Obiettivo fotografico: quale scegliere a seconda delle proprie necessità

Obiettivo fotografico: alcuni consigli per scegliere quello giusto a seconda dei vostri viaggi e delle vostre necessità. Differenze, pro, contro e consigli.
Se c’è una cosa che ho imparato da quando scatto con la reflex è che l’obiettivo fotografico non è la ciliegina sulla torta, è la torta. Per questo motivo bisogna prestare molta attenzione alla scelta dell’ottica quando si decide di investire sulla propria attrezzatura fotografica.
Una delle principali caratteristiche da tenere a mente, oltre alla qualità, è la lunghezza focale dei diversi tipi di obiettivi, ossia la distanza in millimetri a partire dalla quale l’immagine viene messa a fuoco (se volete approfondire il concetto vi consiglio di cliccare sul link e leggere la guida creata da Panasonic).
È proprio su di lei che mi voglio concentrare in questo post. Ecco, quindi, qualche consiglio basato sulla lunghezza focale per scegliere l’obiettivo più adatto a voi e alle vostre fotografie di viaggio.
Obiettivo fotografico: la differenza tra focale fissa e variabile
Prima di parlare delle diverse lunghezze focali e scegliere la tipologia di ottica più adatta al vostro tipo di viaggio o di stile fotografico è importante fare una macro-distinzione: quella tra obiettivi a focale fissa e obiettivi a focale variabile (o zoom).
Ecco le differenze tra i due, i pro e i contro.

Obiettivi a focale fissa
Gli obiettivi a focale fissa hanno una sola lunghezza focale e una sola ghiera che permette minimi movimenti, quelli che servono per mettere a fuoco l’immagine. Un aspetto, questo, che ha sia dei contro che dei pro.
Da una parte obbligano chi scatta a spostarsi per inquadrare al meglio il soggetto, una cosa che, purtroppo, non sempre è possibile, soprattutto in viaggio quando ci sono limitazioni fisiche come cancelli, staccionate o strade.
Dall’altra, però, questi obiettivi sono più leggeri, spesso più economici (perché meno complessi) e quasi sempre realizzano foto più nitide se paragonate a quelle scattate con la stessa lunghezza focale impostata su un obiettivo zoom. Non solo, nella maggior parte dei casi la qualità si affianca anche a una maggior luminosità, permettendo di utilizzare al meglio la poca luce presente in ambienti bui, perché gli obiettivi a focale fissa permettono aperture maggiori (e quindi una profondità di campo più ridotta) quando si parla di diaframma.

Obiettivi a focale variabile
Al contrario dei primi gli obiettivi a focale variabile permettono di avvicinarsi e allontanarsi dal soggetto rimandando fisicamente immobili. Questa tipologia di lenti è identificata con l’intervallo di lunghezze focali permesse dalla rotazione della ghiera e tra loro rientrano gli obiettivi 18-55 mm, spesso venduti insieme al corpo macchina.
Se da una parte si rinuncia a un po’ di luminosità e nitidezza, dall’altra questi obiettivi si rivelano comodissimi in viaggio, perché permettono di superare i limiti fisici e di non dover cambiare ottica a seconda della situazione. Alcuni, per esempio, passano da una lunghezza focale di 18mm a una di 200mm, riuscendo a immortalare sia soggetti molto vicini che molto lontani.

Obiettivo fotografico: quale scegliere
Non esiste un obiettivo perfetto per tutti: ognuno di noi ha esigenze, stili e gusti diversi, in particolar modo in viaggio. Ve lo dicevo anche nel post dedicato alla scelta dell’attrezzatura fotografica.
Dopo aver riflettuto sulle differenze, i pro e i contro tra focale fissa e variabile, è arrivato il momento di valutare quale obiettivo fa al caso vostro a seconda di ciò che fotografate di più o delle vostre necessità. Ecco le varie opzioni.

Obiettivo grandangolare
Rientrano tra gli obiettivi grandangolari tutti quelli che coprono una lunghezza focale inferiore ai 35 mm (o, secondo alcuni, 32 mm), anche se esistono alcune distinzioni.
Lenti con focali tra i 6 e i 16 mm sono generalmente note come fish-eye per il particolare effetto distorsivo che creano (come quello nella foto qui sotto), mentre quelle che coprono una lunghezza focale tra i 14 e i 17 mm sono chiamate anche ultragrandangolari. Un grandangolo spinto, invece, copre tra i 18 e i 23 mm, mentre un grandangolo standard tra i 24 e i 35 mm.
In viaggio queste lenti (soprattutto le standard) sono utilissime in caso di fotografia urbana, quando si vogliono immortalare piazze e palazzi e si vuole far entrare tutto nell’inquadratura. Per gusto ed esperienza personale (io ho un obiettivo a focale fissa 24 mm*), se scegliete questi obiettivi vi consiglio di rimanere proprio tra i 24 e i 35 mm, in modo da non rendere la foto troppo innaturale.

Obiettivo fotografico “normale”
Tra gli obiettivi considerati “normali” rientrano, invece, tutti quelli che coprono una lunghezza focale tra i 35 e i 58 mm (o 70 mm al massimo). Queste lenti permettono di realizzare foto con un risultato molto simile a quello dato dall’occhio umano, evitando distorsioni, e questo le rende utilissime in molti contesti diversi. L’immagine qui sotto, per esempio, è stata realizzata con una lunghezza focale di 55 mm.
In viaggio gli obiettivi standard si rivelano spesso ottimi alleati, sia in caso di fotografia urbana, che paesaggistica. Non solo, sono perfetti anche in caso di ritratti: l’ideale, in questo caso, è una focale fissa 50 mm.

Teleobiettivo
I teleobiettivi sono quelli che coprono una lunghezza focale superiore a 58 mm (o superiore a 70 mm, a seconda delle scuole di pensiero). Anche in questo caso, come per i grandangolari, esistono ulteriori distinzioni.
Si chiamano “medio-tele” tutti gli obiettivi che coprono una lunghezza focale tra i 59 e i 135 mm, mentre sono noti come “super-tele” quelli dai 300 mm in su. Tutto ciò che sta nel mezzo (136-299 mm) è considerato un teleobiettivo standard.
Il teleobiettivo è estremamente comodo per immortalare soggetti lontani nel caso in cui non ci si possa o non ci si voglia avvicinare troppo. Questo li rende perfetti per la fotografia naturalistica, per esempio, quando si vuole scattare una foto a un animale, ma non si vuole farlo scappare.
Per esperienza personale (ho un obiettivo zoom 70-300 mm*) vi consiglio di acquistarli con stabilizzatore, perché sono molto più sensibili degli altri obiettivi e anche il minimo movimento può influire in maniera incredibile sulla nitidezza dell’immagine, soprattutto se non usate un cavalletto.
La foto qui sotto è stata scattata con lunghezza focale massima, 300 mm.

Obiettivi zoom “tuttofare”
Per i più indecisi o per chi vuole avere un obiettivo fotografico in grado di coprire diverse lunghezze focali esistono anche ottiche zoom “tuttofare“. Alcune, come quelle vendute in dotazione con il corpo macchina, spaziano dal grandangolo all’obiettivo standard (18-55 mm), altre, invece, coprono una fascia maggiore, come le 18-300 mm.
Se da una parte la praticità è innegabile (escluso il peso, che a volte supera il mezzo chilo), dall’altra bisogna spesso rinunciare alla luminosità o alla qualità dell’immagine, che risulta meno nitida. Soprattutto, più è ampia la lunghezza focale, più si deve essere disposti ad alleggerire il portafoglio, perché questi obiettivi possono arrivare a costare anche più di 600€. A voi la scelta.

Voi quale obiettivo fotografico utilizzate? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Io non sono una fotografa professionista, ma solo un’appassionata, e questo post non vuole essere in alcun modo una guida definitiva, ma spero comunque possa esservi utile.
Alcune delle immagini inserite sono state tratte da Unsplash, dove sono condivise libere per usi commerciali.
Questo post è sostenuto da Panasonic, ma tutte le opinioni e la redazione del testo sono opera mia.
Giuseppe
Complimenti per il blog! Sono arrivato qui cercando un libro di Bill Bryson e ho scoperto un piccolo mondo. Per altro ho un blog anche io e apprezzo molto la chiarezza di informazioni e l’attenzione alla parte relativa al gdpr. Brava!
Martina Sgorlon
GiuseppeCiao Giuseppe, grazie mille, mi fa davvero tanto piacere 🙂
Jules
Io per la mia Canon 500D avevo il 18-55, ma il mio sogno era di avere un teleobiettivo. Ora sono passata alla mirrorless e mi trovo benissimo anche perché anche lì posso cambiare gli obiettivi! 🙂
Martina Sgorlon
JulesCiao Jules! La mirrorless è ottima, sia per il cambio obiettivi sia per il corpo macchina più leggero, che in viaggio è un fattore da non sottovalutare! Quando ho comprato il teleobiettivo ero gasatissima, poi però, scattando molto in città, l’ho usato davvero poco, anche se è una super attrezzatura in mezzo alla natura ♥
Giorgia Fanari - La Valigia di Gio
Ciao compagna di Reflex (a quanto pare scegliamo sempre gli stessi modelli!). Io adoro il teleobiettivo, perché essendo una persona un po’ timida mi permette di rimanere a distanza, il problema in quel caso è il tremolio, purtroppo. Poi mi hanno regalato un grandangolare (10-18) che mi diverte molto, ma per i viaggi “pratici” mi sono invece regalata un 18-135, che è una via di mezzo, anche come peso 🙂
Martina Sgorlon
Giorgia Fanari – La Valigia di GioCiao compagna di reflex 😉
Anche a me piace molto il tele, ma all’epoca l’ho preso senza stabilizzatore e diciamo che non ho la mano da chirurgo.
Ottima scelta il 18-135 per i viaggi! Buoni scatti 😉