Curiosità su Matera: chicche e dettagli per arricchire la visita
Le curiosità su Matera per arricchire l’itinerario. Cinema, letteratura, storia e tradizioni per scoprire più a fondo la Città dei Sassi.
Vi ho già parlato di cosa vedere a Matera. Vi ho portato tra i suoi Sassi per scoprire le tappe da non perdere e vi ho accompagnato sui più bei belvedere della città per ammirarla da tanti punti di vista differenti. In questo post, invece, condivido con voi alcune curiosità su Matera scoperte durante il mio breve viaggio in città.
Alcune curiosità su Matera
Basta scavare un po’ di più nel cuore di Matera per scoprire che la città Capitale Europea della Cultura 2019 nasconde tra le sue case e chiese grotta anche alcune curiosità e chicche che permettono di arricchire l’itinerario o di apprezzare maggiormente ciò che vediamo durante la visita. Ecco quali sono.

Un nome misterioso
L’origine del nome Matera è ancora oggi un mistero. La maggior parte delle teorie lo fa risalire al greco, ma anche all’interno della stessa lingua le ipotesi sono molte.
Secondo alcuni deriva dalle parole Mataios olos, “tutto vacuo”, trasformatosi poi in Mataia ole e Mateola. Secondo altri da Metèoron, “cielo stellato”, immagine data dalle luci accese di notte che ancora oggi la trasformano in un presepe.
Altre teorie fanno riferimento all’insediamento nella zona delle comunità di Metaponto e di Heraclea, che, dopo l’invasione Cartaginese, si rifugiarono nella gravina. Secondo questo ragionamento, il nome Matera nascerebbe dall’unione dei due nomi: Met+Hera.
L’ennesima ipotesi, invece, è legata all’epoca romana e al console incaricato in questa zona Quinto Cecilio Metello Numidico. Lo stesso Plinio il Vecchio parlerebbe degli abitanti dell’area come Meteolani in una delle sue opere.
Le ipotesi potrebbero continuare, ma ciò che è certo è che oggi non ce n’è una ufficiale: il nome di Matera rimane un mistero.

Le conchiglie fossilizzate nelle mura
Millenni fa l’intera area era ricoperta dal mare. Quando l’acqua si ritirò lasciò scoperti grandi ammassi di roccia calcarea, la calcarenite, ed è proprio in questo materiale morbido che sono stati scavati i Sassi di Matera.
Se nella maggior parte delle case o delle pareti la presenza del mare non ha lasciato tracce, sulle mura della città ci sono alcune testimonianze, ma rischiano di passare inosservate: le conchiglie. Fateci caso quando camminate verso il Duomo.

I timbri del pane
In passato, soprattutto nelle comunità più povere, era normale che ogni famiglia preparasse le proprie pagnotte e poi andasse a cuocerle al forno cittadino. A Matera quest’usanza durò fino agli anni Cinquanta.
Per distinguere il pane, ogni famiglia lasciava un segno sulla pasta con un timbro apposito intagliato nel legno. Alcuni usavano una lettera, solitamente l’iniziale del capo famiglia, altri un simbolo in grado di essere riconosciuto anche da chi non sapeva leggere o scrivere. Il timbro aveva poi un elemento decorativo, dal galletto di Matera alla croce, dai simboli religiosi a quelli legati alla fortuna, alla prosperità o alla natura in generale.
Inoltre, i timbri del pane sono legati anche a un’usanza un po’ più romantica. I materani erano soliti regalare un timbro alle ragazze per chiedere la loro mano, il corrispettivo del nostro anello di fidanzamento. Rifiutare il timbro significava rifiutare la proposta di matrimonio.
Oggi queste tradizioni si sono perse, ma alcune botteghe dei Sassi realizzano ancora i timbri del pane e voi potete richiederne uno personalizzato. Non solo, esistono anche dei veri e propri laboratori del pane* dove i viaggiatori possono mettere le mani in pasta!
Matera e il cinema
Matera e i suoi Sassi, così unici e affascinanti, sono stati scelti più volte come location cinematografica. Dal 1950 a oggi sono oltre 30 le pellicole girate in città.
Tra le più famose compaiono Il Vangelo secondo Matteo, di Pier Paolo Pasolini (1964), Anno Uno, di Roberto Rossellini (1974), L’Uomo delle stelle, di Giuseppe Tornatore (1995), La Passione di Cristo, diretto da Mel Gibson (2004) e Ben Hur, il remake diretto da Timur Bekmambetov nel 2015. L’elenco potrebbe continuare. Ve ne ho parlato più nel dettaglio anche nel post dedicato ai film girati a Matera.

Matera e la letteratura
Matera visse per anni nel degrado, una situazione dovuta soprattutto al sovraffollamento e alle condizioni igieniche precarie. Ve ne ho parlato un po’ meglio nel post dedicato a cosa vedere in città.
Fu un libro a puntare un faro sulla città e a far sì che il Governo (nella figura di Alcide De Gasperi) promulgasse una legge per lo sfollamento dei Sassi: Cristo si è fermato a Eboli*, di Carlo Levi. Nel romanzo, pubblicato nel 1945, l’autore racconta la situazione dell’Italia meridionale. Uno spaccato di vita della prima metà del Novecento che si è trasformata presto in una denuncia. Dal volume è stato tratto il film omonimo (diretto da Francesco Rosi) che fu girato a Matera alla fine degli anni Settanta.

La grande festa del 2 luglio
Non c’è un vero e proprio periodo migliore per visitare Matera, ma se capitate in città a inizio luglio potete partecipare a una delle feste più sentite della comunità materana. In quella data, infatti, si festeggia la Madonna della Bruna, alla quale è dedicato il Duomo. Questa giornata è nota come “la più lunga di Matera”, perché inizia all’alba con la “Processione dei Pastori” e termina in piena notte con uno spettacolo pirotecnico.
In occasione dell’evento secolare, noto anche come Festa della Visitazione di Maria Santissima, viene preparato inoltre un carro trionfale in legno e cartapesta che percorre, trainato da muli o cavalli, le vie della città fino alla Cattedrale.
Una volta arrivato a destinazione, i materani assaltano il carro per portare a casa con sé alcuni dei pezzi, che vengono poi esposti nelle abitazioni come oggetti benauguranti. Questa pratica è nota anche come “strappo del carro”. Trovate un video su YouTube.

Dove dormire a Matera
Durante il mio breve viaggio a Matera ho soggiornato al B&B Casa Diva*. La camera era al piano terra, ampia e pulita. La colazione è varia e si fa su un grande tavolo insieme a tutti gli altri ospiti.
È perfetto soprattutto per la posizione, perché si trova all’interno dei Sassi, ma non distante dalla città nuova e da un grande parcheggio coperto a pagamento. Ideale se, come me, arrivate in auto.
Conoscete altre curiosità su Matera? Quale di queste vi è piaciuta di più? Lasciate un pensiero o un commento!
Le immagini sono state scattate con una Canon 1100D* e un iPhone 6s*.
Per vedere le altre potete sfogliare il mio album su Flickr.
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