Roosevelt Island: storia, curiosità, cosa vedere e come arrivare sull’isola newyorkese

Roosevelt Island: la sua storia, i suoi tanti nomi, cosa vedere, alcune curiosità e tutte le informazioni utili per visitare l’isola newyorkese tra Manhattan e il Queens.
Bagnata dall’East River, Roosevelt Island è un’isola che nel corso dei secoli ha cambiato moltissimi nomi e che ha altrettante storie da raccontare, tutte custodite tra antichi ospedali, manicomi e nuovi parchi. In questo post vi parlo del suo passato, vi suggerisco cosa vedere, condivido alcune curiosità e tutte le informazioni utili per raggiungerla e per visitarla.
La storia di Roosevelt Island
Roosevelt Island, tra Manhattan e il Queens, è un’isola dai tanti nomi, a partire da Minnehanonck, quello in uso tra i nativi Lenape e un termine che secondo alcuni è traducibile in inglese con “Long Island” e secondo altri con “Nice Island” o “It’s nice to be on the island”.
Quando la striscia di terra fu acquistata dai coloni olandesi, nel 1637, fu ribattezzata Varkens Eylandt (Isola dei Maiali), un nome che mantenne fino al 1666, anno della conquista inglese. Sotto la bandiera britannica, Roosevelt Island diventò prima proprietà del Capitan John Manning, che la ribattezzò Manning’s Island, e poi di suo genero Robert Blackwell e dei suoi discendenti, che cambiarono nuovamente il suo nome in Blackwell’s Island.

Nel 1828, l’isola fu acquistata dalla Città di New York, che quattro anni dopo vi costruì un penitenziario e un ospedale dedicato esclusivamente ai detenuti. Nel 1839, qui aprì anche il New York City Lunatic Asylum, destinato ai pazienti con disturbi mentali, poi trasferiti, tra la fine del Diciannovesimo e l’inizio del Ventesimo secolo, su Ward’s Island e su Rikers Island.
A questi seguirono una workhouse, ossia un’istituzione nata per supportare chiunque non fosse in grado di farlo autonomamente e che qui poteva trovare alloggio e impiego; lo Smallpox Hospital, aperto nel 1856 per far fronte all’epidemia di vaiolo; il Renwick’s City Hospital, che sostituì quello penitenziario, distrutto da un incendio; e una scuola di infermieristica, la School of Nursing.
È proprio per l’elevata concentrazione di ospedali e istituzioni che, nel 1921, l’isola fu ribattezzata ancora una volta Welfare Island, per poi prendere il suo nome attuale nel 1973, quando fu dedicata a Franklin Delano Roosevelt.

Visitare Roosevelt Island: cosa vedere
Roosevelt Island, che si estende tra la 46esima e l’85esima strada, è oggi un’isola prevalentemente residenziale, ma non mancano alcuni luoghi da non perdere e da inserire nel vostro itinerario di viaggio a New York. Ecco i principali.

Franklin D. Roosevelt Four Freedoms Park
Il primo è il Franklin D. Roosevelt Four Freedoms Park, che dal 2012 copre la punta meridionale dell’isola. Dedicato all’ex presidente statunitense e al suo celebre discorso Four Freedoms (Freedom of Speech, Freedom of Worship, Freedom from Want e Freedom from Fear), portato al Congresso nel 1941, il parco è caratterizzato da aree verdi e da percorsi pedonali dai quali si possono ammirare Manhattan e il Queens da un punto di vista privilegiato. A questi si affianca un memoriale in marmo bianco sul quale sono riportate alcune frasi del discorso di Roosevelt.
Il parco è aperto da ottobre a marzo dalle 9.00 alle 17.00 e da aprile a settembre fino alle 19.00. Chiuso il martedì.

Smallpox Hospital
A due passi dal limite settentrionale del parco c’è ciò che rimane dello Smallpox Hospital, aperto nel 1856 e chiuso quasi un secolo dopo. Progettato dall’architetto James Renwick Jr. in stile neogotico, oggi l’edificio è noto anche come Renwick Ruin ed è inserito nel National Register of Historic Places. Al momento è chiuso al pubblico e in stato di semi abbandono (come potete vedere nella foto in basso), ma l’obiettivo è quello di renderlo agibile e visitabile. Il progetto è disponibile su TheRuin.org.
Allo stesso architetto si deve anche il Blackwell Island Light, il faro posto sulla punta settentrionale dell’isola, in mezzo al verde di Lighthouse Park.
Blackwell House
A ricordare il passato dell’isola c’è anche l’eredità lasciata dalla famiglia Blackwell: la Blackwell House, una dimora realizzata nel 1796 e oggi l’edificio più antico di Roosevelt Island, oltre che uno dei pochi esempi cittadini di dimora del Diciottesimo secolo. Si trova al numero 500 di Main Street.

Curiosità su Roosevelt Island
Complice la sua particolare storia, Roosevelt Island è comparsa moltissime volte tra le pagine della letteratura, in film, serie tv e videogiochi e custodisce alcune storie che la rendono un luogo tanto particolare quanto affascinante. Ecco alcune curiosità che forse non conoscete.

La nascita del giornalismo sotto copertura
All’isola è legata una delle storie più affascinanti del giornalismo: quella di Nellie Bly. Giornalista del New York World, nel 1887 Bly propose al direttore della testata, Joseph Pulitzer, di condurre un’inchiesta sulle condizioni del reparto femminile del Women’s Lunatic Asylum, su Roosevelt Island. Per farlo si finse pazza, fu internata e così, sotto copertura, riuscì a vedere e sperimentare in prima persona la terribile situazione all’interno della struttura.
Dieci giorni dopo, grazie all’intervento del giornale, la donna fu dimessa e raccontò tutto non solo in alcuni pezzi usciti sulla testata, ma anche in un libro: Ten Days in a Mad-House* (Dieci giorni in manicomio*, in italiano). Bly, a soli ventitré anni, diventò così la prima donna a dedicarsi al giornalismo investigativo e la creatrice del “giornalismo sotto copertura”. Alla sua storia è ispirata anche la seconda stagione della serie tv American Horror Story.

I detenuti più famosi di Roosevelt Island
Il penitenziario di Roosevelt Island accolse nel corso degli anni alcuni celebri detenuti come Billie Holiday, accusata di prostituzione; l’attrice Mae West, incarcerata per atti osceni dopo la performance dell’opera teatrale Sex; e Fritz Joubert Duquesne, spia nazista e leader del Duquesne Spy Ring, il più grande caso di spionaggio nella storia degli Stati Uniti conclusosi con una condanna.
Tra gli altri anche numerosi attivisti, come Becky Edelson, prima donna a fare lo sciopero della fame per fini sociali negli Stati Uniti; Emma Goldman, anarchica e filosofa a sostegno del controllo delle nascite e contro l’intervento nella prima Guerra Mondiale; e Mary Jones, una prostituta transgender che dell’Ottocento osò presentarsi di fronte alla corte in abiti femminili.

Roosevelt Island nella letteratura
Roosevelt Island è comparsa più volte tra le pagine della letteratura, a partire da American Notes (1842), di Charles Dickens, che ne scrisse dopo aver visitato l’Asylum.
L’isola fu poi menzionata anche da Horatio Alger in Ragged Dick: Or, Street Life in New York with the Boot Blacks* (1867), da Stephen Crane in Maggie: ragazza di strada* (1893); da O. Henry in The Cop and the Anthem* (1904); da Eugene O’Neill in Lo scimmione (1922) e da Francis Scott Fitzgerald in Il Grande Gatsby* (1925); del romanzo parlavo anche nel post dedicato ai libri ambientati a New York.
Recentemente è apparsa anche in The Dead House* (2001) di Linda Fairstein; in Riding The White Bull (2004) di Caitlín R. Kiernan; in Code Orange (2005) di Caroline B. Cooney; in Shadowhunters – Città di ossa (2007) di Cassandra Clare; e in The Pox Academy (2022) di Warren Mead.

L’isola sul grande schermo…
Roosevelt Island fece la sua prima comparsa sul grande schermo nel 1932, con il film Nessun uomo le appartiene, pellicola con Clark Gable e Carole Lombard, e da allora è apparsa in decine di lungometraggi. Tra questi Blackwell’s Island (1939), Una donna senza volto (1966), L’esorcista (1972), I falchi della notte (1981), Fuga dal Bronx (1983), Turk 182 (1985), Tartarughe Ninja alla riscossa (1990), Scappo dalla città (1991), Amore con interessi (1993), Léon (1994) e Ipotesi di complotto (1997).
Negli anni Duemila, invece, è comparsa in Zoolander (2001), Spider-Man (2002), Gangs of New York (2002), Anything Else (2003), Dark Water (2005), Il buio nell’anima (2007), Daddy Longlegs (2009) e John Wick 4 (2023). Alcuni di questi li trovate anche nel post dedicato ai film ambientati a New York.
…e sul piccolo schermo
Non mancano nemmeno gli show e le serie televisive. È il caso di Naked City, Law & Order, CSI:NY, America’s Next Top Model, 24, Unforgettable, White Collar, Elementary, Impractical Jokers, The Strain, Younger, Maniac e Billions. Di alcune di queste parlavo anche nel post dedicato alle serie tv ambientate a New York.
E a proposito di video e schermi, nel 1973 Roosevelt Island è comparsa anche nel video della canzone Us and Them dei Pink Floyd e, a partire dal 1992, in alcuni videogiochi: da Atomic Runner (1992) a Grand Theft Auto IV (2008), passando per Crysis 2 (2011), Spider-Man 2 (2004) e The Amazing Spider-Man (2012).

Informazioni utili per visitare Roosevelt Island
Il giorno migliore per visitare Roosevelt Island è il sabato, quando su Main Street, dalle 9.30 alle 14.30, si tiene il Farmers Market, il mercato degli agricoltori. In alcuni periodi le bancarelle vengono trasferite in Good Shepard Plaza, quindi vi consiglio di controllare sempre il sito prima di organizzare la visita.

Come raggiungere Roosevelt Island
Roosevelt island può essere raggiunta con la metropolitana, con la teleferica o in traghetto. Chi arriva dal Queens può utilizzare anche l’auto, attraversando il Roosevelt Island Bridge.
- In metropolitana: linea F (arancione) o FX con fermata a Roosevelt Island;
- In teleferica (Roosevelt Island Tramway): l’accesso è sulla 60esima, all’incrocio con la 2nd Avenue e il biglietto è lo stesso che si usa per i mezzi pubblici, quindi se avete una MetroCard potete salire senza costi aggiuntivi;
- In traghetto: il Roosevelt Island Ferry Terminal si trova sulla costa affacciata sul Queens e vi fermano tutte le imbarcazioni della linea AS (Astoria Ferry Route), sia quelle provenienti dal Queens (terminal Astoria e Long Island City) che quelle provenienti da Brooklyn (Brooklyn Navy Yard) o da Manhattan, dove ci si può imbarcare ai terminal East 90th St (a nord), East 34th Street (Midtown), Pier 11 / Wall St (Lower Manhattan). Tutte le informazioni, compresi i prezzi dei biglietti (che potete acquistare al terminal), sono disponibili su Ferry.nyc.
Per maggiori informazioni su come muoversi a New York vi consiglio di leggere il post dedicato.

Dove dormire a New York
Durante il mio secondo viaggio a New York ho soggiornato al The Herald*, a due passi da Herald Square e dall’Empire State Building. L’albergo offre solo servizio pernottamento, senza colazione o altri pasti.
La camera non era molto grande, ma rispettava per dimensioni e qualità gli standard newyorkesi. Punto di forza dell’albergo è sicuramente la sua posizione, estremamente strategica per scoprire l’intera città, perché l’area di Herald Square non è solo centrale, ma è anche servita da molte linee della metropolitana.

Se avete domande, dubbi o suggerimenti su cosa vedere a Roosevelt Island, lasciate un commento!
Per vedere le foto scattate a New York (con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*) sfogliare il mio album su Flickr.
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