Misteri e segreti di New York: leggende e racconti della Grande Mela

Segreti di New York: leggende, misteri e fantasmi della Grande Mela. Alcune storie da leggere e da conoscere prima e dopo aver visitato la città.
Fantasmi, leggende metropolitane e segreti di New York. La città è ricca di misteri e di storie, alcune nascoste tra i palazzi e le sue strade, altre nel sottosuolo. Vi accompagno nella Grande Mela per scoprirle.
Leggende, misteri e segreti di New York
Nonostante New York sia una città piuttosto “giovane” (vi avevo raccontato il suo passato nel post dedicato alla storia di New York), anche lei ha dei fantasmi che si aggirano tra strade, palazzi e alberghi e tantissime storie misteriose da raccontare.
Dalle anime senza nome delle persone sepolte a Washington Square Park fino alle leggende metropolitane che rendono la città il labirinto di misteri e dettagli che è, ecco alcuni luoghi infestati, racconti e segreti di New York.

Gli alligatori nelle fogne
Quella degli alligatori nelle fogne è forse la leggenda metropolitana più famosa di New York e affonda le sue radici negli anni Trenta del Novecento. Tra i responsabili della sua diffusione Teddy May, sovrintendente della rete fognaria della città, che in quegli anni raccontò allo scrittore Robert Daley di aver visto sotto le strade della Grande Mela un’intera colonia. La storia, nella quale si parlava di animali lunghi circa 60 cm, finì nel libro The World Beneath the City*, pubblicato nel 1959.
Forse nelle fogne di New York non c’è una colonia, ma, nel corso degli anni, gli avvistamenti non sono mancati. Nel febbraio 1935, per esempio, dopo una violenta nevicata, un gruppo di ragazzini si mise a spalare la neve che ostruiva un canale fognario e vi trovò un coccodrillo di oltre 2 metri. Secondo il rapporto della polizia si trattava di un animale scappato da una nave diretta nelle Everglades, in Florida.
Pare, inoltre, che proprio alla Florida siano legate le storie di Teddy May. Secondo molti, infatti, la colonia da lui segnalata si sarebbe formata con i cuccioli di alligatori portati a casa dai newyorkesi come regalo per i figli dopo le vacanze al caldo. Secondo le voci che giravano in città, quando questi animali cominciavano a diventare ingestibili, venivano gettati nel water, andando a finire proprio nelle fogne.

I celebri fantasmi dell’Hotel Chelsea
Tra gli alberghi infestati di New York c’è l’Hotel Chelsea, sulla 23esima, che nel corso degli anni ha accolto ospiti del calibro di Jimi Hendrix, Patti Smith, Edith Piaf e Arthur C. Clarke, che proprio in una delle sue camere scrisse il romanzo 2001: Odissea nello spazio*.
L’hotel, che dal 1966 fa parte dei New York City landmarks, i luoghi iconici e da preservare della città, il 12 ottobre 1978 fu teatro di una tragica vicenda: l’uccisione di Nancy Spungen, fidanzata di Sid Vicious, leader dei Sex Pistols nonché colpevole dell’omicidio. Oggi sembra che il suo spirito vaghi per le camere dell’albergo in compagnia di altri fantasmi celebri, come quelli di Charles Bukowski e Janis Joplin. Ve ne parlavo anche nel post dedicato a cosa vedere a Chelsea.

I fantasmi del Dakota Building
Affacciato su Central Park, il Dakota Building è uno dei palazzi residenziali più famosi di New York, oggi noto soprattutto per aver accolto John Lennon. Il cantautore, infatti, ha vissuto al suo interno fino al suo assassinio, avvenuto proprio di fronte all’edificio e, dopo il tragico evento dell’8 dicembre 1980, sembra che il suo spirito non abbia più abbandonato la struttura.
Il fantasma di John Lennon, però, non è da solo. Secondo alcuni ospiti e residenti, infatti, pare che tra gli appartamenti si aggiri anche lo spirito di un bambino vissuto nei primi anni del Novecento. Il ragazzino, di circa dieci anni e accompagnato da un odore nauseabondo, fu avvistato per la prima volta nel 1966 dalla troupe intenta a girare il film Rosemary’s Baby, di Roman Polanski.
Ultimo, ma non meno importante, il fantasma di una bimba dai capelli biondi intenta a giocare con una palla. La ragazzina viene spesso vista mentre attraversa porte e pareti.

I cimiteri infestati
Quando si parla di campisanti spesso si parla di fantasmi e New York non fa eccezione. Il più famoso è senza dubbio il seicentesco cimitero di Trinity Church, a Lower Manhattan, il più antico della città e luogo di riposo di oltre 120.000 persone. Tra le numerose tombe c’è anche quella di un comico d’altri tempi, oggi senza nome: passando lì davanti in molti hanno sentito una sonora risata.
Il secondo cimitero newyorkese per numero di fantasmi sembra essere quello della St. Paul’s Chapel, non distante dal 9/11 Memorial, dove in molti giurano di aver visto il fantasma di un uomo senza testa. Secondo la leggenda, l’uomo sarebbe l’attore teatrale britannico George Frederick Cooke, che per ripagare i debiti di gioco, prima di morire, avrebbe donato la sua testa alla scienza. L’uomo morì il 26 settembre 1812.

Le presenze di Washington Square Park
Come vi anticipavo nel post dedicato a cosa vedere lungo la Broadway e in quello sulle curiosità su New York, Washington Square Park era un tempo una zona paludosa utilizzata come cimitero per i newyorkesi meno abbienti e come luogo per le esecuzioni pubbliche.
Oggi è una piazza piena di vita, ricca di musicisti, artisti e bambini che corrono da una parte all’altra, ma pare che gli spiriti degli uomini e delle donne un tempo sepolti qui si aggirino ancora per la zona. In molti, infatti, giurano di averli immortalati per caso nelle proprie fotografie.

Il goblin della 27esima strada
E a proposito di fantasmi e strane presenze, una delle più bizzarre è quella del Goblin della 27esima strada, che pare si diverta a spostare mobili e ad aprire e chiudere porte e finestre delle case e degli appartamenti lungo la via.
La prima testimonianza risale al 1860, quando due donne trasferite lì da poco denunciarono l’accaduto alla polizia. La notizia si diffuse velocemente anche tra le scrivanie del Times, che poi risolse il mistero in poche settimane. Dopo lunghe ricerche e appostamenti, infatti, emersero i colpevoli: alcuni poliziotti di guardia annoiati e spesso alla ricerca di un riparo durante le fredde notti newyorkesi. In molti, però, ancora oggi non credono a questa versione e sono convinti dell’esistenza di uno spirito.

Il fantasma di Gerdtrude Tredwell
Se da una parte ci sono centinaia di spiriti senza identità, come il Goblin o le anime di Washington Square Park, dall’altra ce n’è uno con un nome e un cognome: Gerdtrude Tredwell, da molti considerato il fantasma più romantico di New York. Teatro delle vicende è l’edifico al numero 29 di East Fourth Street, per secoli proprietà della famiglia Tredwell.
Gerdtrude nacque proprio in quella casa nel 1840 e lì vi morì nel 1933, poche settimane prima del primissimo avvistamento, quando, secondo le testimonianze dei presenti, la porta d’ingresso della dimora si aprì all’improvviso lasciando entrare una donna anziana da tutti riconosciuta, appunto, come Gertrude.
Tre anni dopo, in seguito all’inaugurazione del Merchant’s House Museum, visitabile ancora oggi, avvenne il secondo incontro e da allora le testimonianze sono state numerosissime. Alcuni giurano di averla vista con lo stesso abito marrone che indossava nel 1933, altri ancora di averla incontrata da giovane, come se il fantasma si mostrasse in momenti diversi della sua vita.
Ma perché è considerato un “fantasma romantico”? Perché, quando la giovane Gerdtrude si innamorò del dottor Luis Walton, il padre di lei impedì il matrimonio a causa del differente credo (lui Cattolico, lei Episcopale) e da allora la ragazza non aprì più il suo cuore a nessuno. Secondo alcuni la donna si aggira per la casa in attesa del ritorno del suo innamorato.

I fantasmi di Eliza Jumel e Aaron Burr
Dalla 23esima ad Harlem, dove sorge la Morris Jumel Mansion. La casa, una delle più antiche di New York, sembra sia infestata dal fantasma di Eliza Jumel, una donna di umili origini e considerata da molti un’arrampicatrice sociale.
Dopo aver sposato Stephen Jumel nel 1804 e dopo essersi trasferitasi nella dimora Georgiana nel 1810, Eliza fu al centro di numerosi scandali, iniziati con la misteriosa morte del marito. Tra questi anche il suo secondo matrimonio con Aaron Burr, dal quale poi divorziò, un’azione all’epoca considerata vergognosa.
Se il fantasma di Eliza si aggira per la Morris Jumel Mansion, pare che quello di Burr si sposti da una parte all’altra di Manhattan, proprio come faceva in vita. In molti, però, lo hanno visto a Battery Park mentre osservava l’orizzonte in attesa del ritorno della sua amata figlia Theodosia, dispersa in mare. L’uomo è noto per aver ucciso durante un duello Alexander Hamilton, tra i padri fondatori degli Stati Uniti d’America e oggi ritratto nelle banconote da 10 dollari.

Dove dormire a New York
Durante il mio viaggio a New York ho soggiornato all’Hotel Mela*, a due passi da Times Square.
Le camere sono pulite e comode, leggermente più spaziose rispetto ad altre di Manhattan. In più l’albergo si trova in una posizione strategica per scoprire l’intera città, perché Times Square non è solo centrale, ma è anche servita da molte linee della metropolitana. Per scoprire come muoversi a New York, vi suggerisco di leggere il post dedicato.
Conoscete altri fantasmi o altri segreti di New York? Se volete condividere misteri, storie o leggende, lasciate un commento 🙂
Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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