Roussillon e le sue cave d’ocra: alla scoperta di una Provenza insolita

A Roussillon, in Provenza, per scoprire le sue cave d’ocra. Le informazioni per visitarle e la leggenda che racconterebbe la loro origine.
Che cosa succede quando una terra che tutti conoscono grazie ad unico colore improvvisamente ti stupisce riempiendoti gli occhi con un altro che è l’esatto opposto?
La Provenza, nel sud della Francia, a inizio luglio si presenta ricoperta di onde infinite di cespugli viola che si susseguono senza tregua, come vi ho raccontato in un altro post. Eppure, un po’ più a ovest di Valensole e dei suoi campi di lavanda, si trova Roussillon, che in quanto a colori non ha nulla di invidiare. Vi porto a scoprire le sue cave d’ocra.
La storia di Roussillon in pillole
Comparsa per la prima volta nei documenti storici nell’989 con il nome di Rosillione, Roussillon, nel dipartimento Vaucluse, sembra essere nata da un insediamento gallo-romano in epoca più antica, ma per secoli rimase un piccolo villaggio tra le colline della Provenza.
Il suo sviluppo iniziò infatti solo nel Diciottesimo secolo, quando l’aumento del fabbisogno di ferro, la diversificazione e l’ammodernamento delle tecniche di lavorazione tessile e la necessità di nuovi coloranti incentivarono lo sfruttamento dell’ocra della quale Roussillon era ricca.
Tutt’intorno al villaggio nacquero quindi numerose cave, ma anche fabbriche (come la storica Mathieu, fondata da Joseph Mathieu nel 1870) che portarono allo sviluppo della zona, ma la situazione cambiò nuovamente nel Ventesimo secolo, quando i moderni strumenti d’estrazione e la scoperta di depositi più redditizi portano gradualmente alla chiusura di tutte le miniere e di tutte le industrie cittadine.
A risollevare le sorti di Roussillon fu il turismo, che trasformò le cave e i loro straordinari colori in luoghi da non perdere durante un viaggio in Provenza.

Le cave d’ocra di Roussillon: Le Sentier des Ocres
Roussillon è quindi da sempre famosa per i suoi giacimenti di ocra, oggi ribattezzati con il nome Le Sentier des Ocres, e sono proprio loro ad arricchire la tavolozza della Provenza, che dopo la lavanda si tinge così di rosso e di tutte le sue sfumature, che si mescolano fra loro creando un contrasto netto con il cielo azzurro e terso, mentre qualche puntino verde spunta qua e là.
Al di là di tutto, però, è il sole a decidere che colore mostrare: a seconda della luce naturale, infatti, le pareti di ocra cambieranno colore passando da un chiaro arancione a un rosso scuro, mattone.
Mentre si passeggia tra le pareti di ocra lungo il Chaussée des Géants (Il Cammino dei Giganti), le scarpe e i vestiti si sporcheranno, perché la polvere è nell’aria e sulle passerelle, ma gli occhi saranno così concentrati a non perdere nemmeno una sfumatura che quello sarà l’ultimo dei vostri problemi.
Per arricchire la visita si può raggiungere anche l’Écomusée de l’ocre, uno spazio creato per far scoprire tutto ciò che c’è da sapere sui pigmenti colorati e sulle proprietà cromatiche dell’ocra. A questo si affianca la visita alla storica fabbrica Mathieu; trovate tutte le informazioni sul sito Okhra.com.

Informazioni utili per visitare le cave d’ocra
L’entrata a Le Sentier des Ocres di Roussillon costa 3,00€ a tariffa intera e 2,00€ a visitatori per i gruppi di almeno 15 persone. L’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 10 anni e le persone diversamente abili. Il sito è aperto a orari variabili a seconda del periodo dell’anno e di eventuali manutenzioni; per le informazioni aggiornate vi suggerisco di visitare il sito Luberon-apt.fr.
Il percorso del sentiero ocra non è adatto a persone in sedia a rotelle o passeggini. I cani, se tenuti al guinzaglio, sono i benvenuti.
Per chi arriva in auto, il parcheggio Ocres è situato a circa 100 metri dall’ingresso de Le Sentier des Ocres. In alternativa ci sono altri parcheggi a circa 600-800 metri di distanza; li trovate nel sito che ho menzionato poco sopra. I parcheggi, con poche eccezioni, sono a pagamento e costano 3,00€ al giorno.

Io ho visitato Roussillon in autonomia, ma se vi trovate in Provenza sappiate che potete partecipare anche a uno dei tanti tour guidati che vi portano alla scoperta della zona. Vi lascio qui sotto alcune idee, ma seguendo i link trovate anche tante altre proposte.
- Escursione a Roussillon, Gordes, Lourmarin e Bonnieux* (in inglese, da Aix-en-Provence);
- Escursione a Gordes, Roussillon e Fontaine de Vaucluse* (in inglese, da Avignone);
- Roussillon, Lourmarin e Gordes + Mercato provenzale* (in inglese, da Marsiglia);
- Escursione a Roussillon, Gordes e Lourmarin + Degustazione di vini* (in inglese, da Aix-en-Provence);
- Roussillon, Lourmarin e Fontaine de Vaucluse + Mercato provenzale* (in inglese, da Aix-en-Provence);
- Luberon: tour dei villaggi sulle colline* (in inglese o in francese, da Aix-en-Provence);
- Provenza: il meglio della regione in un tour da Avignone* (in inglese o in francese).

La leggenda delle cave di Roussillon
Secoli fa, nel castello di Roussillon vivevano Dame Sermonde e Seigneur Raymond d’Avignone. Un giorno, Guillaume de Cabestan, giovane rampollo di un’altra famiglia del Sud della Francia, arrivò a palazzo per imparare le arti e la cavalleria. Il signore del castello, però, era spesso impegnato in battute di caccia, così sua moglie Dame Sermonde e il giovane si ritrovarono spesso a farsi compagnia a vicenda e, piano piano, si innamorarono l’una dell’altro.
La voce cominciò a girare all’interno del palazzo e un giorno arrivò anche a Raymond D’Avignone, che decise immediatamente di parlare con Guillaume per scoprire la verità e per farlo organizzò una battuta di caccia. Durante l’evento i due parlarono di diversi argomenti, amore compreso, e quando Raymond chiese al ragazzo se fosse innamorato, lui, per non tradire Sermonde, disse che sì, era innamorato di una donna, e quella donna era Agnès, sorella della dama del castello.

Raymond non credette alle sue parole e così decise di andare, insieme a Guillaume, da Agnès e di fare la stessa domanda anche a lei. La giovane capì immediatamente la situazione e stette al gioco per proteggere la sorella, quest’ultima, però, decise che era arrivato il momento di confessare tutto al marito e, poco dopo, attraverso una poesia, propose a Guillaume di portare alla luce il loro amore.
Quando il signore lesse lo scritto andò su tutte le furie e decise di vendicarsi: accoltellò Guillaume, lo decapitò e gli strappò il cuore dal petto. Poi, portò l’organo nelle sue cucine e chiese al cuoco di utilizzarlo per preparare una salsa piccante, il piatto preferito di sua moglie.
Dopo cena, Sermonde scoprì cosa aveva appena mangiato e per la disperazione decise di togliersi la vita lanciandosi dalla cima del castello. Secondo la leggenda, il suo sangue oggi colora la terra di Roussillon.

Dove dormire in Provenza

Durante il mio viaggio in Provenza ho soggiornato una notte al B&B Le Campagne Berne di Pierrerue, completamente immerso nel verde e non distante da Forcalquier, e una notte a Reillanne, al B&B Etoile D’Euria*.
Quest’ultimo, dopo il mio viaggio, è stato completamente ristrutturato, quindi non posso dare un giudizio, ma la posizione era ottima perché da lì si possono raggiungere comodamente tutti i luoghi legati alla lavanda.
Siete mai stati a Roussilon? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le foto sono state scattate con una Nikon Coolpix S210*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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ChiaraPaglio
Mi piacerebbe tantissimo visitare questo posto! Samuel Beckett trasse probabilmente ispirazione da questo paesaggio quando descrisse lo scenario di Aspettando Godot. Infatti trascorse molto tempo nei dintorni di Roussillon durante la seconda guerra mondiale, mentre si nascondeva dai tedeschi perché aveva collaborato con la resistenza francese 🙂
Martinaway
ChiaraPaglioMa che bella “curiosità”, grazie per averla condivisa tra i commenti 🙂