Il Museo del Bargello di Firenze: alla scoperta dell’arte medievale e rinascimentale

Il Museo del Bargello e le informazioni utili per visitarlo: le sale che incontrerete, gli orari e i biglietti. Un viaggio tra arte medievale e rinascimentale nel cuore di Firenze.
Quando si parla di cosa vedere a Firenze è inevitabile parlare dei suoi musei, dai famosissimi Uffizi alle Gallerie dell’Accademia. Tra quelli da non perdere, va sicuramente menzionato il Museo del Bargello, il primo creato in Italia interamente dedicato alle arti medievali e rinascimentali.
Nelle sue sale sono esposte alcune opere che hanno cambiato la storia dell’arte, prima fra tutte il David di Donatello. Inserito in un articolo del magazine di Expedia tra i 10 musei da visitare a Firenze, il Museo del Bargello è senza ombra di dubbio una tappa obbligata nel vostro itinerario culturale e artistico del capoluogo toscano.
La storia del Museo del Bargello
Il Museo del Bargello, fondato nel 1865, è ospitato all’interno di un edificio realizzato nel Tredicesimo secolo e che inizialmente ospitava il capitano del popolo.
Nel corso degli anni fu ampliato in larghezza e in altezza e cambiò più volte scopo. Fu utilizzato come Palazzo del Podestà, poi come sede del consiglio degli Anziani e del Consiglio di Giustizia, infine, nel 1574, come carcere e quartier generale del bargello, il capo delle guardie, dal quale prende il nome.
Diventato museo nella seconda metà dell’Ottocento, l’edificio accolse e continua ad accogliere nelle sue sale opere e oggetti provenienti da altre istituzioni e da palazzi fiorentini sia privati che pubblici.

Il Museo del Bargello
Quando si parla di Museo del Bargello, però, bisogna fare attenzione, perché il nome potrebbe trarre in inganno. In questo caso, infatti, si fa riferimento a un luogo specifico che fa parte di un complesso più ampio: quello dei Musei del Bargello.
Quest’ultimo è composto, oltre che dal museo vero e proprio, anche dalle Cappelle Medicee, dove sono sepolti i maggiori esponenti della famiglia Medici, dalla chiesa di Orsanmichele, da Palazzo Davanzati e dalla casa-museo di Palazzo Martelli. Vi porto a scoprirlo.

La Sala di Michelangelo e il cortile interno
La Sala di Michelangelo e del Cinquecento è la prima che incontrerete durante la visita (o l’ultima se decidete di entrarvi poco prima di uscire dal museo, come ho fatto io).
È interamente dedicata alla scultura e al suo interno sono esposte opere realizzate da alcuni dei più grandi maestri e scultori del Sedicesimo secolo.

Per citarne alcuni, qui ci sono il Bacco di Michelangelo, scolpito quanto l’artista aveva 22 anni, e il Mercurio di Giambologna, l’Adone morente di Vincenzo de’ Rossi e un modellino in bronzo realizzato da Benvenuto Cellini del Perseo. Oggi la statua vera e propria è posta sotto la Loggia dei Lanzi in piazza della Signoria.
Alcune delle opere ospitate al piano terra sono esposte sotto il porticato che circonda il cortile interno del palazzo. Anche qui potete trovare sculture realizzate da artisti del Cinquecento fiorentino e italiano, come Ammannati e lo stesso Giambologna.
La Sala degli Avori e la Sala Carrand
Salendo al primo piano si incontra la Sala degli Avori, dove sono conservati pezzi preziosissimi donati al museo dal collezionista e antiquario Louis Carrand nel 1888. Gli oggetti, molti dei quali di uso quotidiano, provengono da ogni parte del mondo e sono diventati delle vere e proprie opere d’arte grazie agli artisti che hanno minuziosamente e pazientemente intagliato l’avorio. Uno spettacolo che può essere ammirato in ogni dettaglio solo avvicinandosi il più possibile alle teche.
Alla Collezione Carrand appartengono anche tutti gli oggetti nella sala omonima e di quella successiva. Qui ci sono gioielli, metalli, sculture e tappeti e, tra i tanti, sono presenti perfetti esempi di arte Bizantina, Islamica, Austriaca, Cinese, Francese e Fiamminga. La sala Carrand, però, non colpisce solo per la sua collezione, ma anche per il soffitto affrescato che ricorda un cielo stellato e rende il tutto più affascinante. Impossibile non farci caso.
La Cappella di Maria Maddalena e la sagrestia
Dalla Sala Carrand è possibile accedere alla Cappella di Maria Maddalena, l’antico spazio di preghiera del Podestà. Al suo interno e nella vicina sagrestia sono esposti crocifissi, reliquiari, croci e altri oggetti legati al culto.
Entrambe le sale, però, sono note soprattutto per gli affreschi che le decorano. Su quello che arricchisce la parete di fondo della cappella è raffigurato il Giudizio Universale e, tra i tanti personaggi, compare anche Dante Alighieri. Qui il poeta tiene tra le mani la Divina Commedia e pare che questo sia il suo ritratto più antico giunto fino a noi, anche se oggi è molto sbiadito. Potete riconoscerlo perché, alla destra della finestra, è l’unico ad indossare un abito rosso scuro.

Il Salone di Donatello, la scultura del Quattrocento e del Cinquecento
Se al piano terra la protagonista era la scultura cinquecentesca, al primo piano la regina è l’arte scultorea del Quattrocento.
Nell’antico Salone del Consiglio Generale oggi sono esposte opere di artisti che rientrano tra i più grandi del nostro Paese. Dal David di Donatello a quello di Andrea del Verrocchio, dalla formella con il Sacrificio di Isacco di Brunelleschi al Putto alato di Mino da Fiesole.
Le sculture del Cinquecento, oltre che al piano terra, sono esposte anche anche nel loggiato del primo piano: uno spazio trecentesco con il soffitto completamente affrescato. Anche qui incontrerete opere, sia in marmo che in bronzo, del Giambologna e di altri artisti del Sedicesimo secolo.
Le sale del secondo piano
Al secondo piano ci sono molte stanze più piccole: la Sala delle Maioliche e quella dei Bronzetti, la Sala Bruzzichelli, la Sala del Verrocchio e quelle di Andrea e Giovanni della Robbia, la Sala dell’Armeria, della Scultura Barocca e del Medagliere.
Questi spazi ospitano alcune collezioni che arricchiscono sia quelle dedicate alla scultura e alla pittura, sia quelle dedicate alle arti minori incontrate in precedenza. Ci sono monete, maioliche, vetri, armi, medaglie e busti di fiorentini e personaggi illustri del Quindicesimo e Sedicesimo secolo, da Battista Sforza a Federico da Montefeltro.

Il Museo del Bargello: orari e biglietti
Il Museo Nazionale del Bargello è aperto tutti i giorni dalle 8.15 alle 14.00, ma la biglietteria chiude quaranta minuti prima. È chiuso la seconda e la quarta domenica del mese, il primo, il terzo e il quinto lunedì del mese e il 25 dicembre e il 1 gennaio.
I biglietti costano 8€ a tariffa intera e 4€ a tariffa ridotta. La prima domenica del mese è gratuito. Gratuito sempre per gli under 18 e i portatori di handicap con accompagnatore. Maggiori informazioni sul sito BargelloMusei.
Del gruppo museale fanno parte anche la Sagrestia Nuova e le Cappelle Medicee che si trovano all’interno del complesso della Basilica di San Lorenzo di Firenze.

Avete mai visitato il Museo del Bargello di Firenze? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D* e un iPhone 6s*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.

*All’interno di questo post potrebbero essere presenti dei link di affiliazione, contrassegnati da un asterisco. Questo significa che se decidete di effettuare una prenotazione o di fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie ❤