Libri per chi ama viaggiare: alcuni titoli per fare il giro del mondo

Libri per chi ama viaggiare: ecco come girare il mondo attraverso le pagine. Vi consiglio alcuni titoli, tra racconti, romanzi e diari se volete scoprire tanti paesi diversi all’interno di un unico volume.
I libri sono tra gli oggetti più belli e potenti del mondo. Attraverso le loro pagine si possono vivere mille vite, moltissime avventure, spesso si possono raggiungere angoli vicini e lontani del mondo.
Viaggiare tra le pagine è la soluzione migliore per esplorare un Paese prima di visitarlo davvero, dopo averlo scoperto o, semplicemente, quando non abbiamo la possibilità di partire, ma vorremmo tanto salire su quell’aereo o su quel treno che sogniamo da tempo.
I libri per chi ama viaggiare
In questo post ho raccolto i titoli che, dal primo all’ultimo capitolo, mi hanno permesso di girare il mondo, libri per chi ama viaggiare che non si concentrano solo su una nazione o un’area geografica specifica, ma toccano diversi continenti, popoli e storie.
Sono otto libri diversi tra loro, storie di fantasia e storie vere, racconti, diari e pensieri che vi permetteranno di viaggiare stando fermi, in perfetto stile Exploreading.

Il giro del mondo in 80 giorni, Jules Verne
Il classico dei classici: Il giro del mondo in 80 giorni. Non si può parlare di libri che portano a fare un viaggio intorno al pianeta senza citare l’opera di Jules Verne.
Da Londra a New York, passando per l’India e Hong Kong. Phileas Fogg parte per una scommessa accompagnato dal fedele Passepartout e ci mostra il mondo di fine Ottocento, così diverso eppure riconoscibile. È un viaggio nel tempo, non solo nello spazio, e molti di noi lo conoscono già, che sia per sentito dire o attraverso il grande schermo.
Ho avuto la fortuna di leggere questo romanzo in versione integrale, con splendide illustrazioni di Jame’s Prunier e tantissime informazioni utili a margine. Un’edizione de Il Battello a Vapore che vi consiglio vivamente. Il viaggio sarà completo.
★★★☆☆

I racconti di Luis Sepúlveda
Luis Sepúlveda è un autore che adoro e del quale conto di leggere tutte le opere. Alcune delle sue pubblicazioni sono raccolte, insiemi di racconti nei quali non c’è un vero e proprio viaggio con un inizio e una fine, come può essere quello contenuto nelle pagine di Verne, ma attraverso i quali si riesce comunque a girare il mondo. Le storie narrate sono molte e arrivano da diversi angoli del pianeta, tante vite, tanti personaggi incontrati per caso, cercati e immaginati.
Con La lampada di Aladino si vola da Alessandria d’Egitto a Santiago del Cile, si sale a bordo di un treno schiaffeggiato dal vento nel Nord della Germania, si entra in un albergo del Centro America del quale non si può dire l’indirizzo.
★★★☆☆
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Con Le rose di Atacama, che è uno dei libri che amo, si va dal Rio delle Amazzoni alla Patagonia, terre che Sepúlveda rende spesso protagoniste, ma si viaggia anche nella Lapponia più remota (il mio capitolo preferito), si attracca al porto di Singapore, si atterra a Madrid, si scopre la Lituania. E l’elenco potrebbe continuare per entrambi.
Se, con lo stesso autore, volete invece volare in Sud America, vi consiglio il post dedicato.
★★★★☆
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Un altro giro di giostra, Tiziano Terzani
Forse il libro più impegnativo di questo scaffale, perché non racconta solo un viaggio da un Paese all’altro, ma anche quello interiore, quello che Tiziano Terzani ha dovuto compiere per accettare e affrontare la sua malattia.
Con Un altro giro di giostra, l’autore arriva a New York, riparte per l’India, giunge in Thailandia e ritorna negli Stati Uniti. E poi Hong Kong, le Filippine, l’Himalaya, l’Italia.
Un viaggio a tratti faticoso anche per chi legge, perché affrontare certi temi e certi pensieri non è mai semplice, soprattutto se a condividerli è un autore del calibro di Terzani.
★★★☆☆

L’orizzonte ogni giorno un po’ più in là, Claudio Pelizzeni
Claudio Pelizzeni ha deciso di cambiare la vita che stava vivendo, di uscire dalla routine, di abbandonare un percorso ormai imparato a memoria e che lo stava spegnendo lentamente. Per farlo, nel 2014 è partito per un giro del mondo senza aerei, per un viaggio terminato nel 2017 e durato mille giorni: dall’Italia verso est, raggiungendo l’Australia e attraversando il Pacifico, percorrendo il continente americano da nord a sud e poi imbarcandosi nuovamente per superare l’Atlantico, fino al Senegal. Un vero e proprio giro del mondo, con i suoi pro e i suoi contro.
Questo è uno dei quei libri che si trasformano. Uno di quelli che lasciano messaggi diversi e che suonano corde differenti a seconda di chi li legge. Quando si arriva all’ultimo punto dell’ultima pagina ci si può ricordare lo straordinario viaggio di Claudio, Paese per Paese, o le persone che ha incontrato, oppure una delle altre mille sfumature. Ciò che è rimasto a me è il concetto di destino che in L’orizzonte, ogni giorno, un po’ più in là sembra essere in qualche modo il protagonista dietro le quinte, l’autore di un romanzo del quale noi siamo i personaggi.
L’intera storia non è raccontata in ordine cronologico, ma è un susseguirsi di pensieri e connessioni; una scrittura spontanea, che a volte allontana dal percorso principale per mostrare uno dei tanti passi che lo hanno condotto fin lì. Forse è proprio per questo che dalle parole di Claudio non traspare alcuna presunzione, nessuna delle esperienze è arricchita di fronzoli, l’autore racconta le cose come stanno senza nascondere i lati negativi del suo percorso. Non vuole essere un eroe moderno, solo una persona che ha fatto una scelta e che ora la sta raccontando.
★★★★☆

Passaggio a nord-ovest, Massimo Maggiari
Attraverso Passaggio a nord-ovest si toccano diversi Paesi (Canada, Norvegia, Alaska, Groenlandia, Islanda, l’Italia), ma c’è un unico filo conduttore: il Nord, come vi dicevo nel post dedicato ai libri sul nord del mondo.
Quello raccontato da Massimo Maggiari inizia come un viaggio sulle orme di Roald Amundsen (esploratore che dalla Norvegia non solo ha raggiunto i due poli, ma che è stato anche tra i primi ad aver individuato il famoso “passaggio a nord-ovest”), ma poi diventa qualcosa di più.
Il libro si trasforma in un puzzle: pagine che sembrano uscite da un diario, poesie e canti, riflessioni antropologiche, leggende legate alle terre più settentrionali. Vengono condivisi legami, vite e tradizioni che, tramandate nei secoli, sembrano regalare un po’ di calore a quei luoghi dove regnano il bianco, il blu e il gelo. È così che, pagina dopo pagina, si scoprono i miti dell’Islanda e quelli della Val Gardena, ma anche usi e costumi degli Inuit. Le parti che ho preferito.
È il libro ideale per chi vuole incontrare per la prima volta quelle aree del nostro pianeta o per chi le ama già.
★★★☆☆

Il viaggiatore notturno, Maurizio Maggiani
Il viaggiatore notturno inizia sul colle dell’Assekrem, nel sud dell’Algeria, un luogo remoto nel quale il protagonista, uno specialista di migrazioni, aspetta l’arrivo delle rondini e trascorre le giornate insieme al popolo tagil e alle sue storie e tradizioni.
I pensieri e le riflessioni lo porteranno poi nella Jugoslavia dei primi anni Novanta e tra i boschi della Carnia, da una parte la guerra e dall’altra la storia dell’orsa Amapola. Mille racconti che ruotano intorno a un punto fisso: la memoria.
Maurizio Maggiani condivide storie di viaggiatori e di persone incontrate dallo studioso e che hanno lasciato in lui un ricordo indelebile. I Paesi che si incontrano tra le pagine sono pochi, ma le atmosfere sono così diverse che ad ognuna potrebbe essere dedicato un intero romanzo. È un viaggio dall’infanzia al presente, durante il quale autore e personaggio sembrano quasi mescolarsi, diventare un tutt’uno.
★★★☆☆

Una città o l’altra, Bill Bryson
Per noi che viviamo in Europa è normale pensare che a pochi chilometri di distanza ci siano persone con lingue e cucine diverse, città con stile architettonici e, a volte, monete differenti, così come è normale sapere di poter prendere un volo e ritrovarci in una nazione diversa dopo pochissime ore (o in meno di una). Dall’altra parte dell’Atlantico, però, ci sono gli Stati Uniti, un intero paese che in quanto a metri quadrati non è troppo distante dal nostro intero continente e che ha orari diversi da una costa all’altra.
Questa grande differenza si capisce leggendo Una città o l’altra di Bill Bryson, nel quale l’autore americano racconta il suo viaggio nel nostro continente, dalla Norvegia all’Italia. Bryson attraversa Paesi e città, scopre modi di fare e di essere differenti e li racconta con la sua celebre ironia e, viaggiando su e giù tra una città e l’altra, scopre modi di fare che sembrano identificare un intero popolo, stereotipi che nascono da azioni e comportamenti che, agli occhi degli americani, possono risultare quasi grotteschi o incomprensibili.
Soprattutto, l’autore nota dettagli che spesso a noi sfuggono, come gli inglesi che mangiano gli hamburger con coltello e forchetta e usano quest’ultima al contrario, e altri che invece sono sotto gli occhi di tutti, regalando immagini poco lusinghiere, ma per molti aspetti incredibilmente veritiere. Dopo settimane in viaggio riesce a riassumere ogni popolo incontrato in poche righe, talvolta esagerando, ma riuscendo comunque a rubare una risata.
★★★★☆
L’atlante dell’insolito, Vanessa Marenco
L’atlante dell’insolito, scritto da Vanessa Marenco, è un insieme di racconti raccolti in giro per il mondo, dai deserti degli Stati Uniti ai villaggi tribali dell’India, dalle Fiandre ai cimiteri sotterranei di Napoli passando per Malta, Iran, Germania, Lituania. Tutti luoghi, questi, senza un apparente fil rouge, ma che, in realtà, sono accomunati da una caratteristica fondamentale: stanno scomparendo o si stanno trasformando; una continua danza tra passato, presente e futuro.
L’autrice, infatti, racconta di città, monumenti, animali e nazioni che stavano o stanno scomparendo, li ha esplorati, ha cercato di studiarli per capire cosa fosse andato storto, per indagare il perché di certi sogni andati in frantumi. La maggior parte di questi luoghi è lontana dai classici itinerari turistici e questo libro permette di fare un viaggio nell’insolito, appunto, di scoprire posti e storie che in pochi conoscono.
★★★★☆

L’atlante delle zone extraterrestri, Bruno Fuligni
L’atlante delle zone extraterrestri, edito da L’Ippocampo e scritto da Bruno Fuligni, è un giro del mondo alla scoperta delle città, dei paesi, dei deserti e delle isole che nel corso dei secoli sembrano essere stati teatro di avvistamenti alieni.
Dall’Europa all’Oceania, passando per le Americhe e l’Africa, l’autore accompagna in un viaggio estremamente insolito (e a tratti ironico) intorno al mondo per andare alla scoperta di storie che hanno dell’incredibile. Per usare le parole di Fuligni, in questo libro “l’ufologo dilettante vi troverà una guida turistica, il complottista un manuale pratico dell’invasione e lo scettico «pellicanista» una nuova frontiera dell’utopia”. Consigliato per chi vuole allontanarsi dai classici libri di viaggio.
★★★☆☆ (e mezza)

Conoscete altri libri per chi ama viaggiare e che fanno fare il giro del mondo? Lasciate un commento 🙂
Le fotografie sono state scattate con una Canon 1100D* con obiettivo Tamron 70-300mm*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
Grazie ad Alpine Studio Editore, L’Ippocampo a Sperling&Kupfer per avermi gentilmente inviato i libri da loro pubblicati. Questo non è un post sponsorizzato.
*All’interno di questo post potrebbero essere presenti dei link di affiliazione, contrassegnati da un asterisco. Questo significa che se decidete di effettuare una prenotazione o di fare un acquisto e utilizzerete questi link, i siti mi riconosceranno una percentuale. Per voi non ci sono costi aggiuntivi, ma così facendo supporterete questo blog e il lavoro che si nasconde dietro ogni articolo pubblicato. Grazie ❤
Agnese Ciccotti
A proposito del libro di Bryson, io ho iniziato a ragionare non più solo sul mondo, ma anche all’Europa vivendo a Praga. Stando al centro con la facilità di arrivare in poche ore in molti luoghi ho scoperto posti che non avrei mai visto… le classiche rotte low cost non sono tutto.
Martina Sgorlon
Agnese CiccottiCiao Agnese! È vero, spesso non ci si accorge della fortuna che abbiamo a vivere in questo continente. Praga poi è anche più centrale dell’Italia, quindi posso immaginare!
Elisabetta
Ce ne sono tantissimi.
Io quelli che proponi tu non li ho letti, ma me li sono segnati 😉
Ti potrei dire “America perduta” di Bill Bryson per farsi un’idea dell’America di cui non si parla mai nei film e libri, raccontata da un americano (e quindi sopra ogni sospetto).
Martina Sgorlon
ElisabettaCiao Elisabetta! Quello di Bryson ce l’ho proprio sul comodino insieme agli altri ambientati negli Stati Uniti, una volta terminati uscirà anche quel post 😉
Eventualmente fammi sapere se questi ti piacciono! A presto ❤
Giada
Ho iniziato a seguire l’avventura di Claudio mentre si trovava in Sud America… Che emozione il suo rientro in diretta su FB!! Non appena finisco la pila di libri sul comodino, leggo anche il suo!!
Martina Sgorlon
GiadaCiao Giada! Non sapevo della diretta Facebook, vado subito a cercarla! Buona lettura 😉
La Folle
Che nostalgia. Voglio prendere il primo aereo e partire, e sentirmi bambina un’altra volta. Non ho mai letto qualcuno descrivere così bene come Bryson il motivo per cui si sente il bisogno di viaggiare, quindi sì, sono assolutamente d’accordo.
Martina Sgorlon
La FolleVero? Mentre leggevo queste pagine pensavo “Bene, quando si parte?”. Bill Bryson sa usare molto bene le parole 🙂
Agnese - I'll B right back
Aaaahhh io adoro Bryson! Ho letto i suoi libri sull’Australia e sull’America. Il primo ovviamente mi ha fatto impazzire, l’ho riletto proprio quando ero in Australia, e mi sembrava che lui fosse lì con me a vivere le mie stesse avventure! Ho “Una città o l’altra” nel reader, credo che dovrò leggerlo presto. La sua ironia e il suo modo di “fotografare” ciò che vede è unico, sono d’accordo sul fatto che qualsiasi travel blogger o writer (ma anche chiunque ami viaggiare) dovrebbe leggere un suo libro prima o poi!
Un abbraccio Marti 🙂
Martina Sgorlon
Agnese – I’ll B right backCiao Agnese ❤
Quelli sull’America e l’Australia mi mancano, ma sono in lista! 😉
Io l’ho scoperto per caso come autore, ma mi piace moltissimo 🙂
Un abbraccio ❤ 🙂
elisaedintorniblog
Mi ha colpito molto il libro di Bryson e credo che lo prenderò per leggerlo. Bella l’idea di prendere un treno ed in pochi minuti ritrovarsi in un luogo nuovo dove si comunica con un’altra lingua e dove lo stile di vita è simile al nostro seppur con delle varianti, curiose da cercare e valutare 🙂
Martina Sgorlon
elisaedintorniblogCiao Elisa! Te lo consiglio dalla prima all’ultima pagina 🙂 in caso fammi sapere se ti è piaciuto 🙂
Un abbraccio 🙂
ChiaraPaglio
Quelle di Bryson sono parole bellissime, mi viene propria voglia di leggere questo libro per intero 🙂
Martina Sgorlon
ChiaraPaglioLeggilo! È un libro di viaggio, ma soprattutto ironico! Te lo consiglio 😉
Sabrina Snoop&Sparkle
Che belle parole!! Sono perfettamente d’accordo con Bryson, é proprio emozionante trovarsi in posti completamente diversi e non capirci niente 🙂
Martina Sgorlon
Sabrina Snoop&SparkleQuesto passaggio mi ha colpito subito, anche perché alcune sensazioni le ho vissute in prima persona 🙂
Un bacione 🙂
Agnese.C
Sono convinta che ogni travel blogger dovrebbe leggere almeno una volta nella vita Bryson, è geniale e la sua scrittura decisamente particolare.
Questo libro dovrebbe essere inserito nella biblioteca base della scrittura di viaggio. (esilarante la parte in cui parla dei guidatori romani hhihih non trovi?)
Martina Sgorlon
Agnese.CCiao Agnese 🙂
Hai ragione! Io lo adoro e lo consiglierei a tutti, amanti dei viaggi in primis 🙂
Ho adorato ogni riga sull’Italia, vederla con gli occhi di un americano mi ha divertita 😉