Curiosità su Monaco di Baviera: le cose che forse non sapevate sulla città tedesca

Curiosità su Monaco di Baviera: chicche e dettagli che forse non sapevate e che vi aiuteranno ad arricchire il vostro viaggio nella città tedesca.
Monaco di Baviera è una città elegante, ricca di tradizioni, famosa per i suoi mercatini e per il sensazionale Oktoberfest che ogni anno attira visitatori da tutto il mondo. In questo post vi porto a scoprire alcune curiosità sulla “città più italiana a nord delle Alpi” per arricchire il vostro viaggio.
Curiosità su Monaco di Baviera: chicche e dettagli da scoprire
Come ogni città europea, anche Monaco vanta moltissime chicche e altrettanti dettagli nascosti tra le sue vie, le sue piazze e i suoi parchi. Prima di raccontarvi il suo stretto legame con la birra e condividere alcuni fatti curiosi legati a questa bevanda, vera e propria cittadina onoraria, ecco alcune curiosità su Monaco di Baviera che forse non conoscevate.

A Monaco si può fare surf
Monaco non è di sicuro la prima città europea che viene in mente quando si pensa al surf, eppure anche qui, nel cuore della Baviera e a 500 metri sul livello del mare, ci si può mettere alla prova sulla tavola e si possono solcare le onde.
Tutto ciò è possibile all’Englischer Garten, il parco più grande d’Europa, dove le acque del fiume Eisbach e quelle di un ramo dell’Isar incontrandosi creano correnti e onde che vengono affrontate da tedeschi e turisti tutto l’anno.
Il più antico edificio di Monaco è un bagno
Se in molte città d’Europa gli edifici più antichi sono chiese e castelli, a Monaco non è così. L’edificio più antico della città è infatti una latrina risalente al 1260 e scoperta durante uno scavo a Marienhof, dove tutt’ora ci sono lavori in corso.
La struttura si trovava al di fuori di quelle che all’epoca erano le mura cittadine e la scoperta ha smontato le tesi di alcuni storici, dimostrando la reale dimensione della città nel Tredicesimo secolo, fino a oggi ritenuta molto più piccola.

Il quartier generale della BMW ha un proprio CAP
La BMW (Bayerische Motoren Werke, traducibile in italiano come “fabbrica bavarese di motori”) è nata a Monaco di Baviera, dove ha ancora oggi il suo quartier generale. L’aspetto più curioso è che la sede centrale, non lontano dall’Olympic Stadium, ha un codice di avviamento postale dedicato esclusivamente all’azienda: 80788.
L’edificio, che è stato progettato prendendo ispirazione dai quattro cilindri di un motore per automobili, fu terminato in tempo per le Olimpiadi del 1972 e oggi, insieme al Museo BMW, è una vera e propria attrazione cittadina.
Il Play-Doh fu inventato a Monaco
Chi da piccolo ha giocato almeno una volta con il famoso Play-Doh forse non sa che è nato Monaco di Baviera. L’invenzione fu del farmacista tedesco Franz Kolb, che nel suo laboratorio in Kapuzinerplatz ideò la plastilina per i suoi amici artisti che in inverno, con la città sotto zero, facevano fatica a modellare la creta per le loro opere.

C’è un limite all’altezza degli edifici
Nel centro di Monaco gli edifici non possono superare i 100 metri d’altezza e a deciderlo è stato un referendum del 2004, passato con il 50,8% dei voti; alle urne si presentò solo il 21,9% degli abitanti con diritto al voto.
L’obiettivo è quello di preservare lo skyline cittadino e i metri, all’epoca, non furono scelti a caso. La decisione, infatti, fu presa basandosi sull’edificio più alto di Monaco: la Frauenkirche, che con le sue due torri sfiora i 100 metri d’altezza.
Qui fu scattata la primissima foto fatta in Germania
Il 9 luglio 1839, giorno nel quale a Louis Jacque Mandè Daguerre l’Accademia delle Scienze di Parigi concede il brevetto per il suo procedimento fotografico, è considerata la data di nascita ufficiale della fotografia. Nello stesso anno questa nuova arte arriva anche in Germania e, più precisamente, a Monaco.
È qui, infatti, che viene realizzata la primissima foto fatta nel Paese: un’immagine della Frauenkirche a opera degli scienziati locali Carl August von Steinheil e Franz von Kobell. Per realizzarla i due utilizzarono una strumentazione composta da un tubo in cartone e da una carta con una combinazione di argento e cloro. Secondo alcuni, i loro esperimenti precedono quelli di Daguerre.

A Monaco c’è un pezzo del Muro di Berlino
Ve ne avevo parlato nel post dedicato: oggi molti pezzi del Muro di Berlino si possono vedere senza raggiungere per forza la capitale tedesca. Io, per esempio, ne avevo visto uno a Bruxelles e uno a New York.
Quello che non sapevo prima del mio viaggio è che anche Monaco ha il suo pezzo di muro ed è esposto in città dal 1996, 35esimo anniversario della costruzione (anche se arrivò in Baviera già nel 1990, a pochi mesi dalla caduta). A portarlo fu l’oggi politico Johannes Singhammer, che lo trasportò direttamente dalla capitale a bordo di un autocarro; anni dopo il pezzo fu donato alla Baviera e trasformato in un monumento dallo scultore Joachim Hoppe. Potete vederlo all’interno dell’Englischer Garten, di fronte al Consolato Americano (sul navigatore lo trovate come Denkmal Berliner Mauer).
Qui iniziò la brutta sorte delle chitarre di Jimi Hendrix
Jimi Hendrix non è passato alla storia solo per la sua musica, ma anche per un gesto diventato iconico: il rompere la chitarra sul palco. Quello che molti non sanno è che la primissima volta accadde proprio a Monaco, il 9 novembre 1966, durante un concerto al Big Apple Club, in Leopoldstraße, che oggi non esiste più.
Secondo i racconti, tutto iniziò quando Jimi Hendrix fu trascinato fuori dal palco da alcuni fan particolarmente gasati che, tra uno spintone e un altro, ruppero inavvertitamente un pezzo della sua chitarra. L’artista a quel punto decise di distruggere interamente lo strumento e il resto è storia.

Cittadini e ospiti d’eccezione
Città vivace e ricca di cultura, Monaco negli anni ha collezionato una lunga lista di cittadini e visitatori illustri. Tra questi ci sono per esempio la Principessa Sissi e la regina Elisabetta II, ma anche Jennifer Lopez, Robbie Williams e la regina di Thailandia (che arrivò, pare, con 1.300 valige), tutti ospitati all’Hotel Vier Jahreszeiten Kempinski, che aprì le sue porte nel 1858.
Tra gli artisti che, invece, scelsero di vivere a Monaco c’è Freddie Mercury (in città dal 1979 al 1985), che qui festeggiò anche il suo 39esimo compleanno — la festa si tenne all’Old Mrs Henderson, un bar che oggi è stato trasformato nel Paradiso Tanzbar — e registrò i videoclip di It’s a Kind of Magic e Living on my Own, oltre che il suo album da solista Mr. Bad Guy. La città appare anche nel film Bohemian Rhapsody, come vi raccontavo nel post dedicato ai film ambientati a Monaco di Baviera.
Ben prima del frontman dei Queen, la città fu scelta anche dallo scrittore Mark Twain, che qui scrisse alcune delle sue opere più importanti, tra le quali Le Avventure di Huckleberry Finn. Durante il suo soggiorno, abitò nella casa al numero 45 di Nymphenburgerstraße; oggi in città c’è anche una via a lui dedicata, la Mark-Twain-Staße.
Ultimo, tristemente noto per altri motivi, Adolf Hitler, che il 1 ottobre 1929 creò qui il suo quartier generale e, più precisamente, in un appartamento al numero 16 di Prinzregentenplatz; l’edificio dopo la guerra fu occupato temporaneamente dai soldati statunitensi, ma oggi ospita la sede della Polizeiinspektion 22.
La metropolitana di Monaco è la più veloce della Germania
Non tutti lo sanno, ma la U-Bahn di Monaco, inaugurata nel 1971, è la rete metropolitana più veloce di tutta la Germania e supera addirittura quella della capitale. I suoi treni, infatti, raggiungono gli 80 chilometri orari, mentre quelli di Berlino toccano i 72. Ve ne parlavo anche nel post dedicato a come muoversi a Monaco di Baviera.

L’Olympiapark sorge sui resti della Seconda Guerra Mondiale
Forse non tutti lo sanno, ma la collina di 56 metri sulla quale si posa l’Olympiapark, il parco olimpico costruito in occasione dei Giochi della XX Olimpiade del 1972, è artificiale e fu realizzata tra il 1948 e il 1957 con le macerie della Seconda Guerra Mondiale.
Oggi, questo luogo, utilizzato per eventi culturali e sportivi, è uno dei punti panoramici più belli di Monaco e uno dei must quando si visita la città.
Monaco è la “Città più italiana a nord delle Alpi”
Monaco è nota anche come la più italiana tra le città a nord delle Alpi e questo non solo per il gran numero di italiani che ci vivono (oltre 20.000) o per i tanti ristoranti e locali tricolore, ma anche per la sua architettura.
In particolare, l’area del centro storico che va dall’Odeonsplatz alla Siegestor (la Porta della Vittoria) vanta alcuni edifici ispirati ad altrettanti importanti monumenti e palazzi dello Stivale. È il caso della Theatinerkirche (Chiesa di San Gaetano), la cui facciata è ispirata a quella di Sant’Andrea della Valle, a Roma; della Feldherrnhalle, a due passi dalla Residenza di Monaco e ispirata alla fiorentina Loggia dei Lanzi; e delle fontane gemelle di fronte alla Ludwig-Maximilians-Universität, modellate su quelle della Città del Vaticano.

I segreti e i primati della Statua della Bavaria
Commissionata da Ludovico I di Baviera e realizzata in bronzo tra il 1844 e il 1850, l’enorme Statua della Bavaria rappresenta la Tellus Bavaria, ossia la Madre Terra Bavarese, ed è posizionata al confine del Theresienwiese, il parco dove ogni anno si tiene l’Oktoberfest (ve ne ho parlato nel post dedicato al legame tra Monaco e la birra, dove trovate alcune curiosità e le informazioni sull’evento e sul museo dedicato).
Quello che molti non sanno è che la statua di quasi 19 metri (che supera le 87 tonnellate) ha un ingresso sul retro, è visitabile ed è dotata di una scala a chiocciola di 66 scalini grazie alla quale si può anche raggiungere la sua cima e ammirare Monaco dall’alto.
La statua, inoltre, è stata per anni la più grande del suo genere, un vero e proprio primato del quale la città andava più che fiera ma che nel 1886 fu rubato da un’altra celebre regina: la Statua della Libertà.
Gli Schäffler
Una delle curiosità su Monaco di Baviera è legata a un evento accaduto nel 1500: lo scoppio della peste, che non solo decimò la popolazione, ma colpì duramente anche lo spirito dei cittadini sopravvissuti, che sembravano non riuscire a tornare alla normalità.
Secondo le leggende popolari, per tirare su il morale dei monacensi, un giorno comparvero per le piazze e le strade della città gli Schäffler, dei ballerini vestiti con cappotti rossi e cappelli verdi che misero in scena la Schäfflertanz, una speciale danza che sembrò funzionare.
Da allora questo ballo è diventato una vera e propria tradizione che viene messa in scena ogni sette anni e che è una delle più amate in città; il prossimo appuntamento è per il 2026, ma durante il vostro viaggio potreste incontrarli anche in occasione di altri eventi culturali. E chi non riesce a vederli di persona può comunque ammirare alcune statue a loro dedicate passeggiando per le vie di Monaco: all’interno del carillon di Marienplatz (Glockenspiel), per esempio, o sull’edificio all’incrocio tra Schäfflerstraße e Theatinerstraße.

Informazioni utili per visitare Monaco di Baviera
Il centro di Monaco di Baviera e le sue attrazioni principali possono essere visitati tranquillamente in autonomia, ma se volete approfondire o preferite essere accompagnati da una guida per essere sicuri di non perdere nulla, potete sempre affidarvi a uno dei tanti tour organizzati in loco. Vi lascio qui sotto alcune proposte, ma cliccando sui link trovate tante altre idee.
- Free tour di Monaco di Baviera (in inglese) – qui*
- Autobus turistico di Monaco di Baviera – qui* o qui* (a seconda della disponibilità)
- Tour del Terzo Reich a Monaco – qui* o qui* (a seconda della disponibilità)
- Tour privato di Monaco – qui*
- Visita guidata di Monaco di Baviera – qui*
- Monaco di Baviera: tour della città e dell’Allianz Arena – qui*
- Tour a piedi del guardiano notturno per bambini – qui*
- Tour di Monaco in bici – qui* o qui* (a seconda della disponibilità)
- Tour dei Mercatini di Natale – qui*
- Le birrerie e i birrifici di Monaco: tour guidato di 3 ore – qui*
Se volete scoprire come muoversi a Monaco di Baviera vi suggerisco il post dedicato. Se, invece, cercate un transfer privato che vi accompagni dall’aeroporto al vostro alloggio (e viceversa) vi consiglio di dare un’occhiata a questa pagina*, dove potete prenotare in anticipo e comodamente da casa; in alternativa c’è anche l’autobus, che potete prenotare qui*.

Dove dormire a Monaco di Baviera
Durante il mio viaggio a Monaco non ho avuto bisogno di cercare un alloggio, ma vi consiglio di dare un’occhiata alla mappa* qui sotto per scoprire le tante opzioni disponibili; sono sicura che riuscirete a trovare la soluzione più adatta alle vostre esigenze!
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Le foto sono state scattate con un iPhone 11 Pro* e una Canon 80D*, per vedere tutte le altre sfogliare il mio album su Flickr.
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