Kamakura: cosa vedere e una gita di un giorno da Tokyo

Kamakura e una gita di un giorno per scoprirla. Cosa vedere e le informazioni utili per visitarla e raggiungerla da Tokyo.

Kamakura è stata, insieme a quella sul Monte Fuji, una delle due gite fatte mentre ero a Tokyo. Era una giornata piovosa, una di quelle che sai già che non si libererà mai delle nuvole, ma forse è stato un bene, perché in quel giorno di inizio primavera ho trovato meno turisti del previsto.
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Kamakura in pillole
La cittadina dista circa 50 chilometri dal centro di Tokyo e se da una parte è protetta dalle montagne, dall’altra si affaccia sull’Oceano Pacifico e sulla baia di Sagami. Proprio per questo, in passato, è stata scelta come capitale dagli shogun del clan Minamoto: era perfettamente protetta e facilmente difendibile.
È ricca di templi e santuari (anche se i primi sono molto più numerosi) ed è proprio per loro che in tantissimi la raggiungono da tutto il Giappone e soprattutto dalla capitale.
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Cosa vedere a Kamakura
Se anche voi, durante il vostro viaggio in Giappone, avete meno di un giorno per visitarla, di seguito trovate quelle che secondo me sono le tre tappe da inserire nel vostro itinerario. Ecco cosa vedere a Kamakura.

Il tempio Kōtoku-in e il Grande Buddha di Kamakura
Il tempio buddhista Kōtoku-in è il più famoso di Kamakura grazie al Grande Buddha, il Daibutsu. Questa gigantesca statua in bronzo è alta più di 13 metri, pesa 93 tonnellate ed è la seconda più grande del Giappone dopo quella di Nara.

La statua è cava e per questo è possibile entrare e vedere la gigantesca realizzazione da un altro punto di vista. Onestamente, però, mi ha impressionato più dall’esterno, perché molto più imponente e suggestiva e piena di dettagli che dall’interno spariscono.

Pare che risalga al Tredicesimo secolo e originariamente si trovava al riparo dalle intemperie all’interno di un tempio. L’edificio, però, è stato raso al suolo da uno tsunami nel 1495 e da allora la statua è rimasta dov’è e non è più stata coperta.
Oggi è circondata dalla natura e da luoghi di preghiera, uno spazio molto semplice e modesto che la fa risaltare ancora di più.

Il tempio è aperto dalle 8.00 alle 17.30 e l’ingresso costa ¥300. Si può raggiungere a piedi dalla stazione di Kamakura in circa 20 minuti, oppure con un autobus in poco più di dieci (¥200).

Il tempio Hase-dera
La storia del tempio Hase-Dera è legata a una leggenda. Secondo i racconti, nell’Ottavo secolo il monaco Tokudo Shonin scoprì un enorme albero di canfora, ritenuto sacro, nel piccolo villaggio di Hase, nella regione di Nara.
Decise così di farlo intagliare realizzando due statue di Kannon, la divinità buddhista della misericordia, entrambe con undici teste e alte più di nove metri. La prima venne donata al tempio Hase-dera di Nara, la seconda, invece, venne lanciata nell’oceano con l’idea che sarebbe ricomparsa nel luogo più adatto a lei dal punto di vista spirituale.

Quindici anni dopo ricomparve su una spiaggia vicino a Kamakura, circondata da raggi di luce. Per questo il tempio, conosciuto anche come Hase-Kannon, venne costruito qui e oggi la statua si trova all’interno del Kannon-do Hall, l’edificio principale del tempio.

Tra gli altri luoghi principali del tempio ci sono anche l’Amida-do hall, con una statua dorata di quasi tre metri che raffigura Amida Nyorai, il Kyozo, il luogo dove vengono conservate le Scritture buddhiste e la caverna Benten-kutsu. Quest’ultima è dedicata all’unica entità femminile tra le sette divinità giapponesi: è la dea dell’acqua e della ricchezza.

Il tempio è noto anche per le tantissime statuette di Jizo, protettore dei viaggiatori e dei defunti, in particolare dei bambini. Molte di loro sono state poste qui proprio da genitori che hanno perso i figli prematuramente.

All’interno dei confini del tempio c’è anche un santuario shintoista, l’Inari-sha. Poiché, sempre secondo la leggenda, la statua arrivò sulla spiaggia trasportata da alcune ostriche, qui gli ema, gli oggetti sui quali i fedeli scrivono le proprie preghiere e i propri ringraziamenti, non sono tavolette in legno, ma conchiglie.

Il tempio Hase-dera è forse quello che ho preferito durante la mia gita a Kamakura. Sembra di essere all’interno di uno splendido parco, con passeggiate suggestive e una vista splendida sulla baia e Yuigahama Beach. È più di un luogo di preghiera.

Il tempio si trova a poco meno di dieci minuti a piedi dal Kōtoku-in e a circa venticinque dalla stazione di Kamakura. Volendo si può prendere un treno della Enoden line e scendere alla fermata Hase. L’ingresso costa ¥300 a tariffa intera e ¥100 per i bambini sotto i 12 anni. È aperto dalle 8.00 alle 17.30 con ultimo accesso alle 17.00 (da ottobre a febbraio chiude mezz’ora prima).

Il Santuario Tsurugaoka Hachiman
Il Tsurugaoka Hachiman è il cuore shintoista di Kamakura e risale all’Undicesimo secolo. L’edificio più importante, l’Hongū, si trova in posizione rialzata rispetto al resto della città, regalando così un’immagine molto suggestiva di tutta la strada principale, il sandō, che lo collega direttamente all’oceano.
Purtroppo durante la mia visita le condizioni meteo non erano favorevoli, ma credo che nelle giornate più limpide la vista sia incredibile.

Il santuario è composto da moltissimi edifici minori ed è circondato da una natura foltissima che non perde i suoi colori neanche sotto il cielo grigio. Nonostante i tanti visitatori, basta allontanarsi un po’ dall’Hongū per immergersi (e perdersi) in un’area piena di pace.

All’ingresso, dove si concentra la maggior parte dei visitatori, c’è uno stagno, il Genpei Pond, sul quale si allungano piccole penisole trasformate in luoghi di preghiera. Sono tanto frequentate quanto affascinanti con i loro torii rossi che spiccano in mezzo al verde.
Informazioni: il santuario è facilmente raggiungibile dalla stazione di Kamakura, basta meno di un quarto d’ora seguendo il sandō.

Come arrivare a Kamakura da Tokyo
Per raggiungere Kamakura da Tokyo io ho preso un treno diretto della Jr Line dalla stazione di Shinjuku. Il viaggio dura circa un’ora e costa ¥920, ma se avete il Japan Rail Pass è gratuito. In alternativa c’è anche un treno diretto dalla stazione centrale di Tokyo, stessa durata e stesso costo.

Dove dormire a Tokyo
Durante il mio viaggio a Tokyo ho soggiornato all’hotel Citadines Central Shinjuku*.
Si trova, come dice il nome, in uno dei quartieri più vivaci della capitale e non distante da uno degli snodi ferroviari e metropolitani più importanti, grazie al quale sarà facilissimo scoprire l’intera città.
Io ho usufruito solo della camera e non dei pasti, ma mi sono trovata benissimo. I letti sono ampi e comodi e il bagno nuovissimo.
Siete mai stati a Kamakura? Suggerireste altri luoghi da vedere? Se avete consigli, dubbi o domani lasciate un commento 🙂

Informazioni
Questo post non vuole essere in alcun modo una guida definitiva, ma solo un insieme di consigli raccolti durante la mia esperienza a Kamakura.
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
Serena Puosi
Marti, non mi stancherò mai di dirti che le tue foto sono stupende, anche in una giornata di pioggia! Kamakura mi è piaciuta molto nonostante la giornata freddissima e le bizze di mia figlia! Mi rimane il rimpianto di aver visto molto meno di quanto vorrei, ma ci si tornerà dai 😉
Martina Sgorlon
Serena PuosiGrazie mille Serena! La pioggia è spesso mia “nemica” quando scatto, ma mi fa piacere sapere che le foto ti piacciono ugualmente! 🙂 Io ho avuto il tempo di fare queste tre tappe in città, ma sono sicura che ha molto altro da offrire 🙂 A presto!