Leggende di Londra: storie, misteri e fantasmi della capitale inglese

Leggende di Londra: le storie e i fantasmi della città e i racconti per scoprire il volto più misterioso della capitale inglese.
Tra le capitali più antiche d’Europa, Londra è senza dubbio una delle città più affascinanti del vecchio continente, costantemente proiettata verso il futuro, ma con solide radici nel passato, e proprio grazie alla sua lunga storia è anche un luogo ricco di misteri e racconti. Vi porto a scoprirne alcuni in questo post.
Leggende di Londra: storie e racconti
Tra antichi edifici e nuove costruzioni, tra strade trafficate e vicoli suggestivi, Londra racchiude in sé moltissime storie, alcune più misteriose di altre. In questo post condivido con voi quelle che ho incontrato durante i miei viaggi nella capitale inglese e vi accompagno alla scoperta di fantasmi e misteri.
Ecco alcune leggende di Londra da scoprire prima, durante e dopo un viaggio nel cuore pulsante del Regno Unito.

La Torre di Londra: uno dei luoghi più infestati della capitale
Protagonista della storia e della politica inglese, la Torre di Londra è un luogo ricco di misteri e leggende popolari (come quella dei corvi della quale vi parlavo nel post dedicato alle curiosità su Londra) ed è considerato l’edificio più infestato della capitale.
Uno dei fantasmi più famosi è senza dubbio quello di Anna Bolena, che, dopo essere stata decapitata nel 1536, non ha mai lasciato la Torre e ancora oggi pare aggirarsi tra Tower Green, dove è stata giustiziata, e la cappella di White Tower. Lo stesso vale per Catherine Howard, cugina di Anna e quinta moglie di Enrico VIII, le cui grida sono state sentite in Hampton Court, dove fu arrestata dalle guardie reali nel 1542.
A quelli delle due donne si aggiunge inoltre il fantasma di Sir Walter Raleigh, poeta e navigatore molto vicino a Elisabetta I. Stando alle voci, pare che il suo spirito si aggiri per i corridoi e le stanze della Torre di Londra, dove fu imprigionato per 13 anni.

Un quarto e celebre fantasma dell’antico edificio è infine quello di Arbella Stuart, figlia del Conte di Lennox, nipote di Mary Stuart e cugina della regina Elisabetta I. La donna, rimasta orfana all’età di 6 anni, rimase per lungo tempo isolata ad Hardwick Hall, nel Derbyshire, insieme alla nonna che la educò, ma la lontananza dalla capitale e la perdita dei genitori la resero inquieta e ribelle.
Nel 1610, Arbella sposò segretamente e contro il volere del sovrano William Seymour, un uomo considerato pericoloso per la corona. Quando lui fu imprigionato, lei fu obbligata a quelli che oggi sono gli arresti domiciliari, ma, indossando abiti maschili, cercò di scappare in Francia. Purtroppo fu subito catturata e rinchiusa nella Torre di Londra, dove morì di stenti nel 1615.
Secondo la leggenda, da allora non ha mai lasciato la struttura e pare se la prenda in particolare (e senza motivo) con le donne, cercando di strangolarle o ucciderle ogni volta che entrano in quella che oggi è nota come Lennox Room.

Gli animali della Torre di Londra
Come se non bastasse, la Torre di Londra non è famosa solo per gli spiriti degli uomini e delle donne che sono morti o sono stati rinchiusi al suo interno, ma anche per quelli degli animali tenuti lì in cattività.
Secondo una delle leggende di Londra, infatti, molti di loro sono legati alla Royal Menagerie, una collezione di animali esotici che venivano regalati ai sovrani dai regnanti europei e non solo. Tra questi, il più celebre è un orso polare donato a Enrico III dal sovrano di Norvegia nel Tredicesimo secolo. Le voci dicono di averlo visto aggirarsi tra la Torre e il Tamigi, dove ancora oggi va a caccia di pesci.

Il fantasma di padre Benedetto all’Abbazia di Westminster
Gran parte delle personalità illustri che oggi riposano all’interno dell’Abbazia di Westminster sembrano aver trovato pace e la chiesa oggi non rientra tra i luoghi più infestati di Londra, ma un fantasma c’è ed è quello di padre Benedetto, un monaco che si diverte a girovagare per l’edificio passando attraverso i muri.
La prima testimonianza risale ai primi anni del Novecento e da allora gli avvistamenti non si sono più fermati. Due turisti statunitensi, per esempio, giurano di aver incontrato il monaco durante una visita e, all’orario di chiusura, di essere stati condotti all’uscita proprio da lui.

Jack lo Squartatore e le sue vittime
Quella di Jack lo Squartatore è una delle storie più famose e macabre di Londra. Gli avvenimenti risalgono all’autunno del 1888, quando le vie del quartiere di Whitechapel e le zone limitrofe, come Spitalfields e Brick Lane, erano nelle mani del pericoloso serial killer. Le vittime accertate furono cinque, tutte donne tra i 25 e i 47 anni, ma i corpi ritrovati in quel periodo furono molti di più. L’uomo non fu mai catturato.
Secondo una delle leggende di Londra, il fantasma di Annie Chapman, la seconda vittima ufficiale, si aggira ancora senza pace lungo Hanbury Street, il luogo dove morì, e lo stesso avviene per quello di Catherine Eddowes, quarta vittima il cui corpo fu ritrovato a Mitre Square.

Il fantasma di St. James Park
A lato di Buckingham Palace si estende St. James Park, il più antico dei parchi Reali di Londra. Acquistata da Enrico VIII nella prima metà del Sedicesimo secolo, quest’area verde sembra ospitare uno dei più misteriosi fantasmi londinesi: quello della donna senza testa.
Secondo la leggenda, la donna, vissuta nel Diciannovesimo secolo, fu assassinata e poi decapitata dal marito che, affinché non venisse mai ritrovata, gettò la testa nelle acque del laghetto di St. James Park. In molti giurano di averla avvistata mentre, vestita di rosso, camminava nel parco alla ricerca del suo pezzo mancante.

I fiori di Green Park
Se da una parte c’è il St. James Park, dall’altra c’è il Green Park, un altro dei Parchi Reali londinesi. Un tempo zona acquitrinosa e luogo di sepoltura dei lebbrosi dell’ospedale di Saint James, lo spazio verde fu trasformato in un giardino da Enrico VIII, ma fu Carlo II a eleggerlo Royal Park e a trasformarlo per sempre.
Secondo la leggenda, infatti, il sovrano era solito passeggiare per il parco alla ricerca di fiori da regalare alla sua consorte Caterina di Braganza e alle sue amanti. Quando Caterina scoprì di non essere l’unica destinataria dei piccoli bouquet, ordinò che tutti i fiori venissero rimossi dal parco e da allora quest’area verde non vide mai più sbocciarne uno.

I fantasmi di Covent Garden
Come vi dicevo nel post dedicato a cosa vedere a Camden, Covent Garden (un tempo Convent Garden) ospitava un antico convento con tanto di cimitero. Proprio per questo motivo, secondo la tradizione, la zona è una delle più infestate di Londra, abitata ancora oggi dai fantasmi delle suore che, dopo la trasformazione dell’area in uno spazio commerciale, non hanno più trovato pace.
Oltre a loro, secondo i londinesi, Covent Garden è abitata anche da un altro spirito: quello di William Terris, attore spesso in scena all’Adelphi Theatre. L’uomo fu pugnalato a morte dal collega Richard Archer Prince il 16 dicembre 1897 prima di andare in scena e pare che il suo fantasma non abbia mai lasciato il teatro. Non solo, a volte il suo spirito sembra comparire anche nei pressi della stazione metropolitana di Strand, dove un tempo si trovava il suo panettiere di fiducia, un luogo a lui molto caro e nel quale si recava con i figli.

La stazione infestata di Bank
La stazione Bank non è solo una di quelle con le curve più strette, come vi dicevo nel post dedicato alle curiosità sulla metropolitana di Londra, ma è anche una delle più misteriose e infestate perché sorge su un’antica necropoli, forse legata all’epidemia di peste che colpì la città tra il 1665 e il 1666.
Pare che la stazione, più che per i viaggiatori, sia un vero e proprio incubo in particolare per gli operai che devono eseguire i lavori di manutenzione, che spesso si ritrovano faccia a faccia con spiriti inquieti, sentono strani e spaventosi rumori e assistono a fatti inspiegabili.

I leoni di Trafalgar Square
Impossibile raggiungere la National Gallery e Trafalgar Square senza ammirare almeno una volta i celebri leoni in bronzo che sorvegliano la piazza e che riposano ai piedi del monumento dedicato all’Ammiraglio Nelson.
Gli animali furono realizzati negli anni Sessanta dell’Ottocento da Edwin Landseer, che, per una riproduzione fedele, utilizzò un leone appena morto dello zoo della capitale. Secondo una delle leggende di Londra, un giorno i quattro animali prenderanno vita e lo faranno quanto il Big Ben scoccherà l’una del pomeriggio. Il motivo non è ben chiaro, così come il giorno, ma, per sicurezza, i londinesi più superstiziosi evitano Trafalgar Square a quell’ora.

Lo spettro urlante di Farringdon Station
A Londra, come avete letto, non mancano i fantasmi e tra questi c’è anche quello di Anne Naylor, una bambina morta orfana a 13 anni e che oggi piange tra i cunicoli di Farringdon Station.
Secondo la leggenda, dopo aver perso i genitori, la piccola divenne un’apprendista nel laboratorio di Sarah Metyar, abile cappellaia vissuta nel Diciottesimo secolo, ma fin da subito venne trattata malissimo, lasciata senza cibo e spesso legata in soffitta, tanto che un giorno la bambina morì di stenti. Il suo corpo fu ridotto in pezzi e nascosto, ma Sarah e sua figlia, complice dell’omicidio, furono scoperte e impiccate.
Da allora si dice che la piccola Anne non abbia mai lasciato Farringdon Station, la stazione che ora sorge dove un tempo c’era la casa laboratorio della cappellaia, e che le sua urla e i suoi pianti si possano udire ancora oggi di tanto in tanto.

Dove dormire a Londra
Durante il mio secondo viaggio a Londra ho prenotato una camera in un appartamento attraverso Airbnb*. La casa è a due minuti a piedi da un grande supermercato e dalla stazione ferroviaria di Abbey Wood, che presto sarà servita anche dalla Elizabeth Line (che la collegherà anche a Heathrow) e si trova a circa 25 minuti di treno da London Bridge.
Mi sono trovata molto bene, l’appartamento è molto pulito, ci sono il Wi-Fi e tutte le comodità e Jon e Giulia, i proprietari, sono molto disponibili e accoglienti. Bagno e cucina sono in comune con altri ospiti (ci sono in tutto due camere) e con i proprietari, che però si sono rivelati molto discreti lasciando a noi la priorità nell’utilizzo. Inoltre Giulia è italiana, quindi un host perfetto se avete difficoltà con l’inglese.
In un altro post vi ho spiegato nel dettaglio come funziona Airbnb.
Conoscete altre leggende di Londra? Se avete domande, dubbi o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.