L’Upper East Side di Manhattan: cosa vedere lungo il Museum Mile (ma non solo)

Upper East Side: la sua storia e cosa vedere, dal Museum Mile a una delle librerie più belle di Manhattan, passando per la Frick Madison. Tutte le informazioni utili per la visita.
L’Upper East Side, delimitato a nord dalla 96esima e a sud dalla 59sima strada, è il quartiere che si sviluppa a est di Central Park. In questo post vi racconto la sua storia e vi suggerisco tutti i luoghi da non perdere all’interno dei suoi confini.
La storia dell’Upper East Side in pillole
Esattamente come accadde per l’Upper West Side, l’area occupata oggi dall’Upper East Side cominciò a svilupparsi solo tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento, quando la crescita esponenziale della Grande Mela portò alla nascita di due importanti arterie commerciali che collegavano la città alle aree più settentrionali dello stato: la Boston Post Road e, nel 1837, la New York and Harlem Railroad.
Alle poche fattorie della zona e alle aree paludose si affiancarono così nuovi piccoli centri abitati, alcune taverne, una biblioteca (la Lenox Library) e un ospedale (il Presbyterian Hospital), che insieme favorirono ulteriormente lo sviluppo di quello che è oggi l’Upper East Side.
Le novità e gli ampi spazi edificabili attrassero anche numerose famiglie benestanti — dai Carnegie ai Frick, passando per i Rockefeller — che qui poterono erigere le loro dimore, lasciandosi alle spalle un’affollatissima Lower Manhattan e una sempre più gettonata Midtown. Oggi, alcune di queste magioni sono state trasformate in musei e molti di loro si trovano lungo il “Museum Mile“, un tratto della Fifth Avenue, compreso tra la 82nd e la 110th Street (secondo alcuni limitato alla 105th), che un tempo era noto come “Millionaire’s Row” per l’elevata concentrazione di milionari.

Cosa vedere nell’Upper East Side
L’Upper East Side è oggi una delle aree di Manhattan che vanta la più ricca concentrazione di musei, complice proprio il Museum Mile, dove se ne contano ben nove; l’ultimo, il Museum for African Art, è stato inaugurato nel 2012. A questi si affiancano altri importanti poli culturali, boutique e grandi magazzini — come Bloomingdale’s — e piccole chicche ospitate all’interno delle sontuose dimore del quartiere.
Ecco tutti i luoghi da non perdere e cosa vedere nell’Upper East Side durante il vostro viaggio a New York.

Frick Madison
The Frick Collection, normalmente ospitata all’interno della Henry Clay Frick House (sempre nell’Upper East Side) e attualmente allestita al 945 di Madison Avenue in attesa del termine dei lavori di restauro della dimora, è una collezione di dipinti che vanta tele di Bellini, Goya, Rembrandt, Degas, Velázquez e Vermeer, solo per citarne alcuni.
Il tutto nacque grazie all’industriale Henry Clay Frick (1849-1919), che nel corso della sua vita collezionò quadri, sculture e oggetti preziosi e, al momento della sua morte, decise di trasformare la sua dimora e la sua collezione in un museo aperto al pubblico. Il desiderio si trasformò in realtà nel 1931, quando morì anche la moglie che fino ad allora viveva all’interno della casa insieme alla figlia Helen.

Aperta ufficialmente al pubblico nel 1935, la Frick Collection iniziò a espandersi anche grazie alle donazioni e alle nuove acquisizioni portate a termine negli anni. Oggi, alle opere della sede newyorkese si affiancano quelle di Pittsburgh, ospitate al Frick Art & Historical Center e nel Frick Fine Arts Building della University of Pittsburgh.
All’interno delle sale non è permesso scattare fotografie, ma vi assicuro che è una collezione stupenda e che merita di essere inserita nel vostro itinerario.
La Frick Madison è aperta dal giovedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.00. Il biglietto di ingresso costa 22$ a tariffa intera, 17$ a tariffa ridotta per visitatori diversamente abili e over 65 e 12$ per gli studenti dai 18 anni in su (solo con tesserino). I ragazzi under 18 entrano gratuitamente. Il giovedì dalle 16.00 alle 18.00 è previsto l’accesso con formula Pay-what-you-wish.

Albertine Books
Aperta nel 2014, Albertine Books, con i suoi oltre 14.000 titoli provenienti da 30 nazioni francofone, è la libreria che offre la più ampia collezione di testi in lingua francese e di autori francesi negli Stati Uniti.
Il negozio, battezzato in onore di un personaggio uscito dalla penna di Marcel Proust, è una vera e propria chicca anche dal punto di vista architettonico, perché si trova all’interno della Payne Whitney House — edificio che ospita anche la sede dei Cultural Services dell’Ambasciata Francese —, una dimora in stile rinascimentale caratterizzata da una rotunda in marmo ispirata alla romana Villa Giulia e da una sala, la Venetian Room, che mescola Rinascimento e Barocco.
Una volta entrati nella libreria, vi consiglio di non perdere il piano superiore, decorato con un soffitto dipinto a mano sul quale sono rappresentate costellazioni, le stelle e i pianeti e che rende il negozio un luogo davvero magico.
La libreria, al 972 della Fifth Avenue, tra la 78esima e la 79esima, è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 18.00.

Metropolitan Museum of Art
Il Metropolitan Museum of Art, inaugurato il 20 febbraio 1872 in un piccolo palazzo della Quinta Strada, nacque dalla collezione privata di John T. Johnston, allora dirigente delle ferrovie. A questa si unirono poi quelle di molti altri personaggi di spicco della città, che seguirono il suo esempio donando le loro numerose proprietà al museo e costringendo il Metropolitan a cambiare sede due volte prima di essere ospitato nell’attuale edificio.
Il museo, oggi il più grande di New York, racchiude nei suoi 180.000 m² millenni di storia e di arte, da quella egizia a quella americana, passando per quella romana e quella asiatica. Il tutto è diviso in 19 sezioni, alle quali si affianca la sede secondaria nel nord di Manhattan, chiamata The Cloisters, che ospita gran parte della sezione dedicata all’arte medievale. Ve ne ho parlato nel dettaglio nel post dedicato al Metropolitan Museum of Art di New York.

Neue Galerie
Ospitata all’interno della William Starr Miller House e aperta al pubblico il 16 novembre 2001, la Neue Galerie è un piccolo museo dedicato interamente all’arte tedesca e austriaca (soprattutto espressionista) dell’inizio del Ventesimo secolo.
L’idea nacque da due amici, il commerciante d’arte e curatore Serge Sabarsky e l’imprenditore, filantropo e collezionista Ronald S. Lauder, che insieme decisero di creare uno spazio che raccontasse e mostrasse il meglio dell’arte di quel periodo. Quando il primo morì nel 1996, il secondo trasformò quell’idea in realtà in ricordo e in onore dell’amico scomparso.

Oggi, la collezione è divisa in due sezioni, una dedicata alle arti decorative austriache, dove figurano opere di Klimt e Schiele, e una riservata alle tele e alle opere di artisti tedeschi o ad altri contemporanei, tra i quali ci sono anche Kandinsky e Klee.
A questa si affiancano, all’interno dello stesso edificio, anche un piccolo store e due caffè viennesi: il Café Sabarsky e il Café Fledermaus. All’interno delle sale non è possibile scattare fotografie.
L’accesso alla Neue Galerie è sempre possibile con formula Pay-what-you-wish, anche se ci sono dei prezzi suggeriti: 25$ per gli adulti e ragazzi tra i 12 e i 16 anni (che devono sempre essere accompagnati da un adulto), 16$ per gli over 65 e 12$ per studenti, insegnanti e visitatori diversamente abili. I ragazzi sotto i 12 anni non sono ammessi, a meno che non siano in visita con la scuola.
La galleria è aperta dal giovedì al lunedì dalle 11.00 alle 18.00.

Solomon R. Guggenheim
Il Guggenheim di New York nacque per accogliere le opere legate alle avanguardie artistiche della prima metà del Novecento collezionate da Solomon R. Guggenheim, magnate statunitense e filantropo appassionato d’arte. Quando lo spazio a disposizione dei dipinti della sua collezione, inizialmente esposti nel suo appartamento all’interno del prestigioso Plaza Hotel, iniziò a non essere più sufficiente, l’uomo decise di aprire una fondazione a suo nome dedicata all’arte moderna e contemporanea.
Fu così che nel 1943 nacque quello che poi si trasformò in uno dei più celebri e visitati musei di Manhattan, complice anche la sua particolarissima struttura progettata da Frank Lloyd Wright. Trovate la storia completa del museo e tutte le informazioni utili per la visita nel post dedicato interamente al Guggenheim di New York.

Il Cooper Hewitt – Smithsonian Design Museum
Il Cooper Hewitt – Smithsonian Design Museum, allestito all’interno della Andrew Carnegie Mansion, è l’unico museo statunitense interamente dedicato al design e uno dei tre poli culturali dello Smithsonian a Manhattan insieme al National Museum of the American Indian e agli Archives of American Art.
La sua nascita si deve a Sarah Cooper Hewitt, Eleanor Garnier Hewitt e Amy Hewitt Green — nipoti di Peter Cooper, industriale, filantropo e creatore della prima locomotiva a motore americana —, che, ispirandosi al Musée des Arts Décoratifs di Parigi, nel 1895 chiesero alla Cooper Union di dare vita al Museum of the Arts of Decoration.

Il museo aprì le sue porte due anni dopo per poi finire, nel 1968, sotto l’ala dello Smithsonian di Washington D.C. con il nome di Cooper-Hewitt Museum of Decorative Arts and Design. Inizialmente ospitato all’interno dell’edificio dove si trovava anche la Fondazione Cooper, nel 1970 venne trasferito nella sede attuale, che permise un ampliamento delle collezioni e l’allestimento di nuove mostre permanenti e temporanee.
Nel 2008 il museo fu temporaneamente trasferito per permettere il rinnovo completo degli ambienti e, dopo anni di lavori, riaprì le sue porte nel 2014. Oggi, tra le sue sale, racconta circa 240 anni di storia del design, spaziando dalla scultura alle arti minori come l’intaglio, la ceramica e l’arredamento.
Il museo è aperto tutti i giorni — esclusi il 25 dicembre e il Ringraziamento — dalle 10.00 alle 18.00. Il biglietto costa 16$ a tariffa intera, 10$ per gli over 62, 8$ per i visitatori disabili, 7$ per gli studenti, mentre è gratuito per i minori di 18 anni e per i membri; i biglietti si possono acquistare anche online con un sovrapprezzo di 2$. Ogni giorno, dalle 17.00 alle 18.00, è possibile accedere con formula Pay-what-you-wish.

The Jewish Museum
Allestito all’interno della Felix M. Warburg House e fondato nel 1904, il Jewish Museum è il primo museo statunitense (e uno dei primi al mondo) a essere stato dedicato interamente alla cultura ebraica. Oggi, al suo interno ci sono oltre 30.000 pezzi e opere d’arte, tra creazioni antiche e contemporanee, ma tutto iniziò con la donazione del giudice Mayer Sulzberger, che regalò al Jewish Theological Seminary of America la sua collezione di oggetti cerimoniali.
Conservato inizialmente all’interno della biblioteca della fondazione, il piccolo tesoro fu poi trasferito in una nuova sede che potesse accogliere anche le nuove donazioni. L’ampliamento portò, negli anni Trenta, alla creazione del Museum of Jewish Ceremonial Objects, un polo culturale che si arricchì ulteriormente poco prima della Seconda Guerra Mondiale, quando molte comunità ebraiche europee spedirono artefatti e opere oltreoceano per poterle preservare.

Il museo, che oggi ospita anche opere di Andy Warhol e Marc Chagall, si trasferì nella sua sede attuale nel 1947, quando fu ribattezzato The Jewish Museum; il cambiamento fu dettato anche dall’ampliamento della collezione, che non si limitava più agli oggetti religiosi.
Oggi, vanta anche un importante centro culturale dove vengono organizzati eventi, letture e concerti ed è il più grande museo di arte ebraica al di fuori di Israele.
Il museo è aperto dal venerdì al lunedì dalle 11.00 alle 18.00, il giovedì chiude alle 20.00; per aperture e chiusure straordinarie e festività vi consiglio di controllare il sito ufficiale. Il biglietto costa 18$ a tariffa intera, 12$ per over 65, 8$ per gli studenti, mentre gli under 18 e i membri entrano gratuitamente; il sabato l’ingresso è gratuito per tutti.

Informazioni utili per visitare l’Upper East Side
Se vi trovate a New York a inizio giugno, potete partecipare al Museum Mile Festival, che solitamente si tiene il secondo martedì del mese dalle 18.00 alle 21.00. Durante l’evento, che prevede anche la chiusura al traffico della Fifth Avenue, tutti i musei del Museum Mile sono aperti gratuitamente al pubblico e organizzano concerti, attività per i bambini e spettacoli.
Oltre ai musei già citati — che si possono scoprire, tra un indizio e l’altro, anche grazie a un gioco digitale di esplorazione* — in questa zona potete visitare anche l’Africa Center (110th), El Museo del Barrio* (105th), il Museum of the City of New York* (103rd), il National Academy Museum e la School of Fine Arts (89th).
Infine, per gli appassionati di cinema e serie tv, nel quartiere vengono organizzati anche tour dedicati a Gossip Girl (potete prenotare qui* o qui*), mentre, a due passi da Bloomingdale’s e dalla cabinovia che porta a Roosevelt Island, c’è Serendipity 3, il locale reso celebre dal film con Kate Beckinsale e John Cusack.

Dove dormire a New York
Durante il mio secondo viaggio a New York ho soggiornato al The Herald*, a due passi da Herald Square e dall’Empire State Building. L’albergo offre solo servizio pernottamento, senza colazione o altri pasti.
La camera non era molto grande, ma rispettava per dimensioni e qualità gli standard newyorkesi. Punto di forza dell’albergo è sicuramente la sua posizione, estremamente strategica per scoprire l’intera città, perché l’area di Herald Square non è solo centrale, ma è anche servita da molte linee della metropolitana.

Se avete domande, dubbi o suggerimenti su cosa vedere nell’Upper East Side, lasciate un commento!
Per vedere le foto scattate a New York (con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*) sfogliare il mio album su Flickr.
*All’interno di questo post potrebbero essere presenti dei link di affiliazione, contrassegnati da un asterisco. Questo significa che se decidete di effettuare una prenotazione o di fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie ❤