Lisbona: cosa vedere e cosa fare in tre giorni nella capitale portoghese

Lisbona: cosa vedere e un itinerario, quartiere per quartiere, per scoprirla. I miei consigli per trascorrere tre giorni in città, dalla Baixa a Belém.
Lisbona è una città fatta di mille sfumature, tutte da scoprire. In questo post vi racconto la sua storia, vi accompagno tra le sue strade e vi suggerisco cosa vedere e cosa fare se avete tre giorni o un weekend a disposizione.
La storia di Lisbona in pillole
L’area di Lisbona è abitata fin dal Neolitico, ma il vero e proprio centro abitato si sviluppò grazie ai Fenici intorno al 1200 a.C., tanto che la città è considerata una delle più antiche capitali europee, come vi dicevo nel post dedicato alle curiosità su Lisbona. A fare la sua fortuna fu in particolare la sua posizione strategica sulla foce del fiume Tago, un porto naturale che permetteva gli scambi sia con il Mediterraneo che con il Nord Europa. Anche per questo, pare, la città era nota come Allis Ubbo, ossia “Approdo Sicuro” in lingua fenicia.
Durante le Guerre Puniche, i Romani riuscirono a conquistare il territorio anche grazie agli abitanti della città che si schierarono dalla loro parte. Dopo la vittoria, nel 205 a.C., Lisbona (all’epoca nota come Olisipo) diventò parte della Repubblica con il nome Felicitas Julia dando così inizio a un periodo di rapido sviluppo favorito anche dai commerci con tutto il continente.
Nel Quinto secolo, dopo le invasioni degli Alani e dei Vandali, Olisipo passò poi in mano degli Svevi, che governavano buona parte della Penisola Iberica dalla vicina Galizia. Infine, nel 585 d.C., la città fu annessa al regno visigoto e il suo nome fu cambiato in Ulishbona.

Le cose cambiarono nuovamente il 6 agosto 711, quando la città fu conquistata dalle truppe guidate da Abd al-Aziz ibn Musa e Lisbona fu ribattezzata al-ʾIšbūnah (in arabo: الأشبونة); nonostante questo l’attuale capitale portoghese mantenne il suo ruolo commerciale, continuando la sua espansione e accogliendo uomini e donne di ogni religione.
Nuovamente presa d’assedio e saccheggiata, questa volta da Alfonso II delle Asturie nel 798, Lisbona venne poi conquistata dai Vichinghi nell’844, per tornare infine sotto i diversi califfati della penisola nel corso del Nono secolo.

Il 25 ottobre 1147, però, Alfonso I di Portogallo conquistò Lisbona dando inizio a una nuova era cristiana per la città, che la portò a diventare capitale del regno nel 1255. Purtroppo, questo ridusse anche la sua tolleranza nei confronti delle altre religioni, intolleranza che culminò nel 1496 con l’espulsione o la conversione forzata di tutti i non cristiani residenti nel regno.
Tra il Quindicesimo e il Diciassettesimo secolo Lisbona diventò uno dei centri nevralgici delle grandi esplorazioni, punto di partenza e di arrivo di grandi navigatori, ma nel 1580 il Portogallo perse la sua autonomia e fu annesso all’Unione Iberica al fianco della Spagna. Il Paese tornò indipendente solo nel 1640.
A scuotere (letteralmente) Lisbona fu poi il terremoto del 1 novembre 1755 che con una scossa stimata tra l’ottavo e il nono grado della scala Richter provocò la distruzione dell’85% della città; a peggiorare la situazione, poco dopo, fu uno tsunami. Secondo i documenti, le vittime furono tra le 30.000 e le 40.000.

Il Diciannovesimo secolo si aprì invece con l’invasione delle truppe napoleoniche, che costrinsero l’allora regina Maria I e suo figlio, il Principe Reggente João (futuro re Giovanni VI) a fuggire temporaneamente in Brasile (a questa storia è legata anche una delle leggende di Lisbona). Tornata in patria, la monarchia subì un nuovo colpo il 5 ottobre 1910, quando Manuele II fu deposto e venne proclamata la Prima Repubblica Portoghese.
Il periodo successivo non fu semplice, tra scontri civili, rivolte e governi militari che, nel 1932, portarono alla nascita dell’Esado Novo, ossia il fascismo portoghese; questo terminò solo il 25 aprile 1974 con quella che è passata alla storia come la Rivoluzione dei Garofani.
Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, il Portogallo rimase neutrale e Lisbona si trasformò in un importante porto per le navi pronte a salpare verso le Americhe.

Cosa vedere a Lisbona: i luoghi da non perdere
Oggi Lisbona è il risultato di questa storia travagliata e delle numerose popolazioni che si sono succedute; ecco perché è una città dalle mille sfumature.
Il mio consiglio, se la visitate, è di dividere l’itinerario in quartieri, così da apprezzare fino in fondo i diversi volti della capitale portoghese. I principali sono sei — Baixa, Chiado, Alfama, Belém, il Parco delle Nazioni e Bairro Alto —, ma ci sono anche alcune chicche extra che vi consiglio di non perdere, come l’Alcântara e la sua iper creativa LX Factory, della quale vi ho parlato in un altro post.
Ecco cosa vedere a Lisbona, quartiere per quartiere (con una tappa extra nella zona di São Vicente).

Baixa
Baixa è forse uno dei primi quartieri che incontrerete durante il vostro viaggio. È la “città bassa” e un vero e proprio esempio di rinascita, visto che è stato quasi interamente ricostruito dopo il terremoto del 1755. Proprio per questo, Baixa è anche molto diversa dagli altri quartieri. Se quelli più antichi sono un labirinto di vie e viuzze, lei è stata progettata a tavolino, con le strade che formano una scacchiera.
Anche se è il punto di partenza perfetto per scoprire Lisbona, non è il più affascinante o quello più ricco di cose da vedere, nonostante questo, però, ci sono alcuni luoghi da non perdere. Ecco quali sono.

Rua Augusta
Rua Augusta è famosa soprattutto per il suo arco trionfale, l’Arco di Rua Augusta, appunto, e per i tanti negozi che la costeggiano. Dal mio punto di vista, però, la cosa più bella sono le mattonelle che la ricoprono e la riempiono di motivi decorativi; purtroppo non si notano subito camminando tra i palazzi, perché le geometrie si apprezzano molto meglio dall’alto.
Come dicevo, Rua Augusta è una delle vie dello shopping, sempre affollata e caotica durante la giornata, con persone che entrano ed escono dai negozi delle catene più famose con borse piene di abiti appena acquistati. Forse è per questo che non mi è piaciuta poi tanto, non fa per me.
Ci sono due piccoli negozi che, però, valgono come eccezione alla regola: il primo è una confetteria d’altri tempi; il secondo un negozio pieno di cose da mangiare tipiche portoghesi, Silva & Feijóo, un po’ turistico forse, ma molto carino.

Praça do Comércio
In Praça do Comércio si può respirare l’aria più fresca che sale dal fiume Tejo (Tago, in italiano), ammirare da lontano il Ponte 25 de Abril e il Santuário Nacional de Cristo Rei, sull’altra sponda del fiume.
È chiamata anche Terreiro do Paço, la Piazza del Palazzo, perché qui sorgeva il Palazzo Reale Ribeira, distrutto dal devastante terremoto del 1755. Al centro c’è un’alta statua equestre che raffigura Re Giuseppe I, il sovrano che fece ricostruire questo spiazzo dopo il disastro.
Non lontano da Praça do Comércio c’è anche il Mercado da Ribeira, un food market che vi consiglio di non perdere e del quale ho parlato in un altro post.

Rossio
Percorrendo tutta Rua Augusta si raggiunge Praça de D. Pedro IV, conosciuta da tutti come Rossio. Qui ci sono il Teatro Nacional e la Estação Ferroviária do Rossio, dalla quale partono molti treni che collegano la città al resto del Portogallo e non solo.
È uno spazio molto ampio e frequentato che spesso si riempie di banchi, bancarelle o eventi. È impossibile andare a Lisbona e non calpestare almeno una volta le sue mattonelle, fosse anche solo per andare a prendere la metropolitana.
Un angolo che consiglio di non perdere è quello dal quale compaiono le arcate della Igreja do Carmo, nel quartiere Chiado. Si possono vedere da un’altra prospettiva e si comincia a percepire il loro fascino anche a distanza; è proprio questa una delle cose che ho preferito di Rossio.

Elevador de Santa Justa
Lisbona si appoggia su colline ed è per questo che molte delle strade che collegano un quartiere a un altro sono in salita. Per ovviare al problema sono stati creati gli elevadores, ascensori o meccanismi che permettono di passare da un livello ad un altro.
Il più famoso è quello di Santa Justa, che collega la Baixa con il Chiado e che spesso è chiamato anche El Grasciaro. La struttura, alta circa 30 metri, risale al Ventesimo secolo e fu realizzata in stile neogotico. Inizialmente veniva usato un motore a vapore, poi sostituito con l’energia elettrica.
Chiado
Il quartiere Chiado è stata una delle più belle scoperte fatte durante il viaggio a Lisbona. L’avevo inserito nel mio itinerario per la spettacolare Igreja do Carmo, ma una volta arrivata lì mi ha conquistata per la sua atmosfera letteraria e creativa d’altri tempi. Ve ne ho parlato in maniera più approfondita in un post interamente dedicato e nel quale trovate la sua storia e i luoghi da non perdere.
Inoltre, se volete andare alla scoperta della Baixa e del Chiado potete partecipare anche a uno dei tour gratuiti organizzati in città, come quello che trovate a questo link*.

Alfama
L’Alfama è uno dei quartieri più autentici e antichi di Lisbona. Si espande dal Castello di São Jorge ai confini della Baixa ed è il cuore del Fado, la musica tradizionale portoghese: malinconica e romantica come poche altre al mondo.
Proprio per questo, tra le sue vie, ci sono tantissimi locali dove cenare e ascoltare dell’ottima musica: le case do fado. Io ho avuto la fortuna di trovare posto al Clube de Fado, che vi consiglio; sul mio canale YouTube trovate un video in merito. In alternativa potete esplorare la zona e cercare un posto che faccia al caso vostro o potete partecipare ai tour che prevedono una serata dedicata, come quello che trovate a questo link*. Per gli appassionati o per i più curiosi, inoltre, vengono anche organizzati free tour dedicati al Fado, ne trovate uno a questo link*.
Insomma, l’Alfama è sicuramente un quartiere da vivere, più che da vedere, ma non per questo non ci sono delle tappe da non perdere, che vi suggerisco di seguito. Vi segnalo inoltre che in città vengono organizzati anche dei tour gratuiti che vi portano alla scoperta della zona, come quello che trovate a questo link*.

Il Castello di São Jorge
Il Castello di São Jorge sorse nell’Undicesimo secolo per opera dei Mori che dominavano il Portogallo in quel periodo; a differenza delle fortezze europee, non ha nacque con funzione di residenza, ma solo di difesa e di raccolta delle truppe.
Oggi, all’interno del castello si possono visitare il sito archeologico e la camera obscura, che permette di osservare la città in tempo reale; quest’ultima può essere visitata dalle 10.00 alle 17.30, ma l’apertura è soggetta alle condizioni meteorologiche. All’interno ci sono inoltre un bar e un ristorante.

Superata la biglietteria, inoltre, si può accedere al cortile e a quella che è una delle migliori viste sulla città: da lì ogni simbolo di Lisbona è riconoscibile, da Praça do Comercio a la Igreja do Carmo — e la capitale portoghese sembra compatta, omogenea, fatta di intrecci di vie e vicoli molto simili tra loro; insomma, tutto il contrario di ciò che è davvero.
Il momento migliore per raggiungere il castello è senza dubbio il tramonto, quando la città si tinge del colore delle tegole delle case, quel marrone rossiccio che trasmette calore, che dà il benvenuto come se si fosse vecchi amici.
Ai piedi delle mura, inoltre, ci sono le vestigia dell’antico palazzo reale dell’alcazaba (la cittadella), il Giardino Romantico e altre terrazze dalle quali ammirare Lisbona. Gran parte di quest’area è stata distrutta dal terremoto del 1755, ma alcune arcate sono rimaste in piedi e oggi regalano una splendida passeggiata.

Il Castello di São Jorge è aperto dalle 9.00 alle 21.00 da marzo ad ottobre e dalle 9.00 alle 18.00 da novembre a febbraio (l’ultima visita è possibile fino a 30 minuti prima della chiusura). Chiuso il 1 gennaio, 1 marzo e 25 dicembre. Per raggiungere il castello si possono utilizzare i Tram 12 e 28, oppure l’autobus 37.
Il costo base dei biglietti è di 8,50€, ma per studenti, portatori di handicap e anziani (over 65) il costo è di 5,00€. Le famiglie composte da due adulti e due bambini o ragazzi sotto i 18 anni il costo complessivo è di 20,00€. L’entrata è gratuita per i bambini sotto i 10 anni. Le guide cartacee sono disponibili anche in italiano.

Il Miradouro di Santa Luzia (o almeno uno dei suoi miradouros)
I miradouros sono dei punti panoramici che, sparsi per la città, permettono di ammirarla dall’alto in tutta la sua bellezza.
Tra i tanti io ho scelto il Miradouro di Santa Luzia, a due passi dal castello, che si affaccia direttamente sul Tago e sui tetti di Lisbona. È una terrazza, spesso utilizzata come punto di ritrovo, caratterizzata da azulejos, le piastrelle tipiche del Paese, e da uno specchio d’acqua artificiale.
Questo luogo, piccolo e vivace, è il riassunto di una Lisbona semplice, fatta di colori e suoni, di battiti di mani e musicisti improvvisati. Il Tago scorre ai suoi piedi e i tetti rossi della città, che compaiono non appena ci si avvicina al parapetto, aggiungono una tonalità alla tavolozza già ricca di bianco e di blu; sono i colori, secondo me, il vero ricordo della città.

Cattedrale di Lisbona
La Cattedrale di Lisbona, o Sé Patriarcal, è la chiesa più importante di tutta la città e si affaccia su una delle vie che conducono al Castello. È dedicata a Santa Maria Maggiore e la sua costruzione risale al 1150, quando Alfonso I del Portogallo la commissionò dopo aver cacciato i Mori dalla città.

Belém
Belém è un mondo a parte, un paese nella città, e per questo sul blog ho pubblicato un articolo tutto dedicato a lui. È un’area di Lisbona lontana dal centro e dove ancora oggi il pane, all’interno di sacchetti, viene lasciato di casa in casa, appeso alle maniglie delle porte.
Qui ci sono meraviglie come il Mosteiro dos Jerónimos e il Padrão dos Descobrimentos, ma anche delizie come la pasticceria Pastel de Belém, che sforna quelli che molti definiscono i migliori pastéis de nata della capitale portoghese.
Inoltre, come per altri quartieri, se volete andare alla scoperta di Belém potete partecipare anche a uno dei tour gratuiti organizzati in città, come quello che trovate a questo link*.

Parco delle Nazioni
Anche al Parco delle Nazioni ho dedicato un intero post dove trovate tutte le informazioni utili per la visita. Si tratta del quartiere più moderno della capitale portoghese e quello che più si differenzia dagli altri per stile e colori.
Fu fatto costruire in occasione dell’Esposizione Universale del 1998 e da allora celebra la scienza e i mari.

São Vicente (e la Feira da Ladra)
Tappa bonus, a due passi dall’Alfama, il quartiere di São Vicente e, soprattutto, la Feira da Ladra (letteralmente “mercato della ladra”), il mercato delle pulci di Lisbona che si tiene nella zona di Campo de Santa Clara il martedì e il sabato.
Non aspettatevi un mercato all’aria aperta in stile Portobello, organizzato e quasi romantico, qui ci sono bancarelle un po’ sgangherate e teli di fortuna posti a terra perché gli oggetti non si sporchino troppo. Nonostante questo, però, anche la Feira da Ladra ha il suo fascino, tra azulejos sbeccati e vecchi cd.

Il mercato Feira da Ladra è uno di quei luoghi della città che hanno sempre un po’ di musica nell’aria, che venga da un vecchio giradischi, da uno stereo anni Ottanta o dai tanti artisti di strada che si alternano sotto l’arco di São Vicente. Soprattutto, però, ha tantissima storia e non solo sulle bancarelle: sembra, infatti, che il mercato si ripeta ogni settimana fin dal dodicesimo secolo; un vero appuntamento per tutti.
Dalla zona del mercato si può ammirare anche una splendida vista sul vicinissimo Panteão Nacional, la chiesa di Santa Engrácia, anche se probabilmente vi riuscirà difficile staccare gli occhi e il naso dalle numerose bancarelle.
Per raggiungere il mercato si può prendere il famoso tram 28 e scendere in Rua São Vicente, l’autobus 734 con fermata Santa Clara, oppure la metropolitana con fermata a Santa Apolonia, dalla quale però bisogna poi fare una passeggiata in salita per raggiungerlo (tra i 5 e i 10 minuti).

Informazioni utili per visitare Lisbona
Se decidete di esplorare Lisbona e volete visitare tutti o anche solo alcuni dei suoi luoghi simbolo, sappiate che esiste la Lisboa Card, una tessera che vi permette l’accesso gratuito a molti musei e monumenti e che vi permetterà così di risparmiare un po’. È disponibile con validità 24, 48 o 72 ore e la potete acquistare comodamente da casa attraverso questo link*.
Infine, se arrivate in aereo e cercate un transfer o un taxi che vi porti in città, sappiate che c’è la possibilità di prenotarlo comodamente da casa; trovate tutto a questo link* o, in caso di mancata disponibilità, in questa pagina*, dove trovate tantissime altre opzioni.

Dove dormire a Lisbona
Durante il mio viaggio a Lisbona ho soggiornato in un appartamento di Unique Design Apartments*, a due passi dalla centralissima Rua Augusta e dal suo celebre arco. Aveva quattro posti letto, due in camera matrimoniale e due sul divano letto.
È una soluzione perfetta, sia per la posizione che per la presenza della cucina, ideale se volete essere autonomi, soprattutto se viaggiate in gruppo.
Cos’altro inserireste nella lista dedicata a cosa vedere a Lisbona? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!

Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
*All’interno di questo post potrebbero essere presenti dei link di affiliazione, contrassegnati da un asterisco. Questo significa che se decidete di effettuare una prenotazione o di fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie ❤
pedrol
welcome to my hometown ) PedroL
Martina Sgorlon
pedrolThank you, PedroL 😉 🙂
Chiarabells
Lisbona è uno dei miei #TravelDreams2016…andrò sicuro a guardarmi l’album fotografico su Flickr! Così, tanto per farmi aumentare la voglia XD
Martinaway
ChiarabellsCiao Chiara 🙂 ti auguro di andare presto a Lisbona 🙂 un bacione 😀
inworldshoeslucreziastefano
Neanche a me le vie dello shopping nelle altre città attirano molto, anzi. Quasi mi infastidiscono. Come se nelle altre città non potessero avere una “via del corso” come qui a Roma. La mia mente dice “niente catene di negozi dai, solo posticini tradizionali!” .. Eppure, ogni città È uguale sotto questo aspetto! Uno dei luoghi che ho associato ad una città prima di partire ma che non ho riportato a casa è stata la Rambla di Barcellona, ovvero la parte che a mio avviso meno la rappresenta!
Un bacio cara ❤️
Martinaway
inworldshoeslucreziastefanoHai ragione, ogni città ne ha una o qualcosa di molto simile, infatti cerco di dividere i luoghi che visito in piccoli pezzi in modo da “analizzarli” separatamente e apprezzare tutto il resto 🙂 Ho un ricordo molto sfocato di Barcellona, ma posso capirti 🙂
Un bacione 🙂
AliceOFM
Sì, a Londra Piccadilly Circus: ero convinta di trovare quel qualcosa che l’ha resa famosa, e invece la ricordo senza entusiasmo.
E poi c’è Parigi. Proprio la città in generale. Sarà che abitando a Torino sono abituata a quel tipo di architettura, saranno i 26 anni passati vedendo la gente tornare completamente innamorata di lei, ma non mi ha lasciato il fascino della Ville Lumiere che tanto avevo sognato.
Non sono mai stata a Lisbona, ma se dici che Baixa è tanto turistica credo che neanche a me piacerebbe molto…
Martinaway
AliceOFMA me ha fatto questo effetto, ma leggendo il commento di Liliana comincio a pensare di averlo visto nel modo sbagliato… Vedremo 😉
Comunque ti capisco per Londra, ho pensato la stessa cosa. Parigi mi è piaciuta invece, anche se vorrei tornarci per vederla più in profondità 🙂
lillyslifestyle
Appena torni te la faccio amare io la Baixa 😉 è uno dei quartieri che nasconde più segreti della città.
Ti aspetto!!!!
L.
Martinaway
lillyslifestyleGrazie mille! Sarebbe bello scoprire questo quartiere in modo diverso 🙂
A presto 😉
La Folle
Datemi un mercatino mentre viaggio e morirete cercando di seguirmi mentre impazzisco e giro come una trottola tra un banchetto e l’altro. Assicurato.
Se tutto va bene prossimamente andrò a Londra e per ora sto evitando di cercare informazioni sui famosi mercatini della città, ma credo che durerò poco. Molto poco. Tornerò a casa con mezza città in valigia, lo so già.
Martinaway
La FolleAnche io! Lo shopping non mi piace, ma nei mercatini lo adoro 😀 ..Ahah io ho parlato di due mercatini di Londra, uno è Portobello, ma quello lo conoscono quasi tutti, anche solo per sentito dire, l’altro, beh, non ti dico niente ahah anche se ho già detto troppo 😉 Beh, in caso se cedi sai che sono a disposizione 😉 😛 In caso sarò curiosa di scoprire i tuoi acquisti 😉
La Folle
MartinawayMi sa che so già qual è il secondo, ed è quello che mi farà piangere il portafoglio, lo sento!
Se riesco ad andare racconterò molto volentieri i danni che avrò fatto 😛
Natascia
Molto interessante il mercatino… ricco di fascino, storia e anche un po’ di mistero… chissà qual è la storia di tutti questi oggetti…
Martinaway
NatasciaHai proprio ragione. Anche io mi sono posta la stessa domanda mentre passeggiavo per quelle vie 🙂