Cosa vedere a Matera: un giorno alla scoperta della Città dei Sassi
Cosa vedere a Matera. Un giorno nella Città dei Sassi per scoprire gli angoli più importanti del centro storico tra I Sassi e La Civita.
Matera: Capitale Europea della Cultura 2019 e Patrimonio UNESCO italiano dal 1993. Una città unica nel suo genere in Italia, con una personalità forte e una storia che non è da meno. Vi porto a scoprirla.
I Sassi di Matera: la storia in pillole
Matera, affacciata sulla gola creata dal Torrente Gravina, è composta da tante aree diverse. Da una parte ci sono i Sassi (Barisano e Caveoso) e la Civita (che li divide), che regalano le immagini più famose della città e compongono la sua parte più antica. Dall’altra c’è la zona contemporanea, sorta nella seconda metà del Novecento dopo lo sgombero degli stessi Sassi. Nel mezzo la Matera nata tra Sette e Ottocento, durante un periodo di crescita e prosperità.
I Sassi (e la Civita) sono sicuramente la zona più nota e raccontano una storia antichissima che inizia nel Paleolitico e continua fino ai giorni nostri. Le loro case, chiese e botteghe scavate nella calcarenite (una roccia formata principalmente da calcare) sono uniche nel loro genere e un valido esempio di comunità consolidata che si esprime al meglio nei vicinati, i gruppi di abitazioni affacciate sullo stesso spiazzo: luoghi di collaborazione e unione dei materani.

Il sovraffollamento, però, portò alla deriva questo sistema e l’intera città. In una casa di pochi metri quadri abitavano anche dieci o più persone e Matera diventò in poco tempo un vero e proprio formicaio.
Fu Carlo Levi, con il suo libro Cristo si è fermato a Eboli* (1945), ad attirare l’attenzione dell’Italia e dei suoi politici su questo angolo di Basilicata. Le condizioni igienico sanitarie di quello che è ora il centro storico erano insostenibili e il tasso di mortalità infantile elevatissimo. L’autore raccontò tutto questo nel suo romanzo e Roma si mosse.

Nel 1952 Alcide De Gasperi firmò la Legge per lo Sfollamento di Matera che portò alla costruzione della città contemporanea, la prima che incontrerete arrivando in auto.
I cittadini furono trasferiti (cercando però di mantenere uniti i vari vicinati), i Sassi liberati e ripuliti e da allora la città ha ospitato produzioni cinematografiche internazionali (ve ne ho parlato nel post dedicato ai film girati a Matera). Dal 1993, inoltre, i Sassi sono Patrimonio dell’Umanità UNESCO e la città sarà Capitale Europea della Cultura 2019: Matera, ex “vergogna nazionale”, ha avuto la sua rivincita.

Cosa vedere a Matera tra i Sassi e la Civita
Un giorno non è sufficiente per visitare tutta la città. I suoi musei, le Case e Chiese Grotta e tutta la zona ottocentesca hanno bisogno di molto più tempo, ma se, come me, avete solo ventiquattro ore, ecco un itinerario per scoprire cosa vedere a Matera.

Piazza Vittorio Veneto e gli Ipogei
Piazza Vittorio Veneto, che prima della Grande Guerra era nota come Piazza del Plebiscito, si trova al confine tra la città ottocentesca e il Sasso Barisano ed è una delle principali di questa zona di Matera. Su di lei si affacciano edifici di importanza storica e culturale come la Biblioteca Provinciale, ospitata all’interno dell’Ex Convento dell’Annunziata.
All’inizio degli anni Novanta, alcuni lavori per il rifacimento delle fondamenta della piazza riportarono alla luce gli ambienti sotterranei abbandonati alla fine dell’Ottocento.
Oggi gli Ipogei, con le loro case grotta e botteghe, sono i veri protagonisti di piazza Vittorio Veneto. Tra di loro, però, spicca il Palombaro lungo, un’ampia cisterna nella quale veniva raccolta l’acqua piovana e che nel corso dei secoli era diventata la più importante riserva idrica dei Sassi.

Gli Ipogei sono visitabili tutti i giorni dalle 10.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 18.00, ma gli orari possono variare a seconda della stagione. Al momento sono in corso dei lavori e alcuni ambienti potrebbero non essere visitabili. L’ingresso costa 3€, ma è gratis per i ragazzi sotto i 18 anni.

Via delle Beccherie e Piazza Sedile
Lasciandosi alle spalle Piazza Vittorio Veneto e proseguendo verso Piazza Duomo si può percorrere via delle Beccherie, una delle più note del Sasso Barisano. Deve il suo nome alle antiche macellerie (beccherie) che vi si affacciavano, ma oggi è ricca di negozi e locali.
Su questa via si apriva anche Porta Pepice, oggi scomparsa e ricordata attraverso una croce rossa posta sulle antiche mura. Qui si entra nella Civita, lo sperone che divide il Sasso Barisano da quello Caveoso. Quando vi avvicinate a questo punto, fate caso alle mura, che nascondono piccoli tesori; ve ne ne ho parlato nel post dedicato alle curiosità su Matera.

Su via delle Beccherie si apre Piazza del Sedile che per secoli ha ospitato le carceri, gli uffici del governatore e il palazzo municipale, anche noto come “sedile”, dal quale lo spiazzo prende il nome. Oggi il Palazzo del Sedile, che risale al 1540, è sede del Conservatorio Nazionale ed è il vero protagonista della piazza, riconoscibile grazie alla sua forma particolare, con entrata ad arco, e alle sue decorazioni.
Le statue in terracotta ai lati rappresentano le virtù cardinali richieste a un buon governo (forza, giustizia, prudenza e temperanza), mentre quelle in alto raffigurano i patroni di Matera: Sant’Eustachio e Maria Santissima della Bruna, ai quali è intitolato anche il Duomo.

Il Duomo
La Cattedrale, cuore della Civita e tra i protagonisti quando si parla di cosa vedere a Matera, è un edificio dalla facciata semplicissima realizzata nel Tredicesimo secolo in stile romanico pugliese e si affaccia su uno dei più bei belvedere di Matera.

A differenza dell’esterno, l’interno è incredibilmente sontuoso, ricco di dettagli barocchi bianchi e dorati. Si rimane a bocca aperta, soprattutto perché non ci si aspetta nulla di simile prima di varcare la soglia.
Una volta entrati vi consiglio di non perdere l’affresco del Giudizio Finale, nascosto per decenni sotto un altare e oggi riportato alla luce e restaurato, e il presepe scavato nella roccia nella cappella alla sinistra dell’altare. Un vero capolavoro che potete vedere però solo attraverso un vetro e a distanza (almeno per il momento).
La chiesa è aperta tutti i giorni dalle 10.00 alle 19.00. L’ingresso è libero. Con 2€ è possibile noleggiare un’audioguida.

Le Case Grotta
Impossibile parlare di cosa vedere a Matera senza dedicare un po’ di spazio alle Case Grotta. I Sassi, infatti, un tempo erano composti per la maggior parte da Casa Grotta, ma oggi solo due conservano gli arredi originali e sono visitabili: quella di Casalnuovo e quella di Vico Solitario, entrambe nel Sasso Caveoso. Molte, infatti, sono state convertite in musei, locali, negozi, B&B o alloggi di vario genere, soprattutto per turisti.

Io ho visitato la Casa Grotta di Vico Solitario, che è affiancata dalla neviera (nella quale si raccoglieva la neve per poi rivenderla o ottenere acqua potabile) e dalla piccola chiesa rupestre di San Pietro in Monterrone.
All’interno della Casa Grotta è possibile vedere come vivevano gli abitanti dei Sassi prima che fosse costruita la città nuova. All’interno potevano vivere anche dieci o più persone, oltre ad animali come asini o galline, e l’ambiente era unico, senza porte: una piccola cucina con il minimo indispensabile, un letto abbastanza ampio da ospitare anche i bimbi più piccoli, un tavolo piccolissimo, qualche arredo e tanti strumenti, soprattutto di lavoro.
Questa Casa Grotta fu abbandonata a metà degli anni Cinquanta, come le altre dei Sassi, e visitandola sembra impossibile che siano passati solo sessant’anni dal suo ultimo utilizzo.

La Casa Grotta di Vico Solitario è visitabile tutti i giorni dalle 9.30 alle 19.00, ma l’orario di chiusura potrebbe variare. Il biglietto costa 3€ a tariffa intera, 2€ per i gruppi, gli under 18 e i soci FAI. Gratuito per bambini sotto i 10 anni.

Le Chiese Rupestri
Tra le Case Grotta dei Sassi ci sono molte Chiese Rupestri, anch’esse scavate nella roccia, come Madonna de Idris, Madonna delle Virtù, Santa Maria de Armenis, Santa Barbara o Santa Lucia alle Malve. Io ho visitato proprio quest’ultima, ma se volete scoprire l’antica vita spirituale dei Sassi c’è l’imbarazzo della scelta.

La chiesa di Santa Lucia alle Malve è, insieme a quella di Madonna delle Virtù, una delle più belle tra quelle rupestri di Matera. Risale al Nono secolo e fu utilizzata principalmente dalle monache benedettine.
Al suo interno ci sono affreschi dai colori brillanti che raffigurano la Madonna e i Santi e sono splendidamente conservati, soprattutto se si considerano le condizioni nella quali versarono i Sassi per decenni.
La Chiesa Rupestre di Santa Lucia alle Malve è aperta dalle 10.00 alle 16.00 dal 3 novembre al 20 marzo e fino alle 19.00 il resto dell’anno. Chiusa il 2 luglio e il 25 dicembre. All’interno non si possono fare fotografie.

Il cimitero Barbarico
La Necropoli di Rione Malve è un antico cimitero Barbarico che rischia di passare inosservato. Io l’ho visitato di sera, ma vi consiglio di andarci di giorno per poter vedere tutto con la luce del sole, perché non è illuminato. Si trova sopra la chiesa di Santa Lucia alle Malve ed è per questo che in molti, scrittori e abitanti compresi, dicono che qui “i morti stanno sopra i vivi”.
In questo luogo potrete vedere le tombe scavate nella roccia di epoca longobarda. Oggi sono vuote e per conservarle è stato scelto di riempirle parzialmente di cemento e sassi per mantenere la forma originale. Potete camminarci liberamente intorno, ma fate attenzione.

La Chiesa del Purgatorio
Dopo aver esplorato i Sassi si torna verso il confine con la città ottocentesca ed è lì che si può trovare il Purgatorio, la chiesa barocca costruita nel Settecento.
Sia la facciata che l’interno sono ricchi di riferimenti alla morte, con teschi e scheletri, ma i colori e la sontuosità dell’unica navata e della cupola sono tutt’altro che inquietanti. Vi consiglio caldamente di entrare.

La chiesa è chiusa il lunedì, ma gli altri giorni è aperta dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00. L’ingresso è gratuito.

La Chiesa di San Francesco d’Assisi
La Chiesa di San Francesco d’Assisi ha una delle più belle facciate di tutta Matera e si trova al limite dei Sassi, a due passi dalla città ottocentesca. Nonostante il primo edificio risalga al Dodicesimo secolo, oggi la chiesa è il risultato delle modifiche apportate nel corso degli anni, soprattutto tra Sei e Settecento.

L’interno è ricco di stucchi bianchi e di dipinti (alcuni rinascimentali) e sull’unica navata si aprono cappelle affrescate e altrettanto decorate. Una chicca da non perdere prima di salutare la città e la tappa ideale per completare questo viaggio dedicato a cosa vedere a Matera.
L’ingresso è gratuito. È possibile visitare la chiesa dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00.

Visitare Matera: informazioni utili
I luoghi sono elencati nell’ordine suggerito per la visita e questo percorso dedicato a cosa vedere a Matera è pensato in maniera circolare; una volta visitata la Chiesa di San Francesco, infatti, se proseguite lungo via del Corso tornerete in Piazza Vittorio Veneto. Spero che questo itinerario possa aiutarvi durante il vostro viaggio a Matera.
Inoltre, se avete intenzione di scoprire da vicino alcune dei suoi luoghi più caratteristici, potete valutare l’acquisto del Matera Pass, che con un solo biglietto vi permette di accedere alla Chiesa rupestre Madonna delle Grazie, alla Casa Grotta Narrante, alla Chiesa di Sant’Antonio Abate, al Museo Immersivo della Bruna (solo pass FULL e LIGHT), al Museo delle Storie di Pietra (solo pass FULL e SMALL) e alla Casa Cava (solo pass COMPLETO). Lo potete acquistare comodamente online a questo link*.
Infine, nonostante la città possa essere esplorata in autonomia, sappiate che esistono anche dei tour guidati che vi portano alla scoperta dei suoi luoghi principali. Vi lascio qui sotto alcuni dei tour disponibili, trovate prezzi e disponibilità seguendo i link:
- Tour guidato di 2 ore ai Sassi*;
- Tour guidato a piedi*;
- Tour panoramico in tuk-tuk*;
- Tour a piedi al tramonto*;
- Parco della Murgia: tour delle chiese rupestri da Matera*;
- Viaggio dei Sassi, della Murgia e del Ponte Tibetano*;
- Matera: tour tra degustazione e artigianato*;
- Visita guidata al frantoio e degustazione di olio d’oliva*.

Dove dormire a Matera
Durante il mio breve viaggio a Matera ho soggiornato al B&B Casa Diva*. La camera era al piano terra, ampia e pulita. La colazione è varia e si fa su un grande tavolo insieme a tutti gli altri ospiti.
È perfetto soprattutto per la posizione, perché si trova all’interno dei Sassi, ma non distante dalla città nuova e da un grande parcheggio coperto a pagamento. Ideale se, come me, arrivate in auto.
Siete mai stati tra i Sassi? Cos’altro inserireste in una lista dedicata a cosa vedere a Matera? Lasciate un pensiero o un commento!
Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D* e un iPhone 6s*.
Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
*All’interno di questo post potrebbero essere presenti dei link di affiliazione, contrassegnati da un asterisco. Questo significa che se decidete di effettuare una prenotazione o di fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie ❤