Il quartiere ebraico di Praga: a Josefov tra sinagoghe, leggende e storia

Il quartiere ebraico di Praga: visitare Josefov. Un viaggio tra le sue sinagoghe e la sua storia per scoprire un altro volto di Staré Město, la Città Vecchia.
Josefov è una delle anime di Staré Město, la Città Vecchia di Praga. È il suo quartiere ebraico, una delle aree più antiche di tutta la capitale ceca. Nonostante questo, però, gli edifici storici non sono moltissimi, o comunque sono meno di quelli che ci si aspetterebbe di trovare, perché fu quasi interamente ricostruito a cavallo tra l’Ottocento e il Novecento.
Gli edifici, realizzati in stile Art Nouveau, oggi ospitano boutique delle marche più famose, negozi eleganti e un paio di antiquari e il quartiere è diventato non solo un luogo ricco di storia, ma anche meta dello shopping. Vi porto a scoprirlo.
Il quartiere ebraico di Praga in pillole
Josefov è la casa della comunità semita della città dal Tredicesimo secolo (anche se i primi ebrei si sono stabiliti qui già nel Decimo) e, da allora, come si può tristemente immaginare, ha subìto un incalcolabile quantità di accuse, attacchi e persecuzioni.
Per cercare di arginare il problema, nel 1781, l’Imperatore Giuseppe II emanò una legge che abolisse ogni discriminazione, anche se ciò non bastò a fermare l’intolleranza.

Molti degli antichi luoghi di culto e dei siti più importanti del quartiere sono gestiti dal Museo Ebraico (Židovské muzeum v Praze) che dal 1906 ad oggi è riuscito a raccogliere oltre 140mila tra libri e oggetti appartenuti agli Ebrei moravi e boemi.
Una gran parte è esposta proprio all’interno delle vecchie sinagoghe (ora visitabili con un unico biglietto) che formano, insieme alla Sala delle Cerimonie, un vero e proprio museo dislocato. Ve l’avevo anticipato nel post dedicato a cosa vedere a Praga, perché questa zona è senza dubbio uno dei luoghi da non perdere in città.

Cosa vedere nel quartiere ebraico di Praga
Vi porto a scoprire il quartiere ebraico di Praga: ecco cosa vedere e tutte le informazioni utili per conoscere un po’ più a fondo il cuore di una delle comunità semite più importanti d’Europa.

Il Municipio Ebraico
Il Municipio Ebraico risale al Sedicesimo secolo e credo sia il luogo perfetto dal quale partire per una visita a Josefov, perché qui c’è la biglietteria principale del Museo. Al di là di questo, è famoso soprattutto per il suo orologio con il sistema di numerazione ebraico: le lancette girano in senso antiorario.

Sinagoga Maisel
La Sinagoga Maisel (Maiselova Synagoga) fu costruita nell’ultimo decennio del Cinquecento e inizialmente era privata. Realizzata in un mix tra stile Rinascimentale e stile Gotico, apparteneva al filantropo Mordechai Maisel che conservò all’interno la propria preziosa collezione di oggetti di culto legati alla sua religione.
A causa di incendi e ristrutturazioni, l’attuale edificio è molto diverso da quello originale e nel Novecento i nazisti ne cambiarono addirittura la funzione. Durante la Seconda Guerra Mondiale, infatti, portarono qui quasi seimila opere d’arte e oggetti trafugati in altre sinagoghe della Moravia e della Boemia per realizzare un museo antiebraico. Oggi ospita la mostra permanente “La storia degli Ebrei in Boemia”.

Sinagoga Pinkas
La Sinagoga Pinkas (Pinksova Synagoga) fu fatta costruire nel 1535 da Aron Horowitz, uno dei cittadini più importanti del quartiere ebraico di Praga, ma prende il nome da suo nipote Pinkas Horowitz, il rabbino che la trasformò in una scuola.

È molto diversa dalle altre, perché oggi è un vero e proprio luogo di memoria e non solo un museo. Sulle sue pareti, infatti, sono stati scritti a mano i nomi di 80mila ebrei moravi e boemi morti durante il Regime Nazista. Sono stati elencati in ordine alfabetico secondo il nome dell’ultima città nella quale hanno vissuto, o almeno l’ultima documentata. La navata principale della sinagoga è dedicata agli oltre 40mila ebrei praghesi.
Questo monumento commemorativo ha subìto molti danni nel corso del tempo, per lo più a causa di umidità e inondazioni (l’ultima nel 2002), e altrettanti restauri. Soprattutto, non è ancora stato terminato, perché gli studi per dare un nome alle vittime sono ancora in corso.
In una sala della Sinagoga Pinkas sono esposti alcuni disegni realizzati dai bambini del campo di concentramento di Terezín (a circa 60 chilometri dalla capitale ceca) e alcuni oggetti a loro appartenuti. Proprio a quest’ultima sala bisognerebbe dedicare il giusto tempo per riuscire ad apprezzarne il valore storico e umano.
Cimitero Ebraico
Il Cimitero Ebraico (Starý židovský hřbitov) è forse il luogo più suggestivo di tutto il Museo.
All’interno dei suoi confini sono state poste circa dodicimila lapidi (secondo i documenti, però, le tombe sono molto più numerose) e la più antica risale al 1439. Tra di loro c’è anche quella del rabbino Jehuda Löw, che secondo la leggenda è il “padre” del Golem protettore di Josefov. Vi ho raccontato la sua storia nel post dedicato alle leggende di Praga.
Il cimitero, però, con il passare dei secoli, è diventato troppo piccolo per ospitare tutti gli ebrei deceduti in città. Poiché secondo la tradizione ebraica, le tombe non possono essere spostate o svuotate, non importa quanto tempo sia passato, oggi le lapidi sono tutte le une (in alcuni casi troppo) vicine alle altre. Tutto questo perché, nel corso dei decenni, sono “semplicemente” stati aggiunti ben 12 strati di terreno e le pietre sono state riposizionate sulla nuova superficie man mano.
Quando nel 1787 Giuseppe II proibì l’utilizzo dei cimiteri all’interno dei centri abitati, un nuovo campo santo ebraico fu costruito nel quartiere di Žižkov. Lì vi è sepolto anche Kafka.

Sala delle Cerimonie
La Sala delle Cerimonie (Obřadní síň) si trova vicino all’uscita del Cimitero Ebraico. Dove oggi troviamo questo edificio, ricostruito tra il 1911 e il 1912, un tempo sorgeva l’antica sala dalla quale prende il nome e l’obitorio. Al suo interno ospita un’esposizione permanente dedicata alle tradizioni e alle usanze ebraiche, con particolare attenzione ai temi della malattia e della morte.

Sinagoga Klausen
La Sinagoga Klausen (Klausová Synagoga), anche lei a due passi dall’uscita del Cimitero, fu costruita una prima volta nel 1570 e una seconda nel 1694, dopo che fu distrutta da un devastante incendio. In realtà, però, nel corso dei secoli subì così tante modifiche che gli unici elementi Seicenteschi rimasti sono la forma delle finestre e la targa che ne celebra la ricostruzione del Diciassettesimo secolo.
Per decenni è stata la sinagoga più grande del quartiere ebraico di Praga e prende il nome dalle tre aree che la componevano, chiamate clausure (klaus): l’antica università talmudica, l’oratorio e la sala dei bagni rituali.
L’interno è abbastanza spoglio, arricchito con delle teche dove sono conservati altri cimeli e oggetti legati alla mostra “Le tradizione e le usanze ebraiche”.

Sinagoga Vecchio-Nuova
La Sinagoga Vecchio-Nuova (Staronová synagoga) è la più antica dell’Europa Centrale e fu realizzata negli anni Settanta del Tredicesimo secolo, il che la rende anche uno degli edifici gotici più vecchi di tutta la Repubblica Ceca. Per molto tempo coprì il ruolo di sinagoga più giovane di Praga (da qui “nuova”), ma oggi è la più antica ed è a questo che si deve il suo nome.

L’esterno è abbastanza semplice, se non fosse per i suoi frontoni in mattoni, ma l’interno è molto suggestivo. Un ambiente raccolto e solenne tutt’oggi utilizzato per la preghiera e l’unico di questo elenco che non prevede un’esposizione permanente e che non fa parte del Museo Ebraico.
Secondo la leggenda, nella sua soffitta riposerebbe il Golem, il gigante di argilla creato dal rabbino Jehuda Löw nel Sedicesimo secolo che aveva, tra i vari scopi, quello di proteggere la comunità ebraica di Praga e di tutta l’attuale Repubblica Ceca.

La statua di Kafka
Poco prima di entrare nella Sinagoga Spagnola, ultima tappa tra le vie di Josefov, si può trovare una statua dedicata a Franz Kafka, nato e vissuto in città, a pochi metri da questo luogo.
Durante un’intervista, l’artista Jaroslav Róna ha affermato di essersi ispirato all’opera Descrizione di una battaglia*, dove è presente la scena di due uomini l’uno sulle spalle dell’altro, ma di averla reinterpretata aggiungendo un po’ di ambiguità e mistero attraverso il gigante invisibile.

Sinagoga Spagnola
La Sinagoga Spagnola (Španělská synagoga) è la più spettacolare di questo viaggio. I suoi interni in stile moresco sono ricchi di dettagli eleganti e l’ambiente è diversissimo dai precedenti, sicuramente più colorato. Fu eretta tra il 1867 e il 1868, ma meno di un secolo dopo smise di ospitare le funzioni religiose, diventando ufficialmente parte del Museo Ebraico a metà degli anni Cinquanta.
La mostra permanente esposta tra le sue mura è intitolata “La storia degli Ebrei, dall’emancipazione ai giorni nostri”. Si può in qualche modo definire un proseguimento di quella all’interno della sinagoga Maisel.

Visitare il quartiere ebraico di Praga: le informazioni utili
I luoghi elencati nel post sono stati presentati secondo il percorso suggerito per la visita e appartengono quasi tutti al Museo Ebraico di Praga. Sono aperti dalla domenica al venerdì dalle 9.00 alle 16.30 (fino alle 18.00 da aprile a ottobre).
Esistono diverse tipologie di biglietto a seconda di ciò che si vuole visitare:
- Biglietto “Quartiere Ebraico di Praga” (Prague Jewish Town): giro completo che comprende, oltre ai luoghi citati nel post, anche la Galleria Robert Guttman, che ospita mostre temporanee. Costa 500 CZK a tariffa intera e 340 CZK a tariffa ridotta.
- Biglietto “Museo Ebraico di Praga” (Jewish Museum in Prague): comprende i luoghi citati ad esclusione della Sinagoga Vecchio-Nuova. Costa 330 CZK a tariffa intera e 220 CZK a tariffa ridotta.
- Biglietto per entrare esclusivamente alla Sinagoga Vecchio-Nuova: 200 CZK a tariffa intera e 140 CZK a tariffa ridotta.
- Galleria Robert Guttman: 40 CZK a tariffa intera e 20 CZK a tariffa ridotta.
Tutti i biglietti sono gratuiti per i bambini sotto i 6 anni; possono usufruire della tariffa ridotta gli under 15 e gli studenti under 26 muniti di tesserino universitario o equivalenti.
Anche se io non sono riuscita a visitarla, la città di Praga ha anche un’altra sinagoga: quella di Gerusalemme (o del Giubileo). Fu realizzata nel 1905 in un mix tra Art Nouveau e stile Moresco e si trova al civico 7 di Jeruzalémská. È aperta dalla domenica al venerdì (da aprile a ottobre) dalle 11.00 alle 17.00. Il biglietto non è compreso in quello del Museo Ebraico e costa 80 CZK a tariffa intera e 50 CZK a tariffa ridotta. Chiusa il sabato e durante le festività ebraiche.
Vi segnalo, infine, che esistono anche dei tour guidati che vi permetteranno di scoprire Praga e la zona insieme a guide esperte. Vi lascio qui sotto alcuni spunti, ma seguendo i link trovate ante altre idee per il vostro viaggio nella capitale ceca.
- Free tour di Praga*
- Tour del Quartiere Ebraico di Praga*
- Quartiere Ebraico di Praga: Ingresso + Introduzione Guidata*
- Quartiere Ebraico con Introduzione + Tour Museo Nazionale di Praga*
- Praga: tour a piedi di Josefov con biglietti di ingresso*
- Praga: tour della Città Vecchia e del quartiere ebraico*

Dove dormire a Praga
Durante il mio viaggio a Praga ho soggiornato in un appartamento prenotato attraverso Airbnb, ma al momento non è più disponibile.
Per trovare un alloggio vi consiglio quindi di dare un’occhiata al sito o di cercare attraverso Booking*, dove sicuramente troverete tante opzioni tra le quali scegliere. Buon viaggio!
Avete mai visitato il quartiere ebraico di Praga? Lo inserireste nel vostro itinerario? Lasciate un commento!

Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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