Tarragona, cosa vedere nel centro romano del capoluogo catalano

Tarragona e un itinerario per scoprire il centro storico di epoca romana. poche ore in questa città spagnola e una passeggiata tra i suoi vicoli, pieni di tradizione e di storia.
Tarragona è un’altra Spagna, forse quella che tutti ci immaginiamo: calda e mediterranea. Molto diversa da Santander, sulla costa settentrionale.
Alloggiavo in una specie di residence non distante (avevo avuto esperienze positive in altri villaggi vacanze in Italia, quindi ho optato per questa soluzione) e un giorno ho fatto una breve gita in città, per provare a scoprirla dopo averne sentito parlare durante le lezioni di spagnolo al liceo.
La storia di Tarragona in pillole
Nata come fortificazione iberica, la vera e propria Tarragona sorse intorno al 218 a.C. grazie alle truppe romane sul territorio e, in particolare, grazie a Gneo Cornelio Scipione e Publio Cornelio Scipione, che la resero la più importante base militare romana della Penisola Iberica battezzandola Tarraco.
Diventata presto capitale provinciale e poi sede ecclesiastica in epoca visigota, la città continuò a espandersi e a svilupparsi fino conquista araba del 713, quando iniziò un periodo di decadenza e abbandono che culminò con la peste del 1348. La situazione, inoltre, peggiorò con la guerra civile catalana del Quindicesimo secolo, quando la città subì numerosi danni e perdite, e con gli attacchi dei pirati di quello successivo.

Tarragona non ebbe pace per secoli, complice anche la sua posizione strategica che la vide spesso coinvolta in guerre, e riuscì a rialzarsi parzialmente solo nel Diciottesimo secolo, quando finalmente completò l’acquedotto e ricostruì il suo porto, incentivando i commerci.
Annessa all’Impero Francese da Napoleone nel 1811, la città tornò sotto il dominio spagnolo qualche anno dopo e il governo centrale, grazie ad aiuti e agevolazioni e al conseguente arrivo di commercianti stranieri, permise all’intero territorio di evolvere e trasformarsi in quello che conosciamo oggi.

Cosa vedere a Tarragona
Tarragona è in Cataluña, una delle regioni autonome spagnole che puntano all’indipendenza dal governo centrale di Madrid, e lo si capisce subito. Tra le case, e dai loro balconi, sventolano le bandiere della Catalogna, che non mancano nemmeno nei murales che decorano alcuni palazzi della città.
Mi è parso fin da subito uno di quei luoghi dove il vecchio e il nuovo cercano di convivere pacificamente, dove però è il primo ad avere sempre la meglio. I vicoletti che riparano un po’ dal sole estivo, i resti romani un po’ ovunque e le piccole piazze che si riempiono solo quando non fa troppo caldo. È una città mediterranea, non c’è dubbio.
Si può camminare tra le sue strade senza una vera e propria meta, oppure seguire un itinerario. Questo è il mio. Ecco cosa vedere a Tarragona in un giorno.

Le Mura e l’anfiteatro romano
Le Mura di Tarragona risalgono al II secolo a.C. ed erano lunghe circa 3500 metri. Oggi purtroppo ne rimangono solo 1100, ma sono ugualmente le più antiche e meglio conservate al di là dei confini italiani.
Appena al di là della struttura difensiva si trova invece l’anfiteatro romano, eretto nello stesso periodo. La struttura, a due passi dal mare, ospitava le lotte tra gladiatori e animali più o meno esotici e le esecuzioni pubbliche, la più importante quella del martire Fruttuoso e dei suoi diaconi avvenuta nel 259. Nello stesso luogo, nel Sesto secolo, quando l’anfiteatro era ormai stato abbandonato, fu eretta, in memoria dei martiri, la basilica visigota di Santa Maria del Miracle.
L’anfiteatro non è l’unico teatro romano di Tarragona. All’interno delle mura ce n’era uno più piccolo del quale, però, oggi rimangono pochi resti portati alla luce dagli scavi archeologici.

Il Passeig Arqueològic
Il percorso storico di Tarragona si completa al Passeig Arqueològic, un bellissimo camminamento attraverso il quale è possibile ammirare le mura più da vicino e alcuni reperti archeologici che permettono di capire come la storia dell’antica Tarraco si sia intrecciata a quella medievale.
Per chi volesse approfondire c’è anche il Museo Archeologico Nazionale, uno spazio nato nel Diciannovesimo secolo e dedicato alla storia della città, con particolare attenzione a quella romana.
L’accesso al Passeig Arqueològic è a pagamento per gli adulti (3,30€) e gratuito per i ragazzi sotto 16 anni. Il biglietto comprende anche l’entrata a Plastico di Tarraco, Casa Museo Castellarnau, Pretorio e Circo romano, Anfiteatro romano, Foro Locale o Foro della Colonia e Casa Canals.
Oltre che in autonomia, la Tarragona Romana può essere scoperta in compagnia di guide esperte che vi accompagneranno nei luoghi simbolo della città grazie ai tour dedicati al patrimonio romano, come quello che trovate a questo link*.

La Cattedrale di Santa Tecla
Il centro storico, con la Cattedrale dedicata a Santa Tecla, è la zona più bella di Tarragona. Qui bisogna perdersi tra i vicoli, godersi il profumo di paella e di pesce che esce dai ristoranti e cercare di mantenere il lento ritmo spagnolo, enfatizzato dal silenzio dopo mezzogiorno.
La chiesa si trova in uno dei punti più alti della città e fu costruita sopra un antico complesso religioso romano, quello del Tempio. Oggi di quell’epoca qui rimane poco, ma alcune testimonianze si possono ammirare nel chiostro della Cattedrale.

L’attuale chiesa risale al Dodicesimo secolo e fu consacrata nel 1331. È un mix tra stile romanico e stile gotico, con forme squadrate e altre che si spingono verso l’alto.
Il portale è il vero protagonista dell’edificio, almeno dall’esterno, ed è decorato con la Madonna con il Bambino e i profeti che sembrano accogliere fedeli e visitatori. All’interno, invece, le decorazioni risalgono a epoche diverse, ma la maggior parte fu realizzata tra il Quattordicesimo e il Quindicesimo secolo.
Se state organizzando la vostra visita a Tarragona e volete arrivare preparati, sappiate che i biglietti per la Cattedrale si possono acquistare anche comodamente da casa a questo link*, dove la prenotazione prevede la cancellazione gratuita fino a 24 ore prima.

La Rambla Nova
Quest’area non vi porterà alla scoperta dell’antica Tarraco, ma merita comunque una visita se avete un po’ di tempo in più. La zona della Rambla Nova è infatti moderna e vivace, un percorso parzialmente pedonale (circondato da due corsie trafficate) che arriva fino al Balcón del Mediterráneo, dal quale è possibile godere di una bella vista sul mare.

Lungo la rambla si possono assaggiare churros, venduti dai piccoli camioncini parcheggiati, e alzare gli occhi al cielo per ammirare il Monumento a los Castellers, che raffigura una torre umana tipica delle feste tradizionali catalane.
Per scoprire la Tarragona Modernista, se volete, potete anche partecipare anche a uno dei tour guidati organizzati in città, come quello che trovate a questo link*: dura due ore, è in italiano e prevede la cancellazione gratuita fino a 48 ore prima dell’attività.

Siete mai stati a Tarragona? Vi piacerebbe andarci? Lasciate un commento 🙂
Se vuoi vedere altre foto della città, sfoglia il mio album su Flickr.

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Maria Cristina Pesce
Grazie Martina, la tua descrizione mi è stata molto d’aiuto! Mi piace il tuo modo di descrivere, consigliando e raccontando. Martedì partirò da Valencia, alla volta di Terragona e terrò conto dei tuoi consigli.
Brava, continua così!
M. C. P.
Martina Sgorlon
Maria Cristina PesceCiao Maria Cristina, grazie mille per il tuo commento, sono contenta che il post ti sia piaciuto. Ti auguro buon viaggio, un abbraccio!
Federica
Ho avuto l’occasione di vedere uno spettacolo delle torri umane e, dopo tanti anni, me lo ricordo ancora:una roba straordinaria!
Credo ci sia proprio un festival, forse in.autunno
Martina Sgorlon
FedericaCiao Federica! A me piacerebbe tanto vederlo di persona, ho visto video 🙂
ChiaraPaglio
Onestamente non la conoscevo! Sembra molto carina. Poi ha un nome intrigante, non saprei dire 🙂
Martinaway
ChiaraPaglioCiao Chiara 🙂 è sicuramente meno di famosa di altre città spagnole, anche perché è molto vicina a Barcellona, che è un destinazione molto gettonata 🙂