Curiosità su New York: le cose che forse non sapevate sulla Grande Mela

Curiosità su New York per scoprire qualcosa in più sulla città. Dall’origine del suo soprannome alle invenzioni, passando per lingue e aneddoti insoliti.
Di New York ho già parlato molto. Vi ho portato a scoprire musei, parchi, strade e isole e vi ho suggerito cosa non perdere durante una settimana a Manhattan, ma non mi sono mai soffermata sulle chicche e le informazioni curiose che ho scoperto prima, durante e dopo il mio viaggio e che avevo annotato qua e là. In questo post vi racconto alcune delle tante curiosità su New York.
Curiosità su New York
Una città così grande non può che nascondere tanti aneddoti, storie e angoli poco noti, ma comunque affascianti e in questo post ho raccolto le curiosità su New York che più mi hanno colpito. Le conoscete tutte?

Perché è nota come la Grande Mela
Il famoso soprannome di New York risale agli anni Venti del Novecento e si deve al cronista sportivo John J. Fitz Gerald. Molti ritengono fosse già in uso qualche anno prima, ma, in ogni caso, fu lui a renderlo popolare.
Il giornalista, infatti, lo utilizzò come titolo della sua rubrica dedicata alle corse ippiche sul New York Morning Telegraph: Notes from the Big Apple. Il motivo? I fantini erano soliti chiamare le gare newyorkesi “big apples” in riferimento al primo premio dato ai cavalli e da allora è diventato ufficialmente il nickname della metropoli.
Dal 1997 l’angolo tra la 54esima e Broadway, dove visse Fitz Gerald, è noto come Big Apple Corner.
La Grande Mela. Il sogno di ogni ragazzo che sia mai salito su un purosangue e l’obiettivo di tutti i fantini. C’è solo una Grande Mela. È New York.
John J. Fitz Gerald, 18 febbraio 1924
In città ci sono dei pezzi del Muro di Berlino
Dopo la caduta del Muro di Berlino nel 1989, molti dei pezzi sono finiti in giro per il mondo. Io li ho visti nel quartiere europeo di Bruxelles, per esempio, ma, in realtà, ce ne sono anche a Seoul, a Cape Town, a Strasburgo…
A New York ce ne sono ben cinque. Uno si trova non distante dal MoMA, uno dal palazzo delle Nazioni Unite, a Midtown Manhattan, il terzo vicino a Pumphouse Park, il quarto all’interno del museo “Ripley’s Believe it or not” a Times Square e l’ultimo non distante dall’Intrepid Sea-Air-Space Museum. Durante il mio viaggio ho visto solo il primo.

Lì è stata inventata la carta igienica (ma non solo)
Una città così grande, con tantissime persone, palazzi, uffici e locali ha moltissime necessità e da un bisogno, spesso, nasce un’idea.
A New York sono stati inventati i dispositivi di sicurezza che impediscono la caduta nel vuoto degli ascensori in caso di rottura dei cavi, ma anche l’aria condizionata, il tuxedo (lo smoking) e la carta igienica. Quest’ultima nacque come carta umidificata venduta a pacchetti di fogli da un’idea di Joseph Gayetty nel 1857. Fu solo dopo il commercio in rotoli, però, che l’idea prese davvero piede.
A New York ha aperto la prima pizzeria degli Stati Uniti
La prima pizzeria degli Stati Uniti aprì ufficialmente a New York nel 1905. Lombardi’s Pizza si trovava all’angolo tra Mott Street e Spring Street, in quella che oggi è la zona nota com NoLIta (North of Little Italy), a Lower Manhattan. Il proprietario, Gennaro Lombardi, era un immigrato italiano e aprì il suo primo negozio di alimentari tra il 1895 e il 1897.
La pizzeria è ancora aperta al 32 di Spring Street.

A New York c’è un pezzo di Einstein
La Federal Reserve Bank di New York sembra conservi circa 25% di tutti i lingotti d’oro del mondo. Questo però non è il fatto più affascinante riguardante i depositi di massima sicurezza della città.
Si dice, infatti, che in uno segretissimo siano conservati i bulbi oculari di Einstein. Pare non sia una leggenda metropolitana.
Alcuni parchi erano cimiteri
Washington Square Park, Battery Park, Union Square Park e Madison Square Park, molti dei quali si trovano lungo la Broadway, erano antichi cimiteri e oggi sono alcuni dei parchi più famosi della città. Secondo alcuni, ci sarebbero ancora oltre ventimila corpi sepolti sotto il primo. Una notizia macabra.
Ne ho parlato anche nel post dedicato ai segreti e ai misteri di New York.

Ha più abitanti di molti stati degli USA
New York con i suoi oltre 8 milioni di abitanti è una delle metropoli più popolate del pianeta. Secondo studi recenti uno statunitense su trentotto abita proprio qui e la città ha più abitanti di ben 40 stati americani.
Inoltre, nella metropoli nasce un bambino ogni 4,4 minuti, mentre una persona muore ogni 9,1. La popolazione, infine, è composta per circa un quarto di ragazzi e bambini sotto i 18 anni e le donne sono circa 400mila in più rispetto agli uomini.
New York ha un solo nome ufficiale
Anche se è nota attraverso moltissimi nomi, la Grande Mela ne ha solo uno ufficiale: The City of New York. Non New York, non New York City. Lo sapevate?

La sfera di Capodanno
Trascorrere il Capodanno a New York è tra i miei sogni nel cassetto. La sfera di cristallo Waterford, che segna il countdown e ha tre metri e mezzo di diametro, è uno dei simboli più famosi del mondo per quanto riguarda gli ultimi minuti del 31 dicembre e raduna ogni anno oltre 750.000 persone. È sempre visibile sulla cima dell’edificio One Times Square, basta guardare verso l’alto.
La tradizione va avanti dal 31 dicembre 1907 e fu interrotta solo durante la Seconda Guerra Mondiale, quando fu sostituita dai rintocchi di una campane e da un minuto di silenzio; una scelta fatta a causa delle restrizioni energetiche.

A New York si parlano più di 200 lingue
Grazie alla sua storia, alla continua immigrazione e al via vai di persone che ogni giorno anima la città, a New York si parlano oltre 200 lingue. Secondo alcuni, contando tutti i dialetti, si arriverebbe addirittura a 800.
Inoltre, la metropoli vanta la più grande comunità portoricana del mondo e la più grande comunità cinese dell’Occidente, quella di Chinatown.
La città va controtendenza
Che New York non fosse l’America già si sapeva: è un mondo a sé, con regole e tendenze proprie; un po’ come Venezia per l’Italia. Grazie al libro di Adam Gopnik, Una casa a New York*, però, ho scoperto qualcosina in più:
New York è una città di gente che si muove a piedi, in un paese di automobili; New York è una città in cui la gente porta i panni sporchi al lavasecco del quartiere, scarpinando per tre isolati. Noi ci affidiamo ai piedi e al treno, e qualche pedalata ricreativa in bicicletta, mentre l’America è – prima di tutto, soprattutto e definitivamente – un paese di automobili e di lavatrici.
Una casa a New York, Adam Gopnik

Informazioni utili per visitare New York
La prima cosa da sapere quando si organizza un viaggio a New York è che per entrare negli Stati Uniti è necessario avere una sorta di visto: l’ESTA.
L’ESTA USA non è altro che un’autorizzazione digitale al viaggio che viene concessa dal governo statunitense e può essere richiesta in modo semplice e veloce online, così da poter fare tutto comodamente da casa e senza troppe preoccupazioni; per ottenerlo, infatti, è necessario comunicare i propri recapiti e dati personali, i dati del viaggio e rispondere ad alcune domande relative alla sicurezza e all’idoneità. La soluzione online, inoltre, è anche più economica rispetto al classico visto (richiesto solitamente per ragioni non turistiche) e costa solo 29,95€. Trovate maggiori informazioni nel link che vi ho lasciato poco sopra.
Una volta arrivati in città, poi, vi suggerisco di prendere dimestichezza con i mezzi pubblici; ne ho parlato nel post dedicato a come muoversi a New York.

Dove dormire a New York
Durante il mio viaggio a New York ho soggiornato all’Hotel Mela*, a due passi da Times Square.
Le camere sono pulite e comode, leggermente più spaziose rispetto ad altre di Manhattan. In più l’albergo si trova in una posizione strategica per scoprire l’intera città perché Times Square non è solo centrale, ma è anche servita da molte linee della metropolitana.
Conoscete altre curiosità su New York? Quale tra queste è la più interessante? Lasciate un commento 🙂
Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
Massimo
Ciao, interessante il fatto di trovare resti del muro di Berlino.
Come curiosità simile mi sembra di ricordare che è presente ancora il molo dove doveva attraccare il Titanic..
ciaooo
Martina Sgorlon
MassimoCiao Massimo, grazie mille! Non conoscevo la curiosità legata al molo, grazie per averla condivisa!
Sara
Bellissimo il tuo sito, congratulazioni
Martina Sgorlon
SaraCiao Sara, grazie mille!
Katja
Gli Stati Uniti non mi hanno mai attirato ma New York è sempre stata l’unica cosa che vorrei visitare del continente americano!
E dopo il tuo articolo, la mia curiosità (e voglia) verso questa la Grande Mela è aumentata: mi manca il fatto che qua ci fosse un po’ di muro di Berlino, che si chiama The City of New York e … un pezzetto di Einstein!
Martina Sgorlon
KatjaCiao Katja! Io vorrei visitare anche il resto degli Stati Uniti, ma New York era al primo posto! Io mi sto ancora chiedendo il perché degli occhi di Einstein 😀