Curiosità su Milano: alcune cose che forse non sapevate

Curiosità su Milano. Aneddoti, storie di fantasmi, luoghi, statue e personaggi che raccontano il passato e il presente del capoluogo lombardo.
Ogni luogo ha tantissime storie da raccontare. A volte sono così tante che è impossibile scoprirle tutte in poco tempo, soprattutto se si parla di una città grande quanto Milano.
Ci sono stata tante volte, come vi dicevo nel post dedicato a cosa vedere a Milano, e dopo ogni visita torno a casa con qualcosa di nuovo. Chicche e aneddoti che me la fanno apprezzare sempre di più e che mi confermano per l’ennesima volta che non è fatta solo di palazzoni moderni e persone che corrono da una parte all’altra.
Curiosità su Milano
In questo post ho voluto raccogliere tutte le curiosità su Milano che ho scoperto nelle mie brevi trasferte, più o meno personali, come l’ultima, quando ho esplorato con occhi nuovi l’area che va dal Duomo a Porta Garibaldi insieme alle ragazze di XMilan, che organizzano tour quiz in giro per la città.
Ora voglio portarvi con me. Ecco alcune cose che forse non sapevate sul capoluogo lombardo.

Le strane sculture del Duomo
Il Duomo di Milano è uno dei simboli della città, il primo edificio che viene in mente se si pensa a lei. Le statue e le sculture che lo decorano sono ben 3400, divise tra guglie e facciata, e non raffigurano solo santi o nomi legati alla Bibbia. Tra di loro, infatti, ci sono anche Benito Mussolini, Napoleone e il pugile Primo Carnera, tutti sul tetto.
Sulla facciata principale, invece, proprio sopra la porta centrale, ce n’è una che ricorda tantissimo la Statua della Libertà di New York. Ci avete mai fatto caso? Si intitola La legge di Cristo, fu realizzata da Camillo Pacetti e il suo bozzetto è oggi conservato alla Galleria d’Arte Moderna di Milano.
Se volete scoprire altre chicche sulla cattedrale, vi suggerisco di leggere il post dedicato all’interno del Duomo di Milano, con tutti i dettagli da notare e le cose da non perdere.

Il toro in Galleria Vittorio Emanuele
Se siete a Milano e cercate un po’ di fortuna, non dimenticate di andare in Galleria Vittorio Emanuele II. Se arrivate dal Duomo, una volta giunti nel centro della Galleria spostatevi leggermente sulla sinistra e a terra potrete vedere il mosaico di un toro. Non è difficile trovarlo, perché ci sono già molte persone riunite che aspettano il proprio turno per attirare un po’ di buona sorte.
Tradizione vuole che poggiare il tallone del piede destro sui genitali del toro, ruotando tre volte su se stessi, porti fortuna. Ormai il mosaico è consumato (si è creata una vera e propria conca) e deve essere spesso restaurato. Riconoscere il punto esatto da lontano è semplicissimo, i turisti si affollano sempre attorno al toro per rubargli un po’ di buona sorte.
Volete scoprire la Galleria da un altro punto di vista? Potete salire sulla Highline Galleria, ve ne ho parlato in un altro post.

I primi mezzi pubblici “moderni” di Milano
Se visitate Milano oggi, troverete normale salire almeno una volta su un tram o su uno dei vagoni della metropolitana, ma un tempo la situazione era molto diversa.
La prima linea metropolitana, la M1 rossa, fu inaugurata ufficialmente il 1 novembre del 1964 e andava solo da Lotto a Sesto Marelli. Oggi prosegue per altre otto fermate da una parte e per due dall’altra ed è affiancata da altre tre linee, mentre una quarta è in costruzione. Ve ne ho parlato anche nel post dedicato a come muoversi a Milano.
Il primo tram senza cavalli, invece, risale al 1893, inaugurato in Piazza Cordusio, non lontana dal Duomo. I biglietti costavano 10 centesimi e il primo giorno ne furono venduti ben 10 mila.
Anche a Milano ci sono i fantasmi
Anche Milano, come tantissime altre città italiane, ha i suoi fantasmi, che crediate alla loro esistenza oppure no.
Per esempio, c’è Carlina, la giovane sposa morta cadendo dal tetto del Duomo. Pare che il suo corpo non sia mai stato ritrovato e che oggi il suo spirito vaghi per la cattedrale vestito di nero. Se siete (s)fortunati potrebbe comparire in una foto.
C’è poi Cecilia Gallerani, giovane amante di Ludovico il Moro e famosa per essere stata ritratta da Leonardo come “La dama con l’ermellino”. Il suo spirito vaga per Palazzo Carmagnola (oggi il Piccolo Teatro) che le fu donato proprio dal suo innamorato. L’edificio era appartenuto anche al Conte di Carmagnola, il quale spirito pare si aggiri tra le sale.
Infine, tra i tanti, è giusto ricordare anche la dama velata del Castello Sforzesco e di Parco Sempione, che pare lasciare una scia di profumo di violetta al suo passaggio.

Il curriculum di Leonardo da Vinci
Leonardo da Vinci è così famoso che a volte basta citare solo il nome di battesimo. Eppure, anche lui come molti altri, in vita sua ha dovuto mandare un curriculum: quello a Ludovico il Moro.
Nel 1482 inviò al signore di Milano una lettera con elencate tutte le sue capacità e conoscenze per ottenere un lavoro come consulente per la canalizzazione delle acque. Un cantiere in particolare: quello per la costruzione della Conca delle Gabelle, dove le imbarcazioni si fermavano per pagare le tasse al limite nord orientale della città. Ottenne il lavoro.

I tre nomi di via Montenapoleone e la sua storia
La famosa via Montenapoleone, oggi nota soprattutto per i negozi delle grandi marche, ha cambiato nome più volte nel corso dei secoli.
Il primo, che durò dal Medioevo al 1700, fu Contrada di Sant’Andrea. In quel periodo la via era sede di alcuni dei conventi più importanti della città. Il secondo nome, via Monte di Santa Teresa, arrivò nell’Ottocento, quando Maria Tersa d’Austria fece aprire un banco dei pegni (un monte) al civico 12. Dopo essere rimasto chiuso per una decina d’anni, il monte fu riaperto da Napoleone e per questo la via acquisì il nome che oggi conosciamo.
Nel Diciannovesimo secolo l’area cambiò non solo il proprio nome, ma anche i suoi residenti. Le scuole religiose furono trasformate in eleganti palazzine proprietà degli aristocratici milanesi e gioiellieri e antiquari aprirono qui botteghe e negozi per essere vicini ai loro migliori clienti. Nacque così la via dello shopping di lusso di Milano.

Due unicorni in una chiesa
San Maurizio al Monastero Maggiore, della quale vi ho parlato anche nel post dedicato alla Milano segreta, è una delle tante chiese di Milano. Se da fuori potrebbe passare inosservata, dentro è una vera meraviglia e nasconde un affresco davvero insolito che raffigura l’arca di Noè e, tra i tanti animali, anche due unicorni.
L’opera risale alla seconda metà del Cinquecento ed è stata realizzata da Aurelio Luini. Il motivo non è chiaro, ma è bello pensare che siano realmente esistiti. No?

Dove dormire a Milano
Se state cercando un alloggio a Milano forse può esservi utile la mappa* qui sotto, dove potete vedere tutte le proposte e le diverse offerte.
Booking.comConoscete altre curiosità su Milano? Se avete dubbi, domande o suggerimenti, lasciate un commento!
Ringrazio Alisa e Isabella di XMilan per avermi fatto partecipare gratuitamente a uno dei loro tour in giro per la città e per avermi fatto scoprire nuove curiosità su Milano.
Le immagini sono state scattate con un iPhone 6s* e una Canon 1100D*, per vedere le altre sfogliate il mio album su Flickr.
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SILVIA - Dritte on the road
Martina sai sempre come stupire! Quante chicche che non conoscevo su Milano… la prossima volta che mi capiterà di passare per il Parco Sempione faró attenzione al profumo di violette!!!!
Martina Sgorlon
SILVIA – Dritte on the roadCiao Silvia! Mi fa davvero tanto piacere 😀
Io non l’ho mai sentito, ma magari la prossima volta 😉
A presto ❤
Agnese - I'll B right back
Le ultime due non le conoscevo proprio! Bella la storia di Montenapoleone e, mannaggia, sono ritornata a San Maurizio proprio qualche giorno fa: se avessi saputo degli unicorni li avrei cercati! Li cerco la prossima volta 🙂
È stato divertentissimo partecipare al tour quiz con xMilan! Spero ci sia la possibilità di scoprire altre zone in questo modo 🙂
Martina Sgorlon
Agnese – I’ll B right backCiao Agnese ❤ sì, anche a me è piaciuto molto, un modo diverso e più “attivo” di scoprire una città. Io sono tornata a San Maurizio proprio qualche giorno dopo il tour quiz, gli unicorni sono nell’Aula delle Monache, sul fondo della sala a sinistra 🙂