Il blocco dello scrittore: alcuni consigli pratici per superare la “sindrome della pagina bianca”

Il blocco dello scrittore e Come superarlo. Le cose da fare per ricominciare a scrivere quando una pagina bianca ci sembra un ostacolo invalicabile.
Scrivere è una delle attività che preferisco, perché mi permette di mettere nero su bianco pensieri e informazioni senza inciampare nelle parole.
Da quando ho il blog, attraverso la scrittura posso anche condividere opinioni, esperienze e informazioni con persone che non conosco e che abitano a chilometri di distanza e scrivere è diventata una delle mie attività principali. Raramente ci sono giorni nei quali non creo dei post nuovi o sistemo e aggiorno quelli vecchi.
Se da una parte, però, adoro dedicare le mie giornate a una delle cose che amo di più, dall’altra è più facile vivere quello che è chiamato il “blocco dello scrittore“. Avere a che fare con tante parole ogni giorno aumenta il rischio di litigarci e di finire con lo stendere appena un paio di righe delle quali non sono minimamente soddisfatta.
Il blocco dello scrittore: come superarlo
Nel corso del tempo ho raccolto alcune pratiche che mi aiutano a far pace con le parole quando la pagina bianca diventa l’Everest e, condividendole qui, spero possano essere utili anche a qualcuno di voi. Probabilmente quando si deve dar vita a dei romanzi la situazione è un po’ più complicata, ma in questo caso voglio concentrarmi solo sul blogging.
Ecco quindi alcune cose da fare, secondo me, per superare il blocco dello scrittore (o del blogger, mettiamola così).

Fate ordine e trovate il vostro ambiente
Spesso il blocco dello scrittore nasce dalla confusione: troppe cose intorno a noi e troppe parole. La creatività si blocca e per farla scorrere bisogna fare ordine dentro e fuori.
Nel primo caso a volte basta una pausa, un po’ di riposo, staccarsi dal foglio bianco, digitale o cartaceo che sia. Nel secondo caso si può, per esempio, iniziare dal riordinare la scrivania, fare pulizia nella propria stanza o studio o andare alla ricerca di un nuovo ambiente che ci faccia sentire a nostro agio. Io di solito amo scrivere in silenzio, ma nulla vi vieta di trovare il “vostro posto” in una caffetteria affollata.
Nel mio caso, la prima cosa da fare è liberare completamente la scrivania sulla quale spesso si accumulano fogli e appunti di ogni genere. Poi passo alla bacheca in sughero sulla quale appendo qualunque cosa: memo, volantini, immagini. Entrambe si riempiono velocemente e anche le informazioni più utili si perdono in mezzo a tante altre. Fare ordine lì mi permette di fare ordine anche nella mia testa. Butto ciò che non serve, archivio ciò che è importante.
Arriva poi il momento di trasformare quell’ambiente in un luogo amichevole e stimolante ripartendo da zero, da uno spazio vuoto. Stampo qualche frase che mi ha colpito particolarmente e che mi ispira, posiziono una delle mie piante grasse vicino a me, magari accendo una candela o mi preparo una tazza di tè. Qualunque cosa mi possa aiutare in quel momento deve essere a portata di mano e di occhi per raccogliere positività, tranquillità e creatività.
In questo contesto vi potrebbe essere utile anche il post dedicato al lavorare da casa e ai consigli utili per farlo al meglio ed essere più produttivi.

Create un piano editoriale
Quando si gestisce un blog, spesso si ha in mente una lista di argomenti da trattare o di articoli da scrivere. Nel caso di uno a tema viaggi, per esempio, una volta tornati a casa sappiamo che pubblicheremo un post dedicato ai luoghi da vedere, magari uno su dove mangiare e così via.
Un conto, però, è “averlo in testa” e un conto è mettere tutto nero su bianco. Creare un piano editoriale permette di avere sotto gli occhi la lista dei post che vogliamo o dobbiamo scrivere e di scegliere quello che ci ispira di più in quel determinato momento.
Il piano editoriale, però, non deve contenere solo post che ci sentiamo in dovere di scrivere o che riteniamo più utili, ma anche quelli che si sono venuti in mente “quella volta sul treno” o “quella sera prima di dormire”. Possono essere approfondimenti, nuovi argomenti, post personali, questo dipende da voi e dal vostro blog.
Senza un elenco di titoli raccolti nel tempo, ci concentreremmo solo sui post che ci vengono in mente in quell’istante e non è detto che siano quelli che abbiamo voglia di scrivere. Avere una lista, invece, ci permette di scegliere tra tanti titoli diversi. Sicuramente ce n’è uno per il quale ci sentiamo più ispirati e che ci aiuterà a superare il blocco dello scrittore.

Leggete qualcosa di stimolante
Per scrivere (bene) bisogna leggere (tanto). È una frase che si sente spesso e, che ci piaccia o no, è la verità. Leggere aiuta ad arricchire il nostro vocabolario, aiuta ad associare immagini nuove ai termini che già conosciamo e stimola il cervello come poche altre attività. Nel caso del blocco dello scrittore, secondo me, leggere aiuta a far pace con le parole.
Ovviamente dipende da cosa e come si legge. A mio parere ci vogliono calma e silenzio, bisogna abbracciare le parole come se fossero state scritte per noi, altrimenti si mescolerebbero a tutte le altre che ci capitano sotto il naso durante il giorno e allora tutto questo non avrebbe alcun senso.
Personalmente, quando mi sento bloccata e non riesco a scrivere un post o un testo, anche se non destinato al blog, comincio a sfogliare i volumi nella mia libreria: apro quelli che ho adorato, quelli nei quali ho sottolineato a matita le frasi che mi hanno colpito di più.
Non ho mai avuto bisogno di rileggere libri interi e mi sono sempre limitata a passaggi in grado di ispirarmi, ma mai dire mai. In caso saprei a quali affidarmi e credo sia importante avere a mente una sorta di bussola, una lista di libri salvagente nei quali tuffarci in caso di bisogno.
Non si deve per forza ripercorrere i propri passi, ci si può anche immergere nella lettura di un libro che avevamo adocchiato da tempo e che ci ispira, e non devono essere necessariamente libri motivazionali: possono essere romanzi, saggi, diari, basta che ci stimolino in qualche modo.

Giocate con la scrittura
A volte per riuscire a sbloccare la situazione, se non riusciamo a scrivere interi post si può iniziare da testi semplici, di poche righe o parole. Non devono essere per forza seri o legati al proprio lavoro o compito: con la scrittura si può giocare. In questo caso io ho trovato molto utili due volumi, uno che ho letto e studiato per un esame all’università e uno che mi è stato regalato.
Il primo è di Gianni Rodari, un maestro nell’uso delle parole, e si intitola Grammatica della Fantasia*, edito da Einaudi. In realtà è un volume pensato per chi vuole creare vere e proprie storie, per stimolare l’immaginazione, ricco di trucchi e consigli, ma io lo trovo utilissimo anche per realizzare testi pratici.
«Tutti gli usi della parola a tutti» mi sembra un buon motto, dal bel suono democratico. Non perché tutti siano artisti, ma perché nessuno sia schiavo.
Gianni Rodari
Il secondo è Il nuovo blocco dello scrittore* di Maura Parolini e Matteo Cartoni, edito da Fabbri Editori. Si tratta di un vero e proprio blocco che all’interno ha principalmente spazi bianchi sui quali scrivere, ma a ognuno è affiancato uno spunto. Domande e punti di partenza per inventare storie (le “palestre di scrittura”), citazioni, consigli di editor, incipit ed excipit di romanzi famosi e piccole curiosità sugli scrittori più noti.
Ovviamente questi sono solo due esempi di libri che possono aiutare a giocare con la scrittura, sicuramente ne esistono tanti altri in commercio.

Seguite un corso di scrittura
E a proposito di giocare con le parole, un modo non solo per migliorarsi ma anche per superare il blocco dello scrittore è iscriversi a un corso di scrittura, online o in presenza. Confrontarsi con professionisti o altri appassionati, mettersi alla prova con stili e generi che non sono i nostri e fare esercizi pratici può infatti essere un’ottima soluzione per sbloccarsi o imparare nuove tecniche nel caso in cui il problema dovesse ripresentarsi in futuro.
Se cercate qualche idea, su Domestika, la piattaforma che ospita una delle più grandi community creative dove i migliori esperti condividono le proprie conoscenze e trasmettono le proprie abilità attraverso corsi online prodotti in maniera professionale, ho raccolto una serie di corsi proprio dedicati alla scrittura, come quello Palestra di scrittura: dal foglio bianco alla pratica quotidiana*; li trovate tutti qui*.
Se volete iscrivervi, vi ricordo inoltre che, utilizzando il codice MARTINAWAY-10, potete usufruire di un 10% di sconto, cumulabile con eventuali offerte in corso.

Non iniziate…dall’inizio
Questo è un consiglio che mi è stato dato alle superiori in occasione di un tema di italiano e che ho fatto mio da allora.
Spesso la parte più difficile da mettere nero su bianco è proprio l’incipit e così si continua a guardare la barra spaziatrice che lampeggia in attesa di un nostro comando. Ma chi l’ha detto che bisogna cominciare dall’inizio? Quando il post è pubblicato, infatti, il lettore trova un testo completo e poco importa se avete scritto prima la conclusione, il punto 4 o l’inizio. L’importante è che il tutto sia coerente e che, alla fine, scorra.
In caso di articoli come questo, in punti, le cose si fanno più semplici: basta iniziare da quello che troviamo più facile, quello nel quale dobbiamo scrivere di meno o di più, a seconda di cosa ci ispira. Nel caso di post non divisi in sezioni, invece, si può iniziare dalla conclusione, dalle informazioni pratiche, o da tutti quelle parti più o meno standard che caratterizzano i testi che normalmente pubblichiamo, se ce ne sono.
Io, prima di iniziare a scrivere, inserisco sempre le due pennellate alla fine e all’inizio del post, le “informazioni” in fondo al testo, quelle che riguardano l’attrezzatura fotografica, come raggiungere un luogo o altro, e la call to action. In questo modo non devo mai iniziare a scrivere su una pagina completamente bianca. Non è detto che quelle frasi rimangano invariate, ma intanto ho scritto qualcosa e sviluppare il testo diventa più semplice.
Procedere in ordine casuale ci permette anche di pensare per scompartimenti, vale a dire “intanto scrivo questo pezzo”. A volte questa idea ci fa rimandare gli altri paragrafi a data da destinarsi, ma altre ci si ritrova alla fine con un testo che sembra essersi completato da solo perché dopo aver iniziato le parole hanno cominciato a scorrere come un fiume in piena.

Avete altri consigli per superare il blocco dello scrittore? Quali di questi funzionano con voi? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Alcune delle foto in questo post sono state scaricate da Pixabay o Unsplash, dove sono diffuse con licenza CC0 Creative Commons e libere per usi commerciali. Le altre sono state scattate con una Canon 1100D*, obiettivo Tamron 70-300mm*.
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Silvia
Ciao Martina, mi sono ritrovata in quello che scrivi! Grazie per gli spunti utilissimi!!
Martina Sgorlon
SilviaCiao Silvia, mi fa davvero piacere! A presto ❤
Simona
L’ultimo consiglio è l’unico che seguo, per il resto sono un disastro 🙂
Comunque è vero, io in genere butto giù a raffica quello che voglio scrivere senza preoccuparmi troppo di come verrà. Poi rileggo, e in genere mi viene più facile aggiungere un inizio e una fine.
Sul piano editoriale proprio non ci siamo, è una cosa che non riesco a stilare (nè a seguire). Sono un caso disperato!
Martina Sgorlon
SimonaCiao Simona 🙂 con piano editoriale (e poi calendario) io mi trovo bene, perché così riesco a raccogliere le idee, ma è soggettivo ovviamente 🙂