Pergamonmuseum: il museo del mondo antico di Berlino

Il Pergamonmuseum: museo archeologico di Berlino e uno dei più importanti del mondo nel suo genere. La sua storia e le informazioni utili per visitarlo.
Uno dei punti focali dell’Isola dei Musei berlinese e uno dei più importanti musei archeologici del pianeta: è il Pergamonmuseum, il museo dell’arte antica della capitale tedesca. In questo post vi porto a scoprirlo e condivido tutte le informazioni utili per visitarlo.
La storia del Pergamonmuseum di Berlino
Il Pergamonmuseum di Berlino, uno dei più importanti al mondo nel suo genere e custode di tesori di inestimabile valore, fu battezzato in onore dell’antica città di Pergamo, oggi importante centro archeologico della provincia di Smirne, in Turchia, da dove provengono molti dei reperti esposti nelle sue sale.
Il primo nucleo museale nacque nel 1830, in un periodo ricco di fervore romantico e durante il quale cominciavano a sorgere i grandi musei europei, in primis quelli francesi voluti da Napoleone Bonaparte. Per non essere da meno, Federico Guglielmo III di Prussia decise di riunire in un unico luogo tutti i tesori raccolti fino a quel momento nel Castello di Berlino e nel Palazzo di Sanssouci, a Potsdam, dando vita all’Isola dei Musei, una cittadella dell’arte e della cultura tra il fiume Sprea e il canale Kupfergraben.
Il progetto fu affidato all’architetto prussiano Karl-Friedrich Schinkel, che realizzò il primo museo della capitale tedesca: il Königliches Museum, oggi Altes Museum (il Museo Vecchio). Con il passare degli anni, però, il museo decise di acquisire nuovi tesori e di dare vita a nuove collezioni e, quando l’Altes Museum diventò troppo piccolo, la corona diede all’architetto Friedrich August Stüler il compito di costruire un nuovo edificio, poi battezzato Neues Museum (il Museo Nuovo).

La nascita dell’Impero tedesco nel 1871 trasformò Berlino in una delle principali capitali europee facendo avvertire la necessità di elevare i suoi musei al pari del Louvre di Parigi o del British Museum di Londra. L’obiettivo, ora, non era più la compravendita di opere già note in Europa, ma la scoperta di nuovi reperti archeologici, in particolare legati all’arte classica. Iniziarono così le campagne di scavo di Olimpia, in Grecia, e di Pergamo, in Turchia, capitale di un grande regno ellenistico dell’Asia Minore e decantata nei testi antichi per le sue bellezze e i suoi tesori.
Le spedizioni archeologiche, avvenute tra il 1878 e il 1886, portarono non solo alla nascita di un’importante collezione classica, ma anche a quella di un nuovissimo palazzo che potesse contenerla e, soprattutto, potesse ospitare antichi edifici nelle loro dimensioni originali. Nel 1930 nacque ufficialmente il Pergamonmusuem.

Le collezioni del Pergamonmuseum
Dalle lunghe campagne di scavo sono nate tre collezioni principali: quella del Museo di arte antica, quella del Museo di arte islamica e quella del Museo dell’Asia Minore.
Il Museo di arte antica
Il Museo di arte antica (Antikensammlung) è il cuore del Pergamonmuseum, un luogo dove sono esposti i ritrovamenti di epoca greca e romana, ma anche i reperti legati alla città turca che dà il nome all’intero polo culturale.
Tra questi, senza dubbio, spicca l’altare di Pergamo, un basamento marmoreo largo 36 metri e profondo 34, quasi interamente contornato da un fregio lungo 120 metri e alto 2. È stata proprio questa gigantomachia, menzionata nei testi antichi e raffigurante la lotta fra giganti e dei, a spingere l’Imperatore a intraprendere le sue campagne in quell’angolo di Asia Minore. A questo, tra statue, gioielli e monete, si aggiunge anche la porta del mercato di Mileto.

Il Museo di arte islamica
Il Museo di arte islamica (Museum für Islamische Kunst), fondato nel 1904 come dipartimento di quello che oggi è il Bode-Museum, ospita numerosi manufatti, dagli antichi tappeti alla facciata omayyade del palazzo di Mchatta (oggi in Giordania) donata dal sultano ottomano Abdul Hamid II all’imperatore tedesco.
Trasferita nel Pergamonmuseum nel 1932, la collezione perse numerosi pezzi durante la Seconda Guerra Mondiale — alcuni a causa dei bombardamenti, altri scomparsi durante il trasferimento delle opere in luoghi più sicuri — e fu poi divisa tra Berlino Est e Berlino Ovest (nel Castello di Charlottenburg) al termine del conflitto. Riunita nel 1998 all’interno del Pergamonmuseum, la collezione fu esposta nuovamente nel 2000 con l’inaugurazione di una nuova struttura.
Tra le opere principali, oltre alla facciata, anche la Sala di Aleppo, numerosi manoscritti miniati dell’Impero Moghul e reperti dall’Iran e dall’Egitto.

Il Museo dell’Asia Anteriore
Tra i ritrovamenti più importanti oggi esposti al Pergamonmuseum ci sono quelli provenienti dall’antica Babilonia e che hanno dato vita al Museo dell’Asia Anteriore (Vorderasiatisches Museum), ossia del Vicino Oriente.
Gli scavi, in questo caso, furono incentivati e resi possibili dall’evoluzione dell’assiriologia, la scienza legata alla decifrazione della scrittura cuneiforme da parte di Georg Friedrich Grotefend, importante linguista tedesco. Il rinnovato interesse verso quelle terre e quelle civiltà portò a nuove importantissime scoperte archeologiche inizialmente ospitate all’interno dell’attuale Bode-Museum, per poi essere trasferite al Pergamonmuseum nel 1930.
Tra le testimonianze più importanti tavolette di argilla, vasi, gioielli, sculture e, soprattutto, la Porta di Išhtar, un monumento colossale voluto da Nabucodonosor II, e la sua Strada Processionale, un percorso di 200 metri protetto da brillanti smalti policromi e ornata con leoni e altri animali. Sono loro, insieme all’altare di Pergamo, il motivo per visitare questo museo almeno una volta nella vita.

Visitare il Museo di Pergamo: orari e prezzi
Attualmente il Pergamonmuseum, che fa parte degli Staatliche Museen, è in ristrutturazione e le aree visitabili cambiano a seconda del periodo; la riapertura completa è al momento prevista per il 2024.
Il museo è aperto tutti i giorni (tranne il lunedì) dalle 10.00 alle 18.00. Il biglietto costa 12€ a tariffa intera e 6€ a tariffa ridotta, ma esistono anche dei biglietti cumulativi nel caso in cui vogliate visitare altre collezioni; ve ne ho parlato nel post dedicato all’Isola dei musei. In alternativa potete sfruttare la Berlin Welcome Card, trovate tutte le informazioni nel post dedicato.
Come raggiungere il Pergamonmuseum
Per entrare al Pergamonmuseum dovete seguire le indicazioni disposte all’esterno dell’edificio e recarvi alla James-Simon-Galerie.
Per arrivare all’Isola dei Musei potete utilizzare gli autobus, con i mezzi delle linee 100, 200 e N2, che si fermano davanti al Lustgarten e all’Altes Museum; la metropolitana, linea U6 (fermata Französische Straβe) e linea U2 (fermata Hausvogteiplatz). Ad Alexanderplatz e Friedrichstraβe fermano anche i treni della S-Bahn, la metropolitana di superficie. Forse può esservi utile il mio post dedicato a come muoversi a Berlino.

Dove dormire a Berlino
Durante il mio viaggio a Berlino ho soggiornato all’hotel Ivbergs Premium am Kurfürstendamm*, a due passi da Nollendorfplatz, dove fermano ben tre linee della metropolitana.
La camera era spaziosa e pulita e la connessione Wi-Fi veloce. La posizione poi è eccellente, perché la fermata metro è una delle principali, ben collegata con il resto della città.
Siete mai stati al Pergamonmuseum di Berlino? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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