La Statua della Libertà: informazioni utili per visitare e scoprire la regina di New York

La Statua della Libertà: tutte le informazioni per visitarla partendo da Manhattan. I consigli utili, i costi dei biglietti, gli orari e la sua storia.
New York ha una padrona di casa: la Statua della Libertà. Un tempo accoglieva visitatori e sognatori via mare, oggi si erge in tutta la sua bellezza di fronte a Manhattan salutando i turisti che vogliono ammirarla da vicino.
È assolutamente una delle cose da vedere a New York e in questo post vi porto a scoprirla più da vicino.
La storia della Statua della Libertà
La Statua della Libertà, apparsa in quasi tutti i film ambientati a New York, è un’opera imponente: 93 metri d’altezza eretti grazie all’unione di Francia e Stati Uniti per ricordare i cent’anni dalla firma della Dichiarazione di Indipendenza.
Pare che l’idea sia nata durante un pranzo nella dimora di Edouard Laboulaye, intellettuale francese sostenitore non solo dell’Indipendenza Americana, ma anche degli stati dell’Unione durante la successiva Guerra di secessione. A tavola, tra politici, letterati e artisti, era presente anche Frédéric Auguste Bartholdi, lo scultore che poi si occupò del progetto.
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Ispirata al leggendario Colosso di Rodi, la statua incontrò fin da subito alcune difficoltà sia tecniche che finanziarie.
La prima riguardava il rivestimento, che doveva essere leggero, ma poco costoso: problema risolto grazie all’aiuto della fonderia francese Gaget & Gauthier, che realizzò i fogli in rame battuto. La seconda era relativa allo scheletro metallico, progetto affidato poi all’ingegnere Gustave Eiffel, lo stesso che pochi anni dopo progettò la Torre Eiffel di Parigi. La terza, infine, era legata alla realizzazione del piedistallo, per il quale mancavano i fondi.
Quest’ultima fu risolta grazie all’intervento dall’editore Joseph Pulitzer, del New York Times e dalla poetessa Emma Lazarus, che attraverso diverse pubblicità e un sonetto, oggi inciso proprio sul piedistallo, raccolsero i fondi necessari per il completamento. Una sorta di crowdfunding d’altri tempi.
Not like the brazen giant of Greek fame,
with conquering limbs astride from land to land;
here at our sea-washed, sunset gates shall stand
a mighty woman with a torch, whose flame
ss the imprisoned lightning, and her name
Mother of Exiles. From her beacon-hand
glows world-wide welcome; her mild eyes command
the air-bridged harbor that twin cities frame.“Keep, ancient lands, your storied pomp!” cries she
The New Colossus, Emma Lazarus
with silent lips. “Give me your tired, your poor,
your huddled masses yearning to breathe free,
the wretched refuse of your teeming shore.
Send these, the homeless, tempest-tost to me,
I lift my lamp beside the golden door!”

Realizzata in Francia e terminata nel 1884, la Statua fu trasportata divisa in 1883 casse caricate a bordo di una piccola nave costretta a fare numerosissimi viaggi. Solo il basamento fu costruito negli Stati Uniti e la prima pietra fu posata il 5 agosto del 1884 in quella che all’epoca era nota come Bedloe’s Island.
Completata nel 1885 e inaugurata il 28 ottobre 1886, la Statua fu celebrata attraverso la distribuzione di alcune sue miniature, realizzate dagli stessi Gaget & Gauthier, e con quella che diventò la prima ticker-tape parade della storia statunitense: un parata durante la quale vengono lanciati pezzettini di carta. Vi ho parlato di questa tradizione anche nel post dedicato alla Broadway.
Da quel giorno la statua guarda Manhattan da lontano e in tutti questi anni ha dato il benvenuto a un numero spropositato di persone, soprattutto migranti diretti sulla vicina Ellis Island.
«Il ponte della nave aveva nascosto alla vista il grande monumento, ma adesso tutti i passeggeri si stavano accalcando verso il lato del porto per conquistare la visuale migliore si avvicinava. “La Statua della Libertà”.
New York*, Edward Rutherfurd. Traduzione di Stefano Viviani.
Non c’era nemmeno bisogno di spostarsi verso il parapetto. L’imponente statua torreggiava sopra di loro. Il suo braccio sollevato, con la torcia in mano, sembrava grattare il cielo».
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Monumento nazionale dal 1924 e Patrimonio UNESCO dal 1984, la Statua è oggi uno dei simboli di New York e degli Stati Uniti e non si può visitare la città senza andare ad incontrare la sua Signora di Rame, Lady Liberty.

Simboli e significati
La Statua della Libertà, all’entrata del porto del fiume Hudson, è un’opera simbolica. Raffigura una donna che regge con una mano una fiaccola (la libertà) e con l’altra un libro sul quale è incisa la data dell’Indipendenza statunitense.
Ai suoi piedi giacciono delle catene spezzate, segno della liberazione, e in testa le è stata posta invece una corona, le quali punte rappresentano i sette mari.

Visitare la Statua della Libertà
Visitare la Statua della Libertà significa soprattutto visitare il Museo ospitato all’interno del basamento in granito. Lì è possibile ripercorrere la storia del monumento, dall’ideazione al completamento del progetto, attraverso immagini, locandine, cimeli e aneddoti curiosi.
Non solo, qui è presente anche la torcia originale della statua, perché quella attuale fu posta sulla cima nel 1986, cent’anni dopo l’inaugurazione.
Una delle cose più belle, però, oltre che guardare la statua con il naso all’insù e scoprire la sua storia, è guardare Manhattan.
Ammirare lo skyline della città da questo punto lascia a bocca aperta. Sembra così piccola, eppure è una giungla, un intreccio infinito di strade e linee della metropolitana. Come può stare tutto in uno spazio apparentemente così ristretto?

Come raggiungere la Statua della Libertà
Per raggiungere la Statua della Libertà da Manhattan è necessario raggiungere Battery Park, il punto di Lower Manhattan da dove si parte con il traghetto. La traversata fino a Liberty Island dura circa un quarto d’ora e la partenza è prevista tutti i giorni dalle 8.30 alle 15.30, ogni venti minuti.
Io vi consiglio di imbarcarvi sul primo traghetto del mattino, perché sicuramente meno affollato (soprattutto in alta stagione). In alternativa è possibile partire anche dal New Jersey, da Liberty State Park.
Battery Park è facilmente raggiungibile in metropolitana: linea verde (4, 5, 6) fermata express a Bowling Green, linea rossa (1) fermata local a South Ferry, capolinea.
Se è la vostra prima volta in città, vi consiglio di leggere il mio post dedicato a come muoversi a New York. Lì troverete tutte le informazioni utili per muoversi in autobus, in metro o in taxi.

I biglietti per la Statua della Libertà
Il biglietto base comprende il traghetto, la visita alla Statua della Libertà (non la salita fino alla corona) e la visita a Ellis Island. Il costo è di $24 per gli adulti, $18 over 62, $12 per bambini e ragazzi dai 4 ai 12 anni, gratis sotto i 3 anni. Per chi volesse salire fino alla corona il costo è rispettivamente di $24,30, $18,30 e $12,30.
I ticket possono essere acquistati a Battery Park, all’interno di Castle Clinton, oppure su internet prima della partenza. Io ho scelto la prima opzione perché ho visitato New York in bassissima stagione e pensavo di non trovare molta coda, ma sappiate che tornando indietro probabilmente li prenoterei online. In questo modo non solo si evitano le code, ma ci si garantisce un posto nel giorno e nell’ora che si preferisce. Vi consiglio di prenotarli in anticipo soprattutto se volete salire fino alla corona, perché i biglietti si esauriscono facilmente. Qui sotto alcuni link utili per prenotare:
- Statua della Libertà ed Ellis Island: tour con traghetto*;
- Tour della Statua della Libertà e di Ellis Island* (con tour guidato);
- Statua della Libertà ed Ellis Island: primo tour del giorno*;
- Statua della Libertà ed Ellis Island: tour guidato*.
La visita a Ellis Island e alla Statua della Libertà è inclusa anche nel Go City: New York Explorer Pass* (disponibile anche qui*) e pnel New York CityPASS* (disponibile anche qui*) e può essere inserita anche nel New York Sightseeing DAY Pass*.
Se, infine, state pensando di stipulare l’assicurazione viaggio per gli Stati Uniti, vi consiglio di leggere il post dedicato, dove trovate anche un codice sconto per voi. Buon viaggio!

Dove dormire a New York
Durante il mio primo viaggio a New York ho soggiornato all’Hotel Mela*, a due passi da Times Square.
Le camere sono pulite e comode, leggermente più spaziose rispetto ad altre di Manhattan. In più l’albergo si trova in una posizione strategica per scoprire l’intera città perché Times Square non è solo centrale, ma è anche servita da molte linee della metropolitana.
Per maggiori informazioni su come arrivare in città una volta atterrati, vi suggerisco il post dedicato agli aeroporti di New York.
Avete mai visto di persona la Statua della Libertà? Vi piacerebbe? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!

Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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