La Pinacoteca Ambrosiana di Milano: la sua storia e tutte le informazioni per visitarla

La Pinacoteca Ambrosiana di Milano: la sua storia, i biglietti e tutte le informazioni per visitare anche la Cripta San Sepolcro (e uno sconto per voi!).
La Pinacoteca Ambrosiana, con la sua Biblioteca e la Cripta San Sepolcro, è una delle gemme di Milano e uno dei luoghi leonardeschi da inserire nell’itinerario se si visita il capoluogo lombardo. In questo post vi racconto la sua storia, condivido tutte le informazioni per la visita e uno sconto sul biglietto di ingresso.
La storia dell’Ambrosiana
Il Palazzo dell’Ambrosiana sorse all’inizio del Seicento, in una Milano sotto il controllo spagnolo, in quello che un tempo era il sestiere di Porta Ticinese. A commissionarlo fu il cardinale Federico Borromeo, che voleva dare vita a una nuova pinacoteca, a una biblioteca e a un’accademia di pittura, così da avere almeno parzialmente il controllo sulle produzioni artistiche cittadine.
I lavori di costruzione si conclusero nel 1609 e la Biblioteca Ambrosiana aprì le sue porte lo stesso anno, ospitando al suo interno manoscritti provenienti da ogni parte del mondo, alcuni dei quali conservati nella meravigliosa Sala Federiciana, una stanza che è stata completamente restaurata dopo i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

La Pinacoteca Ambrosiana, invece, fu istituita nel 1609, ma fondata ufficialmente nel 1618. Al suo interno, nel corso dei secoli, hanno trovato posto opere di Jan Brueghel il Vecchio, Pieter Paul Rubens, Leonardo Da Vinci e Giorgione, molte delle quali trafugate da Napoleone e oggi esposte in Francia, in particolare al Louvre di Parigi.
A queste due istituzioni, nel 1621, si affiancò un’accademia di pittura e scultura nata per assicurare una formazione culturale gratuita a chiunque dimostrasse di avere particolari abilità, predisposizioni o vocazioni artistiche. Unico allievo di spicco, secondo i documenti, si rivelò Daniele Crespi, uno dei maggiori esponenti della pittura seicentesca lombarda.
Una seconda accademia aprì le sue aule nel 1668, ma fu chiusa nel 1776 dopo la nascita dell’Accademia di Brera, supportata dai finanziamenti di Maria Teresa D’Austria.

Nell’Ottocento, il palazzo subì due importanti ampliamenti, uno dei quali portò alla nascita di una nuova porta di accesso: quella affacciata su piazza Pio XI (nota anche come piazzetta della Rosa), che oggi è l’entrata principale.
Prima di allora, l’ingresso dell’Ambrosiana, caratterizzato da forme classiche e sormontato da un timpano barocco con lo stemma della famiglia Borromeo, si trovava in piazza San Sepolcro, sulla quale oggi si esce dopo aver terminato la visita e dove ora è presente una statua del cardinale.

La storia della Chiesa e della Cripta San Sepolcro
Nel 1928, anche la vicina chiesa di San Sepolcro, considerata il centro e l’ombelico della città — come vi raccontavo nel post dedicato alla Milano segreta —, si mise sotto l’ala dell’Ambrosiana.
La chiesa, nata con il nome di Santissima Trinità e fondata nel 1030 come luogo di culto privato per volere del Maestro della Zecca Benedetto Ronzone, è uno dei luoghi di culto cattolici ancora esistenti più antichi di Milano e sorge in quello che un tempo era il Foro Romano.
Diventata un vero e proprio punto di riferimento durante le Crociate, nel 1100, per volere dell’arcivescovo milanese Anselmo da Bovisio, la chiesa venne intitolata al San Sepolcro di Gerusalemme ed è qui che i fedeli che non potevano recarsi in pellegrinaggio in Terra Santa potevano ottenere l’indulgenza per i loro peccati.
La sua importanza crebbe ulteriormente nel Cinquecento, quando, per volere di Carlo Borromeo, la chiesa divenne il centro della cerimonia del Santo Chiodo, che si svolge tra San Sepolcro e il Duomo.
Rimaneggiata nel corso dei secoli, la chiesa è nota per la sua Cripta, oggi visitabile insieme al complesso dell’Ambrosiana. Del luogo di culto, nella sua interezza, esistono anche dei disegni realizzati da Leonardo Da Vinci, un tempo all’interno della Biblioteca Ambrosiana e oggi conservati a Parigi dopo l’intervento di Napoleone.

Visitare la Pinacoteca Ambrosiana
La visita al Palazzo dell’Ambrosiana comprende sia l’ingresso alla Pinacoteca che alla Sala Federiciana della Biblioteca; in aggiunta è possibile acquistare il biglietto per la Cripta San Sepolcro.
All’interno della Pinacoteca Ambrosiana si possono ammirare le opere appartenenti alla ricca collezione di Federico Borromeo, così come i lasciti successivi: dalle tele di Botticelli, Tiziano, Giorgione e Leonardo (come Ritratto di musico), passando per le opere di Francisco Hayez, Tiepolo, Canova e Caravaggio (come Canestro di frutta), solo per citarne alcuni. Tra i fiori all’occhiello della pinacoteca anche il cartone della Scuola di Atene di Raffaello, al quale è dedicata una sala intera.

La Pinacoteca vanta una collezione che spazia dalle sculture e dagli affreschi del Secondo secolo fino ad arrivare alle tele realizzate all’inizio del Diciottesimo, oltre che alcuni particolari elementi di oggettistica o reliquie, come una biondissima ciocca di capelli di Lucrezia Borgia.
Il percorso si snoda su tre piani, accompagnando i visitatori alla scoperta non solo di opere meravigliose, ma anche di sale affascinanti, come quella della vetrata dantesca, la Sala dell’Esedra e quella intitolata a Niccolò da Bologna, passando per il Cortile degli Spiriti Magni.

Terminato il giro, si arriva alla Sala Federiciana della Biblioteca Ambrosiana, dove è possibile ammirare da vicino il Codice Atlantico di Leonardo Da Vinci, considerata la più ampia collezione di fogli leonardeschi. Donato alla biblioteca nel 1637 da Galeazzo Arconati, il codice fu sottratto da Napoleone e temporaneamente portato a Parigi, per poi tornare a Milano anche grazie all’intervento di Antonio Canova e Pietro Benvenuti.
Alla Sala Federiciana si affianca il Peristilio, con il mosaico di epoca tardo romana che racconta il passato dell’area oggi occupata dal Palazzo dell’Ambrosiana.

Visitare la Cripta San Sepolcro
Uscendo dalla Sala Federiciana ci si trova nel cortile dal quale è possibile accedere anche alla Cripta San Sepolcro.
Luogo di preghiera di San Carlo Borromeo, del quale è presente anche una statua, la cripta presenta un simulacro del sepolcro di Cristo e un pavimento costituito da lastre in pietra che nel Quarto secolo componevano il lastricato del Foro Romano. Si tratta di una delle testimonianze più antiche della storia cittadina, una pavimentazione sulla quale ancora oggi è possibile vedere i solchi lasciati dai carri che percorrevano il centro della Milano romana.
Riaperta al pubblico dopo cinquant’anni nel 2016, la cripta ha subìto un importante restauro che ha permesso di recuperare alcuni affreschi e dipinti risalenti a un periodo che va dall’Undicesimo al Sedicesimo secolo, come il cielo stellato dipinto sulle volte, l’affresco della Cena in casa di Simone, quello dei Tre Santi o quello dell’Angelo entro clipeo, uno dei più antichi.
Informazioni utili per visitare il complesso della Pinacoteca Ambrosiana
L’ingresso della Pinacoteca Ambrosiana si trova in Piazza Pio XI, non lontano da Piazza Duomo. Per raggiungerla potete usare la metro M1 (fermate Cordusio o Duomo), la metro M3 (fermata Duomo) o i tram delle linee 2 e 3 (fermata Duomo) oppure 12, 14 e 16 (fermata Orefici/Cantù). Per maggiori informazioni su come muoversi a Milano, vi suggerisco di dare un’occhiata al post dedicato.
La Pinacoteca e la Cripta San Sepolcro sono aperte tutti i giorni (tranne il mercoledì) dalle 10.00 alle 18.00 (la biglietteria chiude alle 17.30). Solitamente sono aperte anche il 25 aprile, il 1 maggio e il 2 giugno, ma vi consiglio di controllare sempre sul sito ufficiale. La Sala Federiciana è compresa nella visita al Palazzo dell’Ambrosiana, mentre la biblioteca vera e propria è visitabile solo per motivi di studio (anche se si può vedere dal primo piano della Pinacoteca).
Per organizzare al meglio la visita, sul sito ufficiale sono presenti alcuni suggerimenti per quanto riguarda i percorsi da seguire per chi ha a disposizione meno di un’ora, sessanta minuti o più di un’ora. Per vedere in maniera completa il Palazzo dell’Ambrosiana sappiate che sono necessarie almeno due/tre ore.
Cripta, Biblioteca e Pinacoteca Ambrosiana: i biglietti
Esistono diversi biglietti per accedere agli spazi dell’Ambrosiana: uno che prevede solo la Pinacoteca e la Sala Federiciana, uno che consente solo l’ingresso alla Cripta e uno che, invece, permette l’accesso a tutti e tre i luoghi. I biglietti acquistati online prevedono 1,50€ di sovrapprezzo, ma vi garantiscono l’accesso in caso di code o sovraffollamenti.
Palazzo dell’Ambrosiana | Cripta | Palazzo+Cripta | |
---|---|---|---|
Intero | 15,00€ | 8,00€ | 20,00€ |
Ridotto 6-14 anni | 5,00€ | Gratuito | 5,00€ |
15-18 anni, universitari, Convenzioni 1 | 10,00€ | 6,00€ | 15,00€ |
Over65, Convenzioni 2 | 13,00€ | 6,00€ | 15,00€ |
I biglietti si possono acquistare anche online su Tiqets, dove fino al 30 settembre, utilizzando il codice MA10, potete usufruire di un 10% di sconto. Sulla piattaforma sono disponibili diverse opzioni e combinazioni:
- Biglietto per il Palazzo dell’Ambrosiana – qui*;
- Biglietto per il Palazzo dell’Ambrosiana e Cripta San Sepolcro – qui*
- Ingresso all’Ambrosiana e al Complesso del Duomo di Milano – qui*
Se desiderate l’audioguida, potete noleggiarla in loco a 3,00€ senza auricolare e a 4,00€ con auricolare; è disponibile in italiano e in inglese.

Convenzioni e ingressi gratuiti
Al gruppo “Convenzioni 1” appartengono i possessori MilanoCard, del biglietto Museo Pogliaghi o Colosso San Carlo di Arona (entro un anno dall’emissione), del ticket Gallerie d’Italia, i dipendenti Intesa Sanpaolo, i tesserati FITeL, gli abbonati annuali e dipendenti ATM e i possessori tessera Cral della Regione Lombardia.
Al gruppo “Convenzioni 2” appartengono invece i soci Touring Club, Coop e FAI, i possessori di Duomo Pass o Duomo Fast-track interi, di Abbonamento Musei Piemonte Valle d’Aosta e di Società del Quartetto Card, i tesserati azione Cattolica, i soci Amici di Brera, i possessori Artsupp Card, gli abbonati TRENORD e i soci e dipendenti delle aziende associate a Confcommercio Milano.
L’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 5 anni, i visitatori con disabilità e i loro accompagnatori, le guide abilitate, gli insegnanti che accompagnano le scolaresche, i giornalisti con accredito, i possessori di Milan Pass*, i soci ICOM e i possessori dell’Abbonamento Musei Lombardia.

Gli altri volti dell’Ambrosiana
Oltre alla Pinacoteca, alla Biblioteca e alla Cripta San Sepolcro, al complesso dell’Ambrosiana appartengono altri luoghi di importanza storica e culturale sparsi tra Lombardia e Piemonte: la casa-museo di Lodovico Pogliaghi (a Santa Maria del Monte, Varese), il Colosso di San Carlo Borromeo (ad Arona, Novara), la Fondazione Marco Mantovani (via Padova 36, Milano) e il Foro Romano di Milano (solo per gruppi e visitabile solo previo appuntamento).

Conoscevate la Pinacoteca Ambrosiana di Milano? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!

Per vedere tutte le foto scattate a Milano (con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*), sfogliate il mio album su Flickr.
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