Santarcangelo di Romagna: cosa vedere un passo alla volta

Santarcangelo di Romagna, in provincia di Rimini, è una città da scoprire lentamente. Vi porto a fare due passi tra storia, cultura e buon vino. Ecco cosa vedere.

Santarcangelo di Romagna è uno di quei paesi dell’Italia vera, quella fatta di storia, buon cibo e bei paesaggi.
Si trova a pochi chilometri da Rimini e dalle località balneari più famose della riviera e forse è questa la ragione per la quale a volte passa inosservato.

Santarcangelo di Romagna in pillole
Santarcangelo di Romagna è un comune che sorge su un colle, Colle Giove, dal quale alcuni sostengono prenda il nome uno dei vini più famosi della zona: il Sangiovese di Romagna. Per questo motivo è un continuo intreccio di salite e discese, gradini e case incastrate le une con le altre.
In epoca romana da qui passava la via Emilia, che collegava la vicina Rimini (Ariminum) a Milano (Mediolanum) ed è per questo che, nonostante le sue dimensioni ridotte, Santarcangelo ha sempre goduto di una certa importanza politica e militare.

Santarcangelo di Romagna: cosa vedere
Soprattutto nella parte alta della città, all’interno della cinta muraria malatestiana, Santarcangelo si presenta come il più tradizionale dei borghi, con strade di sampietrini dove può passare un’auto alla volta e tante storie da raccontare.
Una di queste è quella della Dama Bianca, il fantasma di una donna che sembra aggirarsi per le vie del centro medievale nelle notti senza luna.
Alcuni credono si tratti di Francesca da Polenta, moglie di Gianciotto Malatesta e amante del fratello di lui, Paolo Malatesta (sì, sono i Paolo e Francesca della Divina Commedia), che vaga alla ricerca del convento delle “Sepolte vive”, nel quale si rinchiuse la figlia dopo la morte della madre.
Leggende a parte, ecco cosa vedere a Santarcangelo di Romagna.

La Rocca Malatestiana
All’interno della cinta muraria sarà forse difficile vedere il fantasma della Dama Bianca, ma di sicuro è possibile ammirare dei bellissimi scorci e l’imponente Rocca Malatestiana (1386), simbolo del potere dell’antica famiglia romagnola.

Le Grotte Tufacee
Il colle di Santarcangelo è famoso anche per quelle che vengono chiamate le Grotte Tufacee, ma che in realtà sono gallerie artificiali scavate nell’arenaria e nell’argilla.
Ce ne sono circa 150 e una di queste, la Grotta monumentale pubblica, è visitabile.

Questi spazi sotteranei, durante la Seconda Guerra Mondiale, diventarono dei rifugi dai bombardamenti per i santarcangiolesi, ma prima venivano usati anche come luoghi di conservazione del vino, come granai o, i più antichi, come luoghi di culto.

Il centro commerciale naturale e il combarbio
All’esterno delle mura si sviluppa invece il centro commerciale naturale della città, fatto di negozi e botteghe.

In Piazzetta Molari si trova il Combarbio: un quadrivio segnalato da una bitta (la tozza colonna alla quale si legano gli ormeggi delle barche) incastrata in una mola (la ruota usata per macinare le olive).
Questo oggetto non rappresenta solo l’unione tra terra e mare, ma anche l’origine di un filo di Arianna in mattoni rossi che percorre le vie del centro. Seguendolo si toccheranno tutti i negozi principali e di prima necessità.

Piazza Ganganelli
Non distante c’è la piazza principale, Piazza Ganganelli, con l’omonimo arco e la Fontana della Pigna, un’installazione nata dall’idea di Tonino Guerra, poeta santarcangiolese. A lui è dedicato anche un museo (Nel mondo di Tonino Guerra) all’interno delle mura della città.


L’Azienda Agricola Colle dei Poeti
Gli amanti del vino in visita a Santarcangelo di Romagna non possono non allontanarsi dal centro e perdersi tra le colline e i vigneti.
A circa cinque minuti in auto si trova l’Azienda Agricola Collina dei Poeti, immersa nel verde tra viti, ulivi e gelsi. Qui si possono assaggiare ed acquistare diversi tipi di vini e fidatevi se vi dico che ne vale la pena.


Santarcangelo è uno dei comuni da non perdere se si visita la Romagna, che, come ho già raccontato, non è solo mare, ma anche storia, arte e buon cibo. È un luogo da scoprire con calma, passo dopo passo e gradino dopo gradino.

Informazioni utili per visitare Santarcangelo di Romagna
Santarcangelo di Romagna si trova in provincia di Rimini, a circa 10 chilometri dal capoluogo, 20 da Cesena e altrettanti da San Marino.
È una cittaslow (una delle 60 presenti in Italia e delle 200 in tutto il mondo), che si impegna a migliorare la qualità della vita degli abitanti e di tutti quelli che la visitano. Il concetto si sviluppa da quello enogastronomico dello SlowFood.
Per raggiungerla in auto potete percorrere la A14 Bologna-Ancona, con uscita Rimini-Nord (Santarcangelo è a 4 km verso ovest), in treno, invece, potete usare la linea Bologna-Ancona-Lecce (fermata Rimini o Santarcangelo). In autobus, infine, potete prendere le linee 9 e 90 da e per Rimini.

Dove dormire vicino a Santarcangelo di Romagna
Durante il mio viaggio in Romagna sono stata ospite dell’Hotel San Salvador* di Bellaria Igea Marina.
La camera era pulita, spaziosa, con un letto comodo e una vasca idromassaggio in bagno. La cucina è eccellente e il personale davvero accogliente, non posso che consigliarlo, io mi sono sentita come a casa.

Media
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Francesco Magnani
Da Santarcangiolese – acquisito – non ho potuto fare a meno di leggere questo articolo. Hai raccontato in maniera entusiasmante questo meraviglioso paese 😉
Martina Sgorlon
Francesco MagnaniGrazie Francesco, sapere che l’articolo è piaciuto a chi vive ogni giorno quel luogo è una soddisfazione 🙂
La Folle
Ho aggiornato il calendario editoriale la settimana scorsa e tra i post che avrei preparato questa settimana c’era proprio questo di Santarcangelo, però a questo punto lo farò slittare di qualche settimana 🙂 mi hai rinfrescato la memoria, e foto come sempre bellissime!
Martina Sgorlon
La FolleCiao Anna 😀
Per me non è un problema se lo pubblichi questa settimana, ma fai come preferisci! Poi inserisco il link in questo post, come ho fatto con gli altri 🙂
Grazie mille, sono felice che le foto ti piacciano 😀 A presto 🙂
Michela
Davvero molto grazioso questo borgo e poi il Combarbio con il suo “filo rosso” è una cosa carinissima da seguire per girarlo!
Come sempre bellissime foto Martina!
Martina Sgorlon
MichelaCiao Michela 🙂
Anche a me è piaciuto molto, ti consiglio di andarci se ti capita di visitare quella zona 🙂
Grazie mille, a presto 🙂
UrsaMinor
Ciao Martina è davvero un borghetto delizioso!
Mi è piaciuta anche l’idea del filo di Arianna sul basolato, proprio insolita!
A volte basta davvero poco per valorizzare qualcosa! ^_^
Martina Sgorlon
UrsaMinorCiao 🙂
Vero? Anche se è una piccola città assomiglia più a un paesino: pieno di angoli da fotografare e scoprire a piedi 🙂
Il filo di Arianna ha colpito moltissimo anche me, una bella idea 🙂
Claudia Antonacci
Ma che bel posto!! Viene assolutamente voglia di visitarlo!! Lo terrò a mente se passerò nei dintorni!
Claudia
The fashion peony
Martina Sgorlon
Claudia AntonacciCiao Claudia 🙂
Sono felice di essere riuscita ad incuriosirti! In caso fammi sapere 😉
A presto 🙂
Agnese - I'll B right back
Ahahha Marti, guardo la quarta foto e rido al ricordo di noi impalate in mezzo alla strada ad attendere che quei signori si togliessero dalla prospettiva, ti ricordi?? Ahahah che risate!
Bello anche questo articolo, come sempre: in poche parole e immagini hai colto a pieno il senso della nostra visita a Santarcangelo!! 🙂
Martina Sgorlon
Agnese – I’ll B right backCiao Agnese ❤ ahaha sì! Sembrava lo stessero facendo di proposito: noi impalate per fare la foto, loro per guardare il panorama da un punto dove, se non ricordo male, non si vedeva moltissimo 😛
In ogni caso Santarcangelo mi è davvero piaciuta e sono felice di essere riuscita a raccontarla 🙂
Grazie ❤ un bacione ❤