Negozio Olivetti di Venezia: storia, curiosità e informazioni utili per la visita

Negozio Olivetti di Venezia: la sua storia, curiosità, dettagli da notare e tutte le informazioni utili per visitarlo.
Il Negozio Olivetti di Venezia, ospitato nelle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco, è un luogo dove antico e moderno si uniscono e si amalgamano alla perfezione, uno dei migliori esempi di architettura del Novecento presenti in Laguna. Vi accompagno a scoprirlo.
Il Negozio Olivetti di Venezia
Il Negozio Olivetti di Venezia fu commissionato dallo stesso Adriano Olivetti nel 1957: l’idea era quella di creare uno showroom più che un punto vendita, uno spazio espositivo per i vecchi e nuovi modelli lanciati sul mercato dall’azienda, ma che, allo stesso tempo, fosse anche un’opera d’arte.
Il progetto fu affidato all’architetto veneziano Carlo Scarpa — lo stesso che si occupò della nuova area della Gypsotheca Canoviana di Possagno —, che l’anno prima aveva vinto il premio Olivetti per l’architettura e che si era fatto conoscere per la sua abilità nel trasformare luoghi pre-esistenti in spazi dove antico e moderno si uniscono alla perfezione; un fattore determinante in questo caso, visto il piccolo spazio incastrato al piano terra delle Procuratie Vecchie di Piazza San Marco.

Il negozio fu inaugurato nel 1958, a quattro anni dall’apertura dello showroom newyorkese sulla Fifth Avenue, e fu seguito l’anno successivo da quello parigino, progettato da Franco Albini e modificato nel 1966 dall’architetta Gae Aulenti. Il negozio è stato definito dallo storico dell’architettura Francesco Dal Co “una pagina tra le più luminose dell’architettura del Novecento”.
Per un re si può fare un palazzo reale.
Carlo Scarpa (per Adriano Olivetti)

L’ingresso e i pavimenti
Protagonista dell’ingresso è la scultura Nudo al sole, che si incontra immediatamente sulla sinistra. Realizzata nel 1956 dall’artista Alberto Viani, l’opera è appoggiata sopra una base in marmo nero del Belgio sulla quale scorre dell’acqua; quest’ultima esce da un ugello decorato con il simbolo Olivetti, fateci caso.

Proprio come questo piccolo dettaglio, c’è un altro aspetto che potrebbe passare inosservato, ma che merita un po’ di attenzione: lo stile dei pavimenti. Questi, infatti, sono realizzati con un mosaico composto da tessere in vetro di Murano posizionate in modo volutamente irregolare così da dare la sensazione che ci sia un leggero strato di acqua sulla superficie. Non solo, anche i colori cambiano a seconda della zona: appena entrati vedrete il rosso, poi il bianco, il blu e il giallo.

La porta d’acqua
Utilizzata per il carico e lo scarico delle merci, la porta d’acqua si trova sul retro del negozio e si apre su Rio Orseolo. L’apertura, realizzata in teak, è affiancata da una semicolonna in pietra e stucco che continua fino al piano superiore diventando un porta piante. La struttura, oltre che essere decorativa, è funzionale: serve infatti a coprire la fossa biologica.

La scala e il bookshop
Vera protagonista del Negozio Olivetti, insieme ai tanti modelli esposti, è la scala posizionata al centro della sala. I gradini sono sfalsati tra loro e paiono come sospesi, donando movimento ed evitando in questo modo di appesantire lo spazio piuttosto piccolo.
A lato della scala un piccolo bookshop. Anche in questo caso vi consiglio di dare un’occhiata ai dettagli, perché i ripiani (la struttura principale in pietra e l’altra in legno) sui quali vengono esposti i libri e i souvenir sono stati progettato dallo stesso Scarpa per coprire il calorifero, ma, allo stesso tempo, essere funzionali.

Il piano superiore
Salita la scala si giunge sul pianerottolo, dove i pavimenti in mosaico sono sostituiti da lastre di marmo di Aurisina provenienti dal Carso, in Friuli-Venezia Giulia. È qui che si può vedere il portapiante del quale vi parlavo prima e si può ammirare da un altro punto di vista la porta d’acqua.

I ballatoi, invece, che ospitano alcuni importanti pezzi da collezione, sono realizzati in teak e illuminati, oltre che da luci artificiali, anche da due finestre ovali in stile giapponese che si affacciano sulla piazza: un modo per celebrare il passato di Venezia, da sempre legata all’Oriente.

Le macchine da scrivere e da calcolo
Nonostante il ruolo centrale dell’architettura, le vere protagoniste del Negozio Olivetti sono le macchine da scrivere e da calcolo esposte sia al piano terra che al piano superiore e appoggiate su ripiani in palissandro che, proprio come la scala, sembrano quasi sospesi.
Tra le più famose e iconiche c’è senz’altro la Lettera 22, un modello usato anche dal Premio Nobel Günter Grass, da Enzo Biagi o da Indro Montanelli.

Informazioni utili per visitare il Negozio Olivetti di Venezia
Il Negozio Olivetti di Venezia è aperto dal martedì alla domenica dalle 10.00 alle 18.30, con ultimo ingresso alle 18.00.
Il biglietto di ingresso costa 10€ a tariffa intera e 6€ a tariffa ridotta riservata a bambini e ragazzi fino ai 14 anni, agli studenti con carta IO STUDIO e a quelli universitari fino ai 25 anni. Per i residenti del Comune di Venezia il biglietto costa 5€. L’ingresso è gratuito per i bambini sotto i 6 anni, gli iscritti FAI e National Trust e i tesserati ICOM. È disponibile anche un biglietto famiglia (2 adulti e 2 bambini) al costo di 27€; il prezzo rimane invariato in caso di tre o più bambini.
L’ingresso è su prenotazione (anche se potete provare a presentarvi senza, dipende dall’affluenza) e il biglietto deve essere acquistato sul sito del Fondo Ambiente Italiano — che dal 2011, dopo un importante restauro, gestisce le visite — o su Tiqets, dove è disponibile il ticket standard* o quello con visita guidata*. Lo showroom è proprietà delle Assicurazioni Generali.
L’audioguida è accessibile attraverso il vostro smartphone, dovrete solo scansionare un QRcode, e la visita vi occuperà circa 30 minuti.

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