Leggende di Parigi: storie, misteri e racconti della capitale francese

Leggende di Parigi: i racconti legati alla capitale francese. Alla scoperta dei misteri e delle storie della città più romantica d’Europa tra magia, fantasmi e tradizione.
Considerato il suo antichissimo passato e il continuo via vai di persone provenienti da ogni continente, non stupisce che Parigi sia ricca di leggende. Dopo avervi suggerito cosa vedere nella capitale francese, in questo post ve ne racconto alcune, tra fantasmi, misteri e personaggi illustri.
Leggende di Parigi: le storie della capitale
Non ci sono strade, piazze o parchi di Parigi che non abbiano decine e decine di storie da raccontare: alcune legate al suo tumultuoso passato, altre inventate dal cinema e dallo spettacolo, come quella di Belfagor, celebre fantasma del Louvre. Tra queste, ce ne sono alcune che si trovano tra il sottile confine che divide la realtà dalla fantasia: sono le leggende di Parigi. Eccone alcune.

Il fantasma dell’Opéra Garnier
Prima del musical e della letteratura, prima del romanticismo, c’era la leggenda parigina: quella del fantasma dell’Opéra Garnier, uno spirito che viveva sotto il celebre teatro e che non riusciva a trovare pace. Il mistero, nato a causa dei numerosi rumori provenienti dai sotterranei del teatro, passò di bocca in bocca fino a diventare una delle storie più famose della capitale.
Nonostante il racconto sia opera della fantasia degli artisti e degli operai che lavoravano nel teatro, la realtà è comunque affascinante. L’Opéra, infatti, non ha le fondamenta che tutti si aspettano e si innalza al di sopra di un’enorme cisterna: è proprio dall’acqua e dai tubi che nascono i suoni che da sempre aleggiano per il teatro.
Il fantasma di Maria Antonietta
Impossibile pensare alla Parigi del Settecento senza pensare a Versailles, alla Rivoluzione e a Maria Antonietta, giustiziata e ghigliottinata il 16 ottobre 1793 in Place de la Révolution.
Prima di arrivare al patibolo, però, la sovrana fu rinchiusa nella Conciergerie, edificio storico di Parigi inglobato nel Palazzo di Giustizia, nella parte settentrionale dell’Île de la Cité, che all’epoca era considerata una sorta di “anticamera della ghigliottina” e dove oggi è stata ricostruita la sua cella.
Secondo una delle tante leggende di Parigi, oggi il suo fantasma vaga ancora tra quelle pareti.

Le serrature di Notre-Dame
Le leggende di Parigi legate alla Cattedrale di Notre-Dame sono moltissime, ma ce n’è una in particolare che si tramanda da secoli: quella delle sue serrature e, in particolare, quelle del portone principale della chiesa.
Secondo la leggenda, per realizzarle fu ingaggiato un giovane fabbro, Biscornet, che eccitato per questo importante compito, nonostante la sua piccola fucina e la poca esperienza decise di accettare senza pensarci due volte. Purtroppo, però, dopo aver iniziato il lavoro, si rese conto di non riuscire a rispettare i tempi e, in preda alla disperazione, chiese aiuto al Diavolo per completare l’importante compito donando in cambio la sua anima. Il demonio realizzò le serrature in tempo, ma il giorno dell’inaugurazione, quando nessuna chiave fu in grado di aprirle, Biscornet suggerì, con successo, di bagnarle con l’Acqua Santa. Nonostante la giovane età, il fabbro morì poco dopo, reclamato dal Diavolo.
Nel corso dei secoli, le serrature di Notre-Dame sono state tutte cambiate e oggi solo quelle della porta laterale di sinistra sono originali; secondo gli esperti, per la loro precisione e bellezza, non potevano essere state realizzate da mano umana e da qui nacque la leggenda.
Il fantasma di Pont Marie
Alle spalle della Cattedrale di Notre-Dame, il Pont Marie collega l’Île St.-Louis alla rive droit, la sponda destra della Senna. Qui, secondo una delle leggende di Parigi, si può incontrare uno dei fantasmi più “giovani” della città: quello di una donna vissuta nel Novecento.
La sua storia inizia durante la Seconda Guerra Mondiale, quando il marito, impiegato nella Resistenza, lasciò la sua casa per combattere. Dopo alcune settimane di solitudine, la donna incontrò un ufficiale delle SS e dopo poco tempo il militare diventò il suo amante.
In una notte d’inverno, Lacerata dal senso di colpa per aver tradito suo marito non solo con un altro uomo, ma anche con un soldato nemico, la donna uscì di casa e si diresse verso il Pont Marie in attesa che il marito tornasse passando proprio di lì, come faceva sempre. L’attesa si protrasse così a lungo e la notte era così gelida, che la donna morì presto di freddo senza sapere che l’uomo non avrebbe mai fatto ritorno, perché catturato e giustiziato dai Nazisti. Secondo la leggenda, il suo spirito, ignaro di tutto, è ancora lì in attesa del suo ritorno.

Le cave maledette di Montmartre
La collina di Montmartre è famosa anche per le sue cave di gesso, materiale usato per costruire gran parte dell’antica capitale. Dopo secoli di estrazioni, le cave furono chiuse e in parte riempite per evitare incidenti, ma quelle ancora accessibili si trasformarono in riparo per senzatetto, malviventi e ricercati, come Marat, che si rifugiò qui per 15 giorni nel 1789.
Secondo le leggende parigine, inoltre, alcune persone le raggiungevano per evocare il demonio, tra queste il Signor Delafosse, che ipnotizzava e attirava al loro interno numerose donne della città. Da qui l’idea che le cave fossero maledette.
I miracoli di Saint Denis
Rimanendo a Montmartre, una delle figure chiave di questo quartiere parigino è Saint Denis (San Dionigi in italiano). Secondo la tradizione cristiana, il santo subì la decapitazione proprio sulla cima della collina, ma pochi minuti dopo l’esecuzione si rialzò, prese in mano la sua testa e camminò lungo quella che oggi si chiama Rue des Martyrs.
A lui non è dedicata solo una delle statue della Cattedrale di Notre-Dame (l’unica con il capo tra le mani), ma anche una fontana nel quartiere di Montmartre, in Square Suzanne Buisson. Secondo le credenze parigine la sua acqua è miracolosa e ha il potere di rendere ogni donna incredibilmente fedele.

Il fantasma di Nicolas Flamel
Parigi è una città magica e misteriosa e a lei è legata una figura tanto leggendaria quanto affascinante: Nicolas Flamel, noto al grande pubblico soprattutto grazie alla saga di Harry Potter, creata da J.K. Rowling.
Vissuto nella capitale francese tra il Quattordicesimo e il Quindicesimo secolo, Flamel condusse una vita agiata, divisa tra il suo lavoro come scrivano e la sua attività di alchimista, alla quale sono legate le due leggende più famose: quella dell’Elisir di lunga vita e quella della Pietra Filosofale, un oggetto in grado di trasformare ogni metallo in oro.
Morto nel 1418, secondo alcuni il suo fantasma non ha mai lasciato la città e si aggirerebbe ancora tra le stanze della sua ultima dimora, al 51 di Rue de Montmorency, una casa che è considerata anche la più antica di Parigi realizzata in pietra. Oggi, al piano terra, la struttura ospita il ristorante Auberge Nicolas Flamel.
La salma di Marat
Jean-Paul Marat fu assassinato a Parigi il 13 luglio 1793 e il suo corpo fu sepolto nel cimitero del Convento dei Cordiglieri, che si trovava in Rue de l’École de Médecine. L’anno successivo, però, la salma fu riesumata e trasferita all’interno del Panthéon, nel cuore del Quartiere Latino di Parigi.
Dopo la caduta del regime giacobino, nel 1795, il corpo fu trasferito nuovamente, questa volta in una tomba anonima nel cimitero della vicina chiesa di Saint-Étienne-du-Mont, dismesso nell’Ottocento. O almeno questa è la versione ufficiale. Sì, perché secondo altre leggende e voci (tra le quali quella dello scrittore Victor Hugo) il corpo fu gettato nelle fogne di Parigi dai Moscardini controrivoluzionari come vendetta per le sue idee.

Tour per scoprire i misteri e le leggende di Parigi
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Dove dormire a Parigi

Durante il mio ultimo viaggio a Parigi ho soggiornato alla Résidence du Pré*, a pochi minuti a piedi dalla Gare du Nord e in una posizione comodissima per spostarsi in città.
La camera era veramente spaziosa, soprattutto per gli standard parigini, il bagno quasi nuovo e abbastanza ampio per muoversi comodamente. La stanza non dava sulla strada e la notte non si sentivano rumori né auto, ottima per riposare in tranquillità dopo una giornata trascorsa per le strade di Parigi.
Per sapere come raggiungere la città dall’aeroporto, vi consiglio di leggere il post dedicato agli aeroporti di Parigi.
Conoscete altre leggende di Parigi? Se avete dubbi, domande o storie da raccontare, lasciate un commento 🙂
Le foto presenti all’interno del post sono state scattate con una Canon 80D* con obiettivo Canon 24mm* e con un iPhone 11 Pro*. Trovate tutte le altre sul mio album su Flickr.
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