle che si vedono galleggiare tra i canali di Venezia. La sensazione di stare a pochi centimetri dall’acqua mentre si attraversa il Canal Grande, però, è un’esperienza da fare almeno una volta, soprattutto se volete risparmiare un po’.

Arrivati a San Polo non ci resta che raggiungere l’Osteria Bancogiro per uno spritz e qualche cicchetto. Si brinda all’esperienza, a un sestiere di Cannaregio tranquillo e affascinante e ai nostri taccuini pieni di schizzi e parole appuntate tra le calli di una Venezia insolita e bellissima.

Dove dormire a Venezia
Avendo sempre visitato Venezia in giornata non saprei indicarvi con esattezza un alloggio. Vi lascio però questa mappa* con tutte le offerte e le soluzioni aggiornate, sperando che riusciate a trovare quello che fa per voi.
Booking.comSe avete dubbi, domande o suggerimenti,
lasciate un commento!

Media
Ho scelto di non condividere tutte le curiosità e gli aneddoti raccontati da Silvia, voglio che siano una sorpresa per voi come lo sono stati per noi di Explroeading a Venezia. Buona esperienza!
Un grazie ad Artès che ha creduto nel nostro progetto e ci ha affiancate in questa splendida giornata veneziana. Per scoprire tutti i contenuti condivisi dai partecipanti, cerca sui social l’hashtag #ExploreadingAVenezia.
Se sei appassionato di viaggi e letteratura e vuoi partecipare a uno dei prossimi incontri offline, non ti resta che iscriverti a Exploreading. Noi ti aspettiamo!
Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Laura
Bellissimo tour alla scoperta di Venezia! Cannaregio è il mio punto di partenza quando arrivo in città, fonte di scoperte inedite e meravigliose. Stavolta non sono riuscita a partecipare ma spero di rimediare al prossimo exploreading tour.
Martina Sgorlon
LauraCiao Laura 🙂 Cannaregio è anche il mio punto di partenza, perché arrivo quasi sempre in treno, e uno dei miei preferiti tra i sestieri di Venezia! Grazie mille, ti aspettiamo! 😉
Katja
Peccato non esser potuta venire ma col lavoro, non potevo proprio dare una conferma così presto. Venezia l’adoro e come non scoprire le sue vie & storie laterali, al di fuori dal turismo di massa?
Martina Sgorlon
KatjaCiao Katja! Sì, davvero un peccato, ma possiamo capire 🙁 In ogni caso speriamo di ripetere presto e di riuscire così a dare la possibilità a te e agli altri di partecipare 🙂