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Grand Central Terminal
Stati Uniti

Grand Central Terminal a New York: alla scoperta di segreti e curiosità

Grand Central Terminal è un luogo ricco di curiosità e segreti. Ecco quindici chicche per apprezzare e conoscere questo affascinante luogo.

Divisore tag

Grand Central Terminal, nel cuore di Midtown Manhattan, non è solo una stazione ferroviaria: è la “Porta della Nazione”, un capolavoro beaux-arts tra i più belli degli Stati Uniti e di New York.

Dopo averla inserita tra le cose da vedere a New York ve la presento in modo più approfondito e vi porto a scoprirla tra storia e curiosità.


 Leggi anche: Curiosità su New York: 10 cose che forse non sapevate


Cosa potete trovare in questo post: nascondi
1. La storia di Grand Central Terminal
2. Curiosità su Grand Central Terminal
2.1. I binari non seguono una numerazione lineare
2.2. C’è un binario segreto
2.3. Non è stata solo una stazione
2.4. Il disegno del soffitto è al contrario
2.5. Nel soffitto c’è un buco causato da un missile
2.6. La volta è stata oscurata dalle sigarette
2.7. Le stelle sul soffitto si illuminano
2.8. A Grand Central Terminal siste una stanza segreta
2.9. C’è una “galleria dei sussurri”
2.10. È uno dei luoghi di New York apparsi più volte sul grande schermo
2.11. Una delle protagoniste è la bandiera americana
2.12. La porta segreta del banco informazioni
2.13. L’orologio vale milioni di dollari
2.14. A Grand Central Terminale esiste una “stanza dei baci”
2.15. Vanta un capolavoro di Tiffany
3. Come raggiungere Grand Central Terminal
3.1. Dove dormire a New York
3.1.1. Informazioni

La storia di Grand Central Terminal

Grand Central Terminal nasce in una New York che sta crescendo a vista d’occhio negli anni Sessanta dell’Ottocento. L’idea e i fondi arrivarono da Cornelius Vaderbilt, magnate e membro di una delle famiglie di spicco della Grande Mela che affidò il progetto all’architetto John B. Snook.

I lavori per quella che all’epoca si chiamava Grand Central Depot iniziarono il 1 settembre 1869 e un primo edificio ferroviario fu completato poco più di due anni dopo, nell’ottobre del 1871. Purtroppo, però, si rivelò presto pieno di difetti: dal continuo rischio per i pedoni, visto che i treni correvano a livello della strada, fino al rumore e all’inquinamento.


Il commodoro Vanderbilt aveva fatto erigere un capannone ferroviario sulla Quarta Avenue all’angolo con la Quarantaduesima Strada, che fungesse in qualche modo da terminal. In quei giorni la Quarta aveva cambiato nome in Park Avenue, che suonava abbastanza bene. Ma il terminal era un gran caos, gli scali di smistamento si dispiegavano a nord di esso in una striscia orrenda per una decina di blocchi. Persino sopra la Cinquantaseiesima Strada, dove i binari si stringevano ed erano coperti,  il rumore e il fumo che si sollevavano dal centro del viale indicavano che lì sotto doveva esserci un vero e proprio inferno.

New York*, Edward Rutherfurd. Traduzione di Stefano Viviani.

 Leggi anche: Alla scoperta della storia di New York con Edward Rutherfurd


Chrysler Building

Nonostante i nuovi binari sotterranei e i numerosi ampliamenti, la stazione non era in grado di sostenere l’elevato numero dei passeggeri e così l’intero edificio fu ricostruito da zero. Per realizzarlo, nel 1903, fu indetta una gara alla quale parteciparono quattro dei più importanti studi di architetti di New York: a vincere Reed & Stem, che furono poi affiancati da Warren & Wetmore.

Completata e riaperta il 2 febbraio 1913, Grand Central Terminal fu realizzata con marmi italiani di Botticino, gli stessi che vennero usati per la Casa Bianca.

The Dining Concourse, Grand Central Terminal

Curiosità su Grand Central Terminal

Grand Central Terminal è però molto di più di quello che si vede. È un luogo ormai diventato uno dei simboli di New York e che racchiude, tra le sue mura e le sue gallerie, alcuni segreti e curiosità che la rendono un luogo ancora più affascinante. Ecco quali.

The Main Concourse, Grand Central Terminal

I binari non seguono una numerazione lineare

Grand Central Terminal è la stazione ferroviaria più grande del mondo. Ha ben 44 banchine pronte ad accogliere le orde di pendolari che ogni giorno la affollano per andare al lavoro a Manhattan o per tornare a casa nei sobborghi settentrionali o negli Stati vicini.

La stazione non segue però una numerazione ordinata. I 67 binari, distribuiti su due livelli sotterranei, presentano delle anomalie. I binari 12, 22 e 31 sono stati rimossi, mentre quelli del livello sotterraneo sono numerati da 100 a 126 (anche se solo quattro sono usati per il servizio passeggeri).

C’è un binario segreto

Il binario 61, oggi abbandonato, collegava Grand Central Terminal con il vicino e lussuoso Hotel Waldorf Astoria (oggi al 301 Park Avenue). Il Track 61 veniva usato dai treni privati degli “ospiti speciali” dell’albergo, come presidenti e altre importanti figure militari, che non volevano essere visti e riconosciuti.

Non è stata solo una stazione

Grand Central Terminal non è stata e non è solo una stazione dei treni. Per esempio, dal 1924 al 1944, il suo attico ha ospitato una scuola d’arte, inoltre, ogni anno, in primavera, diventa il palco di dozzine di artisti che partecipano alle audizioni per poter suonare nelle gallerie della metropolitana.

The galleries, Grand Central Terminal

Il disegno del soffitto è al contrario

Entrando nell’atrio principale, Main Concourse, non si può non notare il vistosissimo soffitto a volta decorato. Nel 1912, Paul Helleu, pittore francese, dipinse su uno sfondo verde acqua i segni zodiacali e le costellazioni primaverili del Tropico del Cancro, ma al contrario!

Alcuni dicono sia un errore del progettista, altri che si sia basato su un manoscritto medievale che spiegava come il cielo si sarebbe visto dal di fuori della volta celeste, altri che volesse invece rappresentare la volta celeste come se fosse vista da Dio. Poco importa, vi lascerà comunque a bocca aperta.

Nel soffitto c’è un buco causato da un missile

Sopra l’immagine del segno zodiacale dei Pesci i più attenti noteranno un piccolo buco nero. È una delle conseguenze visibili della Guerra Fredda.

Dopo il lancio dello Sputnik da parte dei Sovietici, per cercare di arginare il malcontento americano, nel bel mezzo di Grand Central venne esposto un missile americano: un American Redstone. Purtroppo, viste le dimensioni, si dovette letteralmente bucare il soffitto per farlo stare.

La volta è stata oscurata dalle sigarette

Per anni, lo splendido soffitto stellato rimase nascosto agli occhi degli ignari passeggeri che transitavano per Grand Central. La volta, nel corso degli anni, si era annerita a causa di carbone e gasolio, o almeno così si credeva!

In realtà, dopo attente analisi, si è scoperto che le sostanze che avevano oscurato l’affresco erano nicotina e catrame provenienti dalle centinaia di sigarette fumate dai viaggiatori in attesa dei treni o dei loro cari.

Le stelle sul soffitto si illuminano

Inizialmente, il grande soffitto veniva illuminato da lampadine da 10 watt, che però dovevano essere sostituite frequentemente. Oggi è invece illuminato da luci in fibra ottica a lunga durata, un risparmio di tempo e di energia.

The Sky, Grand Central Terminal

A Grand Central Terminal siste una stanza segreta

Nelle mappe di Grand Central compaiono tutte le stanze e le sale, tranne una: la M42. Lì si tengono i generatori di corrente, ma, a quanto pare, ai comuni mortali non è dato sapere dove si trovi.

C’è una “galleria dei sussurri”

Nel secondo livello interrato si trova il Dining Concourse, l’area dedicata alla ristorazione. Qui si può trovare ogni tipo di locale, dal fast food al famosissimo Oyster Bar and Restaurant, dove dicono si mangino le migliori ostriche della città.

La zona antistante a questo noto locale viene definita la “Galleria dei sussurri” (Whispering Gallery): grazie alla sua architettura, formata da basse arcate, il suono viene condotto così bene che un sussurro può essere udito da una parte all’altra dell’edificio.

The Dining Concourse.

È uno dei luoghi di New York apparsi più volte sul grande schermo

Grand Central Terminal compare in moltissimi cartoni animati, serie tv e film ambientati a New York e, insieme a Central Park, è uno dei luoghi di New York più ripresi dalle telecamere.

Qui si svolgono alcune scene di Armageddon, Io sono leggenda, Men in Black, Revolutionary Road, Intrigo internazionale, Carlito’s way, Il collezionista di ossa, Gossip Girl e Madagascar, solo per citarne alcuni.

Una delle protagoniste è la bandiera americana

Si sa, gli americani sono molto patriottici ed espongono la loro bandiera praticamente ovunque. La Stars and Stripes che domina il Main Concourse di Grand Central ha però una storia molto recente. Venne appesa lì dopo gli attentati dell’11 settembre, per non dimenticare le vittime e per ricordare a tutti i viaggiatori newyorkesi che non erano soli.

Departures.

La porta segreta del banco informazioni

Al centro del Main Concourse di Grand Central sorge il banco informazioni, che viene usato frequentemente come punto di incontro. Al suo interno è nascosta una porta segreta, attraverso la quale si accede ad una scala a chiocciola che conduce all’ufficio informazioni del secondo livello interrato.

L’orologio vale milioni di dollari

Il banco informazioni è sovrastato da uno splendido orologio a quattro facce in opale. Il suo valore? Tra i 10 e i 20 milioni di dollari, certificato dalle famose e stimate case d’aste Christie’s e Sotheby’s.

The clock.

A Grand Central Terminale esiste una “stanza dei baci”

Le stazioni, come gli aeroporti, sono luoghi di partenze e di arrivi, luoghi dove salutare ed accogliere i nostri cari. A Grand Central era la Biltmore Room ad assistere agli incontri più emozionanti. Qui, infatti, arrivavano i treni provenienti dalla West Coast, dall’altra parte degli Stati Uniti. La stanza venne soprannominata “The Kissing Room” (La stanza dei baci) per i calorosi saluti tra i newyorkesi e i loro cari che avevano appena attraversato il continente per incontrarli.

Vanta un capolavoro di Tiffany

Se l’orologio del banco informazioni di Grand Central è ben visibile, non si può dire lo stesso di quello che sovrasta il timpano esterno, all’entrata della stazione sulla 42esima. Benché sia meno noto è in realtà anch’esso un capolavoro: il più grande esempio di Tiffany in vetro al mondo, realizzato dallo scultore Jules-Félix Coutan.

Ad accompagnare l’orologio ci pensano le statue di Minerva, Ercole e Mercurio (che, secondo i Romani, erano protettori dei viaggi e dei commerci), realizzate invece da Donnelly John.

Transportation.

Come raggiungere Grand Central Terminal

Grand Central Terminal si trova sulla 42nd Street, all’altezza di Park Avenue. La linea verde (4, 5 e 6), viola (7) e grigia (S) della metropolitana fermano proprio presso la stazione: fermata express Grand Central 42nd St.

Se è la vostra prima volta in città, forse può esservi utile il post dedicato a come muoversi a a New York: lì potete trovare tutte le informazioni utili su come funzionano metro, taxi e bus nella Grande Mela.

Taxi a New York

Dove dormire a New York


Dove dormire a New YorkDurante il mio viaggio a New York ho soggiornato all’Hotel Mela*, a due passi da Times Square.

Le camere sono pulite e comode, leggermente più spaziose rispetto ad altre di Manhattan. In più l’albergo si trova in una posizione strategica per scoprire l’intera città perché Times Square non è solo centrale, ma è anche servita da molte linee della metropolitana.


Avete mai visto Grand Central Station? Vi piacerebbe? Lasciate un commento 🙂

Divisore tag

Informazioni

Lo sportello informazioni “I LOVE NEW YORK” fornisce ai visitatori una piantina per una visita autonoma della stazione, ma c’è anche la possibilità di fare delle visite guidate. Chiedete informazioni al banco.

Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.

Se state organizzando il percorso per la vostra prima volta a New York vi consiglio di dare un’occhiata alla pagina con tutti gli articoli su New York.


ARGOMENTI:curiosità
4 Commenti
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Martina Sgorlon

Martina, laureata in giornalismo e innamorata di New York City, tanti libri sul comodino e una tazza di tè (o di caffè) sulla scrivania. Nata in una notte di fine gennaio del 1992 nella provincia di Treviso, sono Aquario ascendente Scorpione con mille idee in testa, ma i piedi ben piantati a terra. Benvenuti sul mio blog!

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  • Letizia MangiaViaggiaAma
    30 Agosto 2015

    Bellissimo post! Sto prendendo nota di tutti questi link interessanti visto che ormai sono agli sgoccioli 🙂
    L’unica cosa che invece avevo già letto – e ti posso quindi segnalare – è che questa non è la stazione ripresa nella famosa scena degli Intoccabili: quella era la Union Station di Chicago.

    Reply
    • Martinaway
      Letizia MangiaViaggiaAma
      30 Agosto 2015

      Grazie dell’info Letizia! Avevo trovato quell’informazione su più siti e quindi mi ero fidata, correggo subito! 😉
      Buon viaggio 😀 ❤

      Reply
  • Nicola
    5 Giugno 2014

    Molto bello, scritto bene! 🙂 curiosità davvero belle e interessanti! 😉

    Reply
    • martinaway
      Nicola
      5 Giugno 2014

      Grazie, mi fa piacere ti sia piaciuto 🙂

      Reply

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Martina, 29 anni. Laureata in giornalismo e innamorata di New York City. Tanti libri sul comodino, una tazza di tè sulla scrivania e mille idee in testa. Benvenuti sul mio blog!

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