Curiosità sul Giappone: le cose da sapere prima di partire

Curiosità sul Giappone: alcune delle cose da sapere prima di partire. Consigli e chicche per non arrivare totalmente impreparati nel Paese del Sol Levante.

I miei compagni di avventura hanno progettato il viaggio in Giappone per mesi, ma io sono salita a bordo solo all’ultimo minuto. Giusto il tempo di organizzami e pensare alla burocrazia.
Prima di tutto ho stipulato l’assicurazione sanitaria per l’estero online, come quella che propone Allianz Global Assistance, che è fondamentale in Paesi dove il sistema sanitario è estremamente diverso dal nostro e si rischia di indebitarsi anche per il minimo infortunio. Poi il Japan Rail Pass, senza il quale avrei speso davvero tanto per muovermi all’interno del Paese, come vi ho già raccontato.

Curiosità sul Giappone
Ho avuto pochi giorni per prepararmi e, anche se un paio di cose le sapevo, come la guida al contrario o il fatto che in pochissimi parlano inglese, altre le ho scoperte solo una volta arrivata lì.
Ho deciso quindi di raccogliere in questo articolo tutte le piccole e grandi informazioni che avrei voluto conoscere prima di volare dall’altra parte del mondo, in modo da non trovarmi totalmente impreparata. Ecco alcune delle cose da sapere prima di partire e qualche curiosità sul Giappone.

L’educazione prima di tutto
L’educazione è fondamentale in viaggio, indipendentemente dalla meta. In Giappone però bisogna avere dei piccoli accorgimenti che in altri Paesi non sono necessari. Per esempio, ricordatevi che non ci si dovrebbe soffiare il naso in pubblico e che i tatuaggi non sono ben visti e in alcuni luoghi devono essere coperti. Se siete fumatori ricordate che per strada non si fuma (anche se in alcuni ristoranti è concesso) e che per farlo dovete raggiungere le aree apposite. Anche lasciare la mancia non è ben visto.
Il simbolo dello Yen non è sempre uguale
Quando si pensa allo Yen di solito viene in mente un unico simbolo: ¥. In realtà questo è quello internazionale, ma in Giappone vi capiterà di vedere molto più spesso il simbolo 円 (en), soprattutto nei conbini, i piccoli supermercati.
Leggi anche: Cosa mangiare in Giappone: i piatti da assaggiare (e dove trovarli)
Le mascherine non vengono indossate per lo smog
Quando si vedono foto o video del Giappone si notano sempre alcune persone che utilizzano le mascherine bianche. A differenza di altri Paesi, qui si indossano principalmente quando si ha il raffreddore o si è malati per evitare di contagiare gli altri. Si porta molto rispetto per il lavoro altrui e non si vuole rischiare di impedire alle altre persone di portarlo a termine per colpa di un’influenza che può essere facilmente evitata.
Sulle scale mobili si seguono regole diverse
In tutto il Giappone quando si sale sulle scale mobili si seguono le regole opposte all’Italia. Si sta sulla sinistra e si lascia lo spazio sulla destra per chi è di fretta. Uniche eccezioni alcune città del Kansai, prima fra tutte Osaka. Lì le cose funzionano al contrario (come da noi), quindi assicuratevi di essere dalla parte giusta.

Le code vanno rispettate
Sembra una cosa scontata, ma se si pensa alle nostre fermate della metropolitana, dei treni o dei bus si capisce subito il problema. In Giappone vengono disegnate delle linee sulle banchine per indicare la posizione e la direzione della coda e bisogna rispettare spazi e turni senza eccezioni. In più, se siete uomini, attenzione a non mettervi in attesa negli spazi dedicati ai vagoni per sole donne.
I cestini per i rifiuti sono rarissimi
Come in ogni mio viaggio, anche in Giappone ho macinato chilometri a piedi e spesso mi sono ritrovata a infilare nello zaino ciò che dovevo buttare e a svuotarlo una volta tornata in albergo. L’assenza dei cestini per i rifiuti è legata a un attentato con il gas nervino avvenuto nel 1995 all’interno delle stazioni della metropolitana di Tokyo e i giapponesi non vogliono più rischiare che si ripetano episodi simili.

Le tasse non sono sempre incluse
Quando siete al ristorante o in un locale, ricordate che al momento del pagamento vengono aggiunte le tasse, che normalmente sono dell’8%. A volte sono già comprese nel prezzo del piatto e, in quel caso, in parte alla cifra vedrete scritto 税込 (zeikomi). In molte occasioni, però, nei menu mi è capitato di trovare due prezzi per la stessa pietanza: uno con le tasse e l’altro senza (zeibetsu).
I water sono tecnologici
Se viaggiate in questo Paese sarà difficile trovare wc “tradizionali”. I water giapponesi hanno la tavoletta riscaldata e un getto d’acqua incorporato che dovrebbe sostituire il bidet. Tutto questo è regolabile grazie a una tastiera a lato del wc, attraverso la quale è possibile anche far partire una musichetta o dei suoni per coprire eventuali rumori.
Forse questa è una delle curiosità sul Giappone più conosciute all’estero. Pensate che i water dello Tsukiji Market (il mercato del pesce di Tokyo) hanno anche la musica!

Avete altre curiosità sul Giappone da condividere? Se avete chicche, dubbi o domande, lasciate un commento! 🙂

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Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*. Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.

Agnese - I'll B right back
Mi ero completamente persa questo post!! Contenta di averlo trovato perché mi ha fatto proprio sorridere. Conosco la cultura giapponese solo per sentito dire perché non ci sono mai stata, sarebbe bello fare esperienza di tutte queste cose! Soprattutto non vedrei l’ora di far partire la musichetta del wc! Ahahhaha 😀
Martina Sgorlon
Agnese – I’ll B right backMi fa davvero piacere! 🙂
Pensa che la prima notte in albergo ero da sola, perché il volo del mio compagno di viaggio era stato cancellato. Ho passato un bel po’ di minuti in bagno per capire a cosa servivano i vari bottoncini (facendo la doccia al pavimento!). In quello c’era il rumore dell’acqua, la musichina l’ho trovata in un bagno pubblico! 🙂