Palazzo Madama e il Museo Civico di Arte Antica di Torino: alla scoperta della “casa dei secoli”

Palazzo Madama a Torino: la storia dell’antica residenza sabauda e tutte le informazioni utili per visitare il Museo Civico di Arte Antica.
Patrimonio UNESCO insieme alle altre Residenze Sabaude e oggi sede del Museo Civico di Arte Antica, Palazzo Madama è un complesso architettonico che racchiude in un unico luogo il lungo passato di Torino. In questo post vi racconto la sua storia e vi porto alla scoperta delle sue preziose collezioni, con tutte le informazioni utili per la visita.
La storia di Palazzo Madama
Palazzo Madama riunisce in sé tutta la storia di Torino, tanto da essere stato ribattezzato dal poeta e scrittore Guido Gozzano “la casa dei secoli“, ossia “una sintesi di pietra di tutto il passato torinese, dai tempi delle origini, dall’epoca romana, ai giorni del nostro Risorgimento”.
La storia del palazzo inizia infatti nell’antica Augusta Tarurinorum, quando in questo luogo sorgeva una delle porte della città, un accesso che, dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente (476), fu trasformato in fortezza.
Nel Tredicesimo secolo, la struttura passò poi nelle mani dei marchesi di Monferrato, che qui, nel 1280, scrissero una pagina importante della storia di Torino e, con il senno di poi, del nostro Paese: la cessione della città ai Savoia, che all’epoca avevano scelto come capitale del ducato la francese Chambéry. Meno di un secolo dopo, un ramo cadetto della famiglia Savoia, quello dei Savoia-Acaja, divenne proprietario dell’edificio e decise di ingrandirlo e di trasformarlo in un vero e proprio castello, oltre che nel centro del proprio potere.

Con l’estinzione degli Acaja, però, la dimora perse il suo prestigio e si trasformò in una residenza secondaria per gli ospiti sabaudi in visita a Torino. Unica eccezione Bianca di Monferrato, moglie di Carlo I di Savoia, morto prematuramente, e reggente del Ducato fino alla maggiore età del figlio, che qui decise di trasferirsi.
Le cose cambiarono quando Emanuele Filiberto di Savoia spostò la capitale da Chambéry a Torino il 7 febbraio 1563, trasformando Palazzo Madama nella residenza ufficiale dei duchi fino al completamento del vicino Palazzo Reale. Una volta terminato il nuovo edificio, però, “la casa dei secoli” fu nuovamente utilizzata come dimora per gli ospiti e come sede dei membri della famiglia reale non destinati al trono.

La vera evoluzione del palazzo si deve però a due Madame Reali, le stesse alle quali è oggi dedicato: Maria Cristina di Borbone-Francia, che decise di abbandonare Palazzo Reale e di eleggere il vicino edificio, più piccolo e tranquillo, come sua residenza, e Maria Giovanna Battista di Savoia-Nemours, reggente di Vittorio Amedeo II di Savoia, che regalò alla struttura il suo attuale aspetto.
Dopo la morte di Maria Giovanna, il palazzo divenne sede dei Comandi Militari e del governo francese provvisorio di Napoleone e poi, dal 1822, osservatorio astronomico. È solo, però, con Carlo Alberto di Savoia che ritorna tra i protagonisti della vita torinese: con lui, infatti, divenne sede della Pinacoteca Regia, del Senato Subalpino e della Corte di Cassazione.
Oggi, Palazzo Madama unisce in sé tutte queste storie e tanti stili diversi che si possono ammirare anche dall’esterno. Da una parte la facciata barocca e lo scalone d’onore in pietra bianca di Filippo Juvarra, attivissimo alla corte dei Savoia e tra le menti della Basilica di Superga, dall’altra il corpo medievale in mattoni, che si nasconde alle sue spalle.

Visitare Palazzo Madama e il Museo Civico di Arte Antica
Come l’esterno, anche l’interno di Palazzo Madama racconta decine di storie dal passato. L’edificio, infatti, non ospita solo alcune delle più importanti mostre temporanee di Torino, ma anche il Museo civico di arte antica, qui dal 1934 e riallestito e arricchito nel 2007. L’esposizione è divisa su quattro piani disposti in ordine cronologico e sta a voi scegliere con quale ordine intraprendere questo viaggio nel tempo.
Il piano interrato è dedicato al Medioevo, con una ricca area archeologica che racconta lo sviluppo stilistico e iconografico della scultura piemontese dal Dodicesimo al Tredicesimo secolo. A questo si aggiunge il giardino, riorganizzato nel 2010 e che ora ospita specie botaniche risalenti al periodo medievale.

Al piano terra, invece, ci sono il Gotico e il Rinascimento, tra sculture, dipinti e oggetti preziosi che risalgono a un periodo compreso tra il Tredicesimo e il Sedicesimo secolo e che raccontano ben quattro secoli di storia dell’arte figurativa. Tra le opere principali il Ritratto d’uomo di Antonello da Messina, ospitato all’interno della Sala Acaja.
Il primo piano, invece, è interamente dedicato al Barocco e all’arte del Seicento e del Settecento, ospitata all’interno degli appartamenti delle Madame Reali, della Camera delle Guardie e delle altre stanze residenziali; qui molte delle opere sono state commissionate dalla famiglia Savoia. Sullo stesso piano anche la Sala del Senato, spesso riservata alle mostre temporanee.

Ultimo, ma non meno importante, il secondo piano dedicato alle arti decorative. Organizzata in tre sale, questa sezione del museo permette di scoprire da vicino maioliche e porcellane, ma anche antichi libri e una ricca collezione di vetri dipinti e dorati un tempo appartenuta al marchese Emanuele Taparelli d’Azeglio.
Da questo piano si accede anche alla Torre Panoramica, che offre una vista a trecentosessanta gradi su Piazza Castello e sui tetti della città; ve ne avevo parlato anche nel post dedicato ai luoghi panoramici dai quali ammirare Torino dall’alto.

Informazioni utili per la visita
Palazzo Madama si trova in Piazza Castello, nel centro città, e per raggiungerlo potete usare i bus e i tram delle linee 4, 11, 12, 13, 15, 18, 51, 55, 56, 61 e 68.
I biglietti costano 10,00€ a tariffa intera e 8,00€ a tariffa ridotta, ma possono subire variazioni in caso di mostre temporanee. L’ingresso è gratuito per i minorenni e per i possessori di Abbonamento Musei e Torino+Piemonte Card, della quale vi ho parlato approfonditamente nel post dedicato e che potete acquistare anche comodamente da casa attraverso il link che trovate qui sotto. Prima della visita c’è anche la possibilità di noleggiare un’audioguida, il costo è di 4,00€. Tutte le informazioni sono disponibili su Palazzomadamatorino.it.
Il palazzo è aperto di lunedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica dalle 10.00 alle 18.00, il giovedì dalle 13.00 alle 21.00; chiuso il martedì. I biglietti possono essere acquistati fino a un’ora prima della chiusura. La prenotazione è consigliata soprattutto nel weekend, ma non è obbligatoria.
Se siete curiosi di scoprire anche gli altri musei di Torino, vi suggerisco di leggere il post dedicato.

Avete mai visitato Palazzo Madama a Torino? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Dove dormire a Torino
Durante il mio ultimo viaggio a Torino ho soggiornato al Best Western Hotel Genio*, una struttura tre stelle semplice, ma curata, e con personale estremamente gentile. La stanza dove ho soggiornato era molto spaziosa e affacciata su un cortile interno che ha permesso il riposo nonostante la zona trafficata.
Per visitare Torino la posizione è ideale, perché l’hotel si trova a due passi dalla stazione Porta Nuova, dalla metropolitana e dalla fermata dell’autobus e permette di raggiungere comodamente a piedi il centro e le piazze principali, ma anche il Parco del Valentino. A parte per raggiungere la Basilica di Superga, infatti, non ho mai utilizzato i mezzi.
Le immagini sono state scattate con una Canon 80D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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