Istria meridionale: cosa vedere e itinerario di tre giorni nella parte croata della penisola

Istria: cosa vedere. Un itinerario di quattro giorni per scoprire le zone meno conosciute di questo territorio affacciato sull’Adriatico.
L’Istria è una terra contesa, con una storia ricchissima che ha lasciato numerosissime tracce e dove i tanti popoli che l’hanno abitata hanno lasciato una preziosissima traccia ora visibile nell’arte, nell’architettura e nella cucina locale. In questo post vi porto a scoprirla e vi suggerisco un itinerario di tre giorni.
La storia dell’Istria in pillole
Abitata fin dalla Preistoria, in epoca pre-romana l’Istria vide la nascita dell’importante Cultura dei Castellieri, composta da diversi gruppi etnici (Istri, ma anche Giapidi, Carni e Liburni) che allora abitavano l’area e che avevano fatto della città di Nesazio, l’attuale Pola, il loro massimo centro politico e commerciale.
La penisola fu conquistata dai Romani nel 177 a.C., ma dopo la caduta dell’Impero romano d’Occidente, l’intero territorio passò di mano in mano per secoli: Goti, Bizantini, Longobardi, Franchi, duchi di Melania, di Baviera e di Carinzia e, infine, il patriarcato di Aquileia nel 1077. Quando quest’ultimo entrò nell’orbita della Serenissima, la stessa sorte toccò all’intera penisola, che rimase parte della Repubblica di Venezia fino alla sua dissoluzione nel 1797, quando subentrò Napoleone.
Fu durante il periodo veneziano che l’Istria diventò il mix di popoli e culture che è ancora oggi: il governo, infatti, incentivò il ripopolamento di numerose aree: sulla costa si concentrarono soprattutto cittadini di lingua istroveneta e istriota, mentre nella campagne si stabilirono in prevalenza altre popolazioni di origine balcanica e greca.

Dopo una breve parentesi francese (1805-1813), nel 1814 l’Istria diventò nuovamente un dominio austriaco, ma per tutto il secolo non mancarono i moti e le ribellioni fomentate da una ritrovata consapevolezza nazionale, in particolare dei cittadini di origine italiana (allora circa il 44%) che assistevano, nel frattempo, alla nascita del Regno d’Italia e all’annessione del vicino Veneto; a peggiorare la situazione e a creare nuove faide interne le azioni di favoreggiamento asburgico nei confronti del gruppo etnico slavo (croati e sloveni in primis), ritenuto il più fedele alla corona.
Dopo la Prima Guerra Mondiale, nel 1919, l’Istria divenne parte del Regno d’Italia e dal 1922, con l’avvento del fascismo, si assistette a una progressiva politica di italianizzazione della penisola che terminò solo con la Seconda Guerra Mondiale, quando, nel 1943, il territorio passò in mano delle truppe tedesche da una parte e dei partigiani croati e sloveni mossi da Tito dall’altra. È in questo periodo che si assiste a una prima suddivisione del territorio, liberato nel 1945, tra quelle che poi diventeranno Croazia e Slovenia.

Il dopoguerra fu un periodo di continue lotte e, in particolare nei confronti della popolazione italiana, di persecuzioni che culminarono con i massacri delle foibe, dove morirono tra i 3.000 e i 5.000 civili. Per questo, gran parte della popolazione locale scappò dando vita a quello che oggi è noto come l’Esodo Giuliano Dalmata, che continuò fino a metà degli anni Cinquanta.
Nel 1947, con il trattato di Parigi, l’Istria fu assegnata ufficialmente alla Jugoslavia (con pochissime eccezioni, come Muggia e San Dorligo della Valle, oggi in provincia di Trieste), dove rimase fino al 1991, quando la sua disgregazione portò alla nascita di Croazia e Slovenia; oggi il loro confine si trova lungo il fiume Dragogna, in corrispondenza del Vallone di Pirano.

Cosa vedere in Istria
L’Istria croata, quella di cui vi parlerò in questo post, colpisce soprattutto per il suo essere autentica: chilometri di strade immerse nel verde più spontaneo e paesini con case in pietra, una chiesa e poco altro; tutto questo mescolato alla brezza che soffia costantemente dal mare Adriatico. Ho adorato i suoi colori, un verde e un blu che con il sole brillano in maniera incredibile; ho apprezzato i suoi abitanti, che tra italiano e inglese si fanno sempre capire e cercano di aiutarti come possono; e ho amato la calma che mi ha trasmesso, sia nei luoghi più sperduti che in quelli più noti.
In questo post vi presento il mio itinerario di tre giorni e le tappe da non perdere se state per partire verso questa zona stupenda e tutta da scoprire. Ecco cosa vedere in Istria.

Il Canal di Leme, fiordo d’Istria
Il Canale di Leme, lungo più di 11 chilometri, è una valle carsica sommersa dall’acqua salata dell’Adriatico: quello che si può definire un vallone. A causa della depressione del terreno, il mare ha invaso il letto del fiume Pazincica e ricoperto una parte della Valle di Lim. Il risultato non è solo un panorama bellissimo, ma anche una grande varietà di flora e fauna che convivono nell’acqua salmastra.
Dall’alto è un vero e proprio spettacolo e non è difficile trovare piazzole di sosta o torrette sulle quali poter salire per ammirare il Canale. Sulla riva, invece, vengono organizzate tante attività, prime fra tutte le gite in barca.

Rovigno, eredità della Serenissima
Rovigno è una città con oltre duemila anni di storia: fondata nel III secolo a.C, inizia a diventare un piccolo punto di riferimento in epoca romana per poi passare in mano dell’Impero Bizantino e della Repubblica di Venezia, che ha lasciato molte tracce del suo passaggio in città.
La città vecchia sorge su una penisola e per raggiungere la Chiesa di Sant’Eufemia, il punto più alto, ci si perde in un intricato labirinto di viuzze. Vi ho parlato più nel dettaglio di lei e di cosa vedere a Rovigno nel post dedicato.

Baia di Palù, l’unico parco ornitologico dell’Istria
A circa metà strada tra Rovigno e Bale, prossima tappa del viaggio, c’è la baia di Palù, l’unico parco ornitologico dell’Istria, nonché un vero e proprio paradiso per gli animali (ci vivono oltre 200 specie di uccelli) e per gli amanti del birdwatching.
Si tratta di un’oasi naturalistica dove l’intervento dell’uomo è minimo: sentieri, alcune casette in legno per osservare gli animali senza disturbarli, qualche cartello informativo. L’unico intervento massiccio risale al 1906: la costruzione del canale che collega la baia all’Adriatico, realizzato dai soldati della vicina base militare Austro-Ungarica nel 1906; l’unione dell’acqua salata del mare con quella dolce dei torrenti e della vicina sorgente serviva a ridurre la riproduzione delle zanzare e il diffondersi della malaria.
Il periodo migliore per visitare questa zona è durante la migrazione degli uccelli, in primavera e in autunno, durante il resto dell’anno ci vuole un po’ più di pazienza, ma si possono comunque scorgere molti volatili. Per raggiungere la palude bisogna lasciare l’auto in un parcheggio non custodito e poi proseguire a piedi per circa dieci minuti.

Il paesino medievale di Valle
Bale (o Valle d’Istria, in italiano) è un piccolo centro abitato che si sta risvegliando solo in questi anni grazie a un progetto di riqualificazione turistica; ve ne parlato nel post dedicato alla mia esperienza di glamping in Istria, che ho fatto proprio qui.
Fondata dai Romani e poi fortificata durante il Medioevo, Bale conserva ancora oggi la sua atmosfera medievale fatta di vicoli che ruotano intorno al Castello Soardo-Bembo, alti e solidi muri in pietra e piccole chiese affrescate che spuntano all’improvviso. Di lei e delle cose da vedere ho parlato in maniera più approfondita nel post dedicato proprio a Bale, dove trovate anche due chicche da non perdere nei dintorni.
Personalmente, grazie alla sua posizione centrale, credo sia un ottimo punto di partenza per andare alla scoperta dell’Istria meridionale.

Il Parco delle “Casite” di Dignano
Le casite (kažuna) sono edifici tipici dell’Istria realizzati in muratura a secco. In passato erano usate come rifugio da allevatori e agricoltori, ma oggi sono quasi tutte abbandonate o inutilizzate. Si possono scoprire seguendo le vie secondarie che corrono parallele al mare, le strutture si nascondono spesso in mezzo al verde.
Sono piuttosto piccole, composte da un’unica stanza circolare, e la maggior parte comparve tra il Diciottesimo e il Diciannovesimo secolo. A Dignano, lungo la strada che collega Bale a Pola, per chi vuole approfondire, esiste oggi un museo a cielo aperto interamente dedicato a loro: il Parco delle Casite.

La Chiesa di Santa Fosca a Peroj
La Chiesa di Santa Fosca (Sv. Foška) mi ha incuriosita per la sua struttura esterna, che sembra incompiuta. È stata costruita in mezzo alla natura, non lontano da Peroj, e non è stato semplicissimo trovarla, anche perché non ci sono molte indicazioni lungo il percorso.
La piccola Basilica, che risale alla fine dell’Undicesimo secolo, è in realtà famosa per i suoi affreschi benedettini considerati il più importante esempio di pittura murale romanica di tutta la Croazia. Per visitare l’interno dovete recarvi prima all’ufficio parrocchiale di Dignano, altrimenti, arrivando direttamente sul posto, la troverete chiusa.
Per chi ha un po’ di tempo in più, il mare è vicinissimo e, una volta visitata la chiesa, consiglio di raggiungere il porticciolo di Peroj. Lì vi potete fermare per una pausa in riva all’Adriatico, magari al tramonto, seguendo i ritmi lenti di questa regione e sorseggiando qualcosa nel piccolo bar fronte mare.

Pola, la romana
Superati Dignano e Peroj, si raggiunge Pola, una città a poco più di venti chilometri da Valle e con un passato estremamente travagliato.
È una delle città più importanti e vive della regione ed è famosa soprattutto per la sua bellissima arena romana che sorge a pochi metri dal mare; non si può non rimanere incantati di fronte a quello spettacolo fatto di storia e pietra. Ve ne ho parlato nel post dedicato, dove trovate tutti i suggerimenti su cosa vedere a Pola.

Informazioni utili per un viaggio in Istria
L’Istria croata è tutto questo e molto di più, è una terra che va scoperta lentamente, seguendo i suoi ritmi, senza corse inutili. Nonostante l’adesione all’Unione Europea, la Croazia non rientra ancora nell’area Schengen e quindi durante il vostro viaggio, se arrivate in macchina, sappiate che dovete attraversare la frontiera; in loco non si utilizzano gli euro, ma le kune.
Per quanto riguarda i luoghi da non perdere, questo post raccoglie solo alcuni suggerimenti, ma la zona ha molto alto da offrire e per scoprirla potete partecipare anche ai tour e alle escursioni guidate che vengono organizzate in loco. Vi lascio qui sotto alcuni suggerimenti, ma seguendo i link trovate tante altre idee. Buon viaggio!
- Escursione a Albona, Montona e Colmo*
- Medulin: avvistamento di delfini al tramonto*
- Escursione a Pola e Rovigno* (da Parenzo)
- Tour serale di Verudela in kayak*
- Escursione a Krk* (da Pola)
- Tour delle grotte marine con kayaking e snorkeling* (Pola)
- Tour guidato del Parco nazionale di Brioni* (da Pola)
- Escursione a Capo Promontore e all’isola di Cielo* (da Medulin)

Cosa mangiare in Istria
Durante tutto il mio viaggio in Istria ho visto tantissimi locali che preparavano all’aperto quello che sembrava un delizioso maialino istriano allo spiedo. L’ultimo giorno, a Valle, ho deciso di concludere con un pranzo come si deve e ho optato proprio per quel piatto: la carne era tenerissima e davvero saporita. Una delle cose da assaggiare assolutamente se visitate questa zona della Croazia.
Se volete scoprire altre specialità croate, potete partecipare a uno dei tour gastronomici dell’Istria, partono da Rovigno (qui*), Pola (qui*), Parenzo (qui*) o da Opatija (qui*). Per gli appassionati c’è anche un tour dedicato all’olio d’oliva, lo trovate a questo link*.

Dove dormire in Istria
Durante il mio viaggio in Istria ho soggiornato al camping Mon Perin*, che si trova a due passi dal paesino medievale di Valle (Bale) e a circa 18 chilometri da Rovigno.
Si tratta sia di un camping (per chi ha la tenda, la roulotte o il camper) che di un glamping. Io ho optato per questa seconda opzione. Le case mobili hanno ogni comfort e uniscono la comodità di un appartamento alla natura e alla tranquillità del campeggio.

Siete mai stati in Istria? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s e una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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Info Istria
L’Istria è un territorio veramente molto bello, pieno di città peculiari come Pola e Rovigno che mi hanno colpito più di altre, consiglierei anch’io di andarle a vedere, hanno tanto da raccontare e si conoscono veramente pochissimo!
Martina Sgorlon
Info IstriaSpero di tornarci presto per vedere anche tutto il resto, perché mi ha colpita molto! 🙂
Wannabeaglobetrotter - Danila
Che bello Marty,
mi dispiace ancora di più di non poter andare a mon perin dopo aver letto il tuo articolo.
E’ una zona che non conosco per nulla e ho amato seguirti su instagram!
Martina Sgorlon
Wannabeaglobetrotter – DanilaCiao Danila, che piacere trovarti qui! 🙂
Sto seguendo la tua vita dall’altra parte del mondo e mi piacciono i contenuti che stai condividendo!
L’Istria è una terra bellissima e il Camping è un vero e proprio paradiso, ti auguro di viverli di persona un giorno! 🙂
A presto ❤
Wannabeaglobetrotter - Danila
Martina SgorlonA presto cara ❤️anche io ti seguo sempre
Silvia - The Food Traveler
Ci sono stata purtroppo due volte ad agosto, e devo dire che faceva sempre troppo caldo per riuscire a spostarsi – o almeno io non ce l’ho fatta 😉
Mi piacerebbe tornarci in un altro periodo, magari nelle vacanze di Pasqua, o in autunno, quando probabilmente ci sono anche dei colori bellissimi.
Martina Sgorlon
Silvia – The Food TravelerCiao Silvia 🙂
Posso solo immaginare il caldo di agosto! Sì, forse la fine della primavera e l’inizio dell’estate sono i periodi migliori per visitarla. Purtroppo con la pioggia i colori si spengono un po’, quindi eventualmente ti auguro di trovare il sole! 😀
marcotambo
Hai visto proprio dei luoghi splendidi. Pensa che io e Chiara stiamo ipotizzando un on the road in Croazia per questa estate… sicuramente ci piacerebbe passare in Istria e ripercorrere anche le tue tappe. L’arena di Pola e la foto del vicoletto che hai messo prima hanno scatenato la mia voglia di instagrammare tutto 😀
Martina Sgorlon
marcotamboCiao Marco 🙂
Ho visto solo questa zona della Croazia, ma so che ci sono tantissimi altri bei posti. Il vostro è un bellissimo programma di viaggio!
So per certo che riusciresti a fare delle foto splendide! 😉
Fabio
E’ una zona che conosco davvero poco. Grazie per avermela fatta conoscere meglio. Tante belle cose da vedere!
Martina Sgorlon
FabioCiao Fabio 🙂
L’Istria mi è piaciuta molto e sono felice di essere riuscita ad incuriosirvi! Ti auguro di visitarla presto 🙂
Agnese - I'll B right back
Come sempre, mi incuriosisci! Ho già avuto modo di ammirare queste splendide fotografie che hai postato su Instagram nei giorni scorsi, e davvero sarei curiosa di saperne di più! È una zona che non conosco per niente, ma mi sembra che valga la pena!
Martina Sgorlon
Agnese – I’ll B right backCiao ❤
Mi fa davvero piacere! Nemmeno io la conoscevo e ora invece ci tornerei subito! Te la consiglio 🙂
Grazie, come sempre molto carina ❤