Parco Faunistico Spormaggiore: il rifugio per gli animali selvatici sull’Altopiano della Paganella

Parco Faunistico Spormaggiore: alla scoperta del rifugio per gli animali selvatici sull’Altopiano della Paganella. La sua storia e tutte le informazioni utili per la visita.
Ai piedi delle Dolomiti di Brenta, sull’Altopiano della Paganella, esiste un luogo più unico che raro dove gli animali selvatici trovano rifugio: è il BELPARK – Parco Faunistico Spormaggiore. In questo post vi racconto la sua storia e condivido con voi tutte le informazioni utili per la visita.
Il BELPARK – Parco Faunistico Spormaggiore
La storia del BELPARK – Parco Faunistico Spormaggiore ha inizio nel 1991, quando la Pro Loco di Spormaggiore ne propose la creazione per provare a rispondere a un problema sempre più sentito sul territorio: la sopravvivenza degli ultimi esemplari di orso allo stato selvatico che allora vivevano sull’arco alpino circostante.
Per assistere alla nascita di un primo progetto bisogna però aspettare il 1994, quando, grazie al supporto della provincia autonoma di Trento e del Comune, in località Albarè-Plan della Fontana venne realizzato un ampio recinto di circa 7.000 metri quadrati destinato proprio al mantenimento di alcuni esemplari di orso bruno, che in quello spazio potevano trovare non solo un ambiente molto simile a quello naturale, ma anche quattro tane artificiali pensate per il riposo giornaliero o come riparo invernale.
Oggi il parco è stato ribattezzato “BELPARK” proprio in onore di uno di questi esemplari: Bel, una femmina nata nel 1966 e mancata nell’agosto del 2015.

Nel 2003, quasi 10 anni dopo l’avvio del progetto, l’area venne ampliata per dare vita al vero e proprio Parco Faunistico, ospitato all’interno di una vasta zona boscosa che ora copre oltre cinque ettari. Obiettivo finale del nuovo spazio era, ed è ancora oggi, quello di accogliere anche altre specie tipiche dell’ambiente alpino — difficili da osservare in natura, in pericolo o in via d’estinzione — e di dar loro rifugio.
A quasi trent’anni dalla sua apertura, il BELPARK – Parco Faunistico Spormaggiore ha mantenuto la sua promessa ed è ancora oggi un luogo prezioso che accoglie animali provenienti da giardini zoologici, da preesistenti e pessime condizioni di cattività o che sono stati salvati dopo traumi o incidenti. All’interno del parco, gli esemplari trovano ampi recinti nei quali vivere in condizioni molto simili a quelle naturali e sono seguiti non solo dai guardiani, ma anche da veterinari ed esperti.
Attualmente, all’ombra di faggi, abeti rossi e larici, si possono ammirare non solo due esemplari di orso bruno (Cleo e Cora, due gemelle nate nel 1996), ma anche gufi reali, un gatto selvatico, una coppia di volpi, una lontra, due caprioli, tre linci (Artù, Brenta e il figlio Argo) e una famiglia di lupi, ai quali è destinata un’area di 3.500 metri quadrati.
Quest’ultima si è formata dopo l’incontro di papà Balto, proveniente dal Parco Faunistico “La torbiera” di Agrate Conturbia (Novara), e di mamma Sissi, arrivata dal Parco “Natura Viva” di Bussolengo (Verona), che hanno dato alla luce Maya (nata qui nel 2015) e ai suoi fratelli.
Ai diversi recinti si affianca oggi anche una fattoria didattica con caprette, conigli, galline, pavoni e pony che permette alle famiglie un contatto diretto con la natura.

Se per gli animali questo luogo è un rifugio, per noi è un’occasione più unica che rara per conoscerli da vicino e scoprire le loro abitudini, ma proprio per le dimensioni dei recinti e per la fitta vegetazione non è sempre possibile ammirare o anche solo scorgere tutti gli esemplari che vivono all’interno del parco; servono un po’ di pazienza e un po’ di fortuna. In bocca al lupo!
Visitare il BELPARK: informazioni utili e servizi
Gli orari del BELPARK – Parco Faunistico di Spormaggiore variano a seconda del periodo, per questo vi consiglio di visitare la pagina dedicata sul sito ufficiale. In caso di maltempo o per motivi tecnici, la direzione si riserva inoltre il diritto di variare le date e gli orari di apertura anche senza preavviso; prima della visita, quindi, è sempre bene telefonare o controllare le pagine social del parco e la sezione “news” del sito.
Di seguito i diversi biglietti disponibili:
Tipo di ticket | Prezzo |
---|---|
Biglietto intero (over 14) | 9,00€ |
Biglietto ridotto (under 14, over 65, studenti universitari e gruppi di almeno 10 persone) | 7,00€ |
Biglietto intero per residenti in Trentino, accompagnatori disabili o possessori di una delle CARD turistiche del territorio | 7,50€ |
Biglietto ridotto con CARD (bambini residenti in Trentino e under 14) | 6,00€ |
Bambini sotto i 3 anni, residenti a Spormaggiore, disabili | Gratuito |
Abbonamento annuale intero | 35,00€ |
Abbonamento annuale ridotto (under 14) | 25,00€ |
Inoltre, c’è la possibilità di prenotare una visita guidata al costo di 50,00€; è un’opzione disponibile solo per gruppi di almeno 10 persone.

All’interno del parco faunistico ci sono numerosi servizi pensati in particolare per le famiglie e i bambini: il punto ristoro BeAr Break, immerso nel verde, dove pranzare o fare uno spuntino; aree picnic dove consumare il proprio pranzo al sacco; un baby point con fasciatosi e spazio dove allattare; uno shop e un’area gioco dedicata ai più piccoli.
Chi arriva in auto può lasciare il mezzo nell’area parcheggio vicino all’ingresso (ma i posti sono limitati) o in quella lungo via Trento; in estate la strada verso il parco è chiusa ai mezzi e la prima zona di sosta non è raggiungibile, ma dalla seconda e dalla piazza della Chiesa di Spormaggiore è previsto un servizio navetta gratuito.
E a proposito di meraviglie della natura, se vi trovate in zona vi consiglio di non perdere il Parco del Respiro; ve ne ho parlato nel post dedicato.

Dove dormire sull’Altopiano della Paganella
Durante il mio soggiorno sull’Altopiano sono stata ospite di Dolomiti Paganella, che aveva scelto per me un carinissimo agriturismo a Fai: Florandonole*. La struttura si trova in un’ottima posizione per andare alla scoperta della zona e permette di raggiungere a piedi sia il centro di Fai della Paganella che, attraverso una passeggiata di circa 20/30 minuti, il Parco del Respiro.
La stanza era comoda, ampia e pulita, così come il bagno dotato di doccia, phon e tutto il necessario. Ottima la colazione, che vede proposte sia dolci che salate in gran parte fatte in casa o prodotte da aziende agricole del territorio.
Conoscevate il Parco Faunistico di Spormaggiore? Se avete domande, dubbi o suggerimenti, lasciate un commento!
Le foto sono state scattate con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*, per vedere tutte le altre sfogliare il mio album su Flickr.
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