Pola, Croazia: cosa vedere in un giorno, tra storia e mare, nell’antica città romana

Pola, in Istria, è un luogo fatto di mare e di tanta storia. Vi accompagno per le vie di questa città della Croazia per scoprire ciò che ha da offrire.
Pola (Pula) è la città principale dell’Istria in Croazia. È uno di quei luoghi fatti di mare e di storia, una storia che mescola epoche e culture diverse, da quella romana a quella austriaca. Per questo, quando la si visita, si vive anche un piccolo viaggio nel tempo. Vi porto a scoprirla.
La storia di Pola in pillole
Secondo le testimonianze, il territorio di Pola è abitato da oltre un milione di anni, ma è in epoca preistorica che si assiste alla nascita di una vera e propria cittadina, conosciuta con lo stesso nome e governata da quella che è passata alla storia come “Cultura dei Castellieri“, sviluppatasi in Istria per poi espandersi in Dalmazia, Friuli-Venezia Giulia e Veneto.
Passata in mano degli Illiri, dei Greci, degli Istri (che la chiamarono Nesactium) e dei Romani, che conquistarono l’intera penisola nel 177 a.C. e che ribattezzarono la città Alba Julia, Pola si schierò dalla parte di Bruto e Cassio durante la Guerra Civile Romana che, però, terminò con la vittoria di Ottaviano, Marco Antonio e Marco Emilio Lepido. Proprio per questo, fu poi rasa al suolo e ricostruita con il nome di Colonia Pietas Iulia Pola Pollentia Herculanea, poi semplicemente “Pietas Julia“, Diventata colonia, la città visse un nuovo periodo di sviluppo e furono eretti templi, un nuovo foro, un arco trionfale e un anfiteatro giunto fino a noi.

Diventata il principale porto militare dell’Impero Bizantino sotto il dominio dell’Impero Romano d’Oriente, nei secoli successivi Pola passò di mano in mano — Ostrogoti, Longobardi, Carolingi — per poi entrare ufficialmente nell’orbita della Repubblica di Venezia nel 1331, dove rimase fino alla caduta della Serenissima nel 1797 nonostante gli attacchi da parte delle città di Pisa e Genova, del Regno d’Ungheria e dell’Arciducato d’Austria che avevano interesse a controllare uno dei principali porti tra Venezia e l’Oriente.
La città, così come tutte le coste mediterranee, iniziò a perdere la sua importanza quando l’interesse si spostò Oltreoceano e da allora Pola fu travolta da diverse epidemie e da una crisi economica che fu accelerata dalle lotte interne tra famiglie, in primis quella dei Sergii.

Caduta la Serenissima, Pola, così come tutta l’Istria, venne ceduta all’Arciducato d’Austria da Napoleone, dove rimase — a parte una breve parentesi francese come parte delle Province Illiriche – fino al 1918, quando fu infine annessa al Regno d’Italia. Per tutto l’Ottocento e per i primi anni del Novecento, Pola fu la base navale militare dell’Impero Austro-Ungarico, nonché sede dell’arsenale, e una città in continuo sviluppo che arrivò a cantare oltre 40.000 abitanti. Nonostante questo, non mancarono le lotte interne, dovuto soprattutto alle diverse etnie presenti sul territorio.
Da allora, la storia di Pola e quella dell’intera Istria non si separarono mai: incursioni italiane e battaglie contro l’Austria-Ungheria; la costituzione dello Stato dei Serbi, Croati e Sloveni; l’occupazione militare italiana del 1918 (che terminò con l’annessione dell’intero territorio); la Seconda Guerra Mondiale e i bombardamenti; l’occupazione tedesca e, successivamente, quella dei partigiani jugoslavi; i massacri delle foibe.

Occupata dagli Alleati nel 1946, la città iniziò ad accogliere i rifugiati italiani in fuga dal resto dell’Istria, rimasta sotto l’occupazione jugoslava. Lo stesso anno è tristemente noto anche per quella che è conosciuta come la “strage di Vergarolla“: lo scoppio, apparentemente accidentale, di mine e ordigni bellici sulla spiaggia di Vergarolla, all’interno del porto di Pola; morirono 65 persone, tra cui molte donne e bambini presenti sul luogo per assistere a un evento sportivo. Secondo alcuni si trattò di un attentato organizzato dall’OZNA, il Dipartimento per la Protezione del Popolo, parte dei servizi segreti militari jugoslavi.
In quegli anni erano inoltre in corso le contrattazioni per passaggio o meno del territorio di Pola alla Jugoslavia e l’attentato contribuì a far scappare oltre 28.000 italiani dalla città (in totale gli abitanti era no 31.000). Il trattato entrò in vigore il 15 settembre 1947 e Pola divenne ufficialmente parte della Jugoslavia, dove rimase fino al 1991, anno nel quale nacque la Repubblica Croata.

Cosa vedere a Pola
La storia di Pola è lunga e travagliata e ha lasciato numerose testimonianze sparse per tutta la città. Durante il mio viaggio ho provato a scoprire i suoi vari volti e i suoi luoghi simbolo e ora vi accompagno a scoprirli: ecco cosa vedere a Pola in un giorno.

L’anfiteatro di Pola
L’Arena di Pola è splendida e non solo per la sua struttura, ma anche perché, quando ci si siede sulle gradinate, si può intravedere il mare. Si tratta di uno degli anfiteatri di epoca romana meglio conservati, nonché uno dei più grandi. Venne costruito tra il 69 e il 79 d.C., poteva ospitare oltre 20 mila spettatori e pare sia stato realizzato dalle stesse maestranze che hanno progettato l’Arena di Verona.
Le stanze sotterranee, che un tempo venivano utilizzate per riporre gli attrezzi usati durante i giochi gladiatori e per rinchiudere le belve, conservano oggi alcuni reperti di epoca romana.
L’Arena di Pola è aperta al pubblico dalle 9.00 alle 17.00 da novembre a marzo, dalle 8.00 alle 20.00 ad aprile, dalle 8.00 alle 21.00 a maggio, giugno e settembre e fino alle 24.00 a luglio e agosto; chiusa il 1 gennaio.
Il costo del biglietto è 50 kune (circa 6,70€) intero e 25 kune (circa 3,40€) ridotto; il ticket può essere acquistato anche da casa (un’opzione comoda soprattutto in alta stagione, così da evitare code), potete trovarlo a questo link*.

La piazza e il Tempio di Augusto
Si può arrivare nella piazza principale di Pola, il Forum, seguendo il mare o il continuo intrecciarsi delle viuzze che la circondano. Non appena la si raggiunge si nota subito l’antico Tempio di Augusto, la costruzione più antica di tutta la Croazia.
Anche se, nel corso dei secoli, è stato vittima di crolli e bombardamenti, oggi si presenta completamente restaurato e ristrutturato e ospita una sezione del Museo Archeologico dell’Istria.
Il Tempio di Augusto è aperto da Pasqua a settembre dalle 9.00 alle 21.00 dal lunedì al venerdì e dalle 10.00 alle 15.00 il sabato e la domenica. L’ingresso costa 10 kune (circa 1,40€) per gli adulti e 5 kune (circa 0,70€) per bambini e studenti.

Il Museo Storico e Navale dell’Istria è ospitato all’interno di un’antica fortificazione veneziana ed è per questo che all’arrivo vi troverete di fronte cannoni e mura. Al suo interno ci sono armi, uniformi e molti altri equipaggiamenti militari legati alla marina.
Soprattutto però si trova in una posizione privilegiata: sul colle più alto di Pola. Io l’ho raggiunto proprio per riuscire a vedere la città dall’alto.
L’ingresso costa 20 kune per gli adulti (circa 2,60€) e 5 kune per i bambini (circa 0,70€). Dal 15 giugno al 15 settembre è aperto dalle 10.00 alle 22.00. Il resto dell’anno è aperto dalle 9.00 alle 17.00.

Il Parco Tito
Il Parco Tito (Titov park) è uno spazio verde trasformato in memoriale dove oggi vengono celebrati gli eroi caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Qui troverete una dozzina di busti di eroi popolari istrani, come quello di Ruža Petrović, partigiana e antifascista croata, alla quale i fascisti italiani tolsero entrambi gli occhi durante la guerra di liberazione popolare della Jugoslavia.

Arco dei Sergi
L’Arco dei Sergi è stato fatto costruire dalla famiglia omonima tra il 29 e il 27 a.C. ed era fiancheggiato dalle antiche mura cittadine e dalla Porta Aurea, entrambe scomparse. Passando sotto l’arco si abbandona il centro storico per andare alla scoperta della Pola più moderna.

Ribarnica Pula, mercato coperto di Pola
Il mercato coperto di Pola, in Piazza del Popolo, è una struttura austriaca realizzata nel 1903. All’epoca era un edificio innovativo, perché costruito con vetro e metallo, e ancora oggi spicca in mezzo ai palazzi della città.
All’interno ci sono vari locali e la pescheria, all’esterno invece, sui banchi in pietra, viene esposta la merce del mercato ortofrutticolo. Lo spazio è aperto solo la mattina.

I Giganti Luminosi (per chi trascorre qui la sera)
I Giganti Luminosi di Pola non sono altro che le gru del cantiere navale che la notte vengono illuminate con luci di colori diversi. Io purtroppo ho visitato la città durante il giorno e quindi non ho visto nulla di speciale, ma dicono che la sera siano molto suggestivi (dal tramonto alle 22, fino alle 24.00 durante l’estate).

Informazioni utili per visitare Pola
Il percorso suggerito si può fare a piedi in meno di un’ora ed è lungo circa 2,5 chilometri, una parte dei quali in salita per raggiungere il museo. Durante la mia visita a Pola ho parcheggiato l’auto a due passi dall’Anfiteatro; i parcheggi in quella zona costano circa 4 kune (0,50€) l’ora.
Se, durante il vostro viaggio, volete provare qualche esperienza insolita o volete scoprire anche il territorio circostante, vi lascio qui sotto alcuni spunti; seguendo i link trovate tante altre idee.
- Tour di Pola in paddle surf*
- Pola: tour a piedi storico con guida locale e vista sulla città*
- Pola: tour del mercato, lezione di cucina e pasto con vino*
- Tour guidato a piedi dei siti storici*
- Pola: tour in bici con degustazione di vini*
- Pola: Museo della casa dell’olio d’oliva istriano e degustazione guidata*
- Tour gastronomico dell’Istria*
- Escursione alle isole di Brioni*
- Tour delle grotte marine con kayaking e snorkeling*
- Da Pola: crociera al tramonto con avvistamento dei delfini*
Se dovete raggiungere Pola dall’aeroporto, ma non avete l’auto, sappiate che potete prenotare, comodamente da casa, un transfer privato attraverso questo link*.

Dove dormire in Istria

Durante il mio viaggio in Istria ho soggiornato al camping Mon Perin*, che si trova a due passi dal paesino medievale di Valle (Bale) e a circa 27 chilometri da Pola.
Si tratta sia di un camping (per chi ha la tenda, la roulotte o il camper) che di un glamping. Io ho optato per questa seconda opzione. Le case mobili hanno ogni comfort e uniscono la comodità di un appartamento alla natura e alla tranquillità del campeggio. Ve ne ho parlato in un altro post dedicato al glamping in Istria.

Siete mai stati a Pola? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s e una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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Croazia info
Brava, hai inserito anche il nostro luogo preferito a Pola – il mercato, da visitare di mattina. Va precisato solo che questo è il centro di Pola: nella periferia sud c’è tutta la zona con le passeggiate lungo mare e le spiagge (Verudela, Stoja, Zlatne stijene…) dove sembra quasi un’altra città
Martina Sgorlon
Croazia infoGrazie mille per questo commento e per il suggerimento. Purtroppo ho trascorso poche ore a Pola e mi sono concentrata sul centro città! La prossima volta esplorerò anche le altre zone 🙂
Agnese - I'll B right back
La devi smettere di incuriosirmi così tanto con i tuoi post! Sennò mi tocca andare ovunque!! La Croazia è un altro di quei posti che non ho mai avuto il piacere di visitare…mi piacerebbe tanto andare! Se lo facessi, mi sa proprio che metterei Pola nell’itinerario: sembra avere tutte le caratteristiche che piacciono a me!
Martina Sgorlon
Agnese – I’ll B right backAhahah ma ciao ❤
Beh, a me non può che far piacere leggere un commento come questo! Se vai in Croazia non puoi perdere Pola, credo davvero ti piacerebbe 🙂