Viaggio negli Stati Uniti: informazioni utili per organizzare un’esperienza oltreoceano

Viaggio negli Stati Uniti: i consigli e le informazioni utili, dal fuso orario a cosa mettere in valigia, per organizzare un’esperienza a stelle e strisce.
Terra di cowboy e grattacieli, di grandi parchi naturali e spiagge bagnate dall’Oceano, gli States sono un luogo eterogeneo, fatto di paesaggi diversissimi tra loro e di usi e costumi frutto dell’amalgama delle tantissime culture che li abitano.
In questo post condivido con voi tutti i consigli utili per organizzare un viaggio negli Stati Uniti, dal fuso orario fino ai documenti e alle cose da mettere in valigia.
Consigli per organizzare un viaggio negli Stati Uniti
Indipendentemente dalla meta finale — che vogliate partire per il Far West o per metropoli come New York City o Chicago, ammirare da vicino le meraviglie naturali dei grandi parchi o fare surf in California —, ci sono alcune informazioni di base che dovete tenere a mente in fase di organizzazione.
Ecco, quindi, alcuni consigli per preparare al meglio la vostra esperienza: dal fuso orario ai diversi tipi di alloggi che potete trovare oltreoceano.
Fuso orario
Data la loro estensione, gli Stati Uniti coprono ben 6 diversi fusi orari (time zones, in inglese), ognuno con una propria sigla:
FUSO ORARIO | STATI |
---|---|
Eastern standard Time (EST) (-6 ore rispetto all’Italia) | Connecticut, Delaware, Florida (orientale e centrale), Washington D.C., Georgia, Indiana, Kentucky (orientale e centrale), Maine, Maryland, Massachusetts, Michigan, New Hampshire, New Jersey, New York, North Carolina, Ohio, Pennsylvania, Rhode Island. South Carolina, Tennessee (orientale), Vermont, Virginia, West Virginia |
Central standard Time (CST) (-7 ore rispetto all’Italia) | Arkansas, Florida (occidentale), Illinois, Indiana, Iowa, Kansas, Kentucky (occidentale), Louisiana, Minnesota, Mississippi, Missouri, Nebraska, North Dakota, Oklahoma, South Dakota, Tennessee (centrale e occidentale), Texas (centrale e orientale), Wisconsin |
Mountain standard Time (MST) (-8 ore rispetto all’Italia) | Arizona, Colorado, Idaho (meridionale), Montana, Nebraska, New Mexico, North Dakota (occidentale), Oregon (solo contea di Malheur), South Dakota (occidentale), Texas, Utah, Wyoming |
Pacific standard Time (PST) (-9 ore rispetto all’Italia) | California, Idaho (settentrionale), Nevada, Oregon (esclusa la contea di Malheur), Washington |
Hawaii-Aleutian Standard Time (HST) (-10 ore rispetto all’Italia) | Hawaii |
Alaska Standard Time (AKST) (-11 ore rispetto all’Italia) | Alaska |
Anche negli Stati Uniti, esattamente come in Italia, da fine marzo a fine ottobre è in vigore l’ora legale (Daylight Saving Time – DST); gli unici due Stati in cui questo non avviene sono Hawaii e Arizona, a esclusione però dei territori Navajo, dove invece il cambio dell’ora è attivo.
Quando andare
Esattamente come accade per il fuso orario, anche in questo caso non esiste una risposta valida per tutti gli Stati, perché tutto dipende dall’area climatica.
Nelle aree centro-settentrionali al confine con il Canada e in Alaska, per esempio, gli inverni possono raggiungere rispettivamente i -15 e i -23 gradi, ma alle Hawaii, nello stesso periodo, la temperatura media è di 23 gradi e in Florida di 19. Lo stesso avviene in estate, con temperature che toccano anche i 40 gradi in Texas, in New Mexico e in altri Stati meridionali, mentre in Alaska la media è circa di 15.
In generale, però, la stagione migliore per un viaggio negli Stati Uniti è la primavera (in particolare tra la fine di aprile e l’inizio di maggio), quando sull’intero territorio si possono trovare temperature più miti e precipitazioni solitamente non abbondanti.
Viaggi organizzati negli Stati Uniti
Un viaggio negli Stati Uniti è un’esperienza che si può vivere sia in solitaria che in gruppo; un’opzione, quest’ultima, che vi consente di risparmiare notevolmente sul noleggio auto per esempio, perché il costo sarà diviso in base al numero dei partecipanti.
Se non amate viaggiare da soli o non ve la sentite e i vostri amici e conoscenti non riescono a partire con voi, sappiate che non dovete rinunciare all’esperienza, ma potete partecipare a un viaggio organizzato, come uno dei tanti proposti da WeRoad, che vi portano alla scoperta del Far West, per esempio, ma anche della Florida, della Route 66 e della California, solo per citarne alcuni.
Partecipando a un viaggio di gruppo WeRoad, inoltre, potete partire senza preoccupazioni: dovrete infatti solo prenotare il vostro volo e richiedere l’ESTA o il visto (dei quali vi parlo tra poco), perché l’itinerario, gli alloggi, gli eventuali transfer interni e noleggi e le escursioni sono già tutti organizzati e prenotati. Ad accompagnarvi, durante tutta la durata del viaggio, sarà un coordinatore che avrete modo di conoscere virtualmente, così come gli altri partecipanti, prima della partenza.
Noleggio auto
Per noleggiare un’auto durante un viaggio negli Stati Uniti vi servirà la patente di guida italiana, quella italiana con traduzione certificata o la patente internazionale; di questo, però, vi parlo tra poco, nella sezione dedicata ai documenti necessari.
A questa vanno affiancate una carta di credito intestata al guidatore principale (alcune compagnie accettano anche la carta di debito) e con credito sufficiente a coprire il deposito cauzionale, un documento di riconoscimento (passaporto) e, se avete prenotato il noleggio online, il voucher di acquisto, anche in formato digitale.
Importante, anche a fini assicurativi, è dichiarare l’eventuale uscita dallo Stato nel quale si sta registrando il noleggio, perché le normative cambiano da territorio a territorio. Come in molti altri Paesi potete usufruire del servizio Drop off, che prevede due località differenti per il ritiro e la consegna del mezzo; a volte i costi sono più alti, ma ne vale la pena.
Categorie di alloggi
Durante un viaggio negli Stati Uniti vi capiterà di incontrare tantissime strutture ricettive, diverse per prezzi e caratteristiche.
Oltre che nei classici hotel (indipendenti o legati a importanti catene internazionali), resort, case vacanze, cottage, bed & breakfast e ostelli, è possibile soggiornare anche nei motel, pensati per chi, solitamente, si ferma una sola notte e che hanno servizi ridotti al minimo indispensabile. A questi si affiancano gli all-suite hotel, composti solo da suite e mini appartamenti; gli extended stay hotel, pensati per i soggiorni lunghi; i casino hotel, come quelli che si possono incontrare a Las Vegas o ad Atlantic City; i pop-up hotel, attivi solo per periodi limitati e che offrono soggiorni esclusivi; o i gastro hotel, che alla camera accompagnano esperienze enogastronomiche.
Per chi è alla ricerca di un’esperienza più tradizionale, ci sono invece le inn, le locande (spesso a conduzione familiare), molto comuni nelle aree rurali; le bunkhouse*, ispirate ai vecchi dormitori tipici dei territori occidentali e un tempo usati da cowboy e agricoltori; le roadhouse, simili a motel, ma che solitamente offrono ambienti più accoglienti e maggiori servizi; e gli heritage hotel, nati all’interno di edifici storici o la cui fondazione risale all’Ottocento, come il The Palmer House* di Chicago, aperto nel 1871 e oggi il più antico hotel degli Stati Uniti ancora in attività.
Quanto costa un viaggio negli Stati Uniti
Il costo di un viaggio negli Stati Uniti può variare a seconda della stagione, della destinazione, dei giorni che intendete trascorrere in loco, dai costi dei voli (il prezzo varia non solo in base al momento dell’anno ma anche in base alla presenza o meno di scali), dell’eventuale noleggio auto, del tipo di alloggi scelti e del periodo. Se, per esempio, viaggiate in concomitanza con eventi o ricorrenze come il Ringraziamento, la Fashion Week newyorkese o il 4 luglio, i prezzi possono risultare più alti della media stagionale.
Inoltre, è importante tenere conto del cambio Euro-Dollaro, che non sempre è favorevole per chi arriva dall’Europa.
Ai prezzi fissi vanno aggiunti i pasti, gli extra e le mance. La mancia non è ufficialmente obbligatoria, ma lo è ufficiosamente; lasciarla è infatti una sorta di convenzione sociale seguita per compensare le paghe molto basse dei camerieri, dei dipendenti e delle guide turistiche, solo per citare alcune delle categorie. La percentuale suggerita varia a seconda della città, del locale e dell’attività e oggi si aggira intorno al 20% (fino a un massimo del 25%); in generale è buona regola non scendere sotto il 15%. Su come funzionano le mance avevo parlato anche nel post dedicato al viaggio a New York.

Cosa serve per un viaggio negli Stati Uniti: i documenti
Per un viaggio negli Stati Uniti serve innanzitutto un passaporto con almeno 6 mesi di validità residua, quindi, in caso di scadenza prevista prima dei 6 mesi, dovrete richiedere il rinnovo.
A questo si aggiungono l’ESTA, un’assicurazione sanitaria e, in alcuni casi, un visto apposito rilasciato dall’Ambasciata, la certificazione di avvenuta vaccinazione e la patente internazionale. Ecco tutto quello che dovete sapere.
ESTA
L’ESTA (Electronic System for Travel Authorization) è un’autorizzazione che permette di ottenere un visto turistico valido due anni; nel corso dei 24 mesi sarà poi possibile effettuare un numero illimitato di vacanze negli Stati Uniti, purché ogni viaggio non duri più di 90 giorni.
L’ESTA, che costa 21$, si richiede online: il procedimento dura pochi minuti e riceverete la conferma via email in meno di 48 ore. Tenete a mente che l’approvazione deve essere ottenuta almeno 72 ora prima della partenza, quindi richiedetela con il dovuto anticipo per non rischiare di dover annullare il viaggio.
Altri visti
In alcuni casi, però, l’ESTA non è sufficiente. Se avete visitato Cuba, per esempio, o altri “Paesi a rischio”, sarà infatti necessario richiedere un visto all’Ambasciata. L’intero processo può richiedere diverse settimane, quindi vi consiglio di muovervi per tempo per essere sicuri di riuscire a partire. Trovate l’elenco aggiornato dei “Paesi a rischio” in questa pagina.
A questo si affiancano i visti per soggiorni superiori ai 90 giorni o per i viaggi fatti per motivi diversi dalla semplice esperienza turistica. Trovate tutte le informazioni e i diversi tipi di visto nella pagina ufficiale pubblicata sul sito dell’Ambasciata e dei Consolati degli Stati Uniti d’America in Italia.
Assicurazione sanitaria
L’assicurazione viaggio è utilissima indipendentemente dalla destinazione, perché può coprire numerose problematiche: dai problemi di salute allo smarrimento bagagli, passando per l’annullamento del volo o dell’intera esperienza. Se si vola verso gli Stati Uniti, però, è un must, perché oltreoceano un ricovero o anche un minimo inconveniente possono costare migliaia di dollari.
Se viaggiate con WeRoad la polizza è già compresa nella quota del viaggio e non dovrete preoccuparvi nemmeno di questo aspetto, ma se viaggiate in autonomia vi consiglio di leggere il post dedicato all’assicurazione viaggio, dove trovate tutte le informazioni utili, uno sconto per voi e una guida per stipularla online.
Vaccini
Per l’ingresso negli Stati Uniti non sono richieste specifiche vaccinazioni e attualmente sono state eliminate anche tutte le restrizioni legate alla pandemia di Covid-19. Per le informazioni aggiornate vi consiglio però di controllare sempre il sito Viaggiare Sicuri del Ministero degli Esteri.
Patente italiana o patente internazionale?
Se durante il vostro viaggio negli Stati Uniti avete intenzione di noleggiare un mezzo e di guidare, sappiate che in alcuni territori è necessaria la patente internazionale (International Driving Permit – IDP), mentre in altri è sufficiente quella italiana, anche se spesso è valida solo per un periodo di tempo limitato.
Nella tabella trovate il documento necessario a seconda dello Stato che intendete attraversare.
STATO | PATENTE |
---|---|
Alabama, California, Maine, Mississippi, Nevada e North Carolina | Patente italiana |
Florida, Montana | Patente italiana (valida per 30 giorni) |
Delaware | Patente italiana (valida per 60 giorni) |
Alaska, Georgia, Michigan, Ohio e West Virginia | Patente italiana (valida per 90 giorni) |
New York | Patente italiana (valida per 90 giorni) + traduzione certificata in inglese o IDP |
Utah | Patente italiana (valida per 6 mesi) |
Arizona e New Jersey | Patente italiana (valida per 7 mesi) + traduzione certificata in inglese o IDP |
Idaho, Oregon e Washington | Patente italiana (valida per un anno) |
Colorado, Iowa, Minnesota, Missouri, Nebraska, North Dakota, South Dakota, Wisconsin e Wyoming | Patente italiana + ESTA o altro visto turistico breve |
Connecticut, Hawaii, Illinois, Indiana, Kansas, Kentucky, Maryland, Massachusetts, New Hampshire, Pennsylvania, Rhode Island, South Carolina, Tennessee, Vermont, Virginia e Washington DC | Patente italiana + Patente internazionale |
New Mexico | Patente italiana + traduzione certificata in inglese o IDP |
Arkansas, Louisiana, Oklahoma e Texas | Patente internazionale |
Viaggio negli Stati Uniti: cosa portare e cosa comprare
Indipendentemente dalla vostra destinazione, per un viaggio negli Stati Uniti dovrete mettere in valigia o prevedere l’acquisto di alcuni oggetti e strumenti indispensabili per rimanere connessi, ricaricare i vostri dispositivi e non incappare in situazioni spiacevoli al momento del pagamento di beni o servizi. Ecco, quindi, le tre cose che non dovrebbero mancare.
Volete leggere un romanzo a tema?
Date un’occhiata al post dedicato ai libri ambientati negli Stati Uniti!
Adattatore
Durante il vostro viaggio negli Stati Uniti vi servirà un adattatore, perché le prese statunitensi sono di tipo A (americana a due poli) o, in alcuni casi, di tipo B (americana con contatto di terra); entrambe operano a 120 V. In caso di bisogno potete acquistarlo sia in loco che online prima di partire, ne trovate diversi tipi qui*, anche con attacco USB.
Carte di credito, bancomat e carte di debito
Per un viaggio negli Stati Uniti è bene avere con sé una carta di credito, perché in alcuni casi bancomat e carte di debito potrebbero essere rifiutati dagli esercenti; inoltre, come anticipato, questa è fondamentale per il noleggio auto. Per spese minori o quando vengono accettati, bancomat e carte di debito possono rivelarsi un’ottima soluzione, in quanto solitamente non esistono commissioni.
In ogni caso, prima della partenza, assicuratevi che le vostre carte siano abilitate per gli acquisti all’estero e, in particolare, per gli Stati Uniti, perché le regole variano a seconda degli istituti di credito e dei contratti stipulati in fase di rilascio.
Sim
Nelle principali città degli Stati Uniti esistono molte reti gratuite alle quali collegarsi attraverso il Wi-Fi, come quelle presenti nelle principali stazioni della metropolitana di New York, per esempio. Se, però, volete utilizzare internet liberamente usando il vostro piano dati e non volete spendere uno sproposito, prima di partire vi consiglio di contattare il vostro operatore telefonico (o visitare il suo sito) per valutare l’attivazione di promozioni e opzioni convenienti e a tempo determinato pensate appositamente per i viaggi negli Stati Uniti.
In alternativa, potete valutare l’acquisto di una eSIM, così da navigare liberamente e a costi contenuti con un piano dati statunitense. La SIM elettronica può durare da un minimo di 3 a un massimo di 30 giorni e prevedere da un minimo di 2.5 a un massimo di 5 GB, a seconda dell’opzione scelta. Trovate tutto a questo link* (per viaggi di minimo 3 giorni) o a questo link* (per viaggi di almeno 10 giorni).

Se avete domande, dubbi o suggerimenti per organizzare un viaggio negli Stati Uniti, lasciate un commento!
Per vedere le foto scattate a New York (con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*) sfogliare il mio album su Flickr. Le foto senza watermark sono state incorporate da Unsplash e sono disponibili per usi commerciali.
*All’interno di questo post potrebbero essere presenti dei link di affiliazione, contrassegnati da un asterisco. Questo significa che se decidete di effettuare una prenotazione o di fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie ❤