Museo del Cinema di Torino: la Hollywood all’ombra della Mole e le informazioni per la visita

Museo del Cinema di Torino: dalla storia della Hollywood all’ombra della mole fino alla nascita del museo, passando per tutte le informazioni utili per visitarlo.
Torino fu la prima città italiana del cinema, una vera e propria “Hollywood ai piedi della Mole”, come è stata spesso definita, che vanta numerosi primati legati alla settima arte e uno degli spazi espositivi più importanti legati al mondo del grande schermo. In questo post vi racconto la sua storia e vi porto a scoprire il Museo del Cinema di Torino.
Torino: la Hollywood all’ombra della Mole
La storia del Museo Nazionale del Cinema di Torino inizia ben prima della sua fondazione, ossia nel marzo 1896, quando, ad appena un anno dalla deposizione del brevetto del cinematografo dei fratelli Lumière (13 febbraio 1895), nella città piemontese avviene la primissima proiezione di un film nel nostro Paese. All’epoca l’evento era gratuito, ma pochi mesi dopo si arrivò anche alla prima proiezione con un pubblico pagante, un altro primato cittadino.
Bastò questo per trasformare piano piano Torino in una città di celluloide, una capitale del cinema a tutti gli effetti che, agli inizi del Novecento, contava una sessantina di sale cittadine (un record nazionale) e una dozzina di case di produzione che spesso inviavano anche 15 troupe a girare in contemporanea tra le strade e gli studi della città. Tra i grandi produttori c’erano per esempio la Fert (Fiori Enrico Roma Torino), l’Aliseo e l’Itala Film, che produsse il primo colossal della storia del cinema, Cabiria (1914), diretto da Giovanni Pastrone e scritto da Gabriele D’Annunzio: tre ore di pellicola con scenografie per l’epoca monumentali.

Dopo gli anni d’oro, però, la “Hollywood all’ombra della Mole” si scontrò con la Grande Guerra e con gli anni Venti e Trenta del Novecento, che videro l’ascesa del fascismo e i riflettori puntati su Roma, dove si spostò il cinema italiano.
Torino, però, non smise mai di coltivare la sua passione. Nel 1971 qui aprì il primo cinema d’essai d’Italia, il Romano, inaugurato nella Galleria Subalpina, e nel 1983 la città trasformò l’Eliseo, storica sala cinematografica nata nel 1913, nel primo multisala del Paese. Ve ne avevo parlato anche nel post dedicato alle curiosità su Torino.

La storia del Museo del Cinema di Torino
Insomma, la storia d’amore tra Torino e il cinema è lunga oltre un secolo ed è proprio tra la creazione di film che hanno fatto la storia e l’apertura di nuove sale cittadine che nasce anche l’idea di creare un museo italiano dedicato al cinema. Il seme fu piantato nel giugno 1941 da Maria Adriana Prolo, studiosa di storia e di cinema, che, con il sostegno del regista Giovanni Pastrone e del giornalista Francesco Pasinetti, riuscì a raccogliere i primi finanziamenti per l’acquisto di cimeli e documenti.
Inizialmente immagazzinato all’interno della Mole Antonelliana, il materiale rimase lì fino al 1946, quando, dopo la Guerra, in via Roma, fu organizzata la prima mostra temporanea, seguita poi da altri eventi negli anni Cinquanta. Tra appuntamenti culturali e comparse nei primi programmi televisivi, i cimeli e i documenti raccolti iniziarono a suscitare interesse e far rifiorire l’idea di creare un museo stabile dedicato.

La situazione si sbloccò il 7 luglio 1953, quando nacque ufficialmente l’Associazione Museo del Cinema, fondata, tra i tanti, dal registra Pastrone, dallo sceneggiatore Arrigo Frusta e dal critico cinematografico Mario Gromo. Nel 1956 Maria Adriana Prolo divenne presidentessa dell’associazione e fu nominata direttrice a vita del museo, che fu inaugurato il 27 settembre 1958 all’interno di Palazzo Chiablese dopo che la Mole Antonelliana era stata scartata a causa degli ingenti danni causati dal maltempo (ve ne ho parlato nel post dedicato all’edificio).
Chiuso al pubblico per ragioni di sicurezza nel 1983, il museo fu in parte trasferito presso la sede del Cinema Massimo dove rimase fino al 1995, anno nel quale si decise di spostare l’intera esposizione all’interno della Mole.
La sede attuale fu inaugurata nel 2000 e in pochissimo tempo il Museo del Cinema di Torino divenne uno dei più visitati del nostro Paese con oltre due milioni di visitatori tra il 2000 e il 2005. Con il grande successo e i XX Giochi Olimpici Invernali, ospitati in città nel 2006, il museo rinnovò l’intero allestimento con le postazioni multimediali e interattive che ancora oggi lo caratterizzano, con nuove sezioni dedicate alla fantascienza, al mondo dei film western e a quello dei musical.

Visitare il Museo del Cinema di Torino
Uno dei più importanti a livello nazionale e uno dei maggiori al mondo nel suo genere, il Museo del Cinema di Torino ospita oltre 6.000 strumenti — tra apparecchi ottici, lanterne magiche e altri oggetti legati al “precinema” e al cinema moderno —, oltre 100.000 manifesti e locandine, 140.000 documenti fotografici e un archivio di oltre 4.000 film.
Il percorso espositivo inizia con un viaggio nel tempo. Le prime che si incontrano sono infatti le sale dedicate all’Archeologia del cinema, spazi che raccontano la storia della settima arte dalle origini ai giorni nostri attraverso strumenti interattivi e cimeli, giochi di luci e illusioni ottiche che aiutano a capire anche i meccanismi più complessi.

Terminata la prima parte della visita, si giunge all’Aula del Tempio, il cuore del museo caratterizzato dalla Statua del dio Moloch usata nel film Cabiria e sul quale si aprono le altre aree espositive dedicate ai diversi generi cinematografici: dai film western ai film di fantascienza, dai cartoni animali al cinema italiano, con una parentesi interamente dedicata alla città di Torino.
Dall’Aula del Tempio si accede anche alla rampa elicoidale, che, pensata come una pellicola cinematografica, sale fino ai corridoi dedicati alle mostre temporanee e ai dietro le quinte. È qui che si incontrano gli spazi dedicati alla regia, al sonoro, alla sceneggiatura, ai costumi di scena e agli storyboard, solo per citarne alcuni.

Ultima, ma non meno importante, la Galleria dei Manifesti, che termina il viaggio circolare nella storia del cinema non attraverso gli strumenti, come le sale iniziali, bensì attraverso i film diventati pietre miliari della settima arte, mostrando così anche l’evoluzione del gusto figurativo e della cartellonistica del settore.
Grazie alle sue numerose aree interattive, alle tante curiosità, agli oggetti di scena e ai suoi manifesti, il Museo del Cinema di Torino è un must non solo per gli appassionati, ma anche per chi visita la città per la prima volta.
E, se volete approfondire il legame della città con il grande e piccolo schermo, vi suggerisco di dare un’occhiata anche al post dedicato alle serie tv e ai film ambientati a Torino.

Informazioni utili per visitare il Museo del Cinema di Torino
Il Museo e l’Ascensore Panoramico della Mole (del quale vi ho parlato nel post dedicato ai luoghi dai quali ammirare Torino dall’alto) sono aperti tutti i giorni (tranne il martedì) dalle 9.00 alle 19.00, con ultimo ingresso un’ora prima della chiusura; la prenotazione è consigliata, soprattutto il sabato, la domenica e i festivi.
La salita a piedi alla cupola (10,00€ a persona), invece, è disponibile solo il sabato, la domenica e i festivi alle 10.20, alle 14.00 e alle 16.30, ma con limitazioni; per maggiori informazioni e per gli orari aggiornati vi consiglio di dare un’occhiata al sito Museocinema.it.
L’ingresso alla Mole Antonelliana e al Museo del Cinema si trova in via Montebello; per raggiungerlo potete prendere i bus delle linee 61, 55 e 56 con fermata Rossini, o quelli della linea 68 con fermata Verdi; in alternativa potete salire sui tram 13 e 15 (fermata Rossini) o sul tram 16 (fermata Palazzo Nuovo).
I prezzi dei biglietti per il Museo del Cinema e per l’Ascensore
Esistono diverse tipologie di biglietto e potete scegliere se visitare solo il Museo Nazionale del Cinema, salire solo sull’ascensore panoramico o fare entrambe le esperienze. Se acquistate il biglietto online dovete aggiungere al costo 1,50€ di prevendita per ogni biglietto (anche gratuito).
Tipologia di biglietto | Solo Museo | Solo Ascensore | Museo+Ascensore |
---|---|---|---|
Intero | 11,00€ | 8,00€ | 15,00€ |
Ridotto (under 26) | 9,00€ | 6,00€ | 12,00€ |
Possessori di Torino+Piemonte Card | Gratuito | 6,00€ | 6,00€ |
L’ingresso al museo è gratuito anche per i bambini sotto i 5 anni, i possessori dell’Abbonamento Musei (ve ne ho parlato nel post dedicato) e del Passaporto culturale “Nati con la cultura” e i tesserati ICOM; l’accesso all’ascensore, invece, è gratuito per i tesserati ICOM e i bambini sotto i 5 anni. L’accesso a entrambi è gratuito con la tessera Regione Piemonte o in caso di disabilità superiori al 67%. I biglietti acquistati online devono essere validati alla cassa prima dell’ingresso esibendo i titoli di riduzione.
Oltre ai biglietti standard, sappiate che c’è anche la possibilità di partecipare a tour guidati che vi accompagneranno alla scoperta della Mole e del Museo (ne trovate uno in italiano e con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima a questo link*) o quelli che prevedono anche la visita guidata alla città*.

Se, come me, possedete la Torino+Piemonte Card (della quale vi ho parlato in maniera approfondita in un altro post) e decidete di prenotare online per l’opzione Museo+Ascensore sappiate che non c’è la possibilità di acquistare un biglietto unico, ma dovrete fare due acquisti separati (pagando quindi 3,00€ di prevendita a testa).
In questo caso ricordate anche di calcolare bene i tempi. Il mio consiglio, se volete fare le due esperienze ravvicinate, è di prenotare prima il posto per la salita in ascensore e poi, con almeno 40 minuti di distacco, la visita al museo, perché anche se la salita in sé dura pochi minuti, le code potrebbero rallentarvi. Se avete già deciso di acquistare la tessera la potete trovare a questo link*, dove è prevista la cancellazione gratuita fino a tre giorni prima.
Se siete curiosi di scoprire anche gli altri musei di Torino, vi suggerisco di leggere il post dedicato.

Dove dormire a Torino
Durante il mio ultimo viaggio a Torino ho soggiornato al Best Western Hotel Genio*, una struttura tre stelle semplice, ma curata, e con personale estremamente gentile. La stanza dove ho soggiornato era molto spaziosa e affacciata su un cortile interno che ha permesso il riposo nonostante la zona trafficata.
Per visitare Torino la posizione è ideale, perché l’hotel si trova a due passi dalla stazione Porta Nuova, dalla metropolitana e dalla fermata dell’autobus e permette di raggiungere comodamente a piedi il centro e le piazze principali, ma anche il Parco del Valentino. A parte per raggiungere la Basilica di Superga, infatti, non ho mai utilizzato i mezzi.
Le immagini sono state scattate con una Canon 80D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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