Akihabara: cosa vedere nel quartiere geek di Tokyo, tra manga e anime

Akihabara, una delle zone più vivaci di Tokyo. Cosa vedere nel quartiere meta ideale di tutti gli appassionati di manga e anime.
Akihabara, Akiba per gli amici, è uno dei quartieri di Tokyo più vivaci e colorati. È il mondo dei manga e degli anime, i fumetti e i cartoni animati giapponesi, dei Maid Café e dei negozi di mille piani pieni di gadget di ogni tipo. Vi porto a scoprirla.
Akihabara in pillole
Oggi Akihabara fa parte di Tokyo, ma in passato si trovava alle porte della città ed era un’area di passaggio che collegava la capitale alle aree nord occidentali del paese.
Distrutta quasi interamente da un incendio nel 1869, la zona fu eretta nuovamente a partire dal Chinkasha Jinja, ossia il “santuario che spegne il fuoco”. Con il passare del tempo, il luogo di preghiera cambiò nome in omaggio alla divinità che lì veniva venerata e che, secondo la tradizione, è in grado di controllare il fuoco: Akiba. L’intera zona cominciò così a chiamarsi Akibagahara, trasformato poi in Akihabara.
Con la costruzione della stazione, avvenuta nel 1888, il santuario fu spostato nella sua posizione attuale e la zona cominciò a riempirsi di negozi di ogni tipo e di cittadini e viaggiatori. Dal 1930 il commercio di Akihabara iniziò a specializzarsi in elettronica, tanto da far soprannominare la zona “Electric Town“.
Il boom vero e proprio iniziò nel 1980, quando all’elettronica si unì la cultura giapponese fatta di anime, manga e videogame e da allora il quartiere è il simbolo di un Giappone in continuo movimento, lo stesso che molti di noi hanno scoperto e imparato a conoscere attraverso la televisione durante i pomeriggi dell’infanzia e dell’adolescenza.
Sulle sue strade si affacciano insegne pubblicitarie giganti e sui marciapiedi è facile trovare cosplayer che si muovono esattamente come i loro personaggi preferiti, gli stessi dei quali vestono i panni.

Cosa vedere ad Akihabara
Visitare Tokyo senza aver passeggiato tra le strade di Akihabara significa perdere un volto importante della città. Bisogna raggiungerla per capire un po’ meglio la capitale, per capire i tanti contrasti che vivono all’interno del Giappone e scoprire le realtà stupefacenti che riescono a creare.
Ecco cosa fare e cosa vedere in questo quartiere geek di Tokyo durante il vostro viaggio in Giappone.

Il santuario Kanda Myojin
Akihabara è un po’ il riassunto del Paese, o almeno questo è sembrato a me. Da una parte gli anime e i gadget impensabili, dall’altra i santuari shintoisti. La spiritualità si amalgama perfettamente con questa modernità che avanza e lo si capisce subito al santuario Kanda Myojin.

Gli ema, le tavolette in legno dove i fedeli scrivono le proprie preghiere e i propri ringraziamenti, sono decorati con personaggi dei cartoni animati o figure ispirate ai manga.
Se al santuario Fushimi Inari di Kyoto avevano la forma di una testa di volpe, qui sembrano usciti da uno dei tanti fumetti o dalle mani esperte di un disegnatore contemporaneo.

In un primo momento questa pratica mi ha confusa, poi ne sono rimasta affascinata. È incredibile come due realtà apparentemente diverse possano unirsi e mescolarsi alla perfezione e con un risultato così sorprendente.
Questo santuario ha più di milleduecento anni. Pare essere stato costruito nel 730, anche se fu spostato nella posizione attuale “solo” nel Seicento e la struttura che vediamo è il risultato di continue ristrutturazioni fatte in seguito a terremoti e incendi.

In maggio ospita il Kanda Matsuri, uno dei festival shintoisti più importanti di Tokyo, e lui stesso è uno dei santuari più significativi della città. Qui si venerano tre delle sette divinità della fortuna (Daikokuten, Ebisu e Taira no Masakado) ed è per questo che è molto frequentato da chi cerca un po’ di buona sorte.

I negozi di manga e anime
Altre vere e proprie mete di pellegrinaggio, anche se di tutt’altro tipo, sono i negozi più famosi di Akihabara, come il Mandarake, il Super potato e l’Animate.
Sono dei veri e propri labirinti a più piani straripanti di manga, action figure, videogiochi e gadget nuovi e usati. Delle tappe imperdibili per gli appassionati che spesso raggiungono Akiba proprio per fare shopping e trovare occasioni.
Leggi anche: Curiosità sul Giappone: le cose da sapere prima di partire

I negozi di cibo
Ad Akihabara c’è l’imbarazzo della scelta anche dal punto di vista alimentare. Qui ho mangiato il mio primo taiyaki, un tortino a forma di pesce e ripieno di pasta di azuki, i fagioli rossi, e assaggiato i miei primi (buonissimi) takoyaki, le polpettine di polipo.
Mentre passeggiate per le sue vie non perdetevi questo aspetto del quartiere e fate caso alle tante delizie e stranezze vendute nella zona. Non ve ne pentirete. Ve ne ho parlato anche nel post dedicato a cosa mangiare in Giappone.

Informazioni utili per visitare Akihabara
Questi consigli sono basati sulla mia esperienza in città, ma, se avete un po’ di tempo o un po’ di curiosità in più, sappiate che esistono molti tour guidati che vi portano alla scoperta del quartiere e delle sue peculiarità.
Vi lascio un link utile qui sotto e non preoccupatevi se poi cambiate idea, potete disdire gratuitamente fino a 14 giorni prima.
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Come raggiungere Akihabara
Raggiungere Akiba è molto semplice, perché la grande stazione di Akihabara è uno dei poli più importanti della città. Da qui passano i treni della linea Yamanote, della Chūō-Sōbu e della Keihin-Tōhoku, ma anche la metropolitana della linea Hibiya. Se possedete il Japan Rail Pass, potete raggiungere il quartiere gratuitamente utilizzando i mezzi della JR.

Dove dormire a Tokyo
Durante il mio viaggio a Tokyo ho soggiornato all’hotel Citadines Central Shinjuku*.
Si trova, come dice il nome, in uno dei quartieri più vivaci della capitale e non distante da uno degli snodi ferroviari e metropolitani più importanti, grazie al quale sarà facilissimo scoprire l’intera città.
Io ho usufruito solo della camera e non dei pasti, ma mi sono trovata benissimo. I letti sono ampi e comodi e il bagno nuovissimo.
Vi piacerebbe visitare Akihabara? Se avete consigli, dubbi o domande lasciate un commento 🙂

Informazioni
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Silvia Demick
In realtà non sarebbe proprio il mio mondo perché purtroppo non so praticamente nulla di fumetti e manga, però anche io farei come te e un giro in questo quartiere lo farei, se dovessi mai andare a Tokyo. D’altra parte se questa è una componente importante della città, allora sarebbe un peccato perdersela.
Buon 2018 ❤️
Martina Sgorlon
Silvia DemickCiao Silvia! Nemmeno il mio, ma ho seguito i miei compagni di viaggio perché ero molto curiosa e il santuario è stato davvero una bella scoperta. In ogni caso sì, ti consiglio di passeggiare almeno una volta tra le strade di Akihabara 🙂
Buon 2018 a te ❤️