Nocciole Piemonte IGP: in visita a un’azienda agricola per un viaggio dalla terra alla tavola

Nocciole Piemonte IGP: un po’ di storia e le informazioni utili per visitare un noccioleto. Un viaggio dalla terra alla tavola per scoprire il percorso e la vita della nocciola alle porte di Alba.
Le Nocciole Piemonte IGP sono uno dei prodotti enogastronomici da scoprire durante un viaggio nelle Langhe e, per farlo al meglio, è importante non limitarsi solo alla tavola, dove si possono gustare in decine di ricette diverse dall’antipasto al dolce, ma anche all’origine.
In questo post vi racconto le caratteristiche e la storia delle Nocciole Piemonte IGP, il loro rapporto con il territorio e vi accompagno in visita a un’azienda agricola che si occupa della produzione e della trasformazione di questo prodotto tipico del Basso Piemonte.
Le Nocciole Piemonte IGP
La Nocciola Piemonte IGP, conosciuta anche come Tonda Gentile della Langhe, è, insieme al vino, uno dei prodotti di punta di un territorio ricco di sapori e tradizioni nominato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 2014: le colline delle Langhe, Roero e Monferrato.
Riconosciuta e inserita tra i prodotti di Indicazione Geografica Protetta nel 1993, la Nocciola Piemonte IGP è tipica delle province di Cuneo, Asti e Alessandria ed è caratterizzata da un basso contenuto di grassi, che ne garantisce la buona conservabilità, dalla forma tonda e dal guscio sottile, dal sapore delicato, ma persistente e da una pellicola più sottile che rende più facile l’asportazione dopo la tostatura.

Da sempre presente nelle campagne piemontesi, la nocciola divenne protagonista della pasticceria locale a partire dal 1806, quando Napoleone, in guerra contro il Regno Unito, impedì l’importazione di cacao dalle isole e dalle colonie britanniche nei suoi territori spingendo i pasticceri piemontesi non solo a razionare le scorte, ma anche a trovare un ingrediente da mescolare al cacao rimasto per realizzare i loro dolci: è così che nacque il Gianduja e che la nocciola entrò definitivamente nei dolcissimi laboratori della regione. Ve ne avevo parlato anche nel post dedicato alle curiosità su Torino.

Nonostante questo, però, bisogna aspettare la fine del Diciannovesimo secolo per assistere a un primo vero boom della nocciola, complice, questa volta, l’attività del professor Emanuele Ferraris, che, dopo un anno particolarmente difficile per le viti, colpite da peronospora e fillossera, dimostrò come i noccioli fossero ben più resistenti ai parassiti spingendo molti contadini ad affiancare i noccioleti ai loro vitigni.
Ultimo, ma non meno importante, fu l’intervento di Pietro Ferrero, fondatore della celebre industria dolciaria, che diede un’ulteriore spinta alla produzione locale a metà Novecento, quando aprì il suo primo laboratorio ad Alba, in via Rattazzi, e lo trasformò in soli quattro anni in una vera e propria azienda aumentando così la richiesta di materia prima. Da allora la cultura della nocciola si è evoluta parallelamente all’evoluzione della Ferrero, per poi splendere di luce propria.

Alla scoperta delle Nocciole Piemonte IGP: visitare un’azienda agricola
Oggi, percorrendo le strade del Basso Piemonte, oltre alle cantine (ve ne ho parlato nel post dedicato alle cantine delle Langhe) non è difficile incappare in piccoli e grandi noccioleti e in aziende, molte delle quali a conduzione familiare, che non solo si occupano di coltivare questo buonissimo frutto e di metterlo in commercio, ma che realizzano anche dolcissime creme da gustare a cucchiaiate e in ogni momento.
Durante il mio viaggio nella Langhe ho visitato l’azienda agricola “Corilverde – Le Nocciole di Alba“, dove ho camminato sotto le fronde dei noccioli, ho scoperto tutti i processi che portano i frutti dalla terra alla tavola e dove ho assaggiato dei prodotti a dir poco eccezionali. Vi porto a scoprirla.

Le Nocciole di Alba
L’azienda agricola “Corilverde – Le Nocciole di Alba” si trova alle porte della città piemontese e si occupa direttamente non solo della produzione e della raccolta, che solitamente avviene a partire dalla metà di agosto e quando i frutti sono a terra, ma anche della trasformazione dei prodotti.
I noccioleti di Corilverde si trovano per l’80% sulle colline Albesi “della Missione” e per il 20% in pianura, dove ha sede l’azienda.

È proprio in pianura che mi accoglie Daniela, che, insieme agli altri soci Flavio e Roberto, ha deciso di ampliare la storica attività di frutticoltori e corilicoltori (produttori di nocciole) affiancando alla produzione la trasformazione diretta della materia prima nel 2016.
Passeggiando in mezzo al noccioleto, Daniela mi ha raccontato le fasi di piantumazione, di concimazione e di potatura, che aiuta la pianta a rafforzarsi, rinvigorirsi e a crescere in verticale, e mi ha spiegato che per i primi sette anni di vita il nocciolo va accudito, ma che non c’è raccolto. Le piante possono poi essere produttive per oltre trent’anni e, nelle annate migliori, sono in grado di produrre tra i 25 e i 30 quintali di frutti per ettaro, guscio compreso. Un numero ben lontano da quello delle viti, che, invece, arrivano fino a 70, tutto frutto.

Daniela, inoltre, ha condiviso con me la filosofia sostenibile dell’azienda, applicata in ogni fase e in ogni momento della produzione.
La concimazione, infatti, è realizzata solo con prodotti naturali e controllati e i trattamenti vengono effettuati, sempre in collaborazione con tecnici qualificati, solo quando non sono disponibili alternative. Ultimo, ma non meno importante, l’uso di pannelli solari, che permette all’azienda di utilizzare energia autoprodotta per i tutti i macchinari che vengono impiegati per la lavorazione delle nocciole.

I prodotti a base di Nocciole Piemonte IGP
A fine visita è possibile assaggiare alcuni dei prodotti di punta dell’azienda, dalle nocciole tostate alle creme, realizzate a partire dalle “vecchie ricette della nonna”.
Preparate senza conservanti, coloranti o emulsionanti, le creme sono disponibili in tre varianti, tutte composte al 51% da nocciole: “La bianca”, con latte, “La Gianduja”, con cacao e latte, e “La Fondente”, con cacao amaro puro. Una quarta proposta è la “Pasta di nocciola”, realizzata, neanche a dirlo, con il 100% di nocciole e senza l’aggiunta di altri ingredienti.
Specialità esclusiva dell’azienda è la Madernocciola, la crema a base di nocciole e pere Madernassa (70%), una varietà tipica del Roero, da gustare da sola, con il pane o con i formaggi,
Tutte le loro proposte sono disponibili anche online, sul sito dell’azienda, dove potete trovare anche alcune ricette tradizionali per preparare a casa i migliori dolci della zona, dai baci di dama al bônet.

Contatti e informazioni utili per visitare il noccioleto e l’azienda agricola
“Corilverde – Le Nocciole di Alba” si trova in Strada Forcellini 11 ad Alba. La visita, che può essere effettuata tutti i giorni (la domenica su prenotazione), dura tra i 60 e i 90 minuti e costa 6€. Per prenotare l’esperienza (in italiano o in inglese) potete scrivere a info@noccioledialba.it o telefonare al numero 017 3293205.
Per visitare il noccioleto il periodo migliore è tra agosto e settembre, quando si raccolgono le nocciole, ma, come mi ha spiegato Daniela, il periodo preciso può variare di anno in anno, perché in caso di temperature miti durante la stagione fredda (come successo nel 2020), i fiori, e di conseguenza i frutti, nascono prima, obbligando ad anticipare la raccolta.

Dove dormire nelle Langhe
Durante il mio viaggio nelle Langhe ho soggiornato non distante da Neive, nel B&B I Quattro Grappoli*, un alloggio semplice, ma carino, con una vista da favola sulle colline circostanti. Se, però, cercate un alloggio proprio ad Alba, vi lascio qui sotto una mappa* con tutte le opzioni aggiornate.
Booking.comConoscete le Nocciole del Piemonte IGP? Avete mai visitato un’azienda agricola che si occupa di produzione e trasformazione di nocciole? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento 🙂
Tutte le foto presenti nel post sono state scattate con una Canon 80D* con obiettivo Canon 24 mm* e un iPhone 11 Pro*. Per vedere tutte le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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claes hemberg
Bonjourno,
we are five friends visiting Alba to enjoy your lovely culture and food.
We would love to see and “visitare una fattoria di nocciole”
Do you have any possibility to welcome us for a 45 minutes visit at tuna fattoria near to Alba?
This Saturday before noon?
Sincerely
/Claes Hemberg
Martina Sgorlon
claes hembergHello Claes, I sent you an email, enjoy the experience! 🙂