Lower East Side: cosa vedere nel “Jewish Neighborhood” di Manhattan

Il Lower East Side di Manhattan: il “Jewish Neighborhood” di New York. La sua storia e tutti i luoghi da non perdere (compreso Katz’s!).
Il Lower East Side, a Lower Manhattan, è un quartiere che negli anni ha accolto milioni di persone provenienti da tutto il mondo. Noto in passato come “Jewish Neighborhood” per l’enorme concentrazione di persone di fede ebraica, oggi è una zona multiculturale e in continua evoluzione. In questo post vi racconto la sua storia e vi consiglio i luoghi da non perdere.
La storia del Lower East Side
Il Lower East Side, a volte abbreviato in LES, si estende da Canal Street (sud) a Houston Street (nord) e dall’East River fino a Bowery, anche se secondo alcuni comprenderebbe anche altri quartieri limitrofi, come Chinatown, Little Italy, l’East Village e NoLIta.
Inizialmente popolata dai nativi della tribù Lenape — ve ne parlavo anche nel post dedicato al National Museum of the American Indian —, con l’arrivo degli europei la zona fu per molto tempo uno spazio verde destinato a piccole piantagioni, alle abitazioni degli africani liberi o semi-liberi e a fattorie chiamate, in olandese, bouwerij (poi “bowery”). Tra queste una delle più importanti era quella di James Delancey (ancora oggi ricordata con Delancey e Orchard Street), confiscata però dopo la Rivoluzione americana perché di proprietà di una famiglia lealista.

Con l’espansione verso nord della città, l’area divenne un luogo noto per l’elevata concentrazione di prostitute, criminali ed emarginati — molti dei quali concentrati nella zona di Corlears Hook —, ai quali, nel 1833, con la nascita delle prime case popolari newyorkesi, si affiancò un numero sempre maggiore di immigrati, in particolare europei.
I primi furono i tedeschi, tanto che una parte del quartiere fu ribattezzata “Kleindeutschland”, ossia “Little Germany”, seguiti da italiani, greci, rumeni, polacchi e ungheresi; nazionalità a parte, con il passare degli anni a crescere fu in particolare la popolazione di fede ebraica, tanto che nel 1920 si iniziò a parlare di “Jewish Neighborhood“.
Da allora il quartiere non ha smesso di accogliere persone da ogni parte del mondo e anche se oggi, a differenza di un secolo fa, ospita soprattutto cittadini di origine portoricana, dominicana e cinese (in particolare nel quartiere di Little Fuzhou), è ancora considerato un punto di riferimento culturale per i newyorkesi di fede ebraica, complici le numerose sinagoghe e i celebri “deli” e locali, come Katz’s.
Cosa vedere nel Lower East Side
Il Lower East Side è uno dei quartieri più vivaci di Manhattan, un mix di culture e tradizioni apparso decine di volte al cinema, in televisione, come sfondo di video musicali — come Girls just want to have fun di Cindy Lauper — e tra le pagine dei romanzi.
Oggi, passeggiando per le sue strade, si incontrano coloratissime opere di street art, ma anche importanti poli culturali amati dagli appassionati di fotografia e arte contemporanea. Ecco i luoghi da vedere nel Lower East Side e tutte le informazioni utili per visitare il quartiere.

L’International Center of Photography
L’International Center of Photography, anche noto come ICP, è un punto di riferimento per gli appassionati e gli studenti di fotografia, che qui possono prendere parte a lezioni e workshop, e nel corso degli anni ha ospitato oltre 500 mostre ed esposto il lavoro di oltre 3.000 fotografi.
Fondato nel 1974 da Cornell Capa, fratello minore del reporter Robert Capa e anch’egli membro dell’Agenzia Magnum, il centro è nato con l’obiettivo di tenere vivo l’interesse nei confronti della fotografia documentaristica, specie per scopi umanitari e sociali.

Oggi l’ICP, nato a Midtown e spostato nel Lower East Side nel 2020, è composto da ampi spazi espostivi, classi, laboratori, camere oscure, sale dedicate agli shooting e da una collezione che continua a crescere anno dopo anno e che è divisa tra la biblioteca, con circa 20.000 volumi e riviste, e l’archivio, dove sono presenti 200.000 fotografie di artisti e foto reporter come Henri Cartier-Bresson, Robert Capa e Gordon Parks.
A questa si affiancano le numerose mostre temporanee che danno voce a fotografi emergenti; tutte le informazioni aggiornate sono disponibili sul sito ufficiale.
L’ICP si trova al 79 di Essex Street. Il centro è aperto tutti i giorni, tranne il martedì, dalle 11.00 alle 19.00; il giovedì chiude alle 21.00 e lo stesso giorno, dalle 18.00, è possibile accedere con la formula Pay-by-Donation (a partire da 5$). L’accesso è possibile solo fino a 45 minuti prima della chiusura.
Il biglietto costa 16$ a tariffa intera e 12$ a tariffa ridotta per over 62, militari, disabili e accompagnatori e studenti. L’ingresso è gratuito per i membri e gli studenti ICP, per i ragazzi sotto i 16 anni e per i possessori della tessera New York Pass*.
Il New Museum of Contemporary Art
Fondato nel 1977 da Marcia Tucker, storica e critica d’arte, il New Museum of Contemporary Art si trova nel Lower East Side dal 2007 ed è nato con lo scopo di introdurre nel panorama artistico internazionale nuove idee e nuovi artisti provenienti da tutto il mondo: dall’Argentina alla Turchia, dalla Polonia all’India, passando per Cuba, Germania, Colombia e Regno Unito.
Nonostante una collezione di circa 1.000 opere e un ricco archivio con oltre 7.500 documenti, le sue sale sono dedicate quasi esclusivamente alle mostre temporanee. Per scoprire quelle in corso durante il vostro viaggio vi suggerisco il sito ufficiale.
Il New Museum si trova al 235 di Bowery ed è aperto dal martedì alla domenica dalle 11.00 alle 18.00; il giovedì è aperto fino alle 21.00 e, lo stesso giorno, dalle 19.00, è possibile entrare con formula Pay-what-you-wish (il minimo consigliato è di 2$). Personalmente, se non siete amanti dell’arte contemporanea ma volete comunque visitare il museo, vi suggerisco quest’ultima soluzione.
Il biglietto costa 18$ a tariffa intera, 15$ per disabili e over 65 e 12$ per gli studenti. Per i membri, i ragazzi sotto i 18 anni e i ragazzi sotto i 14 anni accompagnati da un adulto pagante l’ingresso è gratuito.

Katz’s Delicatessen
Katz’s Delicatessen è ormai un’istituzione per quanto riguarda la cucina kosher dell’intera New York e non solo del Lower East Side.
La sua origine è avvolta da un po’ di mistero: secondo alcuni il locale fu fondato nel 1888 dai fratelli Morris e Hyman Eisland (cognome poi anglicizzato Iceland), ai quali, nel 1903, si affiancò il nuovo socio William Katz; secondo altri, invece, i due sarebbero arrivati a Ellis Island dall’attuale Polonia solo nel 1902, quando avevano rispettivamente 16 e 18 anni (età confermata dai censimenti federali), e avrebbero aperto l’oggi celebre deli solo nel 1911.

Origine a parte, quel che è certo è che il locale è stato per decenni un vero e proprio punto di riferimento per il “Jewish Neighborhood” e per l’intera comunità ebraica, ma anche per gli attori, i cantanti e i comici dell’Yiddish Theater District. Mantenne questo ruolo anche durante la Seconda Guerra Mondiale, quando Katz’s lanciò il celebre slogan “Send A Salami To Your Boy In The Army“, per invitare le famiglie a inviare cibo kosher ai propri figli impegnati al fronte.
Da allora il locale è apparso decine di volte sul grande e piccolo schermo da Harry ti presento Sally — memorabile la scena del finto orgasmo di Meg Ryan — fino a Donnie Brasco, passando per Law and Order; ve ne parlavo anche nel post dedicato ai film ambientati a New York.
Fiore all’occhiello del deli è il suo “pastrami on rye“, ossia il pastrami con il pane di farina di segale (25,95$), considerato uno dei più buoni di New York e accompagnato dagli immancabili cetriolini. Vi consiglio caldamente di provarlo!
L’ordine si effettua direttamente al banco utilizzando un ticket numerato che viene consegnato all’ingresso e sul quale viene segnato l’importo totale. Il biglietto deve poi essere riconsegnato all’uscita, dove si effettua il pagamento; se ci si presenta senza ticket si dovranno pagare 50$: un’espediente per evitare che le persone fingano di non aver effettuato la consumazione. Se volete entrare per dare un’occhiata senza consumare, all’uscita vi basterà riconsegnare il ticket vuoto e non ci sarà nulla da pagare.
Katz’s, al 205 di East Houston Street, è aperto dal lunedì al giovedì dalle 8.00 alle 23.00, il weekend è aperto 24 ore su 24 (apre il venerdì alle 8.00 per chiudere la domenica alle 23.00). Il giorno del Ringraziamento la chiusura è prevista per le 18.00, la Vigilia di Natale per le 22.30.

Il Tenement Museum
Purtroppo non sono riuscita a visitarlo durante il mio viaggio a New York, ma il Tenement Museum è un luogo che merita di essere inserito nell’itinerario per scoprire il passato del Lower East Side e per farsi un’idea della vita degli immigrati europei dell’Ottocento e del Novecento.
Il museo, ospitato all’interno di un caseggiato popolare che dal 1863, per oltre un secolo, ha accolto oltre 15.000 persone provenienti da 20 diverse nazioni, fu fondato nel 1988 da Ruth J. Abram e Anita Jacobson ed è oggi uno dei National Historic Landmarks di New York. Al suo interno sono stati ricreati gli appartamenti di un tempo e sono esposti arredi e costumi che raccontano decenni di immigrazioni e di trasformazioni, dall’arrivo della corrente elettrica a quello della televisione.
Il museo si trova in Orchard Street e la visita è possibile solo se accompagnati da una guida. I prezzi e le disponibilità possono variare, quindi vi consiglio di visitare il sito ufficiale per maggiori informazioni.

Le sinagoghe del Lower East Side
L’identità ebraica del quartiere è rappresentata ancora oggi dalle tante sinagoghe presenti lungo le sue vie, dalla Bialystoker Synagogue alla Kehila Kedosha Janina — l’unica sinagoga greca dell’emisfero occidentale — fino alla Sinagoga di Eldridge Street, che però oggi si trova tra le strade della vicina Chinatown.
Quest’ultima, risalente al 1887 e una delle prime a essere costruite a opera degli ebrei Ashkenaziti negli Stati Uniti, è oggi sede del museo omonimo, il Museum at Eldridge Street. Al suo interno è raccontata la storia degli ebrei americani e, in generale, del Lower East Side. Io non sono riuscita a visitarlo, ma se volete scoprire in maniera approfondita tutte le sfumature e il passato del quartiere non posso che segnalarvelo.
Il museo è aperto dalla domenica al lunedì dalle 10.00 alle 17.00. Il biglietto costa 15$ a tariffa intera, 10$ per studenti e over 65 e 8$ per i bambini e i ragazzi sotto i 17 anni; per i minori di 5 anni e per i possessori di New York Sightseeing Pass* e New York Pass* l’ingresso è gratuito. Il lunedì e il venerdì è possibile entrare con formula Pay-what-you-wish.
Tutte le informazioni, così come le chiusure straordinarie; sono disponibili sul sito ufficiale.

Informazioni utili per visitare il Lower East Side
Questi sono solo alcuni dei luoghi da visitare nel Lower East Side, ma se volete approfondire sappiate che in loco vengono organizzati numerosi tour guidati che vi accompagnano alla scoperta del quartiere e, in particolare, della sua cucina. Vi lascio qui sotto alcune opzioni, ma cliccando sui link trovate tante altre idee.
- Tour di degustazioni e cultura del Lower East Side (3 ore, in inglese e con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima) – qui*
- New York City: tour a piedi del cibo e della cultura del Lower East Side (2 ore, in inglese e con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima) – qui*
- Tour gastronomico a Lower East Side (2 ore e mezza, in inglese e con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima) – qui*
- New York: tour guidato a piedi dei cibi tradizionali degli immigrati (3 ore, in inglese e con cancellazione gratuita fino a 24 ore prima) – qui*
Per altri consigli per il vostro viaggio a New York o sulla stipulazione dell’assicurazione viaggio per gli Stati Uniti, vi consiglio di leggere i post dedicati; nel secondo trovate anche uno sconto per voi.

Dove dormire a New York
Durante il mio secondo viaggio a New York ho soggiornato al The Herald*, a due passi da Herald Square e dall’Empire State Building. L’albergo offre solo servizio pernottamento, senza colazione o altri pasti.
La camera non era molto grande, ma rispettava per dimensioni e qualità gli standard newyorkesi. Punto di forza dell’albergo è sicuramente la sua posizione, estremamente strategica per scoprire l’intera città, perché l’area di Herald Square non è solo centrale, ma è anche servita da molte linee della metropolitana.
Per scoprire come muoversi a New York e come raggiungere Manhattan dall’aeroporto, vi suggerisco i post dedicati.
Se avete domande, dubbi o suggerimenti su cosa vedere nel Lower East Side, lasciate un commento!

Per vedere tutte le foto scattate a New York (con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*), sfogliate il mio album su Flickr.
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