Grasse: cosa vedere nella Capitale Mondiale del Profumo (e come creare il proprio)

Grasse: cosa vedere, l’itinerario con i luoghi da non perdere e le informazioni utili per realizzare il vostro personalissimo profumo in uno dei laboratori storici della città.
Grasse è la Capitale Mondiale del Profumo, una tappa obbligatoria se si visitano la Provenza e la Costa Azzurra. In questo post vi porto a scoprirla, vi suggerisco i luoghi da non perdere e vi accompagno a scoprire come si crea un profumo.
La storia di Grasse in pillole
Grasse si trova in un territorio abitato fin dal Neolitico e, come tutta la regione, nel corso dei secoli ha visto passare diverse popolazioni: dai Liguri ai Romani (quando nel 14 a.C. la zona divenne parte dell’Impero), ai quali seguirono i Burgundi, gli Ostrogoti, i Franchi, i Longobardi e, per un breve periodo, gli Arabi.
Nonostante la lunga storia alle sue spalle, Grasse rimase per secoli un piccolo centro abitato — tanto che il suo nome comparve per la prima volta solo in una lettera scritta nel 1040 da Guillaume Gauceran, che nella missiva si firmò “Guillelmus de Grassa” —, ma le cose cambiarono nel Dodicesimo secolo.
Tutto iniziò con lo sviluppo di una fiorente industria conciaria, suo fiore all’occhiello anche nei secoli successivi, e con i conseguenti accordi commerciali con importanti città del bacino del Mediterraneo, come Genova e Pisa, che diedero un ulteriore incentivo allo sviluppo della cittadina francese.
Questa crescita, però, puntò su di lei i riflettori nemici e attirò l’interesse delle contee vicine, tanto che nel 1220 il conte di Provenza Raimond Bérenger attaccò e mise al sacco la città; un evento che terminò con la sconfitta di Grasse, poi annessa ai territori provenzali.
Nonostante l’attacco, il suo sviluppo non si arrestò e la città ottenne numerosi privilegi, primo fra tutti la libertà di commercio e di cultura, che la trasformarono in uno dei principali centri della regione. Anche per questo, nel 1244, Grasse venne scelta come nuova sede episcopale, sostituendo così Antibes, troppe volte attaccata via mare dai saraceni.

A metterla in ginocchio fu però il Quindicesimo secolo, uno dei periodi più bui per la città, che fu prima attaccata dalle truppe di Alfonso d’Angiò e poi colpita da due epidemie di peste (una del 1451 e una nel 1470), che uccisero un terzo della popolazione.
Il secolo si concluse con l’annessione della Provenza (e quindi di Grasse) alla Francia per opera di Luigi XI, evento che avvenne nel 1482.

Grasse e lo sviluppo dell’industria profumiera
Dopo le lotte che contraddistinsero il Cinquecento (in primis quella contro Carlo V), Grasse iniziò lentamente a riprendersi nel Seicento, quando l’industria conciaria raggiunse il suo apice. In particolare, a fare la sua fortuna fu una moda portata in Francia dall’Italia da Caterina de’ Medici e dalla sua corte: il profumare guanti, borse e cinture in pelle, un’usanza accolta a braccia aperte da tutti i produttori e che diede una nuova spinta al settore.
Quando poi, nel 1614, il re riconobbe la nuova corporazione dei “profumatori di guanti“, nacque ufficialmente anche l’industria dei profumi che ancora oggi rappresenta la città nel mondo e che la trasformò radicalmente liberandola dagli odori sgradevoli del mondo delle concerie.

Tra le figure chiave di questa trasformazione ci fu Jean de Galimard, nato come produttore di guanti in pelle per l’aristocrazia (tra le sue clienti c’era la stessa Caterina de’ Medici) e poi diventato profumiere con la fondazione della Profumeria Galimard nel 1747. L’azienda fu una delle prime Maison di Profumi di Francia e una delle responsabili del boom del settore, favorito anche dalla vicinanza con i campi di lavanda della Provenza e la grande disponibilità di altri fiori come rose e violette.
Nel secolo successivo, la città divenne ufficialmente la Capitale Mondiale del Profumo: comparvero le prime grandi fabbriche (si raggiunse il numero record di 65 nel 1875), nacque il turismo, stranieri facoltosi iniziarono a realizzare proprie ville (proprio come accadde a Cannes qualche anno dopo) e Grasse divenne sempre più ricca pur non perdendo la sua struttura medievale fatta di vicoli stretti e antichi edifici.

Cosa vedere a Grasse
Ed è proprio quest’anima dal sapore medievale la prima ad accogliere i visitatori che raggiungono Grasse e si perdono nel suo intricato labirinto. La seconda, invece, è quella fatta di botteghe di profumi, musei dedicati, negozi che vendono torroni o cioccolato arricchito con i fiori del territorio.
Vi porto a scoprirle entrambe: ecco cosa vedere a Grasse in un giorno.
La Cattedrale di Notre-Dame Du Puy
Costruita sulla cima della collina di Puy (dal latino podium) e in quello che un tempo era il centro del castrum, la Cattedrale di Notre-Dame Du Puy, in stile romanico provenzale, è il cuore religioso di Grasse fin dal trasferimento della sede episcopale.
Da allora, l’edificio, nato dalla più antica chiesa di Santa Maria, ha subìto numerosi interventi: dalla modifica del coro fino alla realizzazione della cripta, passando per la costruzione della cappella settecentesca del Saint Sacrement.
Oltre ai dettagli architettonici, la chiesa, colpita da un incendio nel 1795 e poi restaurata, è caratterizzata anche da alcune meraviglie pittoriche del Cinquecento e del Seicento, tra le quali spiccano i dipinti di Peter Paul Rubens.

Place de l’Évêché e Place de la Poissonnerie
A pochi passi dalla Cattedrale si incontra Place de l’Évêché (Piazza del Vescovo), riqualificata negli anni Ottanta e caratterizzata da un labirinto a pavimento e da una grande fontana realizzata all’interno degli antichi magazzini medievali.
Lo spazio è inoltre collegato alla vicina Place de la Poissonnerie, che fino agli ultimi anni del Diciannovesimo secolo ospitava il mercato cittadino del pesce. Oggi, nel centro, è posizionato un gazebo in ferro battuto e vetro, un’eredità lasciata alla città dalla Belle Époque.
Place aux Aires
Place aux Aires, sorta dove un tempo scorreva un importante canale cittadino, è oggi il cuore commerciale di Grasse: uno spazio ricco di negozi e locali e caratterizzato da una fontana dalla tipica forma provenzale, con bacini sovrapposti.
In passato, però, la situazione era ben diversa: inizialmente cuore della lavorazione del grano, con l’avvio dell’industria conciaria la piazza divenne uno dei principali centri della concia delle pelli in città, con odori caratteristici annessi.

Il Musée International de la Parfumerie (MIP)
Lasciandosi alle spalle il volto più antico di Grasse, si raggiunge il Museo Internazionale della Profumeria (MIP), uno spazio espositivo nato in forma privata nel 1918 per volere di François Carnot, figlio dell’ex Presidente della Repubblica Marie François Sadi Carnot.
A partire dal 1921, la collezione si arricchì grazie alle generose donazioni di privati, tra le quali spicca quella della viscontessa Savigny de Moncorps, che nel 1931 donò la sua ricchissima raccolta ottocentesca di etichette di profumeria e cosmetica.

Bisogna però aspettare il 1989 per la nascita di un vero e proprio museo aperto al pubblico, inaugurato in occasione del bicentenario della profumeria francese. Da allora il Musée International de la Parfumerie, restaurato e ampliato nel 2006, rappresenta la memoria di una professione e dell’identità di Grasse.
Sviluppato su 3.500 metri quadri, il museo, oggi uno dei luoghi da non perdere se si visita la città, racconta l’evoluzione tecnica ed estetica, ma anche sociale e culturale, della profumeria compiendo un viaggio nel tempo e nello spazio: dall’Antico Egitto ai giorni nostri, dall’Europa all’Oriente.

Oltre alle ventinove sale interne, distribuite su più piani, durante la visita si possono visitare anche il Giardino degli Aranci e la serra, dove toccare con mano (e annusare) molte delle materie prime che danno vita ad alcuni dei profumi più famosi del mondo.
Per maggiori informazioni sul costo dei biglietti e sugli orari di apertura vi suggerisco di visitare il sito Museesdegrasse.com.

La Parfumerie Fragonard
Non lontano dal MIP sorge la profumeria Fragonard, una delle principali di Grasse insieme a Galimard e Molinard.
L’edificio, usato come conceria fino al Diciottesimo secolo, divenne sede della maison solo nel 1926 e oggi ospita una delle fabbriche Fragonard (l’altra, come vi dicevo in un altro post, si trova a Èze), ma anche una boutique con una vasta gamma di prodotti realizzati in loco — dai saponi alle essenze — e un piccolo museo dedicato alla profumeria, che va così ad arricchire il viaggio, iniziato al MIP, alla scoperta di quest’antica arte.

Così come la visita al museo, anche quella alla fabbrica è gratuita e vi permetterà, insieme a una guida, di scoprire più nel dettaglio cosa si nasconde “dietro le quinte”: dalla distillazione all’imbottigliamento, passando per macerazione e filtraggio. Per partecipare al tour è sufficiente presentarsi in reception e verificare la disponibilità; non si accettano prenotazioni. Trovate tutte le informazioni utili sul sito Usines-Parfum.Fragonard.com.
Infine, la fabbrica dà la possibilità di creare il proprio profumo (un’esperienza che io provato da Galimard, ve ne parlo tra pochissimo). Potete prenotare il vostro posto anche da casa, seguendo questo link*.

La Parfumerie Galimard (dove creare il proprio profumo)
Come vi dicevo, a Grasse i nomi chiave della profumeria sono tre: Fragonard, Molinard e Galimard. Quest’ultima realtà, fondata nel 1747 da Jean de Galimard, contribuì allo sviluppo dell’intero settore e oggi, a Grasse, vanta due boutique nel centro storico e, a pochi chilometri di distanza, una fabbrica e uno Studio des Fragrances.

La fabbrica è aperta al pubblico e organizza visite guidate gratuite di circa 30 minuti che permettono di scoprire da vicino non solo le tecniche e gli strumenti utilizzati per la creazione del profumo, ma anche il ruolo del “Naso“, ossia il professionista che, grazie al suo talento naturale, alla sua memoria olfattiva e alla sua esperienza, è responsabile della creazione dei diversi profumi.
È qui che ho scoperto che Grasse vanta un record davvero unico: dei 200 Nasi presenti nel mondo, 40 sono in Francia e di questi 40 ben 38 si trovano in città; non per niente la cittadina è la Capitale Mondiale del Profumo.
Dopo aver visto da vicino alambicchi, tini in rame, il laboratorio del Naso — con il suo tipico “organo” in legno sul quale sono posizionate le diverse essenze di partenza — e la boutique della maison, la visita continua a Le Studio des Fragrances, non molto distante.

Creare il proprio profumo a Grasse
Le Studio des Fragrances è il luogo dove trasformarsi per un paio d’ore in un Naso: è qui infatti che si può creare il proprio profumo, ovviamente con l’aiuto e il supporto degli esperti di Galimard.
Per l’esperienza si hanno a disposizione 126 essenze, posizionate sull’organo a seconda delle diverse note olfattive:
- Le “note di fondo” si trovano sul gradino più basso dell’organo e rappresentano la base e la personalità del profumo. Sono solitamente più calde e intense (muschio, ambra, tuberosa, patchouli, sandalo, vaniglia…) e, evaporando più lentamente rispetto alle altre, sono anche quelle che rimangono sulla pelle più a lungo, in alcuni casi anche per 24 ore. Queste note sono le prime che si scelgono quando si crea il proprio profumo e lo compongono per una percentuale che varia dal 40% al 60%.
- Le “note di cuore“, sul gradino intermedio dell’organo, sono invece le responsabili di quella che viene spesso definita la “scia” di un profumo e possono persistere fino a 20 minuti dallo spruzzo. A differenza delle prime, sono composte principalmente da essenze floreali, verdi o fruttate (rosa, gelsomino, geranio, magnolia, violetta, pera…) e sono le protagoniste del secondo step dell’esperienza. Rappresentano il 20-30% del profumo.
- Le “note di testa“, infine, posizionate sul gradino più alto, sono quelle che si avvertono subito dopo aver spruzzato un profumo e proprio per questo sono anche quelle più leggere (arancia, lychee, eucalipto, fior di loto, bergamotto…) e le ultime che si scelgono. Come le note di cuore, anche le note di testa rappresentano il 20-30% del totale.

Per ogni step, si scelgono, annusandole una a una, le 5 o 6 essenze che si preferiscono. Prima di passare alle note successive, però, l’esperto di Galimard si confronterà con voi, vi consiglierà eventuali sostituzioni e vi suggerirà le dosi. Nel mio caso, per esempio, le 5 note di fondo hanno composto il profumo per il 50%, per un totale di 50 ml, ma sono state aggiunte in quantità variabili: per alcune 10 ml, per altre 5 ml.
Una volta scelte le note e le dosi (e dopo averle appuntate sul proprio foglio), si procede con la creazione vera e propria del profumo versando le diverse essenze nell’alambicco e il gioco è fatto; non vi resta poi che trovagli un nome e farlo imbottigliare agli esperti.

L’intera esperienza (che vi consiglio caldamente) dura circa 2 ore e uno degli aspetti più interessanti è che, una volta completata, i responsabili di Galimard salvano le vostre scelte nella propria banca dati attribuendo un codice alla vostra creazione: in questo modo, una volta finito, potete riordinare il vostro profumo comodamente da casa.
Trovate tutte le informazioni per la visita e il laboratorio sul sito Galimard.com.
Altri luoghi da vedere a Grasse
I luoghi e le esperienze raccontati in questo post sono frutto del mio viaggio a Grasse, ma la città offre anche molti altri punti di interesse.
Tra questi ci sono per esempio il Musée Provençal du Costume et du Bijou, dedicato alla moda provenzale del Diciottesimo e Diciannovesimo secolo; il Museo d’Arte e Storia della Provenza, che ospita invece collezioni dedicate alla vita quotidiana e alle belle arti della Provenza orientale a partire dalla preistoria; il Musée de la Curiosité, un luogo insolito dove ammirare modellini meccanici ed effetti ottici; e Villa Jean Honoré Fragonard, dimora storica oggi dedicata all’arte scultorea e pittorica.
Infine, l’esperienza della creazione del profumo si può vivere anche da Molinard, la terza delle grandi maison di Grasse. In questo caso potete scegliere se creare un profumo da 30*, 50* o 90* ml; potete trovare tutte le informazioni e le indicazioni per prenotare seguendo i tre link. Molinard propone anche un’esperienza per i bambini, trovate tutto a questo link*.

Dove dormire
Se state cercando un alloggio nella zona di Grasse, vi lascio qui sotto una mappa* con tutte le opzioni e i prezzi aggiornati. Sono sicura riuscirete a trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze.
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L’esperienza da Galimard mi è stata gentilmente offerta dall’azienda. Le foto presenti in questo post sono state scattate con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*, per vedere tutte le altre sfogliare il mio album su Flickr.
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